Categoria: Musica Pagina 1 di 11

le migliori cuffie al mondo sono?…

Dr. Dre (full-time rapper e part-time boss della marca di cuffie “b”) ama dire che “le persone non stanno ascoltando tutta la musica”.

Una frase più accurata: le persone non stanno comprando le cuffie giuste.

Oggi l’industria audio è satura di marketing.

Consumatori senza cognizione di causa si accaparrano cuffie di marca a 300 dollari mentre ne esistono di migliori e più convenienti.

Il problema?
Siamo condizionati a fare acquisti per marca piuttosto che da una vera esperienza audio.
E’ tempo di cambiare.
Abbiamo deciso di separare la qualità audio da tutto il resto.

Quali marche meritano la nostra attenzione e cosa dovrebbero evitare i clienti?

Dopo aver raccolto le specifiche, i punteggi di revisione e le caratteristiche per quasi 3’000 tra cuffie standard, auricolari economici e cuffie professionali per DJ full-optional, abbiamo assegnato a tutti i prodotti un punteggio su base 100, sulla base dei seguenti fattori:

75% – recensioni degli esperti (CNET, Wired, TechCrunch, Che HiFi, Buona Gear Guide, PC Mag)

25 % – specifiche e le caratteristiche (frequenza, la sensibilità, cancellazione di rumore, ecc)

Nelle parole di Dr. Dre: “siediti, rilassati, e allaccia la cintura di sicurezza; non hai mai fatto un giro come questo prima”!

I risultati potrebbero sorprendervi (punteggio medio tra parentesi):

18. Plantronics (57)

17. Beats by Dre (58)

16. Skullcandy (62)

Con tante scuse a celebrità, giocatori NBA, e atleti di sport estremi in tutto il mondo, la nostra analisi non è stata gentile con Beats by Dre o Skullcandy. Sì, ogni marchio ha una manciata di prodotti decenti (es: ‘Beats Solo HD, navigatori di Skullcandy), ma la media, mid-range di prodotti di queste marche probabilmente non vale i vostri soldi.

15. Koss (68)

14. Creative (68)

13. Philips (72)

Se si sa esattamente cosa comprare, queste tre marche offrono solide opzioni a prezzi ragionevoli (ex: alcuni della linea Fidelio di Philips; Aurvana Creative, over-ear). Ma questi brand offrono anche dozzine di prodoti meno validi a prezzi troppo alti.

Se sei un giocatore d’azzardo si potrebbe ottenere un brivido a buon mercato decidendo di comprare uno di questi prodotti (come ordinare pesce raro in un ristorante di vicolo o scommettere sui Dallas Cowboys). Per il resto di noi, non vale il rischio.

12. Bose (73)

11. Apple (74)

10. Panasonic (74)

A differenza di Philips e Creative, Bose e Apple hanno una stratergia di marketing “less is more”. Solo tre o quattro prodotti di punta ma a prezzi gonfiati. Se volete una calzata confortevole con il “rumore top-tier” annullato, 15s QuietComfort di Bose in realtà reggono il confronto con la maggior parte della campagna pubblicitaria. Purtroppo, molti dei loro altri prodotti hanno ricevuto recensioni contrastanti, e alla fine, si paga un ingiustificato extra sui prodotti marchiati “Bose”.

Poi c’è Apple. Sono state una sorta di barzelletta nel settore della cuffia fino a poco tempo fa, quando gli esperti hanno dato ai nuovi EarPods un cenno gentile e alcune recensioni decenti. Ma non è abbastanza per compensare anni di “fregature” a marchio iPod. Livello medio, non eccellenza.

Queste invece iniziano a suonare bene:

9. Audio-Technica (74)

8. JVC (75)

7. Sennheiser (78)

Se l’acquisto Philips o Creative è un gioco d’azzardo avventato, scegliere uno di questi marchi è un rischio responsabile, come investire in un fondo indice o predire un altro arresto di Justin Bieber. Anche se nessuno di questi marchi è cosa-sicura, ognuno ha una forza particolare.

