Autore: abiba

Invention of Love (cortometraggio by Andrey Shushkov)

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Bellissimo

conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d’ospedale.
Ad uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo.
Il suo letto era vicino all’unica finestra della stanza.
L’altro uomo doveva restare sempre sdraiato.
Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono della loro moglie delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l’uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.
L’uomo nell’altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c’era una bella vista della città in lontananza.
Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l’uomo dall’altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l’uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l’altro uomo non potesse vedere la banda, poteva sentirla. Con gli occhi della sua mente così come l’uomo dalla finestra gliela descriveva.

Passarono i giorni e le settimane.
Un mattino l’infermiera del turno di giorno portò loro l’acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
L’infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l’altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L’infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l’uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicino al letto.
Essa si affacciava su un muro bianco.
L’uomo chiese all’infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra. L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. ‘Forse, voleva farle coraggio..’ disse.

Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.

Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare.
L’oggi è un dono, e per questo motivo che si chiama presente…

Se vuoi tenerti un uomo ti devi trasformare di continuo

Se vuoi tenerti un uomo ti devi trasformare di continuo, devi fargli credere che sei tante donne. Cinque o sei, almeno. Il mio, nonostante tutto quello che gli combino, sta con me da dieci anni: una volta mi presento in shorts e cappello da cow boy, un’altra sono sui tacchi con collarino e piume di struzzo rosa, o magari mi faccio trovare d’inverno incappottata, soltanto con la biancheria addosso. Nell’erotismo l’effetto sorpresa ci vuole, è anti noia. E poi, senza giocare come farei a confonderli, i maschi? Diciamo la verità: più la faccio grossa e più dopo mi sistemo i capelli, tiro fuori i gioielli dal cassetto, metto reggiseni a cuoricini… “Che hai combinato darling? – ha esclamato il mio ragazzo l’ultima volta che gli sono piombata a casa – hai sfoderato l’artiglieria pesante?”.

Domenica
19,00. “Pensa ai peccati che hai commesso tu”, gli rispondo. Intanto mi spoglia e mi lava come fossi una bambina. La vasca da bagno è già pronta, e accanto un buon vino bianco, in fresco: questa tattica gliel’ho insegnata io, perché una persona non si ricorda nemmeno perché ha litigato con te se gli fai trovare una meraviglia del genere. Gli uomini, poi, in certi frangenti sono di una semplicità estrema. Siamo noi donne a complicare sempre tutto con mille paranoie: perché hai detto questo, perché hai fatto quello, e come mai ha pensato così, ecc. ecc.

Orario non precisabile. Dopo aver fatto l’amore in vari punti della casa (uno, senza uscire dalla vasca; due, in cucina, prima di mangiare; tre, sul divano), faccio finta di dormire davanti alla tv per evitare dibattiti sulla nostra ennesima separazione appena annullata. Siamo due teste calde, quando cominciamo a discutere si salvi chi può. Nel quartiere ci conoscono tutti ormai, e non aggiungo altro.

Lunedì
06,00. Non vuole essere svegliato. Si lamenta: per un’ora di sonno in meno fa tante di quelle storie che sembra non aver dormito mai in vita sua. Mi avvicino per farmi annusare il collo e premo l’inguine contro il suo fianco sfregandomi un pochino. Finché cominciamo bene la giornata.

Martedì
8,00. Sono a casa mia, mi telefona. E si arrabbia. Perché le porcate le può dire solo lui, sono una sua prerogativa. Altrimenti pensa che chissà a quanti altri ne racconto. L’avevo semplicemente informato del fatto che la banana con cui sto facendo colazione somiglia al suo… Tutto qui.

