“Il Principe” di Machiavelli : consiglio un ripassino

Chi a scuola non ha letto e studiato “Il Principe”di Machiavelli??
In questi giorni, anzi, direi in quest’ultimo periodo, mi è tornato proprio in mente…
Nel 1513 Machiavelli scrisse un opuscolo, un trattato di politica di 26 capitoli intitolato “Il Principe”, che dedicò a Lorenzo de’ Medici.
Machiavelli espone le caratteristiche che, secondo lui, dovrebbe avere un buon principe al fine di conservare e, soprattutto, accrescere lo Stato.
Vengono affrontati diversi temi, ma quello che mi è tornato in mente è l’idea che Machiavelli ha della storia. Egli ne ha una concezione ciclica: “Tutti li tempi tornano, li uomini sono sempre li medesimi”. La storia si ripete, ovvero è fatta di cicli che si ripetono:monarchia,tirannide, democrazia, demagogia, aristocrazia (governo dei migliori), oligarchia (governo di pochi) e di nuovo monarchia e così via..
Essa,dice inoltre Machiavelli, deve essere il punto di riferimento per ogni politico dato che, studiandola e conoscendola, offre non solo modelli da imitare, ma indica anche le strade da non ripercorrere, gli sbagli in cui non ricadere utilizzando le esperienze degli errori.

Ora:la storia non dovrebbe essere un punto di riferimento solo per il politico, ma per TUTTI ovviamente.
Si dice sempre quanto sia importante studiare. Certo. E secondo me, una delle materie più importanti e fondamentali è proprio la storia. Solo studiandola possiamo capire da dove veniamo e, cosa fondamentale, conoscendo ciò che è accaduto, possiamo evitare di ricadere e compiere gli stessi errori dei nostri predecessori, proprio come afferma e insegna Machiavelli.

Dunque, ora rifaccio la domanda: CHI A SCUOLA HA LETTO E STUDIATO “Il Principe” di Machiavelli?
Gli italiani oddio se non tutti tutti, ma almeno la maggioranza lo hanno studiato?
Se lo ricordano almeno un pochino..? Vagamente..?
Questo pensiero sulla storia, il “non rifare gli errori del passato” nessuno se lo ricorda..? Almeno un pochino..? Vagamente..?
Chissà perché ma ho il vago sospetto di no…bisognerebbe far loro un po’ di ripetizioni, ripasso mi sa…

Precedente

aNobii : la libreria ai tempi del web 2.0

Successivo

Berlusconi ti prego…proclamati imperatore…è meglio per tutti

  1. hihihiih
    mitica mamboh
    in anticipo di otto mesi su Dario Fo che ha messo in scena un pezzo del tuo consiglio sulla Rai la settimana scorsa:
    http://www.youtube.com/watch?v=67rVznVogLY

    (NB: in MAIUSCOLO le “modifiche” dall’originale)

    SIA CHIARO:
    I CONSIGLI CHE IL SEGRETARIO DELLA REPUBBLICA DI FIRENZE DEDICAVA AL PRINCIPE IN VERITA’ NON SONO A LUI DIRETTI MA ALLA POPOLAZIONE INTIERA DEL PROPRIO REGNO. IN POCHE PAROLE SI TRATTA, E’ PROPRIO IL CASO DI DIRLO, DI UN AUTENTICO MACHIAVELLO. E’ IL MACHIAVELLO STESSO CHE FINGENDO DI PARLARE AL SUO SIGNORE VUOL DARE L’AVVISATA AD OGNI CITTADINO DI COME SI ARTICOLA E CON QUALE TRUCCHI SI MUOVE LA MACCHINA DEL POTERE.

    Primo consiglio:
    DURANTE I TUOI DISCORSI AL PUBBLICO AI TUOI SUDDITI, SIGNORE, SE TI SERVE, non ti far ALCUNO scrupolo di mentire, SPUDORATAMENTE FALLO, ma quella menzogna, bada bene, bisogna che tu la vada ripetendo in tempo breve per due, tre, financo SETTE volte e più di modo che, al fine, nelli orecchi di chi ti ascolta il falso si sarà trasformato in UNA PURA E INCONFUTABILE verità.

