Guerra generazionale

Quando ero piccolo io negli anni Ottanta, bastava studiare e la questione era risolta. Una vita gloriosa si stendeva davanti a noi, che avremmo potuto studiare, non avremmo dovuto emigrare, avremmo avuto una vita piena e ricca di soddisfazioni. L’Italia pompava fatturato, i Mondiali di Italia 90 erano la rappresentazione chiarissima di come stava evolvendo e crescendo e godendo questo Paese.

Poi, sarà che siamo arrivati terzi ai Mondiali, sarà che all’improvviso il Pentapartito non c’era più con il bel faccione di Craxi a rassicurarci, sarà che quello che era considerato il più grande imprenditore italiano si è buttato in politica, insomma, la situazione è degenerata. E non solo qui da noi, che alla fine dei conti eravamo abituati ad arrangiarci, ma in tutto l’Occidente, mentre il rising billion del Terzo mondo cominciava a dirci “Ehi, pure noi vogliamo le robe fighe che avete voi!”. I segnali c’erano ma non li sapevamo cogliere, quando ancora Roberto Baggio sbagliava i rigori a Usa 94.

Insomma, ci siamo ritrovati laureati e abbiamo cominciato a scrivere “Dott.” o “Dott.ssa” alla fine dei curriculum ma a nessuno fregava più niente del fatto che fossimo Dott. o Dott.ssa. Bisognava studiare ancora, fare un Master, fare i debiti, e poi raccapezzarsi a passare una vita saltando da un lavoro all’altro.

Insomma, dopo che tutti ci avevano detto “Studia così starai bene”, ci siamo accorti che non era così. E hanno pure cominciato a dire che era colpa nostra che eravamo stati abituati bene e che dovevamo adattarci. E a me viene da dire che non l’avevamo chiesto noi di essere trattati bene, non eravamo stati noi a creare le pubblicità del Mulino Bianco dove tutto andava sempre bene, non eravamo noi ad aver girato i film con Jerry Calà ed Ezio Greggio che ci avevano riempito la testa di successo, di vita bella e soldi facili. L’avevate fatto voi, che oggi siete sessantenni o settantenni e dopo averci riempito di palle sul fatto che voi avevate lavorato duramente ma adesso noi non avremmo fatto la stessa fine vi siete ritrovati con la casa di proprietà mentre noi fatichiamo a mettere insieme il pranzo con la cena. Vi siete ritrovati con più macchine nel garage mentre noi faticavamo a fare l’abbonamento dei mezzi. Ci avete bruciato, maledizione, e ci abbiamo messo anni ad accorgercene. E non avete fatto nulla per prepararci allo sfascio, ce lo siamo ritrovati davanti, e l’unica cosa che avete saputo dirci era: “Adeguati, non c’è budget”. E dove cazzo sono finiti tutti quei soldi? Stanno lì, nelle vostre pensioni con il sistema retributivo, nei pensionati a 50 anni che poi hanno aperto un’altra attività, stanno negli aiuti di Stato alle aziende che mettono gli operai in cassa integrazione, nei telegiornali che appena c’è uno sciopero in un qualsiasi cazzo di stabilimento FIAT fanno parlare i sindacati che se ne escono dicendo “Gli operai!!! Il lavoro!!! Le pensioni!!!” e poi quando vai a parlare con loro dicendo “Sono un precario, mi servirebbe una mano per un prestito” ti rispondono che non sei un operaio, che dovresti imparare a lavorare, che loro non sono preparati sui contratti atipici, che non sanno di cosa stai parlando perché loro devono preoccuparsi degli operai, degli insegnanti di ruolo e dei pensionati. E se vai a parlare in banca ti chiedono se hai una casa di proprietà, e ti ritrovi a quarant’anni a far firmare dei documenti ai tuoi che devono garantire per te neanche fossimo ancora al liceo a farci firmare le giustificazioni.

Sapete che c’è? Avete vinto voi. Questa guerra l’avete vinta voi. Ora, però, basta.

Perché dopo averci riempito la testa di cacate sul posto fisso, sul lavoro, su tutto, abbiamo capito che oggi non funziona così. Noi l’abbiamo capito, voi no.

E quindi ci siamo adattati, ma non come volevate voi. Abbiamo messo su famiglia lo stesso, abbiamo cominciato a fare 15 lavori diversi, lavori che non riusciamo manco a descrivervi e che a un certo punto ci saremmo anche rotti il cazzo di descrivervi mentre siamo lì ad aiutarvi perché “Non funziona Google”, e a 30 anni abbiamo più voci noi nel curriculum che voi a 60. E quasi mai, se ci offrono il posto fisso, lo vediamo come il posto in cui lavoreremo fino alla fine dei nostri giorni, ma come il posto in cui abbiamo qualche certezza di lavorare per qualche anno senza essere sbattuti fuori a calci appena il vento gira, e dopo qualche anno siamo noi che ce ne andiamo, perché non abbiamo più stimoli e vogliamo averne di nuovi.