13,00. Comincio a caricare una certa tensione, vorrei che lui fosse con me. Lo chiamo dall’ufficio, tanto è in ferie. E siccome il sesso virtuale non ci è mai piaciuto, non trovo di meglio da fare che rompergli le scatole. Sono in vena di ricevere sculacciate, insomma. Ma, visto che non può darmele, vado avanti a telefonargli tutto il pomeriggio con quaranta proposte inutili e successivi ripensamenti (“fai tu la cena, no la faccio io, al supermercato passa tu, no anzi ci vado io”) finché verso le sette, quando mi viene a prendere, sbotta: “Ragazza, dopo dieci anni ancora la monella devi fare?”. Sì, perché è giusto che lui sopporti i miei sfoghi come io sopporto i suoi difetti. Ma, dopo averlo piazzato davanti a uno di quei programmi tv tipo “prendi il tacchino e puliscigli il petto…” imponendogli di rifare la ricetta, vengo punita: archiviata la scorpacciata di cibo, comincia quella di sesso. Lui, comunque, è soddisfatto anche della prima, perché cucinare gli piace quanto piace a me (sul resto, nulla da imparare, è già un gran porcello).

Mercoledì
20,00. Al cinema. Mi intristisco molto. Lui mi bacia e mi tiene per mano tutto il tempo.

23,30. A casa mia, passato lo Sturm und Drang, facciamo quattro chiacchiere e ce ne andiamo a dormire.

Più o meno un’ora dopo. Non dorme. Si intrufola improvvisamente nel mio posteriore. È’ solo un dito, ma che fastidio! “Amore sei sveglia?”, fa il mio ragazzo. Un classico dispettuccio per farmi capire che ha voglia di parlare. E dunque parliamo. Ancora.

Venerdì
1,40 c.a. Per strada, la polizia ha visto la nostra macchina accostata e ci ha fatto un controllo. Eravamo sul sedile posteriore: c’ero andata mentre lui guidava, avevo deciso che sarebbe stato il mio autista salvo cominciare a spogliarmi, lanciandogli i vestiti un pezzo alla volta. Avevo solo le scarpe quando mi ha raggiunta. Ma poi, fortunatamente, nessuno si è accorto che stavamo facendo l’amore, perché ho fatto in tempo a buttarmi addosso un asciugamano che era lì da qualche giorno (e lui, a richiudersi i pantaloni). Tutto ok, dunque, a parte un po’ di stress. E a casa sua abbiamo recuperato.

Sabato
14,30. Pic nic a letto. Finito di mangiare mi sdraio, appoggio la testa sulla pancia del mio ragazzo e scivolo un po’ più giù. Qualcosa si comincia ad alzare, ma con aria sognante cerco il suo sguardo e dico: “Sono la signora Fantozzi”. Poi, perentoria: “Che cosa sono queste mutande bianche tirate fino alle ascelle?”. Scherzo, naturalmente. Ormai di fronte a tanta eleganza “anti stupro” sono rassegnata. Con gli uomini va così: io mi faccio trovare con completini intimi sciccosissimi, loro con i boxer o i piagiamini azzurri che sembrano comprati dalle fidanzate di quando avevano 16 anni. Buttateli, per favore. Un minimo di pudore, che diamine. Noi donne sempre a preoccuparci di quanto seno o di quanta pancetta abbiamo, ma nessun uomo fa mai questo per me, ad esempio. Ho visto pance pazzesche! Come se di essere piacenti toccasse solo a noi. E, quel che è peggio, anche fra signore “ci misuriamo” come ci misurano i maschi. Perché siamo tutti abituati a paragonarci in una eterna gara a chi è più bello, bravo, ricco. E se invece cominciassimo a pensare a noi semplicemente come persone? Senza valutare sempre chi è meglio e chi è peggio? Allora sì che faremmo tutti un bel passo avanti.

(link articolo originale qui sopra copia-incollato)