    Seconda avvisata:
    Sai bene, mio signore, che in ogni tempo si incontrano uomini che nulla hanno conoscenza del far politica eppure si gettano con successo al punto di divenire principe del proprio regno. E tu mi pari proprio uno di quelli! Con scaltrezza, dinari e poca fatica tu sei riuscito a porti su quell’alto scranno. Ma attento, che poi appresso di molte altre furbizie e corruzioni dovrai giovarti per mantenerlo quel tuo potere. Perchè dentro al tuo governo si porteranno e si formeranno all’immediata, azioni e fazioni in gran quantità fino a far precipitare in un’immancabile rovina te e tutti i tuoi consoli e consolatori. Attento a te.

    Terzo consiglio:
    Assumi sempre nel tuo governo cortigiani scaltri d’ingegno e anco in truffalderia. Meglio se questi si trovano sotto scacco della legge così potrai proteggerli da ogni incriminazione, a costo di dover corrompere qualche giudice. In tal modo questi tuoi sodali ti saranno eternamente grati e alla tua più completa mercé. Ma quando le loro infamie condotte a tuo vantaggio saranno interamente scoperte presentati al popolo E DAI GIUDICI, PRESENTATI AL POPOLO tutto colmo d’indignazione e subitO ti devi liberare di quella malagente gridando “via i traditori, i traditori via” badando bene di non farvi trarre nel sangue proprio da loro.

    Il quarto consiglio recita:
    Non farti mai cogliere nella condizione d’essere ricattato e ricattabile, ma nello stesso tempo in cui un accusatore ti andasse trascinando con le sue testimonianze nel pubblico ludibrio, tu appronta subito la contromossa nella quale lo sparlatore verrà accusato di atti indegni tali da trascinarlo a sua volta nel fango più putrido… non importa se appresso le tue accuse risulteranno false e artatamente concepite. Basta che tu, avanti a quelle calunnie, le faccia pronunciare da un tuo tirapiedi, ben conosciuto come fabbricante di infamie. E quel tuo servente, nel processo, verrà punito. E invece te sarai ritenuto completamente innocente. E la vittima, galleggerà per lungo tempo in quella palude di infamità.

    Quinto consiglio:
    Tieni a mente signore che se una città e il suo territorio tu giungi a conquistare all’immediate tu devi indagare su quello popolo per conoscere di come è stato governato innanzi che tu lo abbia RIDOTTO in tua soggezione. Se scopri che esso popolo non è uso a partecipare al governo del comune in alcuna forma e quindi nulla conosce dei suoi naturali diritti dell’essere partecipe alla conduzione di esso governo, mantienilo come l’hai trovato. Per carità non concedere a questi tuoi nuovi sudditi privilegio alcuno del quale non siano usi godere. Se tu gliene facessi dono essi non intenderebbero mai la ragione di cotesta tua magnanimità e caderebbero in grave sospetto. Ma se tu allo contrario dopo aver assoggettato una città e tutto il suo corridoio tu venissi a scoprire che quello popolo che ci abita da sempre è stato uso a governarsi da sè solo con proprie leggi liberamente decretate e potestà a elettori di governo eletti con i rituali comuni alla democrazia, non soffermarti mai a volerla governare ad ogni costo quella gente. Prosegui! Prosegui lungi da quella popolazione inverochè altrimenti te ne verrebbe grave, gravissimo danno. Se poi tu al di fuori da ogni ragione o saggio consiglio vorrai tenere soggetta sotto dominio ad ogni costo quella città e territorio ti sarà soluzione unica che tu proponi di rovinare, uccidere dentro quelle mure ogni uomo e femmina. Uccidi anche i figlioli loro senza arrestarti dinnanzi alle lacrime degli infanti e uccidi anche quelli ancor non nati, chiocciolati dentro il ventre delle loro madri poichè il sapor di libertà già alberga in quelle picciole menti che hanno vita e nascono con quella volontà di essere liberi fissata a tal punto che sempre e in ogni momento si getteranno in forsennati tumulti contro di te per rifarsela propri, quella libertà, in ogni condizione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Powered by Cubosphera.net