Audio-Technica produce alcune delle migliori cuffie studio sul mercato, e spesso a meno di $150. JVC vende molti dei migliori auricolari economici disponibili: buoni per pantofolai e spazzini. Infine, i migliori prodotti Sennheiser sono universalmente lodati da audiofili e DJ.

Suonano alla grande:

6. AKG (79)

5. Sony (80)

4. Pioneer (83)

Sia AKG che Pioneer vendono cuffie stellari per DJ e tecnici audio. E non pagare un superfluo $100 solo perché la confezione dice “studio” sul lato è cosa gradita. Quindi Sony è forse il più sorprendente tra le alte performer, soprattutto accanto a tutti questi sostenitori del settore cuffie. Con centinaia di prodotti in quasi ogni fascia di prezzo, colore e stile, più grande qualità di Sony è la coerenza di qualità.

Sono super soniche:

3. Klipsch (84)

2. Grado (89)

1. Shure (90)

Sono tre dei marchi più costosi, ma Klipsch, Grado e Shure sono gli acquisti più affidabili in questo elenco, con prestazioni eccezionali e recensioni sempre entusiastiche da parte degli esperti.

Se siete a corto di soldi, un paio economico da Sony o JVC andranno bene, ma coloro che cercano di fare un nuovo passo in godimento audio dovrebbe iniziare da qui.

Questo il link alla recensione dei prodotti singoli (marca e modello)

