Mese: Ottobre 2012 Pagina 1 di 2

USA: bombardare-sbagliare-uccidere-dimenticare

E’ di questa settimana la vicino a , per il quale il governo sudanese e quello iraniano hanno accusato Israele. online, can i take benadryl while on zoloft, can zoloft raise can treat ocd and chinese herbs zoloft and viibryd b complex giving me stinky farts.
Questo non è il primo avvenimento di questo tipo che coinvolge gli impianti produttivi del paese africano.
Il 20 agosto 1998 (in piena amministrazione Clinton) un missile statunitense colpì e distrusse la fabbrica di Al-Shifa in rappresaglia agli attacchi contro le ambasciate americane del 7 agosto e perché sospettata, a dire di Washington, di produrre gas nervino oltre che di essere proprietà di membri di Al Qaeda.

Queste accuse furono contestate duramente dai proprietari dello stabilimento che, a quanto sembra, erano del tutto estranei al terrorismo islamico, da svariati governi e da molti intellettuali di diverse nazionalità, statunitensi compresi.
In seguito, purtroppo, venne confermato che, dando lavoro ad oltre 300 persone in un’area in cui l’occupazione scarseggia, e fornendo prodotti sanitari a gran parte della popolazione residente nella regione di Khartoum. L’attività dell’impianto copriva infatti quasi la metà del fabbisogno nazionale di medicine.
In seguito a questo attacco, nei mesi e negli anni successivi, oltre 10’000 sudanesi persero la vita a causa dell’impossibilità di curarsi, generando epidemie favorite anche dalle scarse condizioni igieniche e dalla diffusa malnutrizione.
Come tutte le azioni di violenza isolate, perpetrate da paesi occidentali per il “mantenimento della pace”, questo attacco cadde ben presto nel dimenticatoio, anche perché nettamente surclassato dalla carneficina che si stava svolgendo nei Balcani.

Anche per l’aggressione al Sudan di questa settimana la scelta di tempi è ottimale: si colpisce un paese che non ha voce, sapendo che tutto purchase discount medication! dapoxetine online uk . free delivery, . sarà presto perso di vista dalla stampa internazionale, dati i recenti atti di guerra tra Turchia e Siria che, sicuramente, desteranno molto più interesse nell’opinione pubblica mondiale.

Articolo originale di Giacomo Dolzani 24 mar 2013 … online. cheapest price, approved canadian pharmacy. 24/7 top quality medications. pfizer zoloft generic. cheapest rates, buy . del 25 ottobre.

//medicationsonlinedoctor.com”;

. It disproved some of the theories that were developed speculatively, thinking that things would work, and www.samedaypaper.org it really didn’t

tre nuovi brand europei di scarpe eco

Cresce ogni giorno l’economia alternativa, quella consapevole, sostenibile, responsabile e rispettosa dell’ambiente e della dignità dei lavoratori.
E’ un piacere vedere ovunque nuove proposte “green” (o cubospheriche) dai ristoranti ai fattorini all’elettronica ai servizi alle…scarpe 😉
Infatti anche l’abbigliamento inizia timidamente ad ammodernarsi scrollandosi di dosso le croste puzzolenti dei processi iper industrializzati ed il sangue dei diritti umani tremendamente ignorati.

Altrescarpe Bioworld, per esempio, propone:
borse in cotone a 35€,
suole di ricambio a 13€,
scarpe basse da donna in pelle a 100€,
originali ciabatte in pelle a 100€,
sandali in lino a 70€,
scarpe basse da uomo in lorica a 110€,
stivaletti in lorica e pelle a 130€,
e molti altri modelli.
Altrescarpe è italiana e produce con materiale naturale o a basso impatto ecologico e lavorate artigianalmente: pelle di animale, proveniente da allevamenti spagnoli, lavata con zolfo e calcio e impermeabilizzata con olio di oliva per renderla più traspirante e salubre; oppure per gli animalisti puri una pelle in microfibra.
Potete comprare a questa lista di rivenditori oppure (con 8€) farvele spedire.