Siamo noi che sappiamo come usare i social network che voi usate solo per giocare e mandarvi i buongiornissimi, sappiamo che alcuni giornali sono attendibili e altri no, non ci facciamo fregare dai titoli del Corriere e di Repubblica o dal telegiornale su Rai Uno che pensavate dicesse sempre la verità.

Volevamo fare quello che sognavamo da piccoli, e lo facciamo. Magari non ci prendiamo dei soldi ma continuiamo perché vogliamo farlo, non abbandoniamo quello che volevamo fare solo perché vorreste vederci sistemati.

Non ci sistemeremo, fatevene una ragione, non per ribellione ma perché è impossibile fare quello che avete fatto voi negli ultimi anni del Novecento. Purtroppo o per fortuna, non è dato saperlo.

Abbiamo quarantanni e ci vestiamo ancora con le magliette dei gruppi rock e andiamo ancora ai concerti e guardiamo i film e le serie tv perché il limite della giovinezza si è spostato, anche se voi ci considerate giovani fino a 35 anni se dobbiamo chiedere un prestito o partecipare a un bando di concorso, giovane fino a 50 se invece dobbiamo chiedere un aumento al lavoro.

Siamo noi che stiamo sistemando la situazione anche se ci avete regalato una macchina rotta. E non ci avete fatto neanche gli auguri quando ci siamo saliti sopra ma ci avete detto “Vai piano”. Col cazzo che andiamo piano, non possiamo andare piano, rendetevene conto.

Abbiamo fatto pace con quello che ci avevate promesso e non avete mantenuto. Non avremo la pensione? E vaffanculo, faremo senza. Non avremo una casa di proprietà? E vaffanculo, ce ne andremo da un’altra parte dove gli affitti costano meno. Non avremo la macchina? E vaffanculo, tanto la macchina non serve più a nessuno.

Lavoriamo spesso più duramente di voi, perché voi davanti avevate il sogno realizzabile di sistemarvi, noi invece abbiamo il sogno irrealizzabile di mettere in banca qualcosa una volta pagato tutto. E non ce la faremo, e quindi vaffanculo, andiamo avanti lo stesso.

Metteremo in piedi startup, aziende, studi e cooperative, e assumeremo i ventenni pagandoli davvero perché non passino le stesse disgrazie che abbiamo passato noi, e se non riusciremo a pagarli per qualche motivo non ci nasconderemo dietro il “Almeno fai esperienza” oppure dietro il “Fai un lavoro che ti piace, vuoi anche essere pagato?” come troppo spesso fate voi che pensate che oggi sia possibile lavorare come una volta.

Insegneremo ai nostri figli che la vita è difficile, molto difficile, ma che possono fare qualsiasi cosa e non gli romperemo il cazzo dicendo “E allora quando ti sposi?” oppure “Non vieni mai a trovarci!”. Si sposeranno e faranno figli quando vorranno, se vorranno, e non ci metteremo in mezzo. Ci verranno a trovare quando avranno voglia loro, non costringendoli col ricatto sentimentale dopo avergli costruito attorno la gabbia della famiglia che ancora oggi continua a ingabbiare migliaia di persone che a cinquantanni si sentono ancora figli prima che uomini o donne.

Nessuno dovrà passare quello che abbiamo passato e stiamo passando noi, quello che voi non riuscite ancora a capire perché per voi gli anni Settanta non sono mai finiti, pensate ci siano ancora le lotte operaie, Guccini alla Festa dell’Unità e il Festival di Sanremo con il superospite internazionale.

Sapete che c’è? Avete vinto quella guerra, ma quella che stiamo combattendo noi, voi non sapete neanche che è in corso. Cazzi vostri, non possiamo starvi appresso in eterno, abbiamo da fare.

Di Ciccio Rigoli

https://medium.com/@cicciorigoli/come-hanno-fottuto-i-trenta-quarantenni-51c295050a6c

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motore di ricerca di mappe storiche