plastica incompatibile con gli alimenti

...ho ricevuto questa email...la pubblico per dargli maggior visibilità...sono una prof di inglese quindi non ho opinioni tecniche al riguardo però mi sembra una cosa potenzialmente importante:
L'acqua in bottiglia lasciata nella vostra automobile è molto dannosa.
È stata identificata come la causa più comune dell'elevato tasso di diossina nella formazione del cancro al seno.
Il calore reagisce con i prodotti chimici della plastica che libera la diossina nell'acqua.
La diossina è una tossina che trova un buon alloggio nel tessuto e genera il cancro.
Quindi dovreste essere molto prudenti e non bere mai l'acqua lasciata in automobile nella bottiglia di plastica. Utilizzate una borraccia in acciaio inossidabile o una bottiglia di vetro al posto di quella di plastica.
Non mettere i recipienti e gli imballaggi di plastica nel microonde. Né la bottiglia d'acqua nel congelatore.
La diossina causa il cancro. La diossina inquina tantissimo le cellule del vostro corpo.
Non dovremmo mai riscaldare il nostro cibo nel microonde nei recipienti di plastica perché l'alta temperature libera la diossina nel cibo e di conseguenza nel nostro corpo. Meglio utilizzare recipienti di vetro come il pyrex o Corning o recipienti in ceramica, si ottiene lo stesso risultato ma senza diossina.
È anche molto dannoso il film plastico (PVC) per avvolgere e riscaldare il cibo nel microonde. Il calore miscela la tossina velenosa del film ai cibi. È meglio coprire il cibo con un tovagliolo di carta.

volantino referendum giugno 2011

UNA MIA AMICA MI HA GIRATO QUESTA…LA FACCIO.

Visto che il governo li vuole boicottare, facciamo vedere che non siamo un
popolo di idioti!!!

A casa propria, ciascuno stampi (anche in bianco e nero) il volantino in
allegato qui sotto in un numero di copie pari al numero dei condomini del suo
palazzo e le inserisca nelle cassette della posta tre o quattro giorni prima
del 12 Giugno.

SCARICA QUI IL PDF DA STAMPARE

Danimarca: tessera biblioteca gratis ai turisti

L’estate scorsa sono stata in Danimarca.
Non riuscivo a crederci ed ho chiesto due volte ma…all’ufficio informazioni ci hanno proposto gratuitamente la tessera per le biblioteche!!!
…con restituzione dei libri IN AEROPORTO!!!
Stupendo!!!

La Casa editrice d’arte FMR

Abbiamo una sola difesa: la conoscenza!
Pubblico questo articolo al fine di far risparmiare tempo e denaro alle persone che hanno la possibilità e la voglia di cercare su internet informazioni prima di andare ad un colloquio di lavoro o prima di fare acquisti a distanza.

La FMR si presenta come “promotrice d’arte”.
Assumono e vendono libri di pregio (molto pregio: 15’000 €!!!).

A me è capitato ieri d’esser contattata telefonicamente per una offerta di lavoro da “impiegata nel settore dell’editoria d’arte”…suona interessante, prendo appuntamento per domani.
Oggi mi mandano l'”informativa” via email.
Faccio che copia-incollarla qua di seguito:

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Promotrici d’arte:
Le Promotrici d’arte FMR lavorano esclusivamente su appuntamento con clienti selezionati tramite innovative metodologie di marketing e svolgono la loro attività in funzione della quantità di impegno e dei risultati che intendono raggiungere.
Alle candidate sono richieste:
scolarità superiore, auto propria, spiccate doti relazionali, mentalità imprenditoriale e disponibilità di almeno 6 ore al giorno.
La società offre:
inserimento in una realtà aziendale particolarmente dinamica e motivata, con ampi margini di crescita e di carriera, percorso di addestramento e formazione di alto livello, metodo di lavoro di approvata efficacia, minimo garantito, compensi provvigionali ai più alti livelli di mercato.
Società leader in Europa nella realizzazione e diffusione di opere d’arte e editoria di pregio, con oltre 80.000 clienti e 200 Promotori d’arte, in occasione del suo 20° anniversario di attività ha promosso un grande progetto di ampliamento della propria struttura commerciale e ricerca su tutto il territorio nazionale.
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…la questione allora si complica diventando meno e meno chiara o, se mi spiego, più e più chiara…
Allora cerco ulteriori info online e trovo due raccontini di “clienti”.
Riporto qui i links…consiglio di darci un’occhiata…io letto questi ho deciso definitivamente di NON andare a fare il colloquio…non ho tempo da perdere e non mi piace prendere in giro la gente…ecco i link:
Su Yahoo Answer se ne parla velocemente ma chiaramente
Su Ciao.it invece un quasi acquirente si dilunga e spiega MOOOOLTO bene
Nel caso foste interessati ad approfondire ulteriormente ecco qui il link al web site della “casa editrice FMR”

State INFORMATI
buona giornata a tutti
ciao

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