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Quando ero piccolo io negli anni Ottanta, bastava studiare e la questione era risolta. Una vita gloriosa si stendeva davanti a noi, che avremmo potuto studiare, non avremmo dovuto emigrare, avremmo avuto una vita piena e ricca di soddisfazioni. L’Italia pompava fatturato, i Mondiali di Italia 90 erano la rappresentazione chiarissima di come stava evolvendo e crescendo e godendo questo Paese.
Poi, sarà che siamo arrivati terzi ai Mondiali, sarà che all’improvviso il Pentapartito non c’era più con il bel faccione di Craxi a rassicurarci, sarà che quello che era considerato il più grande imprenditore italiano si è buttato in politica, insomma, la situazione è degenerata. E non solo qui da noi, che alla fine dei conti eravamo abituati ad arrangiarci, ma in tutto l’Occidente, mentre il rising billion del Terzo mondo cominciava a dirci “Ehi, pure noi vogliamo le robe fighe che avete voi!”. I segnali c’erano ma non li sapevamo cogliere, quando ancora Roberto Baggio sbagliava i rigori a Usa 94.
Insomma, ci siamo ritrovati laureati e abbiamo cominciato a scrivere “Dott.” o “Dott.ssa” alla fine dei curriculum ma a nessuno fregava più niente del fatto che fossimo Dott. o Dott.ssa. Bisognava studiare ancora, fare un Master, fare i debiti, e poi raccapezzarsi a passare una vita saltando da un lavoro all’altro.
Insomma, dopo che tutti ci avevano detto “Studia così starai bene”, ci siamo accorti che non era così. E hanno pure cominciato a dire che era colpa nostra che eravamo stati abituati bene e che dovevamo adattarci. E a me viene da dire che non l’avevamo chiesto noi di essere trattati bene, non eravamo stati noi a creare le pubblicità del Mulino Bianco dove tutto andava sempre bene, non eravamo noi ad aver girato i film con Jerry Calà ed Ezio Greggio che ci avevano riempito la testa di successo, di vita bella e soldi facili. L’avevate fatto voi, che oggi siete sessantenni o settantenni e dopo averci riempito di palle sul fatto che voi avevate lavorato duramente ma adesso noi non avremmo fatto la stessa fine vi siete ritrovati con la casa di proprietà mentre noi fatichiamo a mettere insieme il pranzo con la cena. Vi siete ritrovati con più macchine nel garage mentre noi faticavamo a fare l’abbonamento dei mezzi. Ci avete bruciato, maledizione, e ci abbiamo messo anni ad accorgercene. E non avete fatto nulla per prepararci allo sfascio, ce lo siamo ritrovati davanti, e l’unica cosa che avete saputo dirci era: “Adeguati, non c’è budget”. E dove cazzo sono finiti tutti quei soldi? Stanno lì, nelle vostre pensioni con il sistema retributivo, nei pensionati a 50 anni che poi hanno aperto un’altra attività, stanno negli aiuti di Stato alle aziende che mettono gli operai in cassa integrazione, nei telegiornali che appena c’è uno sciopero in un qualsiasi cazzo di stabilimento FIAT fanno parlare i sindacati che se ne escono dicendo “Gli operai!!! Il lavoro!!! Le pensioni!!!” e poi quando vai a parlare con loro dicendo “Sono un precario, mi servirebbe una mano per un prestito” ti rispondono che non sei un operaio, che dovresti imparare a lavorare, che loro non sono preparati sui contratti atipici, che non sanno di cosa stai parlando perché loro devono preoccuparsi degli operai, degli insegnanti di ruolo e dei pensionati. E se vai a parlare in banca ti chiedono se hai una casa di proprietà, e ti ritrovi a quarant’anni a far firmare dei documenti ai tuoi che devono garantire per te neanche fossimo ancora al liceo a farci firmare le giustificazioni.
Sapete che c’è? Avete vinto voi. Questa guerra l’avete vinta voi. Ora, però, basta.
Perché dopo averci riempito la testa di cacate sul posto fisso, sul lavoro, su tutto, abbiamo capito che oggi non funziona così. Noi l’abbiamo capito, voi no.
