Autore: mammannaggia Pagina 2 di 6

Corto Maltese & Mau Mau

Un piccolo omaggio al grande Hugo Pratt ed il suo Corto Maltese, tramite un montaggio di immagini e la musica dei Mau Mau:

WheelMap: la mappa online delle barriere architettoniche

Buone notizie per i disabili motori: è nato un sito che mappa tutte le barriere architettoniche presenti nei luoghi di una città. Un certo luogo è accessibile in sedia a rotelle? Un gradino è troppo alto? Quel ristorante avrà il bagno adatto? E quel museo avrà l’ascensore per disabili? Ecco, questo sito aiuta a dare una risposta veloce a domande di questo genere quando ci troviamo nella nostra o in una nuova città.

L’idea è di Raul Krauthausen, un trentenne tedesco in sedia a rotelle, che ha pensato di creare una mappa virtuale dei luoghi accessibili ai disabili per poter vivere meglio la sua città, Amburgo. Tutti possono contribuire ad espandere le informazioni della mappa inserendo le informazioni sui luoghi della propria città, anche tramite smartphone; Anzi, è importante che più persone possibili segnalino i luoghi dove sono presenti barriere architettoniche ed ostacoli per avere una mappa sempre più estesa.

WheelMap serve a catalogare tutti i punti di accesso difficoltoso o impossibile per una persona in carrozzina, ma è utilissimo anche per i genitori con il passeggino. I luoghi vengono segnalati con bandiere di colore diverso: verde, gialla, rossa a seconda del gradi di accessibilità di un punto, ovvero ottima, parziale e offlimits.

C!RCA: compagnia di danza-teatro

Ho studiato danza per tanti anni e ho avuto la fortuna di vedere dal vivo grandi ballerini e grandi compagnie, ora sono un po’ fuori dal giro e le nuove realtà non le conosco, per caso mi sono imbattuta in alcune immagini di questa compagnia, non ne so nulla ma quel che vedo mi piace, vorrei saperne di più e, perchè no, avere l’occasione di vederli dal vivo non mi dispiacerebbe affatto. Se qualcuno ne sa di più condivida please….

Guillaume Côté: l’armonia della danza

Semplicemente da guardare, per il puro godimento dell’anima e della vista….

Se vi interessa sapere di più su questo straordinario ballerino: Guillaume Côté

Sale In Zucca: Bio gastronomia e non solo (Torino)

Cattura

Sale In Zucca
via Santa Chiara 45 Torino
Tel: 0115794968
Orari:
L 10:00 – 19:30
M 10:00 – 19:30
M 10:00 – 19:30
G 10:00 – 14:30
V 10:00 – 22:30
S  10:00 – 22:30

…per caso sono capitata in questo negozio ed è stata una piacevole sorpresa.
Visitate il loro sito, offrono una ampia scelta tra catering, pranzetto veloce con cibi bio, spesa di prodotti vari sempre ecologici-biologici.

dentisti solidali e volontari

CopiaIncollato dall’articolo di NICCOLÒ ZANCAN su La Stampa di oggi:

Dottor Mario Ansaldi, perché lo fa? «Perché ci credo. Perché lo ritengo doveroso. Perché è un aiuto concreto in un momento di sofferenza diffusa. Perché, come si diceva una volta: dove c’è posto per un figlio, possono mangiare anche in due». E lei, dottor Ettore Bresci, perché viene qui ad aggiustare il sorriso dei torinesi che non possono pagarsi le cure dentarie? «Perché ho fatto un giuramento come medico. E ho fatto un giuramento anche come massone: assistere i miei fratelli. Non mi nascondo. A chi resta perplesso, rispondo: la massoneria sta alla P2 come il comunismo sta alle Brigate Rosse. Ci sono stati errori e deviazioni, ma questa è un’altra storia».