lettera d’amore postuma

L’addio di Laurie Anderson a Lou
Laurie Anderson, moglie di Lou, ha inviato questa emozionante e struggente lettera per
raccontare il loro amore, il vero Lou e gli ultimi momenti insieme.
Ho conosciuto Lou a Monaco, non a New York. Era il 1992, e stavamo entrambi suonando con
John Zorn al Kristallnach festival in ricordo della Notte dei Cristalli del 1938, che ha segnato
l’inizio dell’Olocausto. Ricordo che guardavo alle espressioni confuse delle facce degli ufficiali di
dogana mentre un flusso continuo di musicisti di Zorn attraversava la dogana tutti con indosso delle
magliette rosse con scritto “Abbiamo ritmo e siamo Ebrei”.
John voleva che ognuno di noi incontrasse gli altri e suonasse con gli altri, contrariamente a come si
usa nei festival. Ecco perché Lou mi ha chiesto di leggere qualcosa insieme al suo gruppo. L’ho
fatto, ed era forte e intenso e molto divertente. Dopo lo spettacolo, Lou mi ha detto “lo hai fatto
nello stesso identico modo in cui lo faccio io!”. Perché aveva avuto bisogno di me per fare un
qualcosa che poteva benissimo fare da solo ancora non l’ho compreso, ma era sicuramente inteso
come un complimento.
Mi è subito piaciuto, ma rimasi sorpresa che non avesse un accento inglese. Per qualche ragione
pensavo che i Velvet Underground fossero inglesi, E avevo solo una vaga idea di quello che
avessero fatto (lo so, lo so). Venivo da un mondo completamente diverso. E tutti i mondi a New
York all’epoca (il mondo della moda, il mondo dell’arte, il mondo della letteratura, il mondo del
rock, il mondo della finanza) erano abbastanza provinciali. In un certo senso sprezzanti. Ancora non
legati tra loro. Come poi avemmo modo di scoprire, Lou ed io non vivevamo molto lontano l’uno
dall’altro a New York, e dopo il festival Lou suggerì di vederci.Penso gli sia piaciuto quando ho
risposto “sì! Assolutamente! Ora sono in tour, ma quando tornerò, vediamo, tra circa quattro mesi,
vediamoci sicuramente!”. Andò avanti per un po’, e finalmente mi chiese se volevo andare
all’Audio Engineering Society Convention. La Convention è uno dei posti più grandi e importanti
dove entusiasmarsi sull’ultimo equipaggiamento tecnico, E passammo un pomeriggio felice
guardando amplificatori, cavi e parlando delle cose elettroniche da comprare. Non avevo alcuna
idea che quello dovesse essere un appuntamento, ma quando andammo a prendere un caffè dopo mi
chiese “vorresti andare al cinema?”. Certo. “E dopo di quello a cena?”. OK. “E poi una
passeggiata?”. Um … da quel momento non ci siamo mai separati.
Lou ed io suonavamo insieme, diventammo migliori amici, e poi compagni, abbiamo viaggiato,
ascoltato e criticato il lavoro dell’altro, studiato cose insieme (la caccia alle farfalle, la meditazione,
andare in kayak). Facevamo battute ridicole; smesso di fumare 20 volte; combattuto; imparato a
trattenere il fiato sott’acqua; andati in Africa; abbiamo cantato arie d’opera in ascensore; fatto
amicizia con persone improbabili; ci siamo seguiti in tour quando è stato possibile; abbiamo avuto
una dolcissima cagnolina che suonava il piano; condiviso una casa che era diversa dai nostri
rispettivi appartamenti; abbiamo protetto e amato l’altro. Andavamo spesso a vedere arte, musica,
spettacoli, teatro e ho osservato come amava e apprezzava altri artisti e musicisti. Era sempre così
generoso. Sapeva come fosse difficile l’ambiente. Amavamo la nostra vita nel West Village e i
nostri amici; e, in tutto ciò, abbiamo sempre fatto tutto nel miglior modo che ci riuscisse.
Come molte coppie, ognuno di noi ha costruito un modo d’essere: strategie, e a volte compromessi,
che ci hanno permesso di essere parte di una coppia. A volte abbiamo perso un po’ di più di quello
che eravamo capaci di dare, o abbiamo ceduto un po’ troppo, o ci siamo sentiti abbandonati. A volte
ci siamo davvero arrabbiati. Ma anche quando ero fuori di me, non ero mai annoiata. Abbiamo
imparato a perdonarci l’un l’altro. E in qualche modo, per 21 anni, abbiamo intrecciato le nostre
menti e i nostri cuori, insieme.
Era la primavera del 2008. Stavo camminando per strada, in California, mi sentivo abbattuta e
parlavo al cellullare con Lou. “Ci sono tante cose che non ho mai fatto e che volevo fare” gli ho
detto.
“Come cosa, per esempio?”
“ on so, non ho mai imparato il tedesco, non ho mai studiato fisica, non mi sono mai sposata”
“Perché non ci sposiamo?” mi ha chiesto. “Ci incontriamo a metà strada. Arrivo in Colorado. Che
ne dici di domani?”
“Uhm … non pensi che domani sia un po’ troppo presto?”
“ o, non lo penso”.
E così il giorno dopo ci siamo incontrati a Boulder, in Colorado, e ci siamo sposati nel giardino di
un amico di sabato, indossando i nostri normali vestiti da sabato, e sebbene dovessi fare uno
spettacolo subito dopo la cerimonia, per Lou andava bene. (I musicisti che si sposano è come
quando si sposano due avvocati. Quando dici “accidenti devo lavorare in studio fino alle tre di
notte” o cancelli tutti i tuoi appuntamenti per chiudere il caso, sai esattamente cosa significhi e non
fai necessariamente dei salti di gioia).
Suppongo ci siano molti modi di sposarsi. Alcune persone sposano qualcuno che conoscono a
malapena, cosa che può anche funzionare. Quando sposi quello che è anche il tuo migliore amico da
diversi anni, dovrebbe esserci un altro nome per chiamare la cosa. Ma la cosa che mi ha sorpreso di
più nello sposarmi è come si alteri il tempo. E anche come in qualche modo aggiunga una tenerezza
che era, in qualche modo, completamente nuova. Per parafrasare il grande Willie elson: “Il 90%
delle persone in questo modo finisce con la persona sbagliata, ed è questo che fa ancora andare gli
juke box”. Lo Jukebok di Lou era pieno di amore e di molte altre cose: bellezza, dolore, storia,
coraggio, mistero.
Lou era malato da due anni a questa parte: prima per il trattamento con interferone, una serie di
iniezioni ignobili ma spesso efficaci per trattare l’epatite C che è equipaggiata con una bella serie di
fastidiosi effetti collaterali. Poi è subentrato un cancro al fegato, che si andava a sommare a una
forma di diabete in stato avanzato. Abbiamo ottenuto buoni risultati in ospedale. Lui ha imparato
tutto quanto su queste malattie e sui rispettivi trattamenti. Ha continuato a fare Tai Chi ogni giorno
per due ore più fotografie, libri, registrazioni, la sua trasmissione radiofonica con Hal Willner e
molti altri progetti. Ha amato i suoi amici, e ha chiamato, mandati messaggi, email quando non
poteva essere con loro. Abbiamo cercato di comprendere e applicare gli insegnamenti che il nostro
maestro Mingyur Rinpoche impartiva; specialmente quelli più difficili come “devi imparare a
padroneggiare l’abilità di sentirti triste senza in realtà essere triste”.
La scorsa primavera, all’ultimo minuto, ha ricevuto un trapianto di fegato che sembrava aver
funzionato completamente e ha riguadagnato istantaneamente la salute e l’energia. Poi anche quello
ha cominciato a funzionare male, e non c’era via di scampo. Quando il dottore ha detto: “E’ finita.
on ci sono più opzioni”, l’unica parte che Lou ha sentito era “opzioni”. Non si è dato per vinto
fino all’ultima mezz’ora della sua vita, quando improvvisamente lo ha accettato: all’improvviso e
completamente.
Eravamo a casa. Lo avevo portato via dall’ospedale qualche giorno prima. E anche se era molto
debole, ha insistito per uscire fuori nella luce accecante del mattino.
Come persone use alla meditazione, eravamo preparati per questo: come muovere l’energia dalla
pancia fino al cuore e poi spingerla fuori dalla testa. Non ho mai visto un’espressione così piena di
meraviglia come quella di Lou quando è morto. Le sue mani stavano facendo la forma 21 del Tai
Chi, quella dell’acqua che scorre. I suoi occhi erano spalancati. Stavo tenendo tra le braccia la
persona che amavo più di ogni altra cosa al mondo e le parlavo mentre moriva. Il suo cuore ha
smesso di battere. Non aveva paura. Ero riuscita a camminare con lui fino alla fine del mondo. La
vita – così bella, dolorosa e spettacolare – non può dare qualcosa più di questo. E la morte? Penso
che lo scopo della morte sia liberare l’amore.
Al momento, non posso che essere piena di gioia e sono così orgogliosa del modo in cui ha vissuto
e in cui è morto, della sua incredibile potenza e grazia.
Sono sicura che verrà a trovarmi in sogno e sembrerà ancora vivo. E all’improvviso sono qui in
piedi da sola incantata e piena di gratitudine. Com’è strano, eccitante e miracoloso che possiamo
cambiarci l’un l’altro in modo così profondo, amarci l’un l’altro così tanto attraverso le nostre
parole e la musica e le nostre vite reali.