E quindi ci siamo adattati, ma non come volevate voi. Abbiamo messo su famiglia lo stesso, abbiamo cominciato a fare 15 lavori diversi, lavori che non riusciamo manco a descrivervi e che a un certo punto ci saremmo anche rotti il cazzo di descrivervi mentre siamo lì ad aiutarvi perché “Non funziona Google”, e a 30 anni abbiamo più voci noi nel curriculum che voi a 60. E quasi mai, se ci offrono il posto fisso, lo vediamo come il posto in cui lavoreremo fino alla fine dei nostri giorni, ma come il posto in cui abbiamo qualche certezza di lavorare per qualche anno senza essere sbattuti fuori a calci appena il vento gira, e dopo qualche anno siamo noi che ce ne andiamo, perché non abbiamo più stimoli e vogliamo averne di nuovi.
Siamo noi che sappiamo come usare i social network che voi usate solo per giocare e mandarvi i buongiornissimi, sappiamo che alcuni giornali sono attendibili e altri no, non ci facciamo fregare dai titoli del Corriere e di Repubblica o dal telegiornale su Rai Uno che pensavate dicesse sempre la verità.
Volevamo fare quello che sognavamo da piccoli, e lo facciamo. Magari non ci prendiamo dei soldi ma continuiamo perché vogliamo farlo, non abbandoniamo quello che volevamo fare solo perché vorreste vederci sistemati.
Non ci sistemeremo, fatevene una ragione, non per ribellione ma perché è impossibile fare quello che avete fatto voi negli ultimi anni del Novecento. Purtroppo o per fortuna, non è dato saperlo.
Abbiamo quarantanni e ci vestiamo ancora con le magliette dei gruppi rock e andiamo ancora ai concerti e guardiamo i film e le serie tv perché il limite della giovinezza si è spostato, anche se voi ci considerate giovani fino a 35 anni se dobbiamo chiedere un prestito o partecipare a un bando di concorso, giovane fino a 50 se invece dobbiamo chiedere un aumento al lavoro.
Siamo noi che stiamo sistemando la situazione anche se ci avete regalato una macchina rotta. E non ci avete fatto neanche gli auguri quando ci siamo saliti sopra ma ci avete detto “Vai piano”. Col cazzo che andiamo piano, non possiamo andare piano, rendetevene conto.
Abbiamo fatto pace con quello che ci avevate promesso e non avete mantenuto. Non avremo la pensione? E vaffanculo, faremo senza. Non avremo una casa di proprietà? E vaffanculo, ce ne andremo da un’altra parte dove gli affitti costano meno. Non avremo la macchina? E vaffanculo, tanto la macchina non serve più a nessuno.
Lavoriamo spesso più duramente di voi, perché voi davanti avevate il sogno realizzabile di sistemarvi, noi invece abbiamo il sogno irrealizzabile di mettere in banca qualcosa una volta pagato tutto. E non ce la faremo, e quindi vaffanculo, andiamo avanti lo stesso.
Metteremo in piedi startup, aziende, studi e cooperative, e assumeremo i ventenni pagandoli davvero perché non passino le stesse disgrazie che abbiamo passato noi, e se non riusciremo a pagarli per qualche motivo non ci nasconderemo dietro il “Almeno fai esperienza” oppure dietro il “Fai un lavoro che ti piace, vuoi anche essere pagato?” come troppo spesso fate voi che pensate che oggi sia possibile lavorare come una volta.
Insegneremo ai nostri figli che la vita è difficile, molto difficile, ma che possono fare qualsiasi cosa e non gli romperemo il cazzo dicendo “E allora quando ti sposi?” oppure “Non vieni mai a trovarci!”. Si sposeranno e faranno figli quando vorranno, se vorranno, e non ci metteremo in mezzo. Ci verranno a trovare quando avranno voglia loro, non costringendoli col ricatto sentimentale dopo avergli costruito attorno la gabbia della famiglia che ancora oggi continua a ingabbiare migliaia di persone che a cinquantanni si sentono ancora figli prima che uomini o donne.
