Categoria: Idee Per Migliorare Pagina 1 di 4

10 consigli by Einstein

Albert-Einstein-Quotes

Ecco dieci aforismi di Albert Einstein riuniti sotto forma di consigli.
Leggerli tutti, male non  può fare 😉

1. Segui la tua curiosità

“Non ho nessuno talento speciale. Sono solo appassionatamente curioso.”

2. La perseveranza ha un valore inestimabile

“Non mi considero particolarmente intelligente, è solo che mi dedico ai problemi molto a lungo.”

3. Poni il presente al centro della tua attenzione

“Qualsiasi uomo che guida in maniera sicura mentre bacia una bella ragazza è un uomo che non sta dando al bacio l’attenzione che merita.”

4. L’immaginazione è potente

“L’immaginazione è tutto. E’ l’anteprima delle attrazioni che il futuro ci riserva l’immaginazione è più importante della conoscenza.”

5. Non avere paura di sbagliare

“Una persona che non ha mai sbagliato è una persona che non ha mai provato nulla di nuovo.”

6. Vivi nel momento

“Non penso mai al futuro: arriva abbastanza presto.”

7. Crea valore

“Impegnatevi cercando di creare non il successo, ma il valore in quello che fate.”

8. Non essere ripetitivo

“Follia: fare e rifare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati differenti.”

9. La conoscenza deriva dall’esperienza

“Informazione non è conoscenza. La sola fonte di conoscenza è l’esperienza.”

10. Impara le regole e giocherai megli

“Devi imparare le regole del gioco. E poi devi giocarci meglio di chiunque altro.”

la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America

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L’America è un paese speciale.

Un paese da invidiare, di cui esser gelosi, per cose che non hanno nulla a che fare con la ricchezza eccetera.
Lo è perché è nato da un bisogno dell’anima, il bisogno d’avere una patria, e dall’ idea più sublime che l’ Uomo abbia mai concepito: l’ idea libertà sposata all’ idea di uguaglianza.
Lo è anche perché a quel tempo l’ idea di libertà non era di moda e l’ idea di uguaglianza, nemmeno.
Non ne parlavano che certi filosofi detti Illuministi, di queste cose.
Non ne parlavan neppure i rivoluzionari della Rivoluzione Francese, visto che questa sarebbe incominciata nel 1789 ossia tredici anni dopo la Rivoluzione Americana che scoppiò nel 1776.

È un paese speciale, un paese da invidiare, inoltre, perché quell’ idea venne materializzata da un piccolo gruppo di leader straordinari: da uomini di grande cultura, di gran qualità e venne capita da contadini spesso analfabeti o comunque ineducati.
I Padri Fondatori (Benjamin Franklin e i Thomas Jefferson e i Thomas Paine e i John Adams e i George Washington eccetera) erano tipi che in greco s’ eran letti Aristotele e Platone, che in latino s’ eran letti Seneca e Cicerone, e che i principii della democrazia greca se l’ eran studiati alla perfezione.
Jefferson conosceva anche l’ italiano (lui diceva «toscano»). In italiano parlava e leggeva con gran speditezza. Infatti con le duemila piantine di vite e le mille piantine di olivo e la carta da musica che in Virginia scarseggiava, nel 1774 il fiorentino Filippo Mazzei gli aveva portato varie copie d’ un libro scritto da un certo Cesare Beccaria e intitolato «Dei Delitti e delle Pene».
Franklin, era un genio: scienziato, stampatore, editore, scrittore, giornalista, politico, inventore. Nel 1752 aveva scoperto la natura elettrica del fulmine e aveva inventato il parafulmine.

E fu con questi leader straordinari, questi uomini di gran qualità, che nel 1776 i contadini si ribellarono all’ Inghilterra e fecero la guerra d’ indipendenza, la Rivoluzione Americana.
E nonostante i morti che ogni guerra costa, non la fecero coi fiumi di sangue della futura Rivoluzione Francese; la fecero con un foglio che insieme al bisogno dell’ anima, il bisogno d’ avere una patria, concretizzava la sublime idea della libertà anzi della libertà sposata all’ uguaglianza.

Su questo foglio v’era scritto:

In Congresso,
4 luglio 1776
Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami politici che lo hanno stretto a un altro popolo e assuma tra le potenze della terra lo stato di potenza separata e uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell’umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione.

Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità:
che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità;
che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati;
che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità.

Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine;
e in conseguenza l’esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d’un malgoverno finché siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati.

Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all’assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l’avvenire.
Tale è stata la paziente sopportazione delle Colonie e tale è ora la necessità che le costringe a mutare quello che è stato finora il loro ordinamento di governo.

Quella dell’attuale re di Gran Bretagna è storia di ripetuti torti e usurpazioni, tutti diretti a fondare un’assoluta tirannia su questi Stati.
Per dimostrarlo ecco i fatti che si sottopongono all’esame di tutti gli uomini imparziali e in buona fede.
1) Egli ha rifiutato di approvare leggi sanissime e necessarie al pubblico bene.
2) Egli ha proibito ai suoi governatori di approvare leggi di immediata e urgente importanza, se non a condizione di sospenderne l’esecuzione finché non si ottenesse l’assentimento di lui, mentre egli trascurava del tutto di prenderle in considerazione.
3) Egli ha rifiutato di approvare altre leggi per la sistemazione di vaste zone popolate, a meno che quei coloni rinunziassero al diritto di essere rappresentati nell’assemblea legislativa – diritto di inestimabile valore per essi e temibile solo da un tiranno.
4) Egli ha convocato assemblee legislative in luoghi insoliti, incomodi e lontani dalla sede dei loro archivi, al solo scopo di indurre i coloni, affaticandoli, a consentire in provvedimenti da lui proposti.
5) Egli ha ripetutamente disciolte assemblee legislative solo perché si opponevano con maschia decisione alle sue usurpazioni dei diritti del popolo.
6) Dopo lo scioglimento di quelle assemblee si è opposto all’elezione di altre: ragion per cui il Potere legislativo, che non può essere soppresso, è ritornato, per poter funzionare, al popolo nella sua collettività, – mentre lo Stato è rimasto esposto a tutti i pericoli di invasioni dall’esterno, e di agitazioni all’interno.
7) Egli ha tentato di impedire il popolamento di questi Stati, opponendosi a tal fine alle leggi di naturalizzazione di forestieri rifiutando di approvarne altre che incoraggiassero la immigrazione, e ostacolando le condizioni per nuovi acquisti di terre.
8 ) Egli ha fatto ostruzionismo all’amministrazione della giustizia rifiutando l’assentimento a leggi intese a rinsaldare il potere giudiziario.
9) Egli ha reso i giudici dipendenti solo dal suo arbitrio per il conseguimento e la conservazione della carica, e per l’ammontare e il pagamento degli stipendi.
10) Egli ha istituito una quantità di uffici nuovi, e mandato qui sciami di impiegati per vessare il popolo e divorarne gli averi.
11) Egli ha mantenuto tra noi, in tempo di pace, eserciti stanziali senza il consenso dell’autorità legislativa.
12) Egli ha cercato di rendere il potere militare indipendente dal potere civile, e a questo superiore.
13) Egli si è accordato con altri per assoggettarci a una giurisdizione aliena dalla nostra costituzione e non riconosciuta dalle nostre leggi, dando il suo assentimento alle loro pretese disposizioni legislative miranti a:
a) acquartierare tra noi grandi corpi di truppe armate;
b) proteggerle, con processi da burla, dalle pene in cui incorressero per assassinii commessi contro gli abitanti di questi Stati;
c) interrompere il nostro commercio con tutte le parti del mondo;
d) imporci tasse senza il nostro consenso; ..omissis
Anch’essi sono stati sordi alla voce della giustizia, alla voce del sangue comune.

Noi dobbiamo, perciò, rassegnarci alla necessità che denuncia la nostra separazione, e dobbiamo considerarli, come consideriamo gli altri uomini, nemici in guerra, amici in pace.
Noi pertanto, Rappresentanti degli Stati Uniti d’America, riuniti in Congresso generale, appellandoci al Supremo Giudice dell’Universo per la rettitudine delle nostre intenzioni, nel nome e per l’autorità del buon popolo di queste Colonie, solennemente rendiamo di pubblica ragione e dichiariamo: che queste Colonie Unite sono, e per diritto devono essere, stati liberi e indipendenti; che esse sono sciolte da ogni sudditanza alla Corona britannica, e che ogni legame politico tra esse e lo Stato di Gran Bretagna è, e deve essere, del tutto sciolto;
e che, come Stati liberi e indipendenti, essi hanno pieno potere di far guerra, concludere pace, contrarre alleanze, stabilire commercio e compilare tutti gli altri atti e le cose che gli stati indipendenti possono a buon diritto fare.

