Africa & colonie

L’Africa delle indipendenze! Cinquanta anni dopo!!!

Erano 17 i paesi africani ha celebrare nel lontano 1960 la loro indipendenza. Già nel passato, alcuni paesi avevano avuto la loro sovranità nazionale: Il Ghana nel 1957, il Marocco (1956), la Tunisia (1956), la Libia (1951), l’Egitto (1922), ed infine la prima nazione indipendente d’Africa, la Liberia nel lontanissimo 1847, celebrato dopo il rimpatrio in Africa degli ex schiavi con il divieto della pratica della schiavitù in America nel XIX secolo. Oggi la Liberia è governata dal 16 gennaio 2006 da Ellen Johnson Sirleaf, prima donna del continente eletta democraticamente come Presidente della Repubblica.

L’indipendenza dei paesi africani nel 1960 avrebbe permesso ad ogni nazione del continente di assumere la propria autonomia. Purtroppo in molti casi, l’indipendenza fu soltanto una parodia di sovranità. In realtà, le potenze occidentali scelsero e favorirono l’ascesa al potere tra i popoli colonizzati, personaggi che potevano continuare a favorire i loro interessi. Cosi, in molte nazioni africane, giunsero al potere capi di stato “marionette” e al servizio dei colonizzatori. Tuttavia, non fu sempre una cosa facile per gli occidentali raggiungere questi obiettivi. Infatti, molti africani valorosi, pieni di orgoglio e di dignità, s’opposero fermamente a questa occupazione coloniale in Africa. Cosi, si formarono in ogni paese del continente, dei movimenti di resistenza nazionale guidati da carismatici leader come per esempio, Um Nyobe in Camerun o Patrice Emery Lumumba in Congo. Purtroppo, questi dignitosi combattenti africani furono sconfitti da un esercito coloniale dotato di artiglieria pesante. Morirono con grande onore!!!

Il periodo post coloniale permise agli africani di occupare posizioni di comando nei loro paesi, ma solo a chi era disposto a servire gli interressi dei paesi colonizzatori. Chiunque, una volta giunto alla guida del suo paese, si rifiutava di continuare questa politica era semplicemente deposto dal suo incarico da un colpo di stato o peggio ancora ammazzato. La storia africana è ricchissima di questi tristi episodi. La gestione dell’Africa da parte degli africani fu come del resto oggi, disastrosa. Molti capi di stato continuarono a perseguitare la popolazione, mettendo sotto silenzio tutti coloro che gli si opponevano. In molti paesi, furono costruite delle prigioni sgradevoli e lugubri per racchiudere tutti gli oppositori del Presidente Sovrano. Fu per esempio, il caso della prigione di “Camp Boiro” in Guinea o di “Taoudénit” in Mali. A questa pratica oppressiva, si aggiunse anche la cattiva gestione del paese, il clientelismo, la corruzione e soprattutto l’arricchimento illecito ai danni della popolazione rimasta ancora oggi nella misera la più assoluta. L’Africa è ridotta alla povertà, alla fame dai suoi stessi figli ( una minoranza ), con la complicità delle nazioni occidentali che continuano a “spogliarla” di tutte le sue ricchezze !!! Cinquanta anni dopo, non sono più 17 stati ad essere indipendenti come nel 1960, ma 53 paesi oggi in tutta l’Africa.

È solo dopo la caduta del muro di Berlino nella notte del 9 novembre 1989 e dopo con la fine del Comunismo in tanti paesi dell’Europa dell’Est, che in molti stati africani le cose hanno cominciato a cambiare. Infatti, a partir del 1990 si cominciò a parlare delle Conferenze Nazionali Sovrane in molti paesi africani. Queste conferenze erano delle tribune politiche, che servivano non solo a dibattere i mali del paese, ma anche soprattutto ad instaurare la democrazia. Cominciò il grande vento democratico, condotto dai vari governi di transizione nominati durante queste conferenze nazionali !!! Era commuovente vedere i manifestanti in molti paesi africani gridare dappertutto lo slogan: democrazia, democrazia!!! Fu solo da quel momento che cominciò un cambiamento. Alcuni capi di stato cavalcarono da soli la nuova ondata democratica senza aspettare l’avvenimento di queste Conferenze Nazionali Sovrane nei loro paesi.

Oggi, ci sono ancora molte cose da fare a livello democratico e Politico. Molti paesi sono sempre governati da dittatori e c’è ancora tanta miseria in molte zone. Tuttavia, bisogna riconoscere che qualcosa sta cambiando. C’è la speranza!!! Ci sono vere alternanze politiche e democratiche in alcuni paesi come per esempio in Mali, Benin, Zambia, Senegal, Bostwana, Liberia, Ghana, Sud Africa. Alcuni paesi come il Ruanda, il Bostwana, la Guinea Equatoriale hanno raggiunto una crescita economica soddisfacente. Inoltre, sono arrivati nuovi operatori economici come la Cina e l’India nel paesaggio africano. La cosa non è molto gradita dagli occidentali della la presenza di questi nuovi partners venuti dall’oriente. Gli europei avevano sempre pensato che l’Africa facesse parte del loro “patrimonio” economico. Purtroppo la loro presenza in terra africana non ha mai migliorato le condizioni degli africani anzi…

Oggi con la globalizzazione, la concorrenza è ormai partita e nessuno può pretendere di avere il monopolio dell’Africa. Gli accordi di cooperazione economica si fanno con chi offre di più. Questa è la regola della competizione imposta dalla globalizzazione !!! I cinesi e gli indiani hanno capito bene questo…

Copiryth @ Jivis Tegno
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