Mese: Luglio 2009 Pagina 1 di 5

febbre suina?

FEBBRE SUINA DEL 1976 E VACCINAZIONI FORZATE. LA STORIA SI RIPETE

DI FRANCESCO COLAFEMMINA

La febbre suina del 1976 è un episodio racchiuso negli archivi della storia delle presunte pandemie. Questo ceppo influenzale appariva stranamente molto simile alla pericolosa spagnola del 1918: una coincidenza che finì per creare il panico soprattutto negli Stati Uniti. La domanda da porsi è infatti: dove e come si diffuse questo terribile virus? La risposta è semplicissima: come già fu per la Spagnola (i cui primi casi furono riscontrati a Fort Riley in Kansas), anche la febbre suina del ’76 nacque all’interno di una base dell’esercito americano nel New Jersey, Fort Dix. Una recluta morì appena dopo aver avvertito i sintomi dell’influenza nel gennaio 1976, ed altre quattro furono colpite da questa intensa forma di influenza. La concomitanza di un’altra influenza stagionale che durò sino al marzo del ’76, indusse il Presidente Ford ad ordinare la vaccinazione di massa negli Stati Uniti. Il programma di immunizzazione cominciò il 1 ottobre 1976 e fino all’11 ottobre era stato vaccinato circa un terzo della popolazione (il 24%). Fu allora che tre anziani morirono a causa degli effetti collaterali del vaccino.

La notizia si diffuse ma nonostante tutto solo il 16 dicembre la vaccinazione fu bloccata: il 33% della popolazione era stata vaccinata. Più di 500 furono i casi di sindromi di paralisi neuromuscolari, più di 25 i morti, quasi 4000 le richieste di danni avanzate alla Pubblica Amministrazione da privati cittadini che avevano subito il vaccino. E l’influenza scomparve nello stesso nulla dal quale era sopraggiunta L’11 aprile 1979 la CBS nella sua famosissima trasmissione “60 Minutes” affrontò la questione della vaccinazione di massa e le sue conseguenze sulla salute pubblica. In effetti quell’episodio del 1976 si rivelò frutto di un allarmismo estremo, se non proprio di una strategia ben meditata (qui trovate la trascrizione completa della trasmissione).Poniamoci una domanda a caso: chi era il Capo di Gabinetto del Presidente Ford? E chi il Vice Capo di Gabinetto? Non avete indovinato? Rispondo subito: erano un tal Donald Rumsfeld ed un altro tal Dick Cheney. Ma che casualità!
Donald Rumsfeld è stato Presidente della “Gilead Sciences”, la società che ha brevettato il Tamiflu, dal 1997 al 2001. E nell’attuale Consiglio di Amministrazione siedono un ex segretario di Stato (George Shultz), il cofondatore della Intel (Gordon Moore) e la 5a presidentessa del Council for Foreign Relations (Carla Anderson Hills). Bel trio, no? Rumsfeld è ancora azionista della Gilead che dopo aver ceduto il brevetto alla Roche, trattiene il 10% di royalties sulle vendite.

Nel 2006 fu varato dall’amministrazione Bush il Piano Strategico di Prevenzione dell’Influenza Pandemica. Il piano prevedeva l’acquisto dell’80% di scorte di Tamiflu e del 20% di scorte di Relenza (un competitor del Tamiflu).

Veniamo però alla “nuova influenza”. Anch’essa nasce in maniera alquanto strana. Se in un altro articolo ho dimostrato chiaramente che il contagio è nato negli Stati Uniti (non in Messico) e precisamente nella zona di San Diego, non stupirà sapere che a San Diego c’è il U.S. Naval Health Research Center (NHRC) che collabora assieme al Trudeau Institute alla ricerca di un vaccino contro una probabile pandemia da aviaria. E non stupirà neppure sapere che il 19 Ottobre 2008 i capi di Stato Maggiore di USA, Francia, Inghilterra, Germania ed Italia si sono riuniti a Lake Placid (New York), località in cui ha sede il suddetto Trudeau Institute. Per discutere su cosa? Secondo un comunicato frettolosamente rilasciato si doveva discutere di Afghanistan… peccato però che nè Francia, nè Germania abbiano truppe in Afghanistan. E poi perchè riunirsi nella località in cui si studia un vaccino per difendere i militari in caso di pandemia?
Basta leggere il sito dell’Istituto per documentarsi sulla questione.

