Inizio dalla fine:
se per qualche errore micidiale non avete ancora mai visto Apocalypse Now beh procuratevi subito il Redux, chiudetevi in casa tutto il week end e godetevi una delle più belle opere d’arte di tutti i tempi.
Apocalypse Now Redux non è un semplice film ed io purtroppo so di non essere in grado di “spiegarvelo”…dirò solo che questo è assolutamente il film più bello ch’io abbia mai visto e una volta all’anno circa vado in crisi d’astinenza e devo rivederlo.

Dura 3h e 20′ ed è un viaggio, una spirale in discesa che sempre più sprofonda nell’ORRORE fino al delirio, fino alla bellezza.
Una poesia, un’esperienza, una vita.
Un capolavoro ASSOLUTO.
Ispirato dal libro “Cuore di Tenebra” di Joseph Conrad.

Il cast fa paura:
Martin Sheen, Marlon Brando, Laurence Fishburne (quattordicenne!), Robert Duvall, Dennis Hopper, Harrison Ford e tanti altri talenti incredibili.

Durante lo shooting successe qualsiasi cosa: un tifone distrusse il set, un incendio bruciò tutto, un infarto quasi uccise Sheen, gli elicotteri dovettero andare in guerra (vera) abbandonando a metà le riprese, Brando era ingrassato di decine di chili e non studiava la parte e volle 1 milione di dollari di paga. Il film costò circa 30 milioni di dollari, più del doppio dei 12 preventivati e Francis Ford Coppola si giocò il tutto per tutto per finire questo colossal ipotecandosi pure le mutande e rimanendo a lavorare 230 giorni nella giungle filippina.
Dopo 4 anni di lavorazione, nel 1979, finalmente uscì nella versione “commerciale”.
Da quel giorno questo film è UN MITO, un punto di riferimento.
Solo al cinema ha incassato 150 milioni.
Ha vinto innumerevoli premi tra i quali 2 Oscar e la Palma d’Oro.
I quasi 170 mila votanti di Internet Movie Data Base gli danno un punteggio record di 8,6/10.

Ora basta chiacchiere…godetevi alcune scene…e correte a guardarlo/riguardarlo.

L’INIZIO EPICO, sempre da pelle d’oca:

L’ATTACCO CON LA CAVALCATA DELLE VALCHIRIE, 6 minuti di scena ma 7 settimane per girarla:

IL NAPALM DEL COLONNELLO KILGORE, la follia diventa poesia:

SEMPRE PIU’ VICINI AL CENTRO DEL MALE, questa è la scena più raccapricciante di tutto il film secondo me:

IL MONOLOGO DI BRANDO, la più pazzesca performance teatrale ch’io abbia mai inteso:

…è il giudizio che ci indebolisce.