Si può dare un calcio al consumismo e rinunciare per un intero anno a comprare vestiti, scarpe, borse… vizi e vezzi di tutte le donne??
Se guardiamo nei nostri armadi non potremmo essere in grado di vestirci degnamente per un anno senza ricorrere ai negozi?
Molte delle cose che siamo indotti a comprare non sono assolutamente inutili?
Ci pensavo da un pò e ho deciso di intraprendere questo progetto – No shopping for one year – e a condividerlo con tutti voi.
E’ vero forse che niente è più utile del superfluo però possiamo rinunciare a spendere soldi per un pò per cose delle quali potremmo fare assolutamente a meno e vedere come cambiano le nostre priorità.
Io ci provo, 1 anno di assenza dai negozi per comprare l’ennesimo paio di jeans, orecchini, cappotti, scarpe (aimè) e altro.
In questo lungo anno di dieta potrò spendere solo per beni di prima necessità che x me sono: cibo, biglietti (aerei, treni, spettacoli, cinema),cd, musica, carta da culo e affini.
La mia idea si chiama riciclo e creatività.
Comprerò solo quei materiali che mi consentono di dare una nuova vita alle cose che già ho e che altrimenti non userei…semplice.
Sarà dura ma dopo essermi resa conto di aver speso nel 2009 i soldi che mi avrebbero fatto fare quel viaggio in Argentina e quel viaggio in Africa che vorrei tanto fare mi sono resa conto che posso rinunciare allo shopping compulsivo per indirizzare le mie risorse verso cose più utili.
Ciao a tutti e non dimeticate di lavarvi…
direi che è una pregevole iniziativa
semplice ed efficace
utile e costruttiva
pienamente condivisibile
forse sembra più difficile di quanto in realtà non sia
posso solo aggiungere alla “testimonianza” di angel la mia…
vivo da anni (circa 8 ed in Torino (una delle città più economiche d’italia)) da solo, senza figli, senza aiuti esterni (parenti etc), solo di onesto lavoro, con circa 700€/mese.
Questi mi bastano per tutto, lussi (sciare, viaggiare, cinema e ristoranti) compresi…basta togliere il superfluo…tenere l’indispensabile…
La mia scelta è personale e non estendibile, va bene a me e va bene a me oggi (con famiglia sarà diverso)…comunque il mio “senso” è semplice:
tagliare il superfluo
per tagliare le spese
per tagliare le ore di lavoro
per avere maggior tempo possible per le cose che amo…