buone notizie da Mogadiscio (Somalia)

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“Sulle note di una musica malinconica e a tratti drammatica, abbiamo rivissuto 20 anni di conflitto e di storia del nostro sfortunato paese. Un momento magico”: all’indomani dell’inaugurazione del teatro nazionale somalo fonti contattate a Mogadiscio descrivono così alla MISNA lo spettacolo andato in scena ieri sera per la prima volta, 20 anni dopo la chiusura dell’ultimo sipario.

L’esibizione ha spaziato dalla musica tradizionale alla rappresentazione, davanti a un pubblico di circa un migliaio di persone accorse per l’evento, trasmesso in diretta dalla TV nazionale e che ruotava attorno alle storie di alcune famiglie separate dal conflitto. Sul palco si sono susseguiti cantanti ballerini e attori per uno spettacolo durato diverse ore. “Pur di vedere il teatro riaperto tutti i commercianti di Mogadiscio, da quelli del mercato di Bakara a Hamarweyne, hanno contribuito di tasca propria” racconta alla MISNA Sharif Mohammed Said, deputato del parlamento somalo, secondo cui la capitale somala “sta velocemente cambiando volto”.

Dopo mesi di combattimenti per le strade e una lunga guerra ‘di trincea’ tra un quartiere e l’altro, nell’agosto scorso le Forze armate somale e i caschi verdi della missione africana Amisom sono riusciti a riportare sotto il loro controllo l’intera città. Da allora i movimenti di insorti costretti al ritiro bersagliano la capitale con attacchi a sorpresa e attentati suicidi.

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“Non è facile, la gente ha paura dei kamikaze, ma la vita sta lentamente riprendendo il suo corso. Grazie ai contributi della comunità internazionale è stata ripristinata l’illuminazione e la sera, per le strade, c’è tanta gente. I giovani passeggiano lungo la ‘Corniche’, sul lungomare dove hanno riaperto i battenti anche un paio di ristoranti” racconta Said, per cui “molti somali della diaspora, fuggiti per la guerra, stanno tornando in questi mesi a Mogadiscio per vedere cosa ne è stato delle loro case e cercare di ricostruirle”.

“In alcune zone, la città è un grande cantiere con operai al lavoro a ridipingere e stuccare” aggiunge, sottolineando che per il ripristino del vecchio teatro, costruito dai cinesi e devastato da 20 anni di combattimenti non si era ancora ricevuta nessuna donazione da finanziatori stranieri. “Perciò gli abitanti hanno deciso di autofinanziarlo – osserva -. Se riusciamo a ricostruire il vecchio teatro, devono aver pensato, riusciremo anche a ricostruire la nostra vita”.

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  1. …ma ecco subito (purtroppo) la brutta notizia:

    AUTOBOMBA A MOGADISCIO, SCONTRI A DHUSAMAREB E BAIDOA
    Mentre la capitale si trova a dover fare quotidianamente i conti con la minaccia degli attentati, nel resto del paese la situazione non è meno tesa.
    …etc…

    …fonte sempre MISNA.org: http://www.misna.org/altro/autobomba-a-mogadiscio-scontri-a-dhusamareb-e-baidoa/21-03-2012-813.html

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