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Innocenti Vaccini

Qualche mese fa grazie ai dibattiti televisivi scoppiava in Italia il dibattito sui Vaccini…una rara combinazione ancestrale fece si che dopo un certo battage sui media la Ministra Lorenzin desse vita all’attuale decreto che oggi è in Senato per la sua conversione in legge.
La questione che poteva sembrare di secondo piano rispetto ai temi attuali della Politica e dell’Economia attirò invece la mia attenzione poichè il Decreto nacque in fretta e furia in un momento in cui sembrava che stessero per arrivare le Elezioni ed il problema riguardava il nostro futuro… i bambini. Non essendoci epidemie in corso o urgenze particolari il mio interesse, ma anche quello di migliaia di persone si accese. Premesso che ero vaccinato ed avevo vaccinato i miei figli da piccoli per i soli vaccini obbligatori, non avevo fino ad allora dato molta importanza alla questione e pensavo che rientrasse nella normale profilassi medica in uso. Discutendo con un conoscente che mi sembrava preparato sull’argomento, chiesi da chi e da quali fonti si potesse attingere per farsi un’idea personale, poiché non essendo ne studioso di medicina ne competente nello specifico avevo bisogno di conoscere e comparare le diverse teorie. Mi convinse ad iscrivermi al gruppo Facebook di un certo Prof. Burioni di Pesaro dipingendomelo come il massimo esperto italiano in materia. Quindi mi iscrissi e per un po’ seguii le tesi esposte da diversi partecipanti sulla validità dei vaccini , sull’immunità di gregge, sulle pericolose malattie esantematiche etc. Formulai così alcune domande che da tempo mi frullavano nel cervello, da perfetto cittadino della strada, incuriosito ed in ricerca.
Cerco di riassumerle in breve…
1.Quali studi ad oggi sono stati pubblicati sulle reazioni avverse e sulle contro indicazioni dei vaccini nonostante che le stesse siano pubblicate sui bugiardini allegati e lo Stato abbia un ufficio apposito in ogni asl per segnalarle ed aver diritto ai risarcimenti dei danni subiti?
2. Sapendo che esistono svariati virus e batteri che possono interferire con la nostra salute quanti sarebbero i vaccini ed a carico di chi sarebbe stata la loro diffusione? Quanto costeranno? Dodici obbligatori e contemporanei su bimbi di pochi mesi mi parevano già un numero importante.
3. Come mai tutti gli anni viene isolato un virus influenzale combattuto dal vaccino e poi regolarmente entrano in gioco altri ceppi di virus e chi si è vaccinato si ammala ugualmente se non peggio?
Domande piuttosto comuni e banali e certamente non così complesse…
Prima uno dei dottori e poi un altro intervennero nel dibattito.
Alla prima domanda il primo rispose causando la mia meraviglia “… non ci sono studi pubblicati sulle reazioni avverse poiché non c’è il bisogno, in quanto è certo che i vaccini funzionino e facciano bene…”
Risposi naturalmente che non ero soddisfatto della risposta e che volevo approfondire…niente da fare…
Alla seconda domanda sempre il dottore mi rispose …”non lo sappiamo ma potranno essere innumerevoli…il costo? …ma lei non si interroga sul costo di un abbonamento ad una compagnia telefonica? Perché si dovrebbe preoccupare dei costi di medicine salva vite? Comunque saranno a carico dello Stato…”
Anche a questa domanda dichiarai la mia insoddisfazione.
A questo punto entrò in gioco un secondo dottore che mi accusò di essere in realtà non una persona alla ricerca di risposte ma che aveva già le sue tesi preconcette…Risposi che non era di certo contrario al vaccino in generale ma che avevo alcuni dubbi irrisolti sulla gestione e la profilassi…il tipo cominciò a spazientirsi e minacciò la mia esclusione dal dibattito….replicai che chi fa ricerca non dovrebbe utilizzare simili toni o minacce…e richiesi al primo dottore la risposta sulla terza domanda.
Risposta ricevuta…” lei dovrebbe venire nel mio ospedale per verificare quante persone dobbiamo ricoverare a causa dell’influenza non vaccinata…” veramente avevo chiesto un’altra cosa…dissi io…richiedendo ulteriori informazioni…
Risultato? Fui bannato dalla discussione e dal gruppo…
Incredulo mi interrogai sul perché di un tale atteggiamento proprio da parte di chi per mestiere dovrebbe rispondere ai dubbi dei propri pazienti o interlocutori ma la mia curiosità invece di diminuire aumentò. Trovai altri gruppi e siti di discussione che si contrapponevano alle tesi di questi professori padri del decreto Lorenzin ed arrivai a conclusioni personali più propense alla prudenza sul tema vaccini e soprattutto oggi mi rendo conto che dietro questa operazione si sta per svolgere una delle più spregiudicate e pericolose sperimentazioni sulla nostra popolazione , oltretutto infantile…
Ma la mia domanda rimane un’altra…al di là di come la si voglia vedere ed al di la delle tesi che si contrappongono possono gli uomini cosiddetti di Scienza avere un’ atteggiamento così chiuso e presuntuoso? … la stessa chiusura mentale che porta molte persone che dibattono con le altre a definire le altrui tesi tutte bufale sul web, webeti che si curano da sé ed altre definizioni che spesso sfociano nelle offese…tanto che alla fine con pochissime persone si può instaurare una discussione sana e produttiva.
Il loro è un rifiuto a priori di discutere ed approfondire…Il contrario della Ricerca e della Scienza.
Quando poi abbiamo dovuto assistere alle radiazioni di stimati ed esperti Medici da parte del loro stesso Ordine professionale come il Dott. Miedico e il Dott. Gava, che semplicemente richiamavano ad una maggior attenzione sull’uso dei vaccini e confermavano la loro possibile utilità per la Salute pubblica, mi è parso di tornare ai secoli bui dell’oscurantismo e della coercizione.
Ecco che la mia piccola e negativa esperienza con i medici vaccinisti intransigenti si è fatta prassi addirittura tra medici, oltre al silenzio assordante imposto dai media sulle manifestazioni che si stanno svolgendo in tutta Italia per una vaccinazione consapevole e sicura.
Ci sono poi gli attori senza voce. Coloro che non solo saranno bannati per legge, ma che non avranno diritto di scelta insieme ai loro genitori. I bambini e con loro il nostro futuro. Di fronte alla presunzione ed all’arroganza il loro innocente silenzio ci interroga sul loro diritto calpestato da un’Innocente Vaccino.