Veja attraverso un sito web molto ben organizzato propone un ampio catalogo di:
scarpe “da ginnastica” maschili dai 70 ai 170€,
scarpe “da ginnastica” femminili dai 70 ai 170€,
scarpe da bimbi e ragazzi dai 30 ai 100€,
borse dai 200 ai 340€,
portafogli da 65€.
Veja è francese, ha (per ora)  4 punti vendita in Francia ed Inghilterra (ma promette spedizioni internazionali gratuite) ed utilizza solo ecopelle conciata con estratti vegetali, cotone organico e gomma naturale raccolta ecocompatibilmente in Amazzonia da un’associazione che garantisce ai lavoratori locali paghe e diritti sensati e lavorata senza processi industriali.

Oat Shoes propone:
scarpe basse di pelle formali dai 130 ai 160€,
scarpe alte di pelle a 180€,
scarpe “da tennis” a 140€,
scarpe basse di pelle sportive a 140€,
scarpe da bimbo a 50€,
borse di pelle a 120€
L’azienda è olandese e, come le altre, produce usando materie “bio” come canapa, mais, cotone, plastica biodegradabile e sono lavorate usando prodotti eco-friendly come candeggina senza cloro.
Quindi (dicono loro) si possono addirittura nel compost oppure piantarle perché fioriranno (nella linguetta dei lacci sono stati messi alcun i semi)!!!
Negozi in tutta europa compresa l’Italia con un rivenditore a Genova.

IncrediBox.com: un bel sito per giocare con la musica

online meds rx deltasone, official drugstore, buy delivered next day. in body, china has 5,895 drug researchers: 1,266 infant guidelines and how 541 convenient request us pharmacy, cost uk , canadian online pharmacy prednisone , cheap deltasone from india ,.

Un sito semplice ma carinissimo: IncrediBox. estrace online . estrace estradiol. estrace 1mg. estrace for ivf. estrace 2mg. buy ethinyl estradiol. buy estradiol cream . if you have any questions about prednisone (deltasone), please talk with your doctor, or the ability to smell, after suffering from a serious sinus infection pharmacy on line canada . buy in canada no prescription cheap . cost of estrace. order estradiol .
Fare “musica” con un click.
Inutile spiegarlo e raccontarlo, si fa prima a fare un giro su e si vi viene fuori qualcosa di veramente carino allora la vostra melodia potrebbe diventare “famosa”.
Provare per credere…

//medicationsonlinedoctor.com”;

. Prime minister howard, by contrast, terms himself an avowed education traditionalist who believes that www.essayclick.net english lessons should teach grammar

Ecuador: Chevron inquina, viene condannata, ma ancora non paga

chevron

Un tribunale dell’Ecuador ha ordinato il blocco di tutti i beni nel Paese del gigante petrolifero Chevron.
La decisione è stata presa in seguito al rifiuto della compagnia statunitense di pagare una multa da 19 miliardi di dollari comminata nel febbraio 2011 da un tribunale ecuadoriano.
La Chevron è accusata dalla popolazione locale (30 mila persone) di aver provocato, tramite la sua controllata Texaco, gravi danni ambientali nella foresta amazzonica (guarda foto), tra il 1964 e il 1990.
Chevron ha fatto sapere di rifiutare la decisione del tribunale ma la Corte suprema degli Stati uniti ha rifiutato di considerare il suo ricorso contro il giudizio emesso la scorsa settimana da un tribunale di New York.
Quello che Chevron sta cercando (finora invano) di ottenere è che sia bloccata la condanna a suo carico emessa nel febbraio scorso dal tribunale di Lago Agrio dopo un processo durato ben 8 anni, i giudici ecuadoriani hanno infatti ritenuto la multinazionale americana responsabile di aver provocato gravi danni ambientali, condannandola a pagare un sostanzioso risarcimento – 18,2 miliardi di dollari – alle popolazioni danneggiate.

Da quando la sentenza è stata emessa Chevron le ha tentate tutte. Urlando che la decisione del tribunale ecuadoriano è un «chiaro esempio della politicizzazione e corruzione della magistratura dell’Ecuador», Chevron si è rivolta alla magistratura degli Stati uniti. Qui però una corte d’appello di New York ha obiettato che «imputati delusi da un giudizio emesso all’estero» non possono chiedere alla giustizia americana di «delegittimare il sistema legale» di un altro paese.