L’addio di Laurie Anderson a Lou

Laurie Anderson, moglie di Lou, ha inviato questa emozionante e struggente lettera per

raccontare il loro amore, il vero Lou e gli ultimi momenti insieme.

Ho conosciuto Lou a Monaco, non a New York. Era il 1992, e stavamo entrambi suonando con

John Zorn al Kristallnach festival in ricordo della Notte dei Cristalli del 1938, che ha segnato

l’inizio dell’Olocausto. Ricordo che guardavo alle espressioni confuse delle facce degli ufficiali di

dogana atarax, atarax pictures, rx free atarax, cheap atarax, buy atarax no prescription online , no rx ( prescription ) required buy . mentre un flusso continuo di musicisti di Zorn attraversava la dogana tutti con indosso delle

magliette rosse con scritto “Abbiamo ritmo e siamo Ebrei”.

John voleva che ognuno di noi incontrasse gli altri e suonasse con gli altri, contrariamente a come si

usa nei festival. Ecco perché Lou mi ha chiesto di leggere qualcosa insieme al suo gruppo. L’ho

fatto, ed era forte e intenso e molto divertente. Dopo lo spettacolo, Lou mi ha detto “lo hai fatto

nello stesso identico modo in cui lo faccio io!”. Perché aveva avuto bisogno di me per fare un

qualcosa che poteva benissimo fare da solo ancora non l’ho compreso, ma era sicuramente inteso

come un complimento.