Vaccini: contestualizzare = capire meglio

L’argomento è importantissimo: negli anni 20 in europa sono morte circa (ovviamente, quindi non lo ripeterò più in questo post) 75 milioni di persone per l’influenza h1n1. Il problema si è risolto nei decenni grazie ai vaccini.

Questo mio post non è affatto “contro” i vaccini ma pro informazione e contestualizzazione libera e corretta. Perchè quando il business è big, la giustizia e la verità diventano small.

Vaccinazione obbligatoria oggi in italia per:

etano (non contagioso)
Polio
Epa B
Pertosse
Mengi B
Mengi C
Pertosse
Rosalia
Morbillo
Parotite

Varicella

Difterite

Difterite
Tetano (non contagioso)
Polio
Epa B
Pertosse
Mengi B
Mengi C
Pertosse
Rosalia
Morbillo
Parotite
Varicella
30’000 morti di fame al giorno nel mondo di cui metà bambini
1.3 miliardi di morti all’anno di incidenti stradali nel mondo (4 mila in italia)
Più di mille morti all’anno in ita sul lavoro
350 mila morti anno in eu a causa dell’inquinamento atmosferico
2500 morti in ita nel 2015 a causa dei vaccini (dato stranamente poco affidabile…ma guarda un pò…chissà come mai…)
35 miliardi di € fatturato smith kline 2008 farmaci compresi vaccini
600 milioni € tangente presa nel 1991 dal ministro de lorenzo by smith klyne per rendere obbligatorio il vaccino epatite b (by smith klyne).
Difterite morti in ita nel 2016: 1
Meningite morti in ita nel 2016: 200 casi ma pare 0 morti
Parotite, pertosse, varicella etc morti in ita nel 2016: dati non chiari, pare 0
(se qualcuno trova link precisi prego pubblicarli nei comenti così aggiorno e correggo)

Il quarto potere ed i giornalisti contemporanei

Per non infangare la professione avete il dovere di pubblicare le notizie in ordine di importanza per la collettività.
Il numero di notizie diffondibili in una giornata è limitato.
Siete responsabili di quel che scegliete di pubblicare ma anche di quello che scegliete di trascurare.
Il giornalismo è un mestiere relativamente moderno ma talmente importante da meritarsi il titolo di “quarto potere” (dopo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario).
Il giornalismo ha il dovere di selezionare e scegliere criticamente e scrupolosamente le informazioni e le notizie da diffondere.
La crescita culturale e cognitiva dei vostri lettori deve essere il vostro unico obiettivo.
Prima di pubblicare dovete controllare le fonti, sforzarvi per essere chiari e comprensibili e dovete usare uno stile asciutto e neutro.
Avete uno dei mestieri più importanti per le mani ma scegliendo di pubblicare queste cavolate togliete spazio alle decine di cose importanti che oggi sono successe nel mondo.
Il clickbait è una pratica sciocca e volgare che si addice a privati egocentrici e privi di argomenti. Voi (in teoria) siete una testata giornalistica professionale e come tale, con responsabilità professionale, dovreste pubblicare.
La gente semplicemente sta smetteremo di leggervi (anche nelle versioni web) proprio perché avete smesso di diffondere cultura ed informazioni.

I giornalisti hanno il DOVERE MORALE e la RESPONSABILITÀ di pubblicare le notizie in ordine di importanza per la collettività.
IL NUMERO DI NOTIZIE DIFFONDIBILI IN UNA GIORNATA È LIMITATO.
I giornalisti sono responsabili di quel che scelgono di pubblicare ed anche di quello che scelgono di trascurare.
Il giornalismo è un mestiere molto serio: hanno più responsabilità di un cardiochirurgo infantile…devono comportarsi di conseguenza.
Basta clickbait.