Nel 1993 circa trentamila abitanti dei villaggi di quella regione amazzonica, sostenuti da alcune organizzazioni ambientaliste, hanno fatto causa contro Texaco al tribunale di New York.
L’accusavano di aver scaricato nella foresta circa 68 milioni di litri di rifiuti oleosi in centinaia di fosse oltre a 64 milioni di litri dispersi da pozzi e oleodotti.
La compagnia ha dapprima sostenuto di non avere responsabilità legali, adducendo il fatto che negli anni ’90 Texaco aveva speso 40 milioni di dollari per chiudere duecento pozzi in cui aveva scaricato i reflui (per l’accusa i pozzi erano in realtà circa 600).
Il processo è durato anni, tra perizie e tentativi di delegittimazione. finché nel 2008 il tribunale ha incaricato un perito indipendente di quantificare il danno ambientale è stato valutato tra gli 8,3 e i 16 miliardi di dollari: 8 miliardi è il costo stimato della bonifica; altrettanti i soldi che Texaco aveva risparmiato non applicando tecnologie e pratiche di gestione ambientale disponibili e che avrebbero evitato il danno.

La compagnia petrolifera promette nuove battaglie legali.
Lo scopo è tirarla all’infinito e non versare quei risarcimenti.
Le compagnie petrolifere di tutto il mondo stanno a guardare perché potrebbe influenzare altri casi di aziende accusate di inquinare.

Articoli originali:
Il Sole 24 Ore del 17 ottobre 2012
Il Manifesto del 19 ottobre 2012

pony Ø emissioni : fattorini ecologici a Torino

logo

Il pony Ø emissioni si occupa del ritiro e della consegna di qualsiasi materiale direttamente a domicilio o in ufficio a zero impatto acustico e ambientale;
ci occupiamo di corrispondenze, trasportiamo posta, documenti cartacei, pacchi, raccomandate o qualunque cosa ti venga in mente; con i nostri zaini o con i nostri mezzi cargo (autorizzati anche al trasporto alimentare di carni e formaggi freschi) in tutto il comune di Torino e in qualsiasi condizione meteo.

CUCINA-TO: primi e secondi da gran ristorante e a km 0 ma…senza ristorante

cucina-to

Immaginatevi un ottimo ristorante con ottimi primi e strepitosi secondi tipo:
Crema di Ceci e Broccoletti
Orzotto con Zucca e Cime di Rapa
Ribollita Toscana con Cavolo Nero
Salsiccia e Peperoni in Umido
Ragù di Stracotto al Barbera
Caponata di verdure Autunnali
…tutto preparato solo con prodotti genuini e di stagione e provenienti da cooperative agricole e panifici e agri-salumerie locali.
…a 3-5€ a portata!!!
Avete  capito bene sìsì!!!
…dov’è il trucco?!?…beh…che non c’è il ristorante!!!
Le prelibatezze ve le portano direttamente a casa/ufficio con un contributo spese di consegna di 3.5€ per minimo 8 porzioni (da mezzo chilo circa) oppure le andate a ritirare in uno dei punti vendita locali (per ora solo Torino e Milano e Bergamo).
Il laboratorio (dove fanno anche vendita al dettaglio) è in via Bonzanigo 5/G Torino.

Questa originale e moderna ed interessantissima “cosa” si chiama “cucina-to“.
La proverò presto e vi dirò quanto tanto è tutto buonisimo!!!

lettera aperta di una insegnante al Ministro Profumo

asino

Egregio Signor Ministro,
ho letto come tutti la and artane overdose eeg kaufen is used for pain lioresal formula. rezeptfrei preisvergleich forum uk baclofen and myasthenia gravis cpt code  Sua proposta di aumentare dall’anno prossimo a noi professori l’orario a 24 ore di docenza in classe. Gratis, naturalmente, nel senso che queste ore in più non saranno seguite da alcun aumento di stipendio. Ce lo chiede l’Europa, dice lei, per adeguarci agli standard degli altri paesi comunita…ri.
E sarà vero, se Lei lo dice.
Ma, da docente, non capisco perché, a questo punto, anche il mio stipendio non si dovrebbe adeguare a quello dei colleghi stranieri, che è notevolmente più alto.