Nessuno dovrà passare quello che abbiamo passato e stiamo passando noi, quello che voi non riuscite ancora a capire perché per voi gli anni Settanta non sono mai finiti, pensate ci siano ancora le lotte operaie, Guccini alla Festa dell’Unità e il Festival di Sanremo con il superospite internazionale.
Sapete che c’è? Avete vinto quella guerra, ma quella che stiamo combattendo noi, voi non sapete neanche che è in corso. Cazzi vostri, non possiamo starvi appresso in eterno, abbiamo da fare.
Di Ciccio Rigoli
https://medium.com/@cicciorigoli/come-hanno-fottuto-i-trenta-quarantenni-51c295050a6c
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Ho trovato un sito web STRAORDINARIO per cercare ed esplorare vecchie mappe.
Il sito OLD MAPS ONLINE è facilissimo da usare e molto molto potente: si può navigare nello spazio e nel tempo e si trova una lista “infinita” di mappe e cartine (rigorosamente in altissima definizione) dello spazio-tempo selezionato. Assolutamente LO strumento perfetto per questo tipo di ricerca.
Al Qaeda è stata creata dagli Stati Uniti. (Bin Laden prima di diventare terrorista entrava nella casa bianca come ospite d’onore)
L’Isil è stato creato dagli Stati Uniti. (Questo terrorista Al Baghdadi che si è nominato califfo |—io conosco solo Er Califfo che st’ARROMA—| è stato liberato da Guantanamo apposta per creare questo gruppo. Da terrorista è diventato agente CIA).
Tutte questo sembra incredibile ma invece no. Purtroppo le cose stanno proprio così!
A Bin Laden venivano baciate le mani quando entrava nella Casa Bianca perché assieme ai talebani, con soldi e armi USA hanno combattuto i russi in Afghanistan.
Le notizie che ci arrivano dall’Iraq dovrebbero farci riflettere. Dalla Casa Bianca iniziano a sentirsi voci del fallimento. Hanno fallito nel voler creare una guerriglia anti Assad… Si hanno fallito!!!
Per oltre due anni l’Isil e altri gruppi qaedisti sono stati la principale forza trainante della guerra siriana, 170mila morti e milioni di rifugiati. E ora, all’improvviso Obama vuole intervenire per ragioni ‘umanitarie’ contro l’Isil. La ragione vera è un’altra: ora l’Isil minaccia gli interessi americani, mentre prima li sosteneva»
In questi giorni dopo aver manifestato la nostra vicinanza alle minoranze perseguitate, faccio le mie condoglianze anche ai tanti musulmani uccisi, in questi ultimi giorni; oltre 16 dei maggiori sapiente musulmani iracheni sono stati uccisi a dimostrazione che non guardano in faccia nessuno. Non crediamo sempre alle baggianate che vedete in giro su facebook o in tv. Non è una guerra di religione e non c’entra nulla l’Islam.
Secondo i documenti di Snowden, attualmente rifugiato in Russia, Cia e Mossad hanno anche addestrato l’attuale leader del gruppo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), Abu Bakr el Bagdadi. L’Isil, che sostiene il ritorno al “califfato” è stato inizialmente costituito in Siria per combattere il governo di al Assad. Ha ricevuto armi dall’intelligence Usa e da quella del Regno unito, e finanziamenti dai sauditi e dalla monarchia del Qatar. El Bagdadi è stato in carcere a Guantanamo tra il 2004 e il 2009. In quel periodo Cia e Mossad lo avrebbero reclutato per fondare un gruppo capace di attrarre jihadisti di vari paesi in un unico luogo: e tenerli così lontani da Israele.http://ilmanifesto.info/i-documenti-segreti-del-ruolo-americano-nella-guerra-disraele/
Dal 2017: l’italicum bis raddrizzato a martellate dalla cSappiamo tutti (spero) che il governo (Presidente del Consiglio e i “suoi” Ministri) non è espressione DIRETTA del popolo ma viene incaricato dal Presidente Della Repubblica.
Hanno imposto false priorità alla nazione.