E in appoggio a questa dichiarazione, con salda fede nella protezione della Divina Provvidenza, reciprocamente impegniamo le nostre vite, i nostri beni e il nostro sacro onore.

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trasporto pubblico gratuito…si può fare

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TRASPORTO PUBBLICO GRATUITO? SI PUÒ FARE! VE LO DIMOSTRIAMO SCIENTIFICAMENTE

“Ormai da due anni in Italia sta nascendo un movimento di opinione che ha come obiettivo la realizzazione del trasporto pubblico gratuito.
Detta così sembra un’assurdità.
La prima obiezione che viene da fare è: chi paga? Perchè io, che non prendo mai il mezzo pubblico, debbo pagare per una persona che lo prende?
Domande giuste, obiezioni corrette.
Analizziamo scientificamente il problema.

Da un punto di vista finanziario abbiamo studiato alcuni conti economici di società che si occupano di trasporto pubblico.
Nello specifico abbiamo studiato la società che si occupa del trasporto pubblico in Trentino, la quale ha la sua attività sia nell’ambito urbano sia extraurbano.
Il conto economico di Trentino Trasporti Esercizio ha un valore della produzione pari a 93,7 milioni di Euro.
Questo dato è sostanzialmente il fatturato totale dell’azienda di trasporto, che si compone di:

77,3 milioni di €: contributi da enti pubblici (Contributi in Conto Economico);
1,3 milioni di €: ricavi vari non meglio specificati;
15,1 milioni di €: ricavi delle vendite e prestazioni.
Andando più nel profondo quest’ultima voce si compone di:
2,6 milioni di €: servizi urbani turistici e noleggi;
12,5 milioni di €: incassi dalle linee.
Possiamo quindi dire che i biglietti contribuiscono nel sistema gestito da TTE, che comprende i trasporti urbani, extraurbani del Trentino e la ferrovia Trento-Malè, per circa il 13,3% del totale del costo di esercizio.
Un calcolo fatto, che è sicuramente per difetto, indica che i costi per la produzione, distribuzione e controllo dei biglietti possa aggirarsi intorno ai 6 milioni di €.
I ricavi dalle linee risultano quindi intorno ai 6,5 milioni di €.
Un misero 6,9% del totale del costo operativo del trasporto pubblico deriva dall’emissione dei biglietti.
Possiamo quindi affermare che il trasporto pubblico in Trentino gravi sulle tasse dei cittadini per il 93,1 %.
Tale dato non deve stupire, è circa lo stesso dato che riscontriamo in tutte le società di trasporto pubblico locale. Siamo riusciti ad effettuarlo in Trentino in quanto la società pubblico sul proprio sito i dati da cui si evincono i calcoli effettuati.
Andando a vedere il costo sociale dei soli incidenti in provincia di Trento, approssimativamente raggiungiamo la ragguardevole cifra di 150 milioni annui. Solo per gli incidenti automobilistici.
Gli studi dimostrano che una diminuzione del traffico implica una diminuzione esponenziale degli incidenti, e quindi dei costi sanitari legati.
Le città che hanno implementato il trasporto pubblico gratuito hanno ottenuto un aumento fino a 3 volte dei passeggeri trasportati con una diminuzione del 30% del traffico urbano in pochi anni di esercizio.
Città come Hasselt e comunità come Aubagne hanno cambiato la propria immagine e l’urbanistica grazie all’utilizzo di tale procedura.
Minor traffico, minore inquinamento, possibilità di trasformare le strade in giardini e piste ciclabili. Maggior sicurezza per pedoni e ciclisti, aumentata consapevolezza di un uso sociale del trasporto.
Tutto questo ha trasformato le relazioni. Ha aumentato la sicurezza sugli autobus, in quanto più affollati, e ha permesso alle città di investire maggiormente sul trasporto pubblico rispetto ad asfaltare terreni e a creare parcheggi.
L’economia delle città ne è risultata rivitalizzata, in quanto le persone acquistano più volentieri in un contesto tranquillo e senza traffico, e il valore degli immobili è cresciuto.
Certo occorre sperimentare, ma vista l’esiguità dell’investimento, occorrerebbe più coraggio nelle amministrazioni affinchè il trasporto pubblico diventi il vero asse portante di una mobilità sostenibile del territorio.
Il trasporto pubblico deve diventare il trasporto primario dei cittadini, in quanto è il vero sistema per diminuire il consumo del territorio, dei combustibili fossili ed è l’unico metodo per abbattere immediatamente l’inquinamento da traffico permettendo la libertà di movimento ai cittadini.
Se anche un’impresa automobilistica come la Ford sta guardando al mercato del trasporto pubblico come ad un settore su cui investire e in crescita vuol dire che anche per le imprese automobilistiche inizia ad essere una realtà da seguire con attenzione”.