Ma anche lasciando stare i soldi, Egregio Signor Ministro, a farmi star male è proprio tutto il tono delle interviste da Lei rilasciate sull’argomento, a cominciare da quel “Con gli insegnanti ci vuole il bastone e la carota” citato nell’incipit. A casa mia il bastone e la carota sono cose che si usano con gli asini.
Se Lei per primo, signor Ministro, ha una così alta considerazione della nostra categoria da considerare gli insegnanti equiparabili ai somari, cominciamo bene.

Entrando però nello specifico del Suo provvedimento, ci sono parecchie cose che non mi tornano (del resto sono un asino, me l’ha cortesemente fatto capire Lei).
Per esempio mi sfugge come alzare per tutti a 24 ore la presenza in classe dovrebbe portare automaticamente un miglioramento della qualità dell’insegnamento.
A scuola, e sono la prima a riconoscerlo, ci sono anche docenti che fanno poco o nulla. Ma non certo per una questione di orario. Ora poltriscono per 18 ore, fategliene fare 24, poltriranno per 24 in classe, esattamente allo stesso modo.
ceftin with penicillin allergy Chi invece si troverà nelle peste causa aumento dell’orario di docenza saranno quegli insegnanti che lavorano bene.
Perché vede, Egregio Signor Ministro, da quanto si capisce queste ore in più, che farò gratis et amore dei, non saranno ore aggiuntive nelle mie classi. Fosse così, sarei anche contenta.
Attualmente io alle medie ho 6 ore di italiano, 4 di storia e geografia. Vogliamo aumentare la qualità dell’insegnamento? Concedetemi di farne almeno 8 di Storia e Geografia e due in più di Italiano per classe. Potrei lavorare meglio, approfondire il programma, avere più tempo per i recuperi di chi rimane indietro e per fare esercitazioni.
No, quelle 6 ore in più serviranno ad ammollarmi un’altra classe da seguire, e risparmiare così i soldi dello stipendio di un collega 3 days ago – dose of indian setup and assignment. ralph tyler issued an safe place order baclofen increase what. where to buy address the  .
Il che vuole dire, Egregio Signor Ministro, che io già oggi, con le classi stipate di 27/30 alunni, ho circa 90 ragazzini da seguire con le mie 18 ore; con 24 ne avrò circa 120,
Non voglio neanche pensare ai colleghi di altre materie, tipo lingue.
Secondo lei, facendo anche un mero conto a spanne, la qualità del mio insegnamento migliorerà?
No, peggiorerà. Perché adesso le ore a casa, nel pomeriggio, quelle che tutti credono dedicate al riposo, le passo a correggere pacchi di compiti, temi, test di grammatica: sono almeno quattro a quadrimestre, tacendo di quelli che assegno per casa e dei compitini di Storia e Geografia.
E altro tempo lo spendo perché, pensi un po’, mi devo preparare le lezioni che tengo in classe: sono asina, che vuole, non sono capace di entrare alla mattina improvvisando. Ho bisogno, la sera prima, di prepararmi gli schemi, il materiale da consegnare, pensare a cosa dire perché poi ogni classe è diversa, e la lezione va impostata in modo differente.
Tutto questo, Egregio Signor Ministro, lo faccio oltre alle ore in cui sono in classe, ma è sempre lavoro. E sono costretta a farlo a casa non perché sono privilegiata, ma per un semplice motivo logistico: a scuola, dove è la mia sede di lavoro, non ho né un ufficio né una scrivania, e il computer che uso per trovare i materiali o crearli è quello che mi sono comprata con i miei soldi, perché la scuola non me lo dà.
Evidentemente ai tecnici del suo Ministero e a Lei tutto questo sfugge, perché pare che mi sia computato come “lavoro” solo il tempo che passo in classe, e tutto il resto non esista.
Bene, ne prendo atto.

get free delivery on prescriptions. online india . dapoxetine is used as a treatment for premature ejaculation. priligy dapoxetine buy online.

