Categoria: -gente “comune”

Ernesto Olivero

  « Ernesto Olivero merita il Nobel per la Pace perché è buono, un uomo qualunque, buono nel profondo, da sempre. Una bontà talmente grande da diventare forza, da spingere a battersi dentro le ingiustizie sociali. Una bontà così disarmante da incutere rispetto anche ai più forti, anche ai più feroci. Così disarmante da trasformare, grazie all’aiuto dei soci-collaboratori e di migliaia di volontari, un Arsenale di guerra in un Arsenale che produce pace, “bombe” di pace. “Bombe” da lanciare nei momenti di guerra più sanguinari: Iraq, Libano, Somalia, Ruanda… “Bombe” da lanciare in Paesi nei quali la pace esiste ma solo per chi se la può permettere. Come in Brasile.
Se un uomo qualunque, partendo da solo, con la sola forza della sua bontà è riuscito ad aiutare milioni di persone, che traguardi potrebbe prefiggersi con l’aiuto dell’eco del Nobel?
Ernesto Olivero merita il Nobel per la Pace per lanciare più in grande, nei mondo, le onde della pace del suo potente Arsenale.»
 

(Madre Teresa di Calcutta, lettera all’Accademia Reale Svedese delle Scienze)

A ventiquattro anni, il 24 maggio 1964 fonda il Sermig (SERvizio MIssionario Giovani) insieme alla moglie Maria Cerrato, e ad alcuni amici con i quali si incontra settimanalmente a casa propria. Questo gruppo inizia in sordina ad impegnarsi a fianco dei poveri e degli emarginati di Torino, sua città di adozione, seguendo l’insegnamento del Vangelo. Ha come obbiettivo la realizzazione di un grande sogno: Eliminare la fame e le grandi ingiustizie nel mondo, costruire la pace, aiutare i giovani a trovare un ideale di vita, sensibilizzare l’opinione pubblica verso i problemi dei poveri del terzo mondo.

Ben presto il numero di persone che si impegna in questo progetto aumenta. La sede del gruppo si trova inizialmente nell’ufficio delle Pontificie Opere Missionarie quindi, a partire dal 1969, nella chiesa di via Arcivescovado.

I primi anni di vita del gruppo si svolsero durante le contestazioni del Sessantotto. Nonostante all’epoca il clima culturale spingesse molti cattolici a affiancare il Vangelo con gli scritti di Marx, i volontari del Sermig vollero sempre presentarsi come “semplici cristiani”, senza alcuna etichetta politica. In quel periodo il gruppo raccolse fondi e organizzò mostre, mercatini e concerti di beneficenza con i Nomadi, Al Bano e Romina Power, Adriano Celentano e altri, con risultati a volte clamorosi in termini di risposta. In particolare, il 23 febbraio del 1969, Olivero ed i suoi riuscirono a riempire Palazzetto dello Sport di Torino per un concerto del “Molleggiato”, quando all’epoca quest’ultimo non aveva mai avuto più di tremila spettatori.

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Randy Pausch

Qualsiasi mia parola per tentare di spiegare chi è Randy Pausch sarebbe TOTALMENTE inadeguata.
Un uomo “normale” con una vita “normale” che ha voluto insegnarci tanto (su come bisogna vivere la vita) prima di morire…

Questa la sua biografia (in italiano) (in inglese).

Questo la sua ultima lezione (in italiano) (in inglese).

Personalmente, semplicemente, fortissimamente, RINGRAZIO.

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