LE PRIORITÀ: Oggi nel mondo sono successe centinaia di cose enormemente più importanti di questa cavolata insignificante. Chi di mestiere fa informazione oltre a saper scrivere in modo chiaro e conciso usando uno stile asciutto e neutro e saper controllare l’affidabilità delle fonti, deve anche saper scegliere quali infos reportare. Iniziando doverosamente dalle più importanti.
Il giornalismo ha il dovere di selezionare e scegliere criticamente e scrupolosamente le informazioni e le notizie da diffondere.
La crescita culturale e cognitiva dei lettori deve essere l’unico obiettivo.
Scegliendo di pubblicare cavolate si toglie spazio alle centinaia di cose importanti che oggi sono successe nel mondo e che i cittadini è opportuno conoscano.

LA RESPONSABILITÀ: Col potere viene la responsabilità. Chi può essere letto da migliaia ha la responsabilità di quel che comunica. Gli organi di stampa nazionali di mestiere educano ed insegnano. È doveroso farlo secondo criteri culturali significativi.
Il giornalismo è un mestiere relativamente moderno ma talmente importante da meritarsi il titolo di “quarto potere” (dopo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario).

LA VERSIONE A PAGAMENTO: Siccome questa versione è gratuita allora pubblicate cavolate. No, non ha senso. Il fatto che questa notizia sia gratuita non deresponsabilizza l’editore dalla qualità del contenuto scelto. Inoltre questa è pessima pubblicità alla versione a pagamento.
Il clickbait è una pratica sciocca e volgare che si addice a privati egocentrici e privi di argomenti. I giornalisti (in teoria) lavorano per una testata giornalistica professionale e come tale, incollati all’etica professionale dal mestiere, dovrebbero lavorare.
Secondo me la gente ormai legge poco i giornali (anche nelle gratuite versioni web) proprio perché troppo spesso questi hanno smesso di diffondere cultura ed informazioni.
Per concludere: Google è a pagamento? Wikipedia è a pagamento? Il vostro servizo email è a pagamento? Youtube è a pagamento? Whatsapp è a pagamento? Skype è a pagamento? Facebook è a pagamento?
Sarebbe ora si vedere il XXIimo secolo “as it is” ed archiviare questa baggianata italiota da IXXisimo secolo del “gratis = bassa qualità”.
Una scuola privata farebbe più soldi a vendere cocaina e rubare cellulari. Ma non sarebbe più una scuola.

IL CONSUMATORE CRITICO: La clientela guida il mercato. Il consumismo critico ha il potere di forzare il fornitore del servizio nella direzione desiderata dall’utente finale. Io ovviamente uso la super-efficiente e iper-personalizzabile e gratuita app di Google News (e consiglio a tutti di fare altrettanto) per tenermi informato, quindi non sto facendo una crociata perché io personalmente voglio le notizie di qualità su Facebook ma sto semplicemente chiedendo di correggere un errore in un settore importante per la società.

ROMPERE LE PALLE: Schierarsi in difesa dei propri valori è un comportamento sano e doveroso. Sono noioso e pesante? Sì perché ritengo sinceramente che il giornalismo sia il mestiere più importante della società: crea cultura ed influenza sentimenti ed opinioni nelle masse, i media spostano milioni di voti ed insegnano cosa e come pensare. È fottutamente importante.

“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. [Mahatma Gandhi]

“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”. [Martin Luther King]

Quanta acqua serve per farsi una doccia?

, per fare una doccia eco sono sufficienti (e “abbondanti”) 10 litri di acqua.
Per fare una doccia tranquilla (senza troppa attenzione all’acqua) bastano 25 litri.
50 litri li usiamo a casa quando cantiamo e ci rilassiamo sotto la doccia riinsaponandoci 2 volte.
75 litri sono veramente uno spreco…se usate 75 litri per farvi la doccia state gravemente sbagliando qualcosa.
Dati certi: anni di esperienza in campeggio con bottiglie e o shower bags.per fare una doccia eco sono sufficienti (e “abbondanti”) 10 lituUna doccia di emergenza si riesce a fare con 6 litri di acqua (= 4 bottiglie da 1.5 litri).
In caso di emergenza con 6 litri (4 bottiglie di acqua) si riece tranquillamente a lavarsi compreso insaponarsi e sciacquarsi accuratamente.
10 litri sono più che sufficienti, senza sprechi ma nemmeno facendo gli ossessivi.
Per fare una doccia tranquilla (senza troppa attenzione all’acqua) 25 litri bastano e avanzano.
40 litri li usiamo a casa quando cantiamo e ci rilassiamo sotto la doccia ri-insaponandoci 2 volte.
60 litri sono veramente uno spreco…se usate 60 (o più) litri per farvi la doccia state gravemente sbagliando qualcosa.
Dati certi: anni di esperienza in campeggio con bottiglie e o shower bags.

