Luis Moreno Ocampo, argentino è nato a Buenos Aires 57 anni fa. È il Procuratore più potente del pianeta. Qualche mese fa, aveva emesso davanti alla Corte Penale Internazionale (CPI), di cui è il procuratore, una richiesta per un mandato d’arresto internazionale contro il presidente Sudanese Omar El Bechir, nonostante il Sudan non abbia ratificato lo statuto di adesione alla Corte Penale Internazionale. I capi accusatori contro il Presidente sudanese erano: crimini di guerra e crimini contro l’umanità compiuti in Darfur. La Corte Penale è una giurisdizione internazionale riconosciuta dall’ONU. Fu creata a Roma il 17 luglio 1998, ma è veramente operativa dal 2002. La sua sede si trova all’Aja in Olanda. È da sottolineare che, non tutti le nazioni fanno parte della CPI. L’adesione come paese membro è volontaria. La missione intrapresa dalla CPI tende a punire i colpevoli dei genocidi, crimini di guerre e crimini contro l’umanità! Molti dittatori e altri capi di bande armate africane si trovano nel mirino di questa giurisdizione! Infatti, dodici imputati attualmente deferiti o minacciati di esserlo davanti ai diciotto giudici della Corte sono africani e tra loro, c’è anche l’ex Presidente liberiano Charles Taylor. Al di là delle competenze della Corte, si pongono molte domande. Eccone alcune: perché i generali Birmani che hanno massacrato migliaia di dissidenti politici e tengono da anni il Nobel per la pace Aung San Suu Kyi tra la prigione e gli arresti domiciliari non vengono mai incolpati?; che dire dei crimini di guerra e delle torture perpetuati nella prigione di Abou Ghraib in Irak? Perché gli accusati finora sono soltanto africani? Molte sono le incongruenze che si delineano nella politica della CPI. Luis Moreno, il potente procuratore, forse, non ha la fermezza di un certo Baltasar Garzon, il giudice Spagnole che fece arrestare a Londra il dittatore cileno ed ex presidente Augusto Pinochet! Oppure dell’esuberante Procuratore Carla del Ponte del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslava ( TPIJ) che incolpò di pulizia etnica, il Presidente Serbo Slobodan Milosevica! In queste due circostanze, le nazioni ricche e potenti erano favorevoli all’arresto dei due dittatori.
Di fronte alla situazione nella quale si trovano solo gli accusati africani, Jean Ping, il Presidente della Commissione dell’Unione africana (UA) dichiarò: “la Corte Penale Internazionale sembra esercitarsi soltanto in Africa. È come se non succedesse niente altrove”.
Ma dove andiamo se anche nella Giustizia Internazionale, si usano due pesi e due misure? Ditemi voi!

Jivis Tegno