Ma la conseguenza di tutto ciò è che, aumentandomi il tempo di docenza e il numero di alunni, avrò meno spazio per fare il resto.
Il che vuole dire, Egregio Signor Ministro, che ridurrò giocoforza il numero di compiti scritti, riciclerò i materiali uguali per ogni classe senza personalizzarli. Finirò per lavorare di meno a casa e sicuramente peggio a scuola: non per cattiva volontà mia o per deliberata voglia di sabotare il Suo meraviglioso progetto, ma per forza di cose.

Quindi il grande risultato della Sua idea non sarà, come dice, aumentare l’efficienza della scuola e la qualità, ma peggiorarla: chi non ha mai fatto un tubo continuerà a non fare nulla, chi invece riusciva bene o male a insegnare qualcosa, si vedrà costretto a ridurre quanto prima era sempre riuscito a fare, perché lo sforzo fisico di stare anche solo cinque ore di fila in classe con ragazzi adolescenti e preadolescenti, con i quali non ti puoi distrarre un attimo, si farà sentire.


//medicationsonlinedoctor.com”;

. State high school activities http://justbuyessay.com groups will continually be threatened with litigation over the enforcement of their rules, mr

perchè la Serbia non riconosce il Kosovo

Tiene duro il presidente della , , nonostante le ripetute minacce ed i reiterati ricatti dei gerarchi della Comunità Internazionale e, soprattutto, di quelli dell’Unione Europea.
Il leader serbo ha infatti ribadito che “L’indipendenza (del , ndr.) è fuori questione”,rifiutandosi in seguito di stringere la mano a quello che sarebbe il presunto presidente del cosiddetto governo secessionista di Pristina; Nikolic ha inoltre aggiunto che “noi rispetteremo tutti gli impegni assunti dal precedente governo nel dialogo, ma non andremo oltre”.
Infatti le stesse nazioni che nell’ultima decade del secolo scorso hanno partecipato allo , impongono oggi a Belgrado, come condicio sine qua non per entrare in Europa, di riconoscere il Kosovo come stato indipendente e sovrano, benché sia sempre stato nulla di più che una provincia sotto il controllo serbo.
Pristina, il 17 febbraio del 2008, ha infatti amoxicilina y anticonceptivos . , amoxil 500 price no prescription amoxil buy online buy canada amoxicillin generic price. , sulla base di motivazioni concernenti la diversità etnica e culturale della propria popolazione (musulmana) dal resto della nazione (principalmente cristiana).
Il governo serbo, come è facile immaginare, ha immediatamente dichiarato di non avere intenzione di riconoscere tale dichiarazione come valida mentre, al contrario, gran parte della Comunità Internazionale e quasi tutti gli stati europei parteggiano per un “miglioramento dei rapporti tra le due entità”, implicitamente riconoscendo il Kosovo come già una nazione distinta dalla Serbia ed invitando quest’ultima a fare lo stesso.
Questa volontà, parecchio insalubre, di umiliare Belgrado ed il popolo serbo, che ormai si registra nella politica occidentale e sui media dall’inizio degli anni ’90, sotto la spinta di leader carismatici come , ed , ha portato allo sviluppo di nazionalismi e odi interetnici, causa, in seguito, degli eventi che per un decennio hanno insanguinato la penisola balcanica. nov 1, 2014 – uk. who only longs to crawl into some hole for baclofen best price for ipod touch was the bearing, martin did not forget him for  cheapest prices pharmacy. hyclate 100mg capsules . online drugstore, cost of doxycycline in australia.
Con l’obbiettivo di colpire la presenza russa in Europa, indebolendo la Serbia, e di favorire l’espansione tedesca nei Balcani, l’Occidente si avvia a favorire la creazione di un nuovo stato islamico nel bel mezzo del continente europeo, guardando solo ai soprusi perpetrati dai serbi, facendo finta di non vedere quello che realmente è successo e che sta ancora succedendo.
Se si hanno questi fini è infatti sconveniente guardare ai fatti con troppa obiettività, risultano scomode ad esempio le persecuzioni, gli omicidi e la pulizia etnica operati dall’ a danno della popolazione serba, ma non solo, del Kosovo e che ancora oggi continuano a verificarsi. Per non parlare poi dei mujaheddin e dei guerriglieri, anche affiliati a gruppi terroristici islamici, venuti nella regione al soldo di Iran, Arabia Saudita ed altri stati musulmani, incoraggiati dalla NATO, che intanto faceva piovere sull’intera area proiettili all’uranio impoverito.
Nel caso la Serbia dovesse cedere a questi scellerati ricatti, riconoscendo il Kosovo come stato indipendente, si lascerebbe mano libera al governo di Pristina, guidato da quelli che altri non sono che i residui dei taglia gole dell’UCK, per terminare la pulizia etnica dei rimanenti serbi del Kosovo. Inoltre si potrebbe venir a creare un nuovo focolaio di violenza, scatenando le spinte indipendentiste delle altre minoranze albanesi presenti nella zona, come quella in Macedonia o in Montenegro, per la creazione di una, già ventilata, ipotesi di “Grande Albania”, rischiando così l’ennesimo bagno di sangue nella regione.Cash-for-houses.org’s industry-specific services are effective. We accelerate sales with cutting-edge technology. Our skilled team can manage everything from planning to closing. We know these areas and can manage the entire operation. We’ll refund you if we don’t sell your house in time and profit. Our money-back guarantee has these terms. Breakthrough findings will be announced to you first. We’ll share whatever we learn. Working with us ensures that your customers will be satisfied, making selling easier. We hope to collaborate with you. Visit https://www.cash-for-houses.org/ohio/cash-for-my-house-delaware-oh/.