Questa è la storia di un posto unico in città. Asili Notturni Umberto I, via Ormea 119. Dove ogni giorno si dà da mangiare a chi ne ha bisogno: 50 mila pasti caldi l’anno. Dove si offrono 20 posti letto senza chiedere nulla in cambio. Dove dodici medici volontari, in un laboratorio odontoiatrico all’avanguardia, spendono un po’ del loro tempo gratis perché ci credono: 2050 interventi nel 2010. La massoneria, che in quanto tale ancora ha il potere di agitare fantasmi e paure, qui è scoperta. Scopertissima. Ci sono squadra e compasso sulla porta d’ingresso, i simboli dell’ordine. I finanziamenti per il lavoro quotidiano arrivano in parte dal Gran Oriente d’Italia: 50 mila euro nell’ultimo bilancio. Il motto del 1886 – anno di fondazione – è ancora quello di oggi: «Labor, virtus, caritas». Mentre l’anima di tutto questo è un signore che si presenta con un sorriso dolce e ironico insieme: «Sì, sono Sergio Rosso, il massone».

La storia di Rosso merita un capitolo a parte. Nel 2003 viene travolto da un’inchiesta giudiziaria: «Truffa sull’alluvione». È accusato di aver favorito un risarcimento ingiusto per la concessionaria «Autovallere» di Agostino Tocci. Lavorava come consulente dell’assessore regionale Matteo Brigandì. Titoloni sulle cronache: «Storia di Rosso, il massone amico dell’avvocato di Bossi». Risultato: dopo sette anni e tre gradi di giudizio, è stato assolto con formula piena. Ha ottenuto anche un risarcimento danni. «Umanamente è una vicenda che mi ha fatto molto male – racconta – però forse è stato un segno del destino, perché mi ha portato a fare una svolta radicale nella mia vita. Avevo una grossa partecipazione in un’azienda dell’indotto, ho venduto tutto per dedicarmi agli Asili. Ora sono più gratificato. Mi sento utile, le endorfine che produco mi danno gioia». Cosa significa per lei essere un massone? «Cercare di affrontare dentro me stesso i problemi dell’uomo. Cercare i valori universali: fraternità, libertà e uguaglianza. Qui nessuno prende un euro per quello che fa, neppure un rimborso spese. Qui nessuno segue trame di natura politica. Nessuno cerca vantaggi personali. Il bilancio annuale degli Asili non supera i 120 mila euro l’anno, di cui 10 mila euro finanziati dal Comune di Torino».

Non bisogna per forza essere massoni per imbarcarsi nell’avventura. Contano le intenzioni. Come spiega il dentista Maurizio Damonte: «Non so nulla di massoneria. Collaboro anche con i camilliani e presto forse con Emergency. Quello che mi interessa è il rapporto umano che si instaura con i pazienti e con gli altri volontari».

Gli Asili crescono. Oggi verrà presentato l’ampliamento della struttura odontoiatrica, due nuove sale operatorie comunicanti. Alta tecnologia al servizio di chi sta peggio. Fra i pazienti dell’ultimo anno: 95 ammalati con patologie infettive, 65 tossicodipendenti, 16 alcolisti, 3 trapiantati. Anche la squadra di dentisti volontari sta crescendo, da dodici a venti. Fanno i turni per non lasciare giorni scoperti.

La coda che si forma davanti all’ingresso, invece, è per i posti in mensa. Distribuiscono i numeri per evitare discussioni. La gente sta aumentando, perché cresce la povertà e diminuiscono i centri d’accoglienza. Nella città dei santi sociali restano solo due posti dove mangiare gratis di sera. Gli Asili notturni dei massoni e il convento dei frati Cappuccini. Vorrà dire qualcosa?

mercoledì 26 gennaio 2011 Flash Mob di PROTESTA a Torino

PROTESTIAMO PACIFICAMENTE CONTRO QUESTI POLITICI MARCI FINO AL MIDOLLO
TUTTI I TORINESI A RACCOLTA A PORTA NUOVA OGGI (MERCOLEDI’ 26) ALLE 18:30

se non sapete cos’è un Flash Mob guardate qua e poi finite di leggere questo articolo

FLASH MOB di protesta civile:
L’ITALIA NON E’ UNA REPUBBLICA FONDATA SULLA PROSTITUZIONE! Dimissioni subito!