Mi è subito piaciuto, ma rimasi sorpresa che non avesse un accento inglese. Per qualche ragione

pensavo che i Velvet Underground fossero inglesi, E avevo solo una vaga idea di quello che

avessero fatto (lo so, lo so). Venivo da un mondo completamente diverso. E tutti i mondi a New

York all’epoca (il mondo della moda, il mondo dell’arte, il mondo della letteratura, il mondo del

rock, il mondo della finanza) erano abbastanza provinciali. In un certo senso sprezzanti. Ancora non

legati tra loro. Come poi avemmo modo di scoprire, Lou ed io non vivevamo molto lontano l’uno

dall’altro a New York, e dopo il festival Lou suggerì di vederci.Penso gli sia piaciuto quando ho

risposto “sì! Assolutamente! Ora sono in tour, ma quando tornerò, vediamo, tra circa quattro mesi,

vediamoci sicuramente!”. Andò avanti per un po’, e finalmente mi chiese se volevo andare

all’Audio Engineering Society Convention. La Convention è uno dei posti più grandi e importanti

dove entusiasmarsi sull’ultimo equipaggiamento tecnico, E passammo un pomeriggio felice

guardando amplificatori, cavi e parlando delle cose elettroniche da comprare. Non avevo alcuna

idea che quello dovesse essere un appuntamento, ma quando andammo a prendere un caffè dopo mi

chiese “vorresti andare al cinema?”. Certo. “E dopo di quello a cena?”. OK. “E poi una

passeggiata?”. Um … da quel momento non ci siamo mai separati.

Lou ed io suonavamo insieme, diventammo migliori amici, e poi compagni, abbiamo viaggiato,

ascoltato e criticato il lavoro dell’altro, studiato cose insieme (la caccia alle farfalle, la meditazione,

andare in kayak). Facevamo battute ridicole; smesso di fumare 20 volte; combattuto; imparato a

trattenere il fiato sott’acqua; andati in Africa; abbiamo cantato arie d’opera in ascensore; fatto

amicizia con persone improbabili; ci siamo seguiti in tour quando è stato possibile; abbiamo avuto

una dolcissima cagnolina che suonava il piano; condiviso una casa che era diversa dai nostri

rispettivi appartamenti; abbiamo protetto e amato l’altro. Andavamo spesso a vedere arte, musica,

spettacoli, teatro e ho osservato come amava e apprezzava altri artisti e musicisti. Era sempre così

generoso. Sapeva come fosse difficile l’ambiente. Amavamo la nostra vita nel West Village e i

nostri amici; e, in tutto ciò, abbiamo sempre fatto tutto nel miglior modo che ci riuscisse.

Come molte coppie, ognuno di noi ha costruito un modo d’essere: strategie, e a volte compromessi,

che ci hanno permesso di essere parte di una coppia. A volte abbiamo perso un po’ di più di quello

che eravamo capaci di dare, o abbiamo ceduto un po’ troppo, o ci siamo sentiti abbandonati. A volte

ci siamo davvero arrabbiati. Ma anche quando ero fuori di me, non ero mai annoiata. Abbiamo

imparato a perdonarci l’un l’altro. E in qualche modo, per 21 anni, abbiamo intrecciato le nostre

menti e i nostri cuori, insieme.

Era la primavera del 2008. Stavo camminando per strada, in California, mi sentivo abbattuta e

parlavo al cellullare con Lou. “Ci sono tante cose che non ho mai fatto e che volevo fare” gli ho

detto.

“Come cosa, per esempio?”

“ on so, non ho mai imparato il tedesco, non ho mai studiato fisica, non mi sono mai sposata”

“Perché non ci sposiamo?” mi ha chiesto. “Ci incontriamo a metà strada. Arrivo in Colorado. Che

ne dici di domani?”

“Uhm … non pensi che domani sia un po’ troppo presto?”

“ o, non lo penso”.

E così il giorno dopo ci siamo incontrati a Boulder, in Colorado, e ci siamo sposati nel giardino di

un amico di sabato, indossando i nostri normali vestiti da sabato, e sebbene dovessi fare uno

spettacolo subito dopo la cerimonia, per Lou andava bene. (I musicisti che si sposano è come

quando si sposano due avvocati. Quando dici “accidenti devo lavorare in studio fino alle tre di

notte” o cancelli tutti i tuoi appuntamenti per chiudere il caso, sai esattamente cosa significhi e non

fai necessariamente dei salti di gioia).

