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Charlie Chaplin: DISCORSO ALL’UMANITA’

Il grandioso e magistrale discorso finale del film “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin.
IMPERDIBILE

tanto conciso quanto vero e profondo
sempre valido
siamo nati liberi
ma ci riduciamo in schiavi

Kailash Satyarthi

Un EROE
semplicemente un EROE

un uomo “qualunque” che con passione, speranza, coraggio, determinazione e amore ha contribuito in modo determinante alla creazione (nel 1998) della “Global March Against Child Labor“, una organizzazione non governativa che lotta quotidianamente in difesa deidiritti dei bambini“.

Secondo la l’ “Organizzazione Internazionale del Lavoro” (agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani internazionalmente riconosciuti), nel mondo ci sono (stime del 2004) 218 milioni di bambini schiavi del lavoro.
Almeno il 6% (probabilmente il 10%) di questi sono in India.
Questi bambini sono oppressi da drammi quali

  • fame
  • povertà
  • malattie
  • assenza di cure parentali
  • lavoro forzato
  • schiavitù
  • prostituzione minorile
  • traffico di uomini
  • elemosina forzata

e Kailash lotta da anni per restituir loro

  • istruzione
  • libertà
  • speranza

Ad oggi Kailash e la sua organizzazione hanno liberato dalla schiavitù e donato nuova speranza a migliaia (wikipedia parla di 67’000 !!!) di bambini indiani.

Questo il sito ufficiale di questo piccolo grande uomo.

Riporto qui un semplice e bel “documentario” (diviso in due parti) che mostra una tipica operazione di “rapimento e liberazione” dell’organizzazione di Kailash.
E’ evidente come queste persone corrano serissimi rischi e debbano operare segretamente, velocemente e nel silenzio per evitare di incontrare le organizzazioni criminali che controllano il tremendo ma redditizio business.

Marco Olmo

Marco Olmo

180 centimetri
66 chinogrammi
nelle vite precedenti, come dice lui, è stato contadino, camionista, poi operaio
a 50 anni inizia a correre…
un passo dopo l’altro…
30 ultramaratone in 10 anni
17 vittorie

Amore , sofferenza, rivincita.
Un operaio diventato Campione del Mondo di corsa estrema a 60 anni.

Marco Olmo è una leggenda vivente della corsa estrema.
Ha iniziato tardi, quando gli altri smettevano.
Correre è diventata la sua ragione di vita, il modo per riscattarsi da un destino amaro.
A 58 anni è diventato Campione del Mondo di Ultratrail vincendo lUltra Trail du Mont Blanc, la gara di resistenza più importante e dura al mondo:
167 Km attraverso tre nazioni, oltre 21 ore di corsa ininterrotta attorno al massiccio più alto dEuropa.

Uno sport ai limiti dell’immaginabile in cui la preparazione fisica, mentale e le motivazioni personali sono fondamentali.

“Nella vita sono un vinto, sono nato povero e sono povero ancora adesso.
Corro per rifarmi. Corro per vendetta.”
(Marco Olmo, 2008)


Il sito dove comprare il documentario.
Un altro video dove Marco si racconta brevemente.
La scheda wiki con la lista delle ultra fatte.

Moni Ovadia

Un altro grande monologhista del teatro italiano:
Moni Ovadia, che è diventato famoso con il suo primo fantastico Oylem Golem. La visione del mondo dal punto di vista Yddish.
Train de vie” è suo.
E’ molto più sofisticato e spesso per l’approfondimento culturale, ma per nulla logorroico o pleonastico e quando lo sento narrare rimango incantato.
Dolce, logico…

qui alcuni suoi pezzi e interviste da youtube
qui il sito personale di Moni Ovadia

Nick Vujicic

Qualunque mia parola per introdurre quest’uomo sarebbe fuoriluogo.

Harvey Bernard Milk

Harvey Milk è stato un politico statunitense degli anni ’70.

Harvey ebbe vita dura.
Venne “buttato fuori” dalla marina.
Dovette cambiare residenza per cercare un pò di tranquillità.
Ma anche a SanFrancisco si sentiva minacciato ed in pericolo.
Dovette subire quotidiane violenze e offese.
Fece fatica ad aprire un negozio di fotografia: i vicini non lo volevano!
Dovette faticare e combattere molto per diventare consigliere comunale di San Francisco.
Harvey Milk aveva un “male incurabile”…era Gay.
Fu assassinato da un “collega” il 27 novembre 1978.
Milk, che sapeva di vivere in un paese violento e ignorante, prima di morire disse:
“Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questa infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese.”
Da Harvey Milk tra le altre tante bellissime cose ereditiamo anche un magnifico discorso:
l’ “Hope Speech” del 1978
qui in versione integrale scritta
e qui in versione ridotta e musicata