Avere una valigia di Louis Vuitton al braccio e Lele Mora come autista…pretendono di farci credere che sia la massima ambizione di una donna! Partecipare a tristi festini travestite da oggetto del piacere di un vecchio e patetico miliardario ossessionato dalla sua virilità… Pretendono di farci credere che sia per le donne il più autorevole attestato di affermazione sociale! Non ci hanno convinte! Nonostante quindici anni di lavaggio del cervello, di audience tv cercato mostrando donne nude e mute, di una classe politica sempre più volgare e sfacciata. Non ci hanno convinte! È ora di prendere la parola per dire basta.
Dimissioni subito!

Quando: Mercoledì 26 gennaio, dalle ore 18:30 alle 18:45 (puntualità imprescindibile)
Durata: 15 minuti
Dove: Stazione Porta Nuova Torino, atrio binari, sotto tabellone orari principale
Cosa: un flash mob di protesta civile, un’azione dimostrativa inattesa e carica di valenza simbolica. Una moltitudine di persone che si riunisce all’improvviso in uno spazio pubblico, attuando un’azione insolita per un breve periodo di tempo, per poi disperdersi.
Tratti riconoscibili dei partecipanti:
PRESENTARSI CON:
– Abiti neri
– Grandi occhiali da sole
– Rossetto rosso sulle labbra

L’iniziativa è aperta a tutti, donne e uomini.

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…IL GIORNO DOPO…
700 persone
pacifiche
di ogni età
tutti insieme
riuniti in poche ore
un coro compatto e chiaro copre ogni rumore
e crea speranza:
DI-MI-SSIO-NI
DI-MI-SSIO-NI
DI-MI-SSIO-NI
DI-MI-SSIO-NI
DI-MI-SSIO-NI
DI-MI-SSIO-NI
…appena caricheranno i video e le foto le carico…
…a chi non c’era peccato
…a chi c’era grazie

http://multimedia.lastampa.it/multimedia/torino/lstp/16395/


la “manipolazione mediatica” secondo Chomsky

by Stefano Palma

by Stefano Palma

La manipolazione mediatica ormai non ha confini. Il consenso politico e quello d’opinione è regolato attraverso ben precise strategie mediatiche che si appoggiano su 10 regole di base.

Noam Chomsky ci aiuta a svelare l’inganno.

In questi giorni di forte instabilità politica si riaccendono i toni e si rimescolano i temi che hanno animato il calderone mediatico degli ultimi 15 anni: sicurezza, giustizia, economia, tradimento, sesso. Nel nostro Paese succede che molti ingenui continuino ad esempio a meravigliarsi delle boutade del presidente del Consiglio, limitandosi a bollare barzellette e proclami del premier brianzolo come uscite inammissibili, senza considerare quanta macchinazione logica stia dietro ad ogni singola affermazione. Un meccanismo ben oliato a cui fanno ricorso non solo uomini politici, ma esperti di marketing e uomini di potere in genere. Un noto studioso di linguistica come Noam Chomsky ha stilato una lista di 10 regole, che vengono utilizzate per drogare le menti, ammaliandole, confondendo in loro ogni percezione, rimescolando realtà e fantasia, evidenza e costruzione illusoria.
Ecco quali sono:

1-La strategia della distrazione

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. “Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni

Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità

Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4- La strategia del differire

Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini

La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione

Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti….

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità

Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori”.

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità

Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti…

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza

Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano

Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

La banca del tempo

Ne avevo già sentito parlare ma non mi era chiaro il meccanismo,  l’idea è semplice, si offrono servizi, prestazioni, tempo in cambio di tempo, cucini per qualcuno e qualcuno ti guarda il bambino, offri ripetizioni di matematica e chiedi compagnia per una serata a teatro, etc etc.
La provincia di Torino ha attivato questo servizio.

qui il link alla pagina web con le informazioni sulla Banca Del Tempo di Torino

Severn Suzuki

Severn Suzuki è una attivista Canadese, nel 1992 a 12 anni, tenne un discorso durante il Vertice della Terra a Rio de Janeiro per sensibilizzare i “potenti” sui problemi ambientali. L’anno dopo fu insignita dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente del Global 500 Roll of  Honour, niente male per una “bambina”, forse un po’ pilotata ma comunque notevole.

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