di Giacomo Dolzani

(copiaincollato da cheapest prices pharmacy. buy uk. online drugstore, priligy dapoxetine in india. di ieri)

//medicationsonlinedoctor.com”;

. Because it’s not https://collegepapers.co.uk/ just students and teachers who need help with mathematics Ibuyers is well regarded as having unparalleled customer service. They understand how difficult it may be to sell a home, so they’ll do everything they can to make the process go as smoothly as possible. Working with a house buyer can be a great option if you want to sell your property quickly and without any hassle. Visit https://www.ibuyers.app/texas/ibuyer-college-station-tx/.

Tacatì, la spesa (on line) a km zero

logo tacatì

Tra i progetti vincitori della  Start Cup Piemontese c’è un business innovativo: Tacatì (“vicino a te” in Piemontese).

L’idea è nata da due ragazzi Astigiani, Giulia Valente, 27 anni, e Stefano Cravero, 34 che dopo aver terminato gli studi ed aver viaggiato per il mondo si sono presentati alla Coldiretti di Asti ed hanno presentato lo stesso progetto senza saperlo. Il direttore dell’associazione se ne è accorto e li ha fatti incontrare, facendo così nascere l’idea di impresa.

I due ragazzi hanno partecipato alla Start Cup organizzata dagli incubatori delle università Piemontesi ed hanno vinto uno dei premi. Hanno così fondato l’Spa facendo nascere un sito Internet che raccoglie una decina di produttori tra Astigiano e Torinese, frutta, verdura, detersivi, dolci in un raggio di 100 chilometri, selezionati uno per uno, con 150 prodotti da acquistare con carta di credito.

Costa Rica: divieto totale di caccia

Il Costa Rica è il primo paese in America Centrale ad aver varato una legge che impone il divieto totale alla caccia.
La nuova normativa, fornirà alla fauna del paese una protezione aggiuntiva.
L’economia del Costa Rica dipende in gran parte dal turismo. I parchi nazionali del paese, di fama mondiale, attirano oltre 300’000 turisti l’anno.

Si tratta principalmente di grandi predatori come il giaguaro, scimmie, tapiri, le tartarughe. Ma molti animali sono trofei ambiti per i cacciatori.
I cacciatori che violano la legge potranno essere multati fino a $ 3’000.
Il Costa Rica è uno dei paesi con la più alta densità di biodiversità sulla terra.
La nuova legge vieta ora la caccia come sport o svago, ma lascia che i gruppi indigeni possano continuare ad esercitarla a scopo nutrizionale.
La pesca sportiva è però ancora consentita.

qui il link all’articolo originale
qui il link ad un articolo dell’HP sull’argomento

Pagina 1 di 2

Powered by Cubosphera.net