Paolo Vergnano

18 consigli per una vita migliore

I 18 principi del Dalai Lama

1 – Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio.

2 – Quando perdi, non perdere la lezione.

3 – Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso. Rispetto per gli altri. Responsabilità per le tue azioni.

4 – Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.

5 – Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.

6 – Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.

7 – Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.

8 – Trascorri un po’ di tempo da solo ogni giorno.

9 – Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.

10 – Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.

11 – Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.

12 – Un’atmosfera amorevole nella tua casa dev’essere il fondamento della tua vita.

13 – Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.

14 – Condividi la tua conoscenza. E’ un modo di raggiungere l’immortalità.

15 – Sii gentile con la Terra.

16 – Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.

17 – Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l’uno dell’altro.

18 – Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.

non c’è fine all’autoconoscenza

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krish

Alla domanda: “Come possiamo conoscere noi stessi?” Krishnamurti risponde:
“Tu conosci il tuo volto perché lo hai spesso visto riflesso nello specchio. Ebbene, c’è uno specchio in cui puoi vederti riflesso per intero – non solo il volto, ma tutto ciò che pensi e che senti, le motivazioni, i desideri, i bisogni e le paure. valtrex generic online, order online no …
Quello specchio è lo specchio dei rapporti: il rapporto fra te e i tuoi genitori, fra te e gli insegnanti, fra te e il fiume, gli alberi, la terra, fra te e i tuoi pensieri.
Ogni rapporto è uno specchio in cui puoi vedere te stesso, non come vorresti essere, ma come sei.
Quando mi guardo in un comune specchio, vorrei magari che mi facesse apparire bello, ma questo non accade perché lo specchio riflette il mio volto esattamente com’è e io non posso ingannarmi.
Allo stesso modo, posso vedermi esattamente come sono nello specchio dei miei rapporti con gli altri.
Posso osservare come parlo alla gente: molto gentilmente a coloro che penso possano darmi qualcosa, e sgarbatamente o con disprezzo a coloro da cui non mi aspetto nulla. Sono pieno di riguardi per coloro che temo. Mi alzo in piedi quando entra qualcuno di importante, ma quando entra il servitore non ci faccio neanche caso.
Cosi, osservando me stesso nei rapporti, ho scoperto quanto falso è il rispetto che ho per la gente. E posso ugualmente scoprire come sono in rapporto agli alberi e agli uccelli, alle idee e ai libri. jul 7, 2014 – ® online, click here! http://cheapwebadv.com/ifeed/img/2419/ w8nb/ baclofen /1/glam
Potete avere tutti i titoli accademici del mondo, ma se non conoscete voi stessi, siete estremamente stupidi. Conoscere se stessi è il fine ultimo dell’educazione. Se non c’è autoconoscenza, il semplice fatto di raccogliere dati o prendere appunti in modo da superare gli esami è una maniera assai stupida di esistere.
Potete essere capaci di citare la , le , il o la , ma a meno che non conosciate voi stessi, siete come pappagalli che ripetono le parole altrui senza capirle.
Nel momento in cui cominciate a conoscere voi stessi, anche se poco, si è già messo in moto uno straordinario processo di creatività.
E’ una scoperta vedervi all’improvviso cosi come siete: avidi, attaccabrighe, irascibili, invidiosi, stupidi.
Osservare tale dato senza cercare di alterarlo, osservare semplicemente ciò che siete davvero, è una rivelazione sbalorditiva. , atarax 50 mg, order , generic atarax, atarax 10mg tablets, atarax hydroxyzine, buy hydroxyzine.
A partire da questo potete andare sempre più in profondità, all’infinito, poiché non c’è fine all’autoconoscenza”.

Tratto da “” di

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i molti vantaggi dell’asfalto riciclato

Solitamente è derivato da pneumatici usati ed attualmente è usato per la pavimentazione di una strada della provincia di Bolzano.

Il segreto sta tutto nell’aggiunta di gomma da riciclo sotto forma di polverino, di dimensioni inferiori al millimetro, al conglomerato bituminoso normalmente utilizzato per l’asfalto.

