La bicicletta intelligente

15 dicembre 2009
Ecco la Copenhagen Wheel,
la bicicletta intelligente

E’ stata presentata, davanti al municipio di Copenhagen la «Copenhagen green wheel», una ruota capace di trasformare qualsiasi bicicletta in una bicicletta “intelligente”.
La ruota contiene una batteria elettrica che regala la pedalata assistita e che si ricarica con le frenate. Ma anche un chip bluetooth per le comunicazioni, e sensori ambientali che consentono al ciclista un collegamento con il proprio smartphone per avere informazioni sull’inquinamento, sul traffico o sui percorsi.

La ruota intelligente è stata sviluppata dall’Mit di Boston e da Ducati Energia, che entro sei mesi metterà in commercio sia la ruota che una propria versione di bicicletta. «L’idea è quella di competere con le attuali bici elettriche – dice Federica Guidi, direttore generale di Ducati – e quindi puntiamo a un prezzo inferiore ai mille euro».
«L’idea è nata al Massachusetts Institute of Technology – racconta Guidi – che ha trovato in noi il partner tecnico e industriale per la progettazione meccanica ed elettronica. Il ministero dell’Ambiente poi, si è unito al progetto, cofinanziandolo».

Nonostante la presentazione in pompa magna, avvenuta in occasione del vertice climatico dei sindaci di tutto il mondo, parallelo a quello dell’Onu, la ruota intelligente deve essere ancora brevettata. «Lo faremo entro breve, abbiamo ancora bisogno di sei mesi per arrivare sul mercato», risponde Federica Guidi.
Per la presentazione, è stata fatta vedere un’applicazione per iPhone, dove il ciclista riceve informazioni dalla bicicletta ma anche dal web, inclusi problemi di traffico o di inquinamento. Informazioni queste, che lo stesso ciclista può decidere di trasmettere, ad esempio al web server del Comune che diffonde questi dati.

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  1. mah
    la ruota pare ancora da brevettare (quindi in mano cos’hanno?!?)
    e l’articolo parla molto del bluetooth che, onestamente, non mi pare sta grande trovata
    inoltre, come al solito, il tutto è farcito di grandi nomi:
    MIT, Ducati, ONU, iPhone…
    insomma
    mi sembra la solita cazzata da giornaletto
    tanti soldi, una marea di chiacchiere e poi un bel cavolo di nulla
    come troppo spesso accade in questi casi
    …comunque staremo a vedere…

  2. guest

    Passati 5 anni e, puntualmente, nonostante la pubblicità gratuita (?!?) del giornalista (?!?) compiacente, non se n’è fatto nulla
    Ha ragione Alino: solite chiacchiere sul nulla e nel frattempo moltissime buone idee ma senza l’amico potente di turno, muoiono rinsecchite nel cassetto di gente comune…

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