Premesso che OGNI SINGOLO ASSASSINIO è una bestemmia a Dio (qualsiasi dio).
Gli “occidentali” in medio oriente ed in africa da decenni occupano militarmente, rovesciano governi, installano governo, impongono “democrazie”, devastano territori e societa e UCCIDONO migliaia di locali. Migliaia di morti. Morti che stanno a CASA LORO. NATO, USA, alleanze varie invadono e impongono. Nessun tavolo diplomatico, nessun processo democratico. Nessun permesso ad “entrare”, nessun adeguamento o rispetto o considerazione di usi e costumi e tradizioni e diritti locali. Questa storia va avanti da SECOLI.
Questa stori è la NOSTRA STORIA.
E noi occidentali PRETENDIAMO che questo modus operandi non venga intralciato: guai se si difendono; anzi devono ringraziarci perché li stiamo liberando!!
Sono dati oggettivi, insindacabili.
Ora, senza essere invitati e senza rispettare, degli stranieri (supposizioni da dimostrare) (e poi stranieri a cosa?!?) assassinano poche decine di nostri connazionali (quindi ci sono le squadre come a calcio: noi vs loro) e dovremmo “chiuderci dentro” o “chiuderli fuori” i nostri confini geopolitici?!?…
…concordo al 100%: chiudiamo i confini.
Punto.
Chiudiamo i confini.
Ma facciamolo biunivocamente!
Confini chiusi e campiamo del nostro e loro del loro. Loro stanno a casa loro con le loro risorse e noi a casa nostra con le nostre. Poi aspettiamo 10 anni. E vediamo quale società collassa per prima. E vediamo chi è il terrorista. E vediamo chi è l’animale. E vediamo chi è l’aggressore e chi l’aggredito. E vediamo chi è il barbaro.
Sarebbe bellissimo…
1776 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamagua Guerre, Seconda Guerra Cherokee, Pennamite-
1777 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre, Seconda Guerra Cherokee, Pennamite-
1778 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1779 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1780 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1781 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1782 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1783 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1784 – Chickamauga Guerra Guerre Pennamite, Guerra Oconee
1785 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1786 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1787 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1788 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1789 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1790 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1791 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1792 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1793 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1794 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1795 – Guerra indiana del Nord-Ovest
1796 – 1800 – Nessuna guerra
1801 – Prima guerra Barbary
1802 – Prima guerra Barbary
1803 – Prima guerra Barbary
1804 – Prima guerra Barbary
1805 – Prima guerra Barbary
1806 – Sabine Expedition
1807 – 1809 – Nessuna guerra
1810 – Stati Uniti occupano West Florida spagnola
1811 – La guerra di Tecumseh
1812 – La guerra di Tecumseh, Guerre Seminole, gli Stati Uniti occupano East Florida spagnola
1813 – La guerra di Tecumseh, Guerra Peoria, Creek War, gli Stati Uniti espandono territorio nel West Florida spagnola
1814 – Creek War, US espansione territorio in Florida, la guerra anti-pirateria
1815 – Guerra del 1812, seconda guerra Barbaresca, guerra anti-pirateria
1816 – Prima guerra Seminole, la guerra anti-pirateria
1817 – Prima guerra Seminole, la guerra anti-pirateria
1818 – Prima guerra Seminole, la guerra anti-pirateria
1819 – Yellowstone Expedition, la guerra anti-pirateria
1820 – Yellowstone Expedition, la guerra anti-pirateria
1821 – la guerra anti-pirateria
1822 – la guerra anti-pirateria
1823 – la guerra anti-pirateria, Guerra Arikara
1824 – la guerra anti-pirateria
1825 – Yellowstone Expedition, la guerra anti-pirateria
1826 – Nessuna guerra
1827 – Guerra Winnebago
1828 – 1830 – Nessuna guerra
1831 – Sac e Fox guerra indiana
1832 – Guerra di Falco Nero
1833 – Guerra indiana Cherokee