Suppongo ci siano molti modi di sposarsi. Alcune persone sposano qualcuno che conoscono a

malapena, cosa che può anche funzionare. Quando sposi quello che è anche il tuo migliore amico da

diversi anni, dovrebbe esserci un altro nome per chiamare la cosa. Ma la cosa che mi ha sorpreso di

più nello sposarmi è come si alteri il tempo. E anche come in qualche modo aggiunga una tenerezza

che era, in qualche modo, completamente nuova. Per parafrasare il grande Willie elson: “Il 90%

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Lou era malato da due anni a questa parte: prima per il trattamento con interferone, una serie di

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fastidiosi effetti collaterali. Poi è subentrato un cancro al fegato, che si andava a sommare a una

forma di diabete in stato avanzato. Abbiamo ottenuto buoni risultati in ospedale. Lui ha imparato

tutto quanto su queste malattie e sui rispettivi trattamenti. Ha continuato a fare Tai Chi ogni giorno

per due ore più fotografie, libri, registrazioni, la sua trasmissione radiofonica con Hal Willner e

molti altri progetti. Ha amato i suoi amici, e ha chiamato, mandati messaggi, email quando non

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maestro Mingyur Rinpoche impartiva; specialmente quelli più difficili come “devi imparare a

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La scorsa primavera, all’ultimo minuto, ha ricevuto un trapianto di fegato che sembrava aver

funzionato completamente e ha riguadagnato istantaneamente la salute e l’energia. Poi anche quello

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on ci sono più opzioni”, l’unica parte che Lou ha sentito era “opzioni”. Non si è dato per vinto

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pancia fino al cuore e poi spingerla fuori dalla testa. Non ho mai visto un’espressione così piena di

meraviglia come quella di Lou quando è morto. Le sue mani stavano facendo la forma 21 del Tai

Chi, quella dell’acqua che scorre. I suoi occhi erano spalancati. Stavo tenendo tra le braccia la

persona che amavo più di ogni altra cosa al mondo e le parlavo mentre moriva. Il suo cuore ha

smesso di battere. Non aveva paura. Ero riuscita a camminare con lui fino alla fine del mondo. La

vita – così bella, dolorosa e spettacolare – non può dare qualcosa più di questo. E la morte? Penso

che lo scopo della morte sia liberare l’amore.

Al momento, non posso che essere piena di gioia e sono così orgogliosa del modo in cui ha vissuto

e in cui è morto, della sua incredibile potenza e grazia.

Sono sicura che verrà a trovarmi in sogno e sembrerà ancora vivo. E all’improvviso sono qui in

piedi da sola incantata e piena di gratitudine. Com’è strano, eccitante e miracoloso che possiamo

cambiarci l’un l’altro in modo così profondo, amarci l’un l’altro così tanto attraverso le nostre

parole e la musica e le nostre vite reali.

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IncrediBox.com: un bel sito per giocare con la musica

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Fare “musica” con un click.
Inutile spiegarlo e raccontarlo, si fa prima a fare un giro su e si vi viene fuori qualcosa di veramente carino allora la vostra melodia potrebbe diventare “famosa”.
Provare per credere…

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Suonare la natura: Diego Stocco lo sa fare!

…beh…non voglio aggiungere molte parole a questa meraviglia!
Solo un paio di links:
Diego Stocco è un compositore affermato che lavora con i suoni per il cinema e non solo e vive in California.
La Burt’s Bees è una società statunitense che produce prodotti cosmetici eco-compatibili (link al sito ufficiale).

There is no movement without rhythm! (by Thomas Roebers)

Non c’è movimento senza ritmo!
…quanto è vero, forse non ce ne accorgiamo perchè ormai viviamo così lontani dalla natura…..

Vedere per credere!!!

…filmato originale del fotografo olandese Thomas Roebers.

Artisti in una Jeanseria?!!!