guerre per l’islam? no: per interessi USA

Al Qaeda è stata creata dagli Stati Uniti. (Bin Laden prima di diventare terrorista entrava nella casa bianca come ospite d’onore)
L’Isil è stato creato dagli Stati Uniti. (Questo terrorista Al Baghdadi che si è nominato califfo |—io conosco solo Er Califfo che st’ARROMA—| è stato liberato da Guantanamo apposta per creare questo gruppo. Da terrorista è diventato agente CIA).
Tutte questo sembra incredibile ma invece no. Purtroppo le cose stanno proprio così!
A Bin Laden venivano baciate le mani quando entrava nella Casa Bianca perché assieme ai talebani, con soldi e armi USA hanno combattuto i russi in Afghanistan.
Le notizie che ci arrivano dall’Iraq dovrebbero farci riflettere. Dalla Casa Bianca iniziano a sentirsi voci del fallimento. Hanno fallito nel voler creare una guerriglia anti Assad… Si hanno fallito!!!
Per oltre due anni l’Isil e altri gruppi qaedisti sono stati la principale forza trainante della guerra siriana, 170mila morti e milioni di rifugiati. E ora, all’improvviso Obama vuole intervenire per ragioni ‘umanitarie’ contro l’Isil. La ragione vera è un’altra: ora l’Isil minaccia gli interessi americani, mentre prima li sosteneva»
In questi giorni dopo aver manifestato la nostra vicinanza alle minoranze perseguitate, faccio le mie condoglianze anche ai tanti musulmani uccisi, in questi ultimi giorni; oltre 16 dei maggiori sapiente musulmani iracheni sono stati uccisi a dimostrazione che non guardano in faccia nessuno. Non crediamo sempre alle baggianate che vedete in giro su facebook o in tv. Non è una guerra di religione e non c’entra nulla l’Islam.

Secondo i docu­menti di Sno­w­den, attual­mente rifu­giato in Rus­sia, Cia e Mos­sad hanno anche adde­strato l’attuale lea­der del gruppo Stato isla­mico dell’Iraq e del Levante (Isil), Abu Bakr el Bag­dadi. L’Isil, che sostiene il ritorno al “calif­fato” è stato ini­zial­mente costi­tuito in Siria per com­bat­tere il governo di al Assad. Ha rice­vuto armi dall’intelligence Usa e da quella del Regno unito, e finan­zia­menti dai sau­diti e dalla monar­chia del Qatar. El Bag­dadi è stato in car­cere a Guan­ta­namo tra il 2004 e il 2009. In quel periodo Cia e Mos­sad lo avreb­bero reclu­tato per fon­dare un gruppo capace di attrarre jiha­di­sti di vari paesi in un unico luogo: e tenerli così lon­tani da Israele.http://ilmanifesto.info/i-documenti-segreti-del-ruolo-americano-nella-guerra-disraele/

