In Russia non c’è più democrazia.
Vladimir Putin nel 2000 “eredita” da Boris Eltsin una democrazia corrotta e fragile.
Putin governerà fino al 2008.
Nell’indifferenza degli stati occidentali in questi anni la Russia ha affrontato significativi incidenti diplomatici (Georgia, Cecenia, Yukos, Khodorkovsky, Beslan, etc…); allo stesso tempo il presidente accentrava il potere trasformando la Russia in uno Stato di polizia:
· gli organi governativi sono stati gradualmente svuotati del loro potere.
· il governo ha aumentato il controllo sul sistema giudiziario;
· le istituzioni sono state talmente modificate che il popolo non ha più un reale potere elettorale;
· i principali mezzi d’informazione indipendenti sono stati chiusi o privatizzati;
· molte organizzazioni politiche non governative sono state costrette a cessare le attività;
· all’inizio del 2006 è stata approvata la “legge sull’estremismo” utile a “controllare” gli oppositori del governo;
Insomma… alla “democrazia” si è sostituito un “regime” (neanche troppo “nascosto”) coperto da una maschera di sistema democratico.
Nonostante questo “aperto dispotismo” per consentire a Putin un terzo mandato sarebbe stato necessario cambiare la costituzione (o violarla).
Dmitry Medvedev il 2 marzo 2008 è stato “eletto” presidente della Russia seguito di elezioni che molti han ritenuto irregolari o addirittura una “farsa”… elezioni indipendenti dai voti degli elettori.
Putin ha così mantenuto il potere.
Le elezioni del 2 marzo 2008 forse non erano importanti, ma le conseguenti reazioni dei leader politici delle nazioni “democratiche” lo erano: con esse si manifestava la volontà del mondo libero di contribuire al ritorno della democrazia in Russia.
Dopo aver consentito alla Russia di sedere al tavolo del G7 ed aver “trattato” Putin al pari degli altri leader democratici, sarebbero state opportune severe critiche di fronte a questo scandaloso passaggio di potere.
Invece le reazioni dell’Occidente sono state disastrose.
Pur d’evitare qualsiasi complicazione nei rapporti politici ed economici con il Cremlino, nei giorni successivi la fraudolenta ascesa al potere di Medvedev, USA ed UE hanno accettato il neo eletto presidente.
Il “mondo libero” così facendo ha lasciato che la democrazia in Russia rimanesse una finzione, una copertura per gli affari…
… l’ennesima opportunità mancata di affermare con forza e chiarezza che la DEMOCRAZIA E’ IMPORTANTE.
(riscritto da Alino)