Il Consiglio di Amministrazione Rai ha deciso di sospendere per quattro settimane tutti i talk show fino alle elezioni regionali del 28-29 marzo in base alle nuove regole sulla par condicio. La decisione ha provocato un indignazione nel mondo giornalistico e non solo. Molti hanno visto in questa decisione, la volontà dei politici di voler imbavagliare ancora una volta l’informazione, impedendo cosi ai giornalisti di esercitare liberamente la loro professione. È preoccupante per l’Italia! Impedire per 4 settimane ai conduttori di talk show di non mandare in onda i loro programmi. È un fatto grave ed allarmante per la libertà d’informazione. Personalmente, la decisione del Cda Rai mi ha lasciato due stati d’animo: indifferenza e preoccupazione.
Indifferenza perché il sistema dell’informazione italiana è un sistema anomalo. Il giornalismo è “violentato” nella sua forma dalla maggior parte dei suoi addetti! Molti fanno un informazione di parte schierandosi apertamente a sinistra o a destra. Chi segue per esempio programmi televisivi come “Anno zero”, “Porta Porta” o i telegiornali di Rai 3 o Tg4 sa gia come vengono trattati vari argomenti! Se per i media privati si può comprendere questo atteggiamento senza che venga accettato dall’etica giornalistica, nelle reti pubbliche invece, le cose dovrebbero essere diverse. Queste rete hanno il compito di fare un servizio pubblico imparziale. Purtroppo la Rai è tutta altra cosa!
In molte redazioni giornalistiche italiane, i giornalisti che sono bravi vivono un inferno tremendo. Hanno difficoltà a lavorare liberamente. Che danni !!!
Il servilismo, la manipolazione e soprattutto la grande tendenza ad ignorare le notizie sono pratiche correnti nel mondo dell’informazione italiana. La decisione del Cda Rai di sospendere i talk show è una cosa non degna di un paese democratico. Tuttavia, prima che le voci si alzino per condannare legittimamente l’atto vergognoso del Cda Rai, le stesse voci dovrebbero chiedere ai giornalisti in generale di cambiare anche loro, il modo di trattare l’informazione! Questa volta però è toccato anche a loro essere censurati e sentire le frustrazioni che si vivono quando uno viene ignorato e ostacolato ingiustamente. Quante notizie vengono ogni giorno ignorate o diffuse in modo da infangare terzi?Quante persone valorose e dinamiche per esempio nel campo artistico in Italia, questi stessi giornalisti ignorano senza dargli nessun opportunità? La tristezza e la rabbia che stanno vivendo molti giornalisti questi giorni dopo la sospensione dei talk show, molti hanno già vissuta prima di loro, dopo essere stati censurati o ignorati ingiustamente dagli uomini dei mass media. Questa è la ragione per la quale in un primo momento ho manifestato un indifferenza. È toccato anche a loro!!!
Il mio secondo stato d’animo era la preoccupazione! Stiamo assistendo di frequente alla violazione dei diritti d’informazione in Italia. Ogni occasione è buona per violare i diritti dell’informazione. Circa due settimane fa, era una sentenza di un tribunale di Milano che condannava Google per non avere impedito nel 2006 la pubblicazione di un video su You Tube. Ogni giorno c’è sempre qualcosa che si escogita nei palazzi politici per limitare la libertà di informazione su internet e su Facebook. L’Italia assomiglia sempre di più a paesi come Cina, Iran dove l’informazione è controllata e limitata dal regime. Nemmeno i giornalisti non sono da meno in tutte queste pratiche vergognose. Dobbiamo rifiutare e combattere queste ingiustizie in tutte le sue forme!!!

Forse ho sbagliato nella mia analisi? Ditemi voi!!!

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