A questo punto non possiamo pronosticare il futuro. Di certo però la questione è estremamente poco chiara ed il sospetto è che questo virus fabbricato in laboratorio venga diffuso quale sedativo della crisi economica, un sedativo che potrebbe essere utile a decimare un po’ di popolazione umana ed a riassestare il sistema internazionale ormai scricchiolante. Forse viene considerata una soluzione meno distruttiva di una guerra. O si tratta semplicemente di un mezzo per arricchire talune elites (leggi case farmaceutiche), impaurire le masse ed accrescere il controllo su di esse. Di sicuro, comunque, almeno il 90% dei giornalisti (italiani e non) dovrebbe cambiare mestiere, dopo l’evidente assenza di informazione su uno scandalo dalle proporzioni colossali.

(22 luglio 2009)

 

click qua per leggere l’articolo sul sito da cui l’ho copia-incollato
click qui per vedere il video di allerta della D.ssa Rima Laibow sulle Vaccinazioni contro la Suina…

Cecile Kamwanya Mulolo

Psicologa dell’ospedale Panzi di Bukavu, D.R. Congo.

Con una determinazione ed una forza trascinante lotta da anni (ovviamente nel silenzio dei media planetari) per aiutare prevenire e sconfiggere le violenze subite dalle donne…ottenendo risultati notevoli…

intervista

AlJazeera.net: infos indipendenti medio oriente

Al Jazeera.net nasce nel 1996 dalle volontà e dai quattrini dell’emiro del Qatar.
Oggi è una grande agenzia che diffonde professionalmente informazioni apparentemente “indipendente”.

A24media.com: agenzia infos Africa

Agenzia di informazioni indipendente seria e completa…africana

link

USA: promo concessionaria auto + fucile

strabiliante!

link

Occidente, l’Africa non ha bisogno dei vostri aiuti !!!

