Esiste un metodo matematico per “calcolare” la “qualità della vita” nazione per nazione. Si chiama Indice di Sviluppo Umano (HDI – Human development index).
Ovviamente è un conto oggettivo che non tiene conto delle emozioni dei singoli ma tiene in considerazione l’aspettativa di vita media (quanto a lungo si vive), la ricchezza economica (PIL procapite) e l’alfabetizzazione media.
Secondo L’HDI calcolato sui dati del 2005 questi sono i 20 paesi al mondo con la migliore qualità della vita:
- Islanda 0,968
- Norvegia 0,968
- Canada 0,967
- Australia 0,965
- Irlanda 0,960
- Paesi Bassi 0,958
- Svezia 0,958
- Giappone 0,956
- Lussemburgo 0,956
- Svizzera 0,955
- Francia 0,955
- Finlandia 0,954
- Danimarca 0,952
- Austria 0,951
- Stati Uniti 0,950
- Spagna 0,949
- Belgio 0,948
- Grecia 0,947
- Italia 0,945
- Nuova Zelanda 0,944
…e questi gli ultimi 10 (quelli quindi con il peggiore HDI):
- Rep. Dem. del Congo 0,411
- Etiopia 0,406
- Ciad 0,388
- Repubblica Centrafricana 0,384
- Mozambico 0,384
- Mali 0,380
- Niger 0,374
- Guinea-Bissau 0,374
- Burkina Faso 0,370
- Sierra Leone 0,336
nel frattempo sono usciti i dati nuovi e si scopre che l’Italia (come molti paesi europei) perde posizioni, USA e NZ salgono tantissimo, Norvegia e Australia continuano ad essere tra i migliori e l’Africa chiude tristemente la lista.
http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_stati_per_Indice_di_sviluppo_umano
[...] pena vivere”. Dello “sviluppo etico” o ecologico o culturale o sociale o dell’indice di sviluppo umano non ne tiene conto nessuno?!? E del FATTO che spendiamo decine/centinaia/migliaia di volte di più [...]