 

PS:
L’assassino di Milk, reo di duplice omicidio, si fece circa 5 anni di carcere.
Duplice omicidio = 5 anni ?!?
…boh…!!!
…ma questa è un’altra storia

Luigi Delle Bicocche

Questa che vado a raccontarvi è la vera storia di Luigi delle Bicocche,
eroe contemporaneo a cui noi tutti dobbiamo la nostra libertà:
 
Piacere, Luigi delle Bicocche
Sotto il sole faccio il muratore e mi spacco le nocche.
Da giovane il mio mito era l’attore Dennis Hopper
che in Easy Rider girava il mondo a bordo di un chopper
invece io passo la notte in un bar karaoke,
se vuoi mi trovi lì, tentato dal videopoker
ma il conto langue e quella macchina vuole il mio sangue
..un soggetto perfetto per Bram Stoker.
Tu che ne sai della vita degli operai
io stringo sulle spese e goodbye macellai
non ho salvadanai da sceicco del Dubai
e mi verrebbe da devolvere l’otto per mille a SNAI.
Io sono pane per gli usurai ma li respingo
non faccio l’Al Pacino, non mi faccio di pachinko
non gratto, non vinco, non trinco nelle sale bingo
man mano mi convinco che io sono un eroe, perché lotto tutte le ore.
Sono un eroe perché combatto per la pensione.
Sono un eroe perché proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari.
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere.
Sono un eroe straordinario tutte le sere.
Sono un eroe e te lo faccio vedere.
Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere.
Stipendio dimezzato o vengo licenziato.
A qualunque età io sono già fuori mercato
…fossi un ex SS novantatreenne lavorerei nello studio del mio avvocato
invece torno a casa distrutto la sera, bocca impastata
come calcestruzzo in una betoniera
io sono al verde vado in bianco ed il mio conto è in rosso
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera.
Su, vai, a vedere nella galera, quanti precari, sono passati a malaffari
quando t’affami, ti fai, nemici vari, se non ti chiami Savoia, scorda i domiciliari
finisci nelle mani di strozzini, ti cibi, di ciò che trovi se ti ostini a frugare cestini
..ne’ l’Uomo ragno ne’ Rocky, ne’ Rambo ne affini
farebbero ciò che faccio per i miei bambini, io sono un eroe.
Sono un eroe, perché lotto tutte le ore.Per far denaro ci sono più modi, potrei darmi alle frodi
e fottermi i soldi dei morti come un banchiere a Lodi.
C’è chi ha mollato il conservatorio per Montecitorio
lì i pianisti sono più pagati di Adrien Brody.
Io vado avanti e mi si offusca la mente.
Sto per impazzire come dentro un call center.
Vivo nella camera 237 ma non farò la mia famiglia a fette perché sono un eroe.
Sono un eroe, perché lotto tutte le ore.
 
Testi e musiche di Caparezza
Sono un eroe perché combatto per la pensione.
Sono un eroe perché proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari.
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere.
Sono un eroe straordinario tutte le sere.
Sono un eroe e te lo faccio vedere.
Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere.
Sono un eroe perché combatto per la pensione.
Sono un eroe perché proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari.
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere.
Sono un eroe straordinario tutte le sere.
Sono un eroe e te lo faccio vedere.
Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere.

Robert Kearns

Drammatica ma educativa la “storia” della vita di Robert Kearns.
Storia magistralmente raccontata nel film “flash of genius” che consiglio tutti di vedere.

Il signor Kearns all’inizio degli anni ’60 inventa e brevetta il primo tergicristallo a intermittenza.
La Ford maliziosamente e prepotentemente gli ruba tutto.
Robert non ci sta. Crede nella giustizia e nell’etica e pretende il riconoscimento pubblico da parte di Ford della paternità del suo brevetto.
Kerarns denuncia Ford.
L’azione legale sarà infinita e dolorosissima (un uomo solo contro Ford!!!) e lo porterà per un pò addirittura in manicomio e infine alla separazione da moglie e figli.
Ford negli anni gli offrirà un sacco di soldi per “chiudere” pacificamente la questione ma Robert non si lascerà mai comprare e manderà avanti la pratica legale per 15 anni.
Alla fine, Ford verrà giudicata colpevole e a Kearns viene riconosciuta l’invenzione e un indennizzo totale di quasi 30 milioni di dollari.

Quest’uomo è uno dei pochi, pochissimi, sopravvissuto fisicamente e psicologicamente e economicamente a una storia che purtroppo è avvenuta e avverrà ancora