1834 – Guerra indiana Cherokee, Pawnee Campagna territorio indiano
1835 – Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Seconda Guerra Creek
1836 – Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Seconda Guerra Creek, Missouri-Iowa Border guerra
1837 – Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Seconda Guerra Creek, Osage Guerra indiana, Guerra Buckshot
1838 – Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Guerra Buckshot, Heatherly Guerra indiana
1839 – Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole
1840 – Guerre Seminole, Forze Navali USA invadono Isole Figi
1841 – Guerre Seminole, Forze Navali USA invadono McKean Island, Isole Gilbert, e Samoa
1842 – Guerre Seminole
1843 – Le forze americane si scontrano con la Cina, le truppe statunitensi invadono costa africana
1844 – Guerre indiane Texas-
1845 – Guerre indiane Texas-
1846 – Guerra messicano-statunitense, guerre Texas-indiane
1847 – Guerra messicano-statunitense, guerre Texas-indiane
1848 – Guerra messicano-statunitense, guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse
1849 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, indiano Guerre Southwest, Guerre Navajo
1850 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerra Yuma,
1851 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerre Apache, Guerra Yuma, indiano Guerre Utah, California Guerre indiane
1852 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerra Yuma, indiano Guerre Utah, California Guerre indiane
1853 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerra Yuma, indiano Guerre Utah, Guerra Walker, indiano Guerre California
1854 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Skirmish entre 1 ° Cavalleria e indiani
1855 – Seminole Guerre, guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane, Guerra Yakima, Winnas Expedition Guerra Klickitat, Puget War Sound, Rogue River guerre, le forze americane invadono Isole Figi e Uruguay
1856 – Guerre Seminole, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo,
1857 – Guerre Seminole, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerra Utah, Conflitto in Nicaragua
1858 – Guerre Seminole, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerra Mohave, California guerre indiane, Spokane-Coeur d’Alene Guerra-Paloos, Guerra Utah, le forze americane invadono Isole Fiji e Uruguay
Guerre 1859 Texas-indiani, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, California guerre indiane, Pecos Expedition Antelope Hills Expedition, Bear River Expedition, incursione di John Brown, le forze americane lanciano attacchi contro il Paraguay e invadono Messico
1860 – Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California indiana Guerre Guerra Paiute, Kiowa-Comanche guerra
1861 – Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane, Campagna Cheyenne
1862 – Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Campagna Cheyenne, Guerra Dakota del 1862
1863 – Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Campagna Cheyenne, Colorado Guerra, Guerra Goshute
1864 – Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Campagna Cheyenne, Colorado Guerra, Guerra Snake
1865 – Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane, Guerra Colorado, Guerra Snake, Black War Hawk Utah
1866 – Guerre Texas-indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Skirmish entre 1 ° Cavalleria e indiani, Guerra Snake, Guerra Black Hawk di Utah, Guerra di Nuvola Rossa, Franklin County War, ci invade Messico conflitto con la Cina
1867 – Texas-Guerre Indiane, lunga passeggiata dei Navajo, Apache Guerra Skirmish , Guerra Snake, guerra Black Hawk di Utah, guerra di Nuvola Rossa, guerra Comanche , Franklin County War, le truppe statunitensi occupano il Nicaragua e attaccano Taiwan
1868 – Texas-Guerre Indiane, Long Walk dei Navajo, Apache Guerra Skirmish, Guerra Snake, guerra Black Hawk di Utah, guerra di Nuvola Rossa, guerra Comanche, Battaglia del Washita, Franklin County War
1869 – Guerre Texas-indiane, Guerre Apache, guerra Black Hawk di Utah, guerra Comanche , Franklin County War
1870 – Guerre Texas-indiane, Guerre Apache, guerra Black Hawk di Utah, Comanche Guerre, Franklin County War
