il Bike Sharing è bellissimo

A Parigi e Milano e molte altre città una rivoluzione ha trasformato la vita degli abitanti e dei turisti!…migliorandola (se possible) ENORMEMENTE!!

Il Bike Sharing!!!

…qualcuno sa qualcosa?!?…
…quanto costa?
…come funziona?

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  1. Cd0

    Esiste anche in Italia:
    “Ad oggi il servizio è attivo in oltre 60 Comuni.
    Nel 2008 è stato costituito il “Club delle città per il Bike Sharing”. Fanno parte del Comitato Promotore le città di Alba, Andria, Bari, Bra, Cuneo, Gorizia, La Spezia, Parma, Pescara, Pinerolo, Prato, Roma, Savigliano, Savona, Sesto Fiorentino, Settimo Torinese, Terni, Treviso, Venaria Reale e la Provincia di Cremona.” Wiki

    Nell’elenco manca la città di Reggio Emilia che ha un servizio attivo ma non aderisce al “Club”

    Cito in oltre una fonte del comune di Torino pubblicata il 4 Novembre 08 link
    “Il bike sharing, già attivo in varie città europee sta per approdare anche sotto la Mole. Il Consiglio comunale ha approvato la deliberazione che apre le porte a questo nuovo servizio per incentivare l’uso delle biciclette, soprattutto nella zona centrale della città. Sono previste più di cento postazioni, ciascuna con dieci cicli, a una distanza media di circa 350 metri. L’idea è quella di offrire la possibilità di prendere una bicicletta – magari vicino a dove si è parcheggiata l’automobile – per brevi spostamenti, con la possibilità di riconsegnarla in un punto diverso rispetto a quello di partenza. Una rete capillare, inizialmente con 116 “stazioni” (potranno in seguito arrivare a 130), che sarà gestita per dodici anni da un unico concessionario, il quale potrà disporre di spazi pubblicitari fino ad un massimo di 12 metri quadri per ogni punto bici. Al concessionario, oltre ad un contributo per avviare l’attività, spetteranno anche gli introiti del servizio. I costi? 20 euro per l’abbonamento annuo, 5 per quello settimanale, 2 per il giornaliero. Più il prezzo dei singoli noleggi: la prima mezz’ora di utilizzo sarà gratuita, con la seconda mezz’ora a 1 euro (80 centesimi per i titolari di abbonamento annuo). Altra mezz’ora successiva a 2 euro, mezz’ore ulteriori a 3 euro l’una (1,50 e 2 per i possessori di abbonamento annuale).”

  2. vedremo se qualcuno partecipererà e vincerà l’appalto per Torino…speriamo…il bando 2008 è andato “in bianco” tanto era fatto male!!!

    Comunque mi sembra di intuire dal tariffario che l’idea sia di incentivare l’uso “veloce e breve” e disincentivare l'”affitto”…cosa che per come è fatta Torino mi sembra più che sensata.

    Vado in giro in bici a torino da 10 anni tutti i giorni e non c’è tragitto che prenda più di mezz’ora!…quindi se tutto va bene un privato potrebbe spendere 20€/anno per il suo personale trasporto urbano totale!!!…niente male!!!…quando funzionerà regalerò la mia bici!!!!

  3. Ci siamo!!!
    Il Bike sharing arriva a Torino dalla primavera 2010!!!
    ecco il sito con tutte le info…e anche i costi (confermati quelli citati da “Cd0”:
    http://www.tobike.it/frmAbbonamenti.aspx

  4. sernal

    Purtroppo il Bike Sharing a Milano non funziona affatto; questo ovviamente non significa che l’iniziativa sia inutile, anzi; è molto importante,però, il modo in cui viene gestita. Milano, città da cui orgogliosamente sono fuggito preferendole di gran lunga la bistrattata Torino, ha strutturato il servizio di Bike Sharing appaltandolo alla ATM (Azienda Trasporti Milano), ma disinteressandosi totalmente di quello che in realtà avrebbe dovuto essere il suo principale obiettivo: costruire o ‘inventarsi’le piste ciclabili. Nel capoluogo lombardo, a parte qualche frammento casuale, è del tutto ipotetico parlare di ‘circuito ciclabile’;piazzare decine di ‘bike services’ in assenza di piste equivale a costruire il Ponte sullo Stretto in assenza di un’autostrada degna di questo nome fra Calabria e Sicilia.La presenza di così tanti punti è di per sé un’ottima cosa, perché sollecita nella pigra mentalità del passante la possibilità di prendere in considerazione almeno la possibilità di rinunciare all’amata “troia di regime”. Non credo che valga la pena appellarsi alle Istituzioni (invitare ad una riflessione la Moratti??!! Sì, come no!) e neppure inveire sterilmente contro il destino cinico e baro; credo sia importante, innanzitutto,partire dalla nostra responsabilità personale, dalla nostra testimonianza di strenui difensori delle opportunità ‘altre’; prendiamo la bici quanto più possiamo, ridiamo alle nostre città un carattere semi-umano e seminiamo la nostra scelta anche semplicemente manifestandola, come fosse la più naturale delle pratiche.

  5. e finalmente anche a torino è partito il bike sharing!
    si chiamo ToBike ed è…STUPENDO!!!
    Ho subito fatto la tessera (nonostante abbia 3 biciclette in cortile!) e sono entusiasta!!!
    Uso le biciclette gialle del comune tutti i santi giorni molte volte al giorno.
    Sono IL modo migliore, più veloce, più comodo e più economico di muoversi in questa piccola tutta porticata e completamente pianeggiante città!!!
    Ora che ho la tessera in tasca (costa 25€ all’anno e si fa in via milano vicinissimo al comune) prendo la bici anche solo per attraversare una piazza grande 🙂
    Basta usarla sempre meno di mezz’ora e non costa niente!
    Le bici sono belle comode e tecnologiche: 7 marce, luci e cestino :-)))
    Torino è diventata più piccola e piacevole. Il traffico e le code e cercar parcheggio non so cosa significhi…:-))))

    Questo il link al sito del bike sharing del capoluogo piemontese: http://wwww.tobike.it/default.aspx

  6. Sono al mio TERZO anno di ToBike e confermo e sottoscrivo:
    MAGNIFICO
    UTILISSIMO
    STUPENDO
    GRANDIOSO
    assolutamente utile e ben organizzato e funzionante spero che cresca ancora e ancora e ancora e che tutti imparino ad usare la bici e che scompaia il traffico di suv con un solo passeggero e le piste ciclabili diventino LE arterie di comunicazione principali e che le città diventino più solari e salubri e verdi e silenziose e vivibili
    anche (e soprattutto?!?) grazie al bike sharing!!!

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