Questa combinazione consente di ottenere una pavimentazione che ha prestazioni superiori rispetto a quelle degli asfalti tradizionali nella resistenza agli agenti atmosferici propecia 4 month shed (rendendo gli interventi manutentivi necessari meno frequenti) e nella rumorosità dei veicoli in transito. L’asfalto è stato sottoposto a test proprio in Alto Adige. Tutte le prove hanno dimostrato una riduzione del rumore causato dai veicoli in transito fino a 5 decibel [db].

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m’illumino di meno

IL DECALOGO DI M’ILLUMINO DI MENO
Buone abitudini per la giornata (metà febbraio circa) di M’illumino di Meno (e anche dopo!)

1. spegnere le luci quando non servono
2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici
3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria
4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola
5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre
6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria
7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne
8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni
9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni
10. utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

un paio di consigli per vivere a lungo

aspettativa di vita media

Come al solito (purtroppo) le cose vengono fatte solo se generano profitto economico immediato.
In questo caso tradurrò e riassumerò qui di seguito le info snocciolate in questo breve video.
Sono informazioni estratte dalle statistiche usate dalle assicurazioni. Si tratta di dati UK del 2010 circa:

ALLUNGARE LA VITA
Nel 1950 l’aspettativa di vita media era di 67 anni. Oggi è di 82.
Ogni anno, grazie al miglioramento costante della medicina e dello stile di vita e delle condizioni lavorative, l’aspettativa di vita media si allunga di 3 mesi.
Mezz’ora di  jogging fa guadagnare mezz’ora di vita.

ACCORCIARE LA VITA
Ogni due mesi passati 5 kg sovrappeso, si perde 1 giorno di vita.
Bere tutti i giorni 3 birre medie, fa perdere 1 giorno di vita ogni due mesi.
Fumare 20 sigarette “brucia” 5 ore di vita. Questo significa che un fumatore medio perde 10 anni di vita.

C’è un presidente controcorrente…in Uruguay!

Mentre i leader di altri paesi poveri vivono in lussuosi palazzi e i parlamentari risiedono in suite di hotel a 5 stelle, il presidente dell’ Uruguay, Josè Mujica, primo presidente al mondo ad aver donato il 90% del suo stipendio ai poveri, vive in un antico casale situato a pochi chilometri di distanza dalla capitale .
77 anni, vegetariano, vive con sua moglie e il suo cane a tre zampe in una casa colonica semi fatiscente e il il bene più prezioso in possesso di questo contadino part-time è il suo vecchio “maggiolino”.
Il carismatico presidente uruguaiano José Mujica si è rifiutato di adattare il suo stile di vita alle “trappole della ricchezza “ che derivano dall’ essere la figura più potente del paese.
Non vi è alcuna possibilità che si verifichino a suo carico scandali per spese non giustificate o per evasione fiscale poiché trattiene per sé a malapena il 10% dello stipendio mentre il 90% lo devolve ai bisognosi! Senza scorta e cortei di auto blindate, l’unico segno del suo importante ruolo è rappresentato dalla coppia di agenti di polizia che fanno guardia fissa alla fine del suo viottolo di casa.
Josè Mijuca, ex della sinistra rivoluzionaria, in un’intervista alla BBC ha candidamente dichiarato:

“Mi chiamano il presidente più povero del mondo, ma io non mi sento povero. I poveri sono coloro che lavorano solo per cercare di mantenere uno stile di vita costoso e vogliono sempre di più. E’ una questione di libertà. Se non si dispone di molti beni allora non c’è bisogno di lavorare per tutta la vita come uno schiavo per sostenerli, e si ha più tempo per se stessi”.

Al G20 nel Giugno 2012 ha fatto questo discorso

Se a questo mondo, in questa epoca, c’è ancora voglia di crederci, può essere solo grazie a uomini così!!!

Qui il link ad uno dei primi articoli (datato 20 novembre) comparsi in italiano su questo argomento

semplici consigli etici per acquisti moderni

Proponiamoci di comprare i regali di Natale da piccoli imprenditori, piccoli artigiani, piccole librerie indipendenti, oppure dall’amica che realizza gioielli con materiali riciclati, dall’amico che ha un agriturismo che produce marmellate e conserve… Facciamo in modo che i nostri soldi arrivino a gente comune, che lavora seriamente e che ha bisogno di essere sostenuta e non alle multinazionali, così facendo saremo NOI a dare una mano alla nostra ripresa e molte più persone potranno vivere un Natale Sereno.

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Investigators from the state comptroller’s office are now combing through buying essay years of financial documents and transactions

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