Come spadroneggiare in poche facili mosse

1] nasci nel posto fortunato senza deserti e con acqua potabile in abbondanza. Anche alberi per costruire e bruciare e da mangiare non guastano.
2] ovviamente convinciti del fatto che tu hai tutto perché te lo sei meritato e forte del tuo benessere inventati tante belle teorie per non sentirtene in colpa, viaggia pochissimo, tramanda ai figli tutta la tua arrogante ignoranza
3] per tenere allenata la bestia che è in te fai a botte col vicino. Sempre. Comunque. Ovunque. Per qualsiasi motivo. Quando mancano i motivi inventali.
4] quando scopri una risorsa altrui saccheggiala e falla tua. Usa la tua morale artificiale per giustificarti e la violenta arroganza delle tue avanzate tecnologie belliche
5] usa le ricchezze rubate agli altri per ingrassare e fortificare la tua ignoranza. Taglia l’istruzione. Obbliga per legge tutti a contribuire al PIL. Investi in armamenti. Diffondi la tua morale via etere 24/365. Addita i diversi e se non capiscono picchiali o bruciali o docciali.
6] ovviamente costruisci muri e cancelli e porte blindate e zanzariere e grate e filtri e firewall e antifurti per difendere dagli altri quelli che hai rubato loro. Tienitelo con la forza. Non cedere di un passo. Mai. Mi raccomando i muri, la morale e gli armamenti ma soprattutto la propaganda e i tagli all’istruzione.
7] la tua immondizia buttala lontano: occhio non vede cuore non duole. In fondo agli oceani o oltreoceano mi sembra perfetto. Alla disperata bruciala (lontano dal tuo naso ovviamente)
8] ad ogni passo avanti togli diritti e aumenta i doveri di tutti (tranne i tuoi ovviamente). Qualcuno dovesse lamentarsene inventa uno spaventapasseri qualsiasi e usa la propaganda, taglia la cultura e rendi complicati i viaggi con ferie da prenotare e rate da pagare e pigliaculate pubbliche sul fancazzismo e disadattamento. Funziona da millenni, continuerà a funzionare, la gente è idiota. Lo spread e i terroristi e gli stranieri e l’uomo nero vanno di moda nel 21imo secolo. Ma come i panta a zampa torneranno anche le streghe e le magie nere. L’importante è che capiscano bene che per difendersi da questi incubi serve darti più potere
9] inibisci lo sviluppo delle capacità cognitive. Lo stupido non chiude i pensieri e ripete a pappagallo quel che va di moda. Mai nessuno deve dire più di tre volte di seguito che dare più potere a te = perdere libertà individuale
10] tocco di classe: come ai saldi che alzano per poi abbassare i prezzi, dopo aver tolto liberta poi regala loro mezze libertà. Ti adoreranno e lavoreranno 45 ore a settimana felici
11] bombardali di pubblicità e finti bisogni. Ricorda: l’assenza di desideri è la felicità. L’uomo felice non consuma. Se non consuma non paga le tasse. E tu devi comprare la villa nuova, la trentaduesima
12] instaura il siatema del debito. Ma non farlo capire a nessuno. Usa paroloni e fai finta che sia troppo complicato da capire
13] fai andare di moda qualsiasi cosa tranne i libri e la cultura
14] quando la gente arriverà a lavorare tutto l’anno per comprarsi il macchinone per andare a lavorare saprai di aver vinto tutto
1] nasci nel posto fortunato senza deserti e con acqua potabile in abbondanza. Anche alberi per costruire e bruciare e frutta e animali in abbondanza da mangiare non guastano.
2] ovviamente convinciti del fatto che tu hai tutto perché te lo sei meritato. Forte del tuo benessere inventati tante belle teorie per non sentirtene in colpa. Viaggia pochissimo. Tramanda ai figli tutta la tua arrogante ignoranza. Ripetiti in continuazione che sei assolutamente il migliore. Scrivilo ovunque. Sui soldi è una ottima idea
3] per tenere allenata la bestia che è in te fai a botte col vicino. Sempre. Comunque. Ovunque. Per qualsiasi motivo. Quando mancano i motivi inventali
4] quando scopri una risorsa altrui saccheggiala e falla tua. Usa la violenta arroganza delle tue avanzate tecnologie belliche e la tua morale artificiale per giustificarti
5] usa le ricchezze rubate agli altri per ingrassare e fortificare la tua ignoranza. Taglia l’istruzione. Obbliga per legge tutti a contribuire al PIL. Investi in armamenti. Diffondi la tua morale via etere 24/365. Addita i diversi e se non capiscono picchiali o bruciali o docciali
6] ovviamente costruisci muri e cancelli e porte blindate e zanzariere e grate e filtri e firewall e antifurti per difendere dagli altri quelli che hai rubato loro. Tienitelo con la forza. Non cedere di un passo. Mai. Mi raccomando i muri, la morale e gli armamenti ma soprattutto la propaganda e i tagli all’istruzione
7] la tua immondizia buttala lontano: occhio non vede cuore non duole. In fondo agli oceani o oltreoceano mi sembra perfetto. Alla disperata sotterrala o bruciala (lontano dal tuo naso ovviamente)
8] ad ogni passo avanti togli diritti e aumenta i doveri di tutti (tranne i tuoi ovviamente). Se mai qualcuno dovesse lamentarsene inventa uno spaventapasseri qualsiasi ed intensifica la propaganda. Funziona da millenni, continuerà a funzionare, la gente è idiota. Lo spread e i terroristi e gli stranieri e l’uomo nero vanno di moda nel 21imo secolo. Ma come i panta a zampa torneranno anche le streghe e le magie nere. L’importante è che capiscano bene che per difendersi da questi incubi serve darti più potere
9] taglia la cultura e rendi complicati i viaggi con ferie da prenotare e rate da pagare e pigliaculate pubbliche sul fancazzismo e disadattamento
10] inibisci lo sviluppo delle capacità cognitive. Lo stupido non chiude i pensieri e ripete a pappagallo quel che va di moda. Mai nessuno deve dire più di tre volte di seguito che dare più potere a te = perdere libertà individuale
11] tocco di classe: come ai saldi che alzano per poi abbassare i prezzi, dopo aver tolto liberta poi regala loro mezze libertà. Ti adoreranno e lavoreranno 45 ore a settimana felici
12] bombardali di pubblicità e finti bisogni. Ricorda: l’assenza di desideri è la felicità. L’uomo felice non consuma. Se non consuma non paga le tasse. E tu devi comprare la villa nuova, la trentaduesima
13] spendi più di quel che incassi. Sistematicamente. Mi raccomando. È importante. Quindi instaura il siatema del debito. Ma non farlo capire a nessuno. Usa paroloni e fai finta che sia troppo complicato da capire
14] fai andare di moda qualsiasi cosa tranne i libri e la cultura