1871 – Guerre Texas-indiane, Guerre Apache, guerra Black Hawk di Utah, Comanche Guerre, Franklin County War, Kingsley Cave strage, le forze americane invadono la Corea
1872 – Guerre Texas-indiane, Apache Wars, La guerra di Utah Black Hawk, Comanche Guerre Guerra Modoc, Franklin County War
1873 – Guerre Texas-indiane, Comanche Guerre Guerra Modoc, Guerre Apache, Cypress Hills Massacre, guerra col Messico
1874 – Guerre Texas-indiane, Guerre Guerra Comanche Red River, Mason County Guerra, le forze americane invadono Messico
1875 – Conflitto in Messico, Guerre Texas-indiane, Comanche Guerre, Nevada orientale, Mason County War, Colfax County War, le forze americane invadono Messico
1876 - Guerre indiane, Texas-nero Guerra Hills, Mason County Guerra, le forze americane invadono Messico
1877 – Guerre Texas-indiane, Nero Guerra Hills, Nez Perce Guerra, Guerra Mason County, Lincoln County War, San Elizario Salt guerra, le forze americane invadono Messico
1878 – Paiute conflitto indiano, Guerra Bannock, Guerra Cheyenne, Lincoln County War, le forze americane invadono Messico
1879 – Guerra Cheyenne, Sheepeater Guerra indiana, Bianco Guerra Fiume, le forze americane invadono Messico
1880 – Forze statunitensi invadono Messico
1881 – Forze statunitensi invadono Messico
1882 – Forze statunitensi invadono Messico
1883 – Forze statunitensi invadono Messico
1884 – Forze statunitensi invadono Messico
1885 – Guerre Apache, Orientale Nevada Expedition, Forze invadono Messico
1886 – Guerre Apache, Pleasant Valley Guerra, le forze americane invadono Messico
1887 – Forze statunitensi invadono Messico
1888 – US dimostrazione di forza contro Haiti, Forze invadono Messico
1889 – Forze statunitensi invadono Messico
1890 – Sioux Guerra indiana, Ghost Dance Guerra, Wounded Knee, Forze invadono Messico
1891 – Sioux Guerra indiana, Ghost Dance Guerra, le forze americane invadono Messico
1892 – Johnson County War, le forze americane invadono Messico
1893 – Stati Uniti invadono Messico e Hawaii
1894 – Forze statunitensi invadono Messico
1895 – Le forze americane invadono Messico
1896 – Forze statunitensi invadono Messico
1897 – Nessuna guerra
1898 – Guerra ispano-americana, Battaglia di Leech Lake Chippewa
1899 – Guerra filippino-americana, guerra delle banane
1900 – Guerra filippino-americana
1901 – Guerra filippino-americana
1902 – 1912 – Guerra filippino-americana, guerra delle banane
1913 – Guerra filippino-americana, guerra della banane, guerra Navajo
1914 – Guerra delle banane, Stati Uniti invadono Messico
1915 – Guerra delle banane, invasione del Messico Messico, guerra Paiute
1916 – Guerra delle banane, Stati Uniti invadno Messico
1917 – Guerre delle banane, prima guerra mondiale
1918 – Guerre della banana, la prima guerra mondiale
1919 – Guerra delle banane, Stati Uniti invadono il Messico
1920 – 1934 – Guerre delle banane
1935 – 1940 – Nessuna guerra
1941 – 1945 – Seconda guerra mondiale
1946 – USA occupano Filippine e Corea del Sud
1947 – le forze di terra americana in Grecia nella guerra civile
1948 – 1949 – Nessuna guerra
1950 – 1953 – Guerra di Corea
1954 – Guerra in Guatemala
1955 – 1958 – guerra del Vietnam
1959 – guerra del Vietnam: Conflitto in Haiti
1960 – guerra del Vietnam
1961 – 1964 – guerra del Vietnam
1965 – Guerra del Vietnam, occupazione americana della Repubblica Dominicana
1966 – Guerra del Vietnam, l’occupazione americana della Repubblica Dominicana
1967 – 1975 guerra del Vietnam
1976 – 1978 – nessuna guerra
1979 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan)
1980 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan)
1981 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), primo incidente del Golfo della Sirte
1982 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), Conflitto in Libano
1983 – Guerra Fredda (invasione di Grenada, guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), Conflitto in Libano
1984 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), Conflitto in Golfo Persico
1985 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua)
1986 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua)
