Milano. Ieri sera esco dalla Feltrinelli di Corso Buenos Aires e mi ferma una tizia su una sedie a rotelle che mi sbiascica qualche parola incomprensibile.
Sono di fretta perché devo andare ad un appuntamento e do quindi poca attenzione alla cosa.
Sto per salire in macchina e mentre salgo mi viene il classico rimorso che mi fa tornare indietro a verificare di cosa avesse bisogno la signora.
La osservo e mi rendo conto che la signora è probabilmente malata di SLA, è gonfia che peserà almeno 100 kg, tutta sporca, piena di sacchetti, ha i piedi aperti a 180 gradi e riesce a muovere a stento solo le dita della mano destra con cui pilota la sedia a rotelle e qualche muscolo della faccia con cui a fatica dice qualche parola.
Le chiedo di cosa avesse bisogno e mi dice che cercava qualcuno che la potesse aiutare ad entrare nel portone e nell’ascensore di casa ma che per farlo sapeva già c’era bisogno i almeno 4 uomini.
Con a fianco questa signora cerco di fermare qualche passante per organizzare il gruppo ma è l’orario di uscita dall’ufficio, sono tutti di fretta, è l’ora dell’aperitivo e vedo che tutti mi scansano con diffidenza e fastidio.
Ad un certo punto riesco a fermare un ragazzo che aveva appena finito una telefonata al cellulare, gli spiego la situazione ed accetta di aiutarmi anche se gli leggo in viso una espressione di fastidio.
Mentre cerco di trovare altri 2 volenterosi mi giro e vedo che il ragazzo che si era fermato se l’è data a gambe… è letteralmente scappato !!!
Alla fine gli unici che si sono fermati a darmi una mano sono stati una coppia gay (uno maestro elementare e l’altro impiegato in una libreria) ed un ragazzo un po’ rapper.
Non entro nei dettagli dell’operazione per mettere la signora nell’ascensore ma dico solo che per fare 45 metri + ingresso portone + sollevamento gradino + passaggio su un’altra carrozzina + ingresso in ascensore + telefonata a qualche Santo che l’aspettava al piano di casa, ci abbiamo messo 40 minuti circa.
Di tutta questa storia le cose che mi hanno davvero impressionato sono la fuga dello “STRONZO” che si era fermato e poi è scappato, l’indifferenza ed il fastidio della folla alla richiesta di aiuto, la serena rassegnazione della signora in carrozzina e soprattutto il fatto che c’era qualche persona meravigliosa (parente, sorella, nipote o chissà chi altro ) che aspettava la signora al piano e che quotidianamente se ne prende cura in tutti gli aspetti della vita.
Dentro di me pensavo che si dovrebbe parlare molto di più dell’eroismo quotidiano di questa gente sconosciuta che quotidianamente sopporta l’insopportabile ed invece alle nostre TV e giornali piace parlarci di psicopatici, dell’omicidio di Yara, di quello di Avetrana, dei ladri, dei corrotti, dei così detti VIP, del dimagrimento di Rocco Siffredi, della beghe dei nostri politici e di tutte le minchiate il cui scopo sembrerebbe di portarci i cuori in basso lontano dal cielo.Looking for reliable home buyers? Visit https://www.cash-for-houses.org/kansas/ to get cash for your property.