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L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio meglio conosciuta come OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries), fondata nel 1960, comprende attualmente dodici paesi che si sono associati, formando un cartello economico, per negoziare con le compagnie petrolifere aspetti relativi alla produzione di petrolio, prezzi e concessioni. La sede dell’OPEC, inizialmente stabilita a Ginevra, a partire dal 1º settembre 1965 è stata trasferita a Vienna.

Gli stati membri OPEC controllano circa il 78% delle riserve mondiali accertate di petriolio, il 50% di quelle di gas naturale e forniscono circa il 42% della produzione mondiale di petrolio ed il 17% di quella di gas naturale.

Le decisioni dell’OPEC hanno una considerevole influenza sui prezzi internazionali del petrolio. Ad esempio, durante la crisi energetica del 1973, (grande shock), l’OPEC si rifiutò di spedire petrolio verso le nazioni occidentali che avevano sostenuto Israele nella guerra del Kippur contro l’Egitto e la Siria. Questo rifiuto provocò un incremento del 70% nel prezzo del greggio, che durò per cinque mesi, dal 17 ottobre 1973 al 18 marzo 1974. Le nazioni dell’OPEC decisero, il 7 gennaio 1975, di innalzare i prezzi del petrolio grezzo del 10%.

Ad agosto 2004, l’OPEC ha comunicato che i suoi membri dispongono di poco margine di incremento della produzione, indicando così che il cartello sta perdendo la sua influenza sul prezzo del greggio. L’Indonesia sta riconsiderando la sua appartenenza all’OPEC, essendo diventata un importatore netto e non essendo in grado di soddisfare le sue quote di produzione. Il primo gennaio 2007 entra a far parte dell’OPEC l’Angola.