1987 – Conflitto in Golfo Persico
1988 – Conflitto in Golfo Persico, l’occupazione americana di Panama
1989 – Seconda Golfo della Sirte incidente, l’occupazione americana di Panama conflitto nelle Filippine
1990 – Prima guerra del Golfo, occupazione americana di Panama
1991 – Prima guerra del Golfo
1992 – Conflitto in Iraq
1993 – Conflitto in Iraq
1994 – Conflitto in Iraq, Stati Uniti invadono Haiti
1995 – Conflitto in Iraq, Haiti, bombardamenti NATO della Bosnia-Erzegovina
1996 – Conflitto in Iraq
1997 – Nessuna guerra
1998 – Bombardamento di Iraq, Afghanistan e missili contro il Sudan
1999 – Guerra del Kosovo
2000 – nessuna guerra
2001 – Guerra in Afghanistan
2002 – Guerra in Afghanistan e Yemen
2003 – Guerra in Afghanistan e in Iraq
2004 – 2006 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan e Yemen
2007 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen
2008 – 2010 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan e Yemen
2011 – Guerra al Terrore in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen; Conflitto in Libia (libica guerra civile)
2011 – 2015 – Guerra in Afghanistan, Iraq. Guerra civile in Ucraina e Siria
Carissimi africani, come va? Qui è l’Europa che vi parla! Da Bruxelles, avete presente?
Pensate che proprio da qui giusto un secolo e mezzo fa ci si divertiva a farvi lavorare gratis nelle piantagioni e nelle miniere per la maggior ricchezza di re Leopoldo, però dai, ragazzi, noi ci si conosceva già da parecchio prima: quando tutti insieme – inglesi, olandesi, portoghesi, spagnoli etc – abbiamo messo in catene 12 milioni di voi per venderli in America, e anche lì è stato un bel business. D’accordo, un paio di milioni ci sono rimasti durante la navigazione, ma pazienza: su quel lucrosissimo commercio triangolare abbiamo costruito la nostra rivoluzione industriale, quella che voi non avete avuto.
Poi però portarvi di là in catene non ci bastava più e allora abbiamo pensato di prendere direttamente le vostre terre, perché abbiamo scoperto che erano piene di roba che ci poteva essere utile. I francesi hanno iniziato dal nord e gli inglesi da sud, un po’ di stragi a schioppettate ed è diventato tutto roba nostra. Anche i belgi, si diceva, si sono dati da fare, pensate che a un certo punto il loro impero era composto al 98 per cento di terre africane. Poi si sono mossi i tedeschi, infine gli italiani, insomma dopo un po’ non c’era più un fazzoletto di continente che fosse vostro, che ridere.
A proposito degli italiani, come sempre sono arrivati ultimi, però si sono rifatti con il record di prima nazione al mondo che ha usato i gas sui civili, a un certo punto donne e bambini si ritrovavano dentro una nuvola di iprite e morivano a migliaia tra orrendi spasmi. «Mica vorranno che gli buttiamo giù confetti», disse il generale De Bono, che simpatico burlone. Il bello è che chi si trovava nei dintorni moriva anche una settimana dopo, il corpo pieno di devastanti piaghe, per aver bevuto l’acqua dei laghi piena di veleno, che fresconi che siete stati a non accorgervene.
Finito il colonialismo – ormai vi avevamo rubato quasi tutto, dai diamanti alle antiche pergamene amhare – non è che ci andasse proprio di levare le tende e allora abbiamo continuato a controllare la vostra politica e la vostra economia, riempiendo d’armi i dittatori che ci facevano contratti favorevoli, quindi comprando a un cazzo e un barattolo quello che ci serviva in Europa, devastando i vostri territori e imponendo le nostre multinazionali per quello che abbiamo deciso dovesse essere il vostro sviluppo. Voi creduloni ci siete cascati ancora e ci siamo divertiti così per un altro mezzo secolo.
Se poi un dittatore si montava un po’ la testa e pensava di fare da solo, niente di grave: lo cambiavamo con un altro, dopo aver bombardato un po’ di città e aver rifornito di cannoni le milizie che ci stavano simpatiche per massacrare quelle che ci stavano antipatiche. Del resto da qualche parte le mitragliatrici o i carrarmati che produciamo li dobbiamo pure piazzare, qui in Europa siamo in pace da settant’anni e mica possiamo rinunciare a un settore così florido.