Ancora una volta, il continente africano è alla ribalta con l’ennesima raccolta di fondi da parte dei paesi ricchi, ovvero dei G8, per poter far uscire l’Africa dalla fame e dalla miseria. Che generosità da parte dei grandi della terra!!! La miseria esiste soltanto in africa? Ci sono intere aeree del pianeta dove coabitano povertà e ricchezza, allora perché solo il continente africano sale alla ribalta della cronaca? In realtà, l’Occidente nutre un grande senso di colpa per tutti i disastri che hanno combinato in africa: schiavitù, colonizzazione e guerre civili. Questo spiega il perché cercano ogni volta di “pulirsi” la coscienza con gli aiuti che da secoli, gridano al mondo intero di mandare in Africa. Inoltre, molte associazioni ed organismi non profit guadagnano molto con questo business. Il logo dell’Africa è una marca che da notorietà, visibilità, prestigio ed anche ricchezza a chi pretende di portargli un aiuto. L’hanno capito bene alcune celebrità internazionali come gli attori Georges Cloney, Angelina Jolie, ma anche cantanti come Madonna, Bob Geldolf o Bono del gruppo musicale U2. Questi illustri personaggi e tanti altri, si sentono investiti della divina missione di “salvare l’Africa” con loro opere di beneficenza. Fa piacere a tutti gli africani vedere tanti interressi per il continente, ma cosa si nasconde in realtà dietro queste azioni? Solo una grande campagna pubblicitaria dei mass media occidentali per dare una bellissima visibilità internazionale a questi “benefattori” che miracolosamente diventano tutti “africani” per la circostanza. Visibilità che si traduce con un riscontro positivo nelle loro varie attività. Le campagne pubblicitarie che annunciano frequentemente questi progetti per liberare l’Africa dalla miseria, dalle malattie e dalla fame, vengono studiate nei minimi dettagli dagli specialisti del Marketing. Fu per esempio il caso dell’organizzazione “Keep a child alive” che sosteneva la lotta contro l’Aids in Africa. Fu il cantante David Bowie a figurare sulle grandi locandine pubblicitarie con lo slogan: “I’AM AFRICAN”, cioè “Io sono africano”. Il volto di David Bowie era dipinto da segni tribali per testimoniare la sua appartenenza al continente. Così, per mesi, molte città europee furono “invase” da queste locandine che invitavano la gente a sostenere, con donazioni, la liberazione dell’Africa dall’Aids. Si parla di salvare l’Africa come se gli africani non facessero niente per il loro continente! Quanti tra voi sanno per esempio che giocatori come Samuele Eto’o del Barcellona, Didier Drogba del Chelsee e tanti altri giocatori africani fanno beneficenza investendo consistenti somme di denaro per la realizzazione di progetti grandiosi in Africa? Sicuramente pochi tra voi lo sanno! Queste cose non vengono mai pubblicizzate dai mass media perché nessuno ne trae beneficio! È come se la “salvezza” venisse soltanto dall’Occidente e gli africani non facessero niente per il loro continente. In uno dei miei precedenti editoriali, vi ho parlato delle opere filantropiche del miliardario sudanese Mo Ibrahim. Scommetto che pochissimi tra voi avevano gia sentito parlare di questo personaggio! Non dimenticherò di menzionarvi le varie forze di pace dell’Unione Africana (UA) che intervengono nei vari conflitti armati che minano il continente. Di tutto questo non se ne parla nei media occidentali. Si parla soltanto delle attività benefiche di Cloney, di Bono e di altri. Sarebbe meglio che attori e cantanti famosi smettessero di sfruttare e strumentalizzare l’Africa per i propri interessi. Farebbero meglio a “salvare” alcune regioni povere dei loro paesi. Possono cantare per gli abitanti terremotati dell’Aquila oppure per la povertà che colpisce il Sud dell’Italia, possono raccogliere fondi per le popolazione povere dell’Irlanda del Nord o alcuni quartieri poveri della città di Liverpool in Inghilterra od ancora per le zone povere dell’ex Germania comunista. Molte sono le città e le regioni occidentali, dove la miseria fa parte del quotidiano. Lì si possono organizzare concerti di musica e dare i ricavi in beneficenza alle popolazioni disagiate !!! Che questi “illusionisti” lascino l’Africa in pace.
L’Africa ha bisogno oggi di essere rispettata e trattata con dignità. Quello che gli africani chiedono, è una cooperazione equa. È da più di 50 anni che si parla di aiutare l’Africa con assistenza e donazioni di ogni genere! Questi aiuti sono solo palliativi che non risolvono mai la miseria e la povertà dell’Africa, anzi contribuiscono a rinforzare il potere dittatoriale dei governanti corrotti che trovano in questi aiuti, una risorsa preziosa per rinforzare il loro potere ma anche per controllare e manipolare le popolazioni affamate. Gli aiuti internazionali rendono pigra la popolazione africana, senza volontà di ribellarsi di fronte alla miseria e totalmente dipendente da questi aiuti internazionali. Quello che gli africani chiedono all’occidente è una cooperazione sincera e fatta su base concreta. L’Africa ha per esempio le materie prime, l’occidente la tecnologia. Si può, a partire da qui, fare un scambio equo per l’interesse di entrambe. Si parlerà di sviluppo bilaterale. Questo è per esempio il desiderio che nutre una nuova generazione di africani nata e cresciuta in Africa e che ha studiato nelle migliori Università africane ed occidentali. Ma per arrivare a questa forma di cooperazione, gli africani dovrebbero essere i primi a cambiare e fare autocritica. È inammissibile che un continente dotato di un paesaggio mozzafiato e di materie prime non riesca a decollare economicamente a 50 anni dall’indipendenze di molti paesi africani! È arrivato il tempo che gli africani prendono in mano i loro problemi e non aspettino in ogni summit internazionale, qualche burocrate o politico che soggiornando in lussuosi alberghi decida come far uscire l’Africa dalla miseria!!! Cooperando allo stesso tempo con gli stessi dittatori africani. Molte nazione africane sono minate oggi dalla corruzione, dal clientelismo, dalla cattiva gestione e personalizzazione del potere da parte del dittatore di turno! Difficile in questo contesto che le cose cambino. Fortunatamente, alcuni paesi hanno saputo fare la transizione dalla dittatura ad una democrazia che ha gia portato i suoi primi frutti con una vera alternativa politica ( senza avere bisogno di Golpe o guerre civili ); su cinquantatre paesi africani indipendenti, sono per ora soltanto quindici i paesi che sono sulla strada giusta. Sono pochi, ma è già qualcosa di molto positiva. Sono nazioni come: Sud Africa, Ghana, Mozambico, Senegal, Mali, Zambia, Benin, Namibia, Botswana, Tanzania, Burundi, Capo Verde, Isole Maurizie, Seychelles, Malawi. Queste nazioni hanno capito che l’istruzione e la sanità sono pilastri elementari ed indispensabili che portano dritto allo sviluppo. Hanno investito ingenti somme di denaro per la costruzioni di grandi scuole ed ospedali. La loro crescita economica supera il 7 % annuo. Crescita che attrae sempre di più investitori e capitali stranieri in questi paesi “New Generation”.
Quello che chiedono gli africani, è che le nazioni occidentali lì lascino soli con le loro miserie, senza trarre profitto sulla loro pelle e loro disgrazie. È solo quando gli africani saranno soli con i loro problemi che la popolazione di fronte a tante sofferenze si alzerà come un solo uomo per richiedere un cambiamento radicale. In questo caso, ci saranno purtroppo i morti, ma e da lì, che le cose potranno migliorare per le generazioni future. La storia ci insegna che i grandi cambiamenti sociali e soprattutto politici si sono sempre fatti, purtroppo, con spargimento di sangue!!! Questo sarà forse il prezzo da pagare per la liberazione totale dell’Africa. Vi scrivo con le lacrimi agli occhi, ma è purtroppo la triste realtà. È duro accettare questa situazione. Non è facile cambiare un sistema politico sequestrato da un gruppuscolo di persone ed “infettato” da tutti i mali della cattiva gestione. Il problema dell’Africa non è solo strutturale ma è soprattutto qualcosa di mentale e come tale, il cambiamento si fa, in alcuni casi, solo con una rivoluzione popolare se non c’è nessuna prospettiva pacifica per la transizione democratica! Alcuni paesi hanno capito bene questo e hanno già intrapreso la strada giusta, altri purtroppo no! In quei paesi governati ancora da dittatori, se non ci sarà una prospettiva migliore per il cambiamento, questi subiranno prima o poi un’osmosi geopolitica sull’input dei nuovi paesi democratici africani. Solo in quei paesi non democratici, avverrà la rivoluzione sanguinaria menzionata prima. Rivoluzione pacifica orchestrata e guidata da una nuova generazione di intellettuali africani. Il presente e il futuro dell’Africa appartengono agli africani e nessuno lo farà a loro posto! Dico bene, nessuno!!! Forse ho sbagliato nella mia analisi? Ditemi voi.