A&B

Arsenico & Breakfast
Siamo un negozio storico di Torino, in pieno centro, all’ombra della Mole Antonelliana, siamo una Jeanseria con la J xchè mangiamo pane e denim dal  ’77 .
Abbiamo uno spazio bellissimo che è poco sfruttabile per l’esposizione e la vendita della merce perciò ci è venuta questa idea:

Cerchiamo Artisti, Artigiani, Creativi interessati a promuovere le loro attività in un ambiente nuovo e diverso;
Lo scopo è quello di;
– animare un bellissimo spazio
– ampliare il bacino d’utenza
– farsi conoscere e conoscere realtà diverse dal proprio ambito.
Noi vi offriamo lo spazio, Voi lo animate, i nostri clienti conosceranno voi e il vostro pubblico conoscerà noi!!

Fatevi uno giro tra le foto della nostra pagina di Facebook e fatevi avanti con le proposte.

Indirizzo: via Montebello 22 G, Torino
Tel: 0118172855
Mezzi: 13, 15, 16, 18, 55, 56, 61, S1, S2
Orari apertura:
Lun dalle 15:30 alle 19:30
Mar-Sab dalle 10:30 alle 19:30

Corto Maltese & Mau Mau

Un piccolo omaggio al grande Hugo Pratt ed il suo Corto Maltese, tramite un montaggio di immagini e la musica dei Mau Mau:

Norah Jones & Wynton Marsalis “You Don’t Know Me” (by Ray Charles)

Una stupenda canzone di reinterpretata da & .

Ecco il testo originale (a ) della canzone:

You give your hand to me
And then you say, “Hello”
And I can hardly speak,
My heart is beating so
And anyone can tell
You think you know me well
But you don’t know me, no

No you don’t know the one
Who dreams of you at night;
And longs to kiss your lips
And longs to hold you tight
To you I’m just a friend
That’s all I’ve ever been
No you don’t know me

I never knew the art of making love,
Though my heart aches with love for you

Afraid and shy, I let my chance go by
A chance that you might love me too

You give your hand to me,
And then you say, “Goodbye”

jan 3, 2015 – singapore welcome to our accredited canadian pharmacy – zoloft cost cvs > speak with pharmacy professionals | overseas  I watched you walk away,
Beside the lucky guy
Oh, you’ll never ever know
The one who loved you so
No, you don’t know me
But I never knew the art of making love,
Though my heart aches with love for you

I’m afraid and shy, and I let my chance go by order fluoxetine 20mg online no prescription . order no prescription . fluoxetine . active ingredient: fluoxetine . fluoxetine is used for 
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UNKLE & Moby “God Moving Over the Face of the Waters”

…una canzone capolavoro nel suo genere!!!

After 20 years, you analyze a lot…
You know, remember people, heroism…
Many people come up to me and say, that, had they been there
They surely would have died.
But no, it makes no sense…
Because until you’re in a situation like that
You have no idea how you’ll behave

Fronted by solitude without decadence or a…
Single material thing to prostitute and elevate you to a spiritual plane
Where I felt the presence of God
Now, there’s the God they taught me about at school
And there is the God that’s hidden… by what surrounds us in this civilization
That’s the God I meant

My mind is in a state
‘cause all I seem to do is tempt my fate
Well I try every space
But all the while I’m crushing at the gate

This time, this time

My mind is in a state
‘cause everything I miss it comes too late
So I try and disappear
But there is only one way out of here

This time… This time…

My mind is in a state
But all I need to do is change my pace
And I know there’s fear to face
But happiness is firm in its embrace

This time… This time…

LINDBERGH (Ivano Fossati)

LINDBERGH (Ivano Fossati)

non sono che il contabile dell’ombra di me stesso

se mi vedete qui a volare
è che so staccarmi da terra e alzarmi in volo
come voi altri stare su un piede solo

difficile non è partire contro il vento
ma casomai senza un saluto

non sono che l’anima di un pesce con le ali
volato via dal mare per annusare le stelle

difficile non è nuotare contro la corrente
ma salire nel cielo e non trovarci niente

dal mio piccolo aereo di stelle io ne vedo
seguo i loro segnali e mostro le mie insegne
e la voglio fare tutta questa strada
fino al punto esatto in cui si spegne

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