15] quando la gente arriverà a lavorare tutto l’anno per comprarsi il macchinone per andare a lavorare saprai di aver vinto tutto
16] lì dove non c’è più nulla da rubare, saccheggiare, sporcare o schiavizzare, purtroppo c’è sempre e comunque il rischio del diverso. Mi raccomando non sottovalutiamo il minaccia del diverso. Il diverso è faticoso da assoggettare perché non riconosce la tua autorità ed ha priorità diverse da quelle insegnate nei secoli al tuo amatissimo popolo libero contribuente. Una opzione è isolare fisicamente il diverso: ricordati i muri e mi raccomando proibisci i visti sul passaporto dei tuoi schiavi…ehm…cittadini. Una seconda opzione è la guerra per liberarli: vai e bombardali finché saranno uguali alla tua società. Avrai asfaltato un pericolo, ti fai bello e santo agli occhi dei tuoi ed avrai allargato il bacino del tuo export tassato. Terza opzione è far finta che non esistano: scomparsa la parola, scomparsa la cosa.

Socrate sul rischio demagogia nelle democrazie carenti d’istruzione

Socrate
Abbiamo una altissima considerazione della democrazia e, per estensione, degli antichi ateniesi, la civiltà che che l’ha inventata.
Sorprende quindi constatare che l’altra grande conquista di questo grande popolo, la filosofia, nutriva profondi dubbi proprio sulla democrazia.
Nei dialoghi di Platone, viene rappresentato Socrate (il grande padre fondatore della filosofia) come altamente pessimista nei confronti della democrazia. Nel sesto “libro della repubblica” Platone descrive Socrate discuterne col fratello Adimanto.
Socrate invita Adimanto ad immaginare la società come una nave: “per un insidioso viaggio in mare chi vorresti che sia a scegliere gli ufficiali di coperta? Preferiresti che a scegliere sia chiunque o degli esperti nel campo della marineria e della navigazione?”.
Adimanto rispose che avrebbe preferito che a scegliere fossero degli esperti.
Socrate gli chiese per quale motivo con la democrazia ci si ostinasse a considerare chiunque adatto a stabilire quali fossero le persone da investire della responsabilità  della guida di una società.
Socrate sostiene la tesi che per votare correttamente bisogna essere educati ed avere delle competenze specifiche; l’intuizione, l’istinto e l’empatia non sono sufficienti perché si prestano ad essere ingannate con promesse semplici ed immediatamente vantaggiose.
La società dunque dovrebbe farsi carico dell’educazione sistematica e specifica dei cittadini al voto.
Secondo il padre della filosofia morale lasciare che qualsiasi cittadino indistintamente possa votare è “irresponsabile e pericoloso tanto quanto lasciare che scelgano il comandante di una triremi che debba raggiungere l’isola di Samo durante una tempesta”.
Il figlio di Sofronisco sosteneva quindi che fosse necessario essere abili nel pensiero razionale, profondo e responsabile per avere diritto di voto. Riteneva sbagliato che avesse il diritto di voto solo una ristretta elite di ricchi o potenti ma nemmeno dare il voto a tutti era una soluzione accettabile.
Condannava fermamente l’elitarismo e faceva una distinzione fondamentale tra “democrazia intellettuale” e suffragio universale.
Secondo Socrate il suffragio universale slegato da cultura e saggezza porta inevitabilmente alla demagogia.
Gli insegnamenti dell’inventore dell’etica sui pericoli insiti nella scarsa scolarizzazione nella società democratica sono oggi gravemente trascurati: di scolarizzazione si parla poco e molti politici vivono infatti di demagogia.
Il suffragio universale ha reso liberi i cittadini delle società moderne ma solo una profonda cultura universale li proteggerà dai pericoli della demagogia.
Demagogia: ottenere (o mantenere) il potere trascinando il popolo attraverso promesse “semplici ed immediate”.
Il destino fu beffardo co il grande filosofo greco.
Nel 399 a.C., con l’accusa di aver corrotto i giovani ateniesi con la sua dottrina criticante il potere, venne coinvolto dai politici esponenti del regime democratico Anito e Licone in un caso giudiziario montato a tavolino.
Socrate visse in prima persona il tragico problema insito nel suffragio universale di un popolo inadeguatamente preparato: il 52% di una giuria popolare mal istruita di 501 cittadini preferì ascoltare gli argomenti della accusa e lo giudicò colpevole.
Socrate venne condannato a morte e morì bevendo la cicuta.
Fu la prima vittima della demagogia.

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