Negli ultimi venti-trent’anni poi abbiamo creato un modello nuovo che si chiama iperconsumismo e globalizzazione, allora abbiamo scoperto che l’Africa era perfetta per comprarsi tutto quello che noi non volevamo più perché noi dovevamo possedere roba nuova e con più funzioni, così abbiamo trasformato il porto di Lomé in un immenso centro di svendita dei nostri vecchi telefonini e delle nostre vecchie tivù, tanto voi sciocchini vi comprate tutto pur di cercare di essere come noi.
Già che c’eravamo, abbiamo usato i vostri Paesi come discarica dei nostri prodotti elettronici ormai inutilizzabili, quelli che nemmeno voi potevate usare. Pensate che curiosa, la vita di un nostro accrocco digitale: inizia grazie al coltan per cui vi ammazzate nelle vostre miniere e finisce bruciando tra gas cancerogeni nelle vostre discariche; in mezzo ci siamo noi che intanto ci siamo divertiti o magari abbiamo scritto post come questo.
Insomma, ragazzi, siete nella merda fino al collo e ci siete da tre-quattrocento anni, ma a noi di avere avuto qualche ruolo in questa merda non importa proprio niente, non abbiamo voglia di pensarci e abbiamo altro da fare.
Negli ultimi tempi poi, con questa storia dei televisori, dei computer e delle parabole satellitari, purtroppo siete cascati in un altro increscioso equivoco, e cioè vi siete messi in testa che qui in Europa si sta meglio: ma come fa a venirvi in mente che vivere in una casa con l’acqua corrente e l’elettricità sia meglio di stare in mezzo al fango e tra quattro pareti di lamiera ondulata? Bah, che strani che siete. Anche questa cosa che avere un ospedale è meglio che morire di parto, o che uscire di casa a prendere un autobus sia meglio che uscire di casa e prendere una mina, o che mangiare tre volte al giorno sia meglio che morire di dissenteria per malnutrizione, che noia, mamma mia.
Così alcuni di voi, di solito i più sfigati, hanno iniziato a lasciare la baracca e le bombe per attraversare prima il deserto poi il mare e venire qui a rompere i coglioni a noi.
D’accordo, quelli che lo fanno alla fine sono poche decine di migliaia rispetto a oltre un miliardo di voi, perché non a tutti piace l’idea di morire nella sabbia o in acqua, e gli emigranti sono pochini anche rispetto a noi, che siamo mezzo miliardo, ma insomma, ve lo dobbiamo dire: ci stanno sui coglioni lo stesso e quindi non li vogliamo, perciò abbiamo deciso che devono tornare nel buco di culo di posto da cui vengono, anche se lì c’è la guerra, la fame, la malaria e tutto il resto di quelle cose lì. Tanto più che quelli che vengono qui mica stanno sempre bene, alcuni hanno pure la scabbia, e a noi non è che ci interessaperché hanno la scabbia, ci interessa che non vengano qui, è chiaro?
Concludendo, con tutta l’amicizia e senza nessun razzismo – ci mancherebbe, noi non siamo razzisti – dovreste gentilmente stare fuori dalle palle e vivere tutta la vita nell’inferno che vi abbiamo creato. E se fate i bravi, un lavoro in un cantiere di Addis o in una miniera di Mbomou per due dollari al giorno potete anche trovarlo, con un po’ di culo, purché naturalmente a quella cifra lavoriate dieci ore dal lunedì al sabato a chiamata giornaliera, e non diciate troppo in giro quanta gente ci schiatta ogni giorno.
Se poi trasportate sacchi anche la domenica full time vi diamo qualcosa di più, così magari tra un po’ potete comprarvi un altro nostro televisore di scarto, però – mi raccomando – da usare lì, nella baracca piena di merda di capra in cui vivete.
Contenti?
Di Alessandro Gilioli
copiincollato da qui http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/06/14/qui-e-leuropa-che-vi-parla/