Copiright @ Jivis Tegno
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cartelli stradali velocità consigliata in curva (New Zealand)

In Nuova Zelanda, lungo le strade carreggiabili, sotto al cartello “curva pericolosa” ne mettono un altro che indica la “velocità massima sicura”.
Ho guidato per più di 7’000 km in lungo e in largo in tutte e due le isole maggiori e…assicuro che sono COMODISSIMI: avvicinandosi alla curva sconosciuta (quinidi potenzialmente pericolosa), si rallenta alla velocità segnalata e…pluf!…PERFETTA!!!
…ebbravi i kiwi!!!…
…da COPIARE TUTTI!!!…

foto di esempio cartello velocità consigliata in curva

Musica (classifiche per categorie by WANDERLIST.com)

Il “pueblo” vota e propone ed ecco una marea di classifiche immediatamente leggibili…
…provare per credere…da approfittarne per “crescere”…

Wanderlist.com

…da usare in parallelo a Youtube secondo me…

Imagine (John Lennon)

links:
testo originale ed in italiano
video originale (l’umanità così come sognata da Lennon)
video “reale” (l’umanità così com’è…finora…)

IMPOSSIBILE aggiungere alcunchè…solo che…anche CuboSpherar SOGNA di trasformare l’IMMAGINAZIONE in REALTA’!

Testo di IMAGINE tradotto in ITA:
Immagina che non ci sia un paradiso,
È facile se ci provi.
Niente inferno sotto di noi,
Sopra di noi soltanto il cielo.
Immagina che tutti quanti
Vivano per il presente…

Immagina che non ci siano nazioni,
Non è difficile farlo,
Nulla per cui uccidere o morire,
E nessuna religione,
Immagina che tutti quanti
Vivano in pace..

Immagina che non ci siano proprietà,
Mi chiedo se ci riesci,
Nessuna necessità di cupidigia o fame,
Una fratellanza di uomini,
Immagina che tutti quanti
Condividano tutto il mondo…

Tu dirai che sono un sognatore,
ma non sono l’unico,
Spero che un giorno ti unirai a noi,
E il mondo sarà come una cosa sola.

John Lennon

John Lennon…morto (assassinato) a 40 anni…dopo aver cambiato il mondo!!

links:
testo originale ed in italiano
video originale (l’umanità così come sognata da Lennon)

video “reale” (l’umanità così com’è…finora…)
inutile aggiungere alcunchè…solo che
…anche CuboSphera SOGNA di trasformare l’IMMAGINAZIONE in REALTA’!
 

Testo di “IMAGINE” in italiano:

Immagina che non ci sia un paradiso,
È facile se ci provi.
Niente inferno sotto di noi,
Sopra di noi soltanto il cielo.
Immagina che tutti quanti
Vivano per il presente…

Immagina che non ci siano nazioni,
Non è difficile farlo,
Nulla per cui uccidere o morire,
E nessuna religione,
Immagina che tutti quanti
Vivano in pace..

Immagina che non ci siano proprietà,
Mi chiedo se ci riesci,
Nessuna necessità di cupidigia o fame,
Una fratellanza di uomini,
Immagina che tutti quanti
Condividano tutto il mondo…

Tu dirai che sono un sognatore,
ma non sono l’unico,
Spero che un giorno ti unirai a noi,
E il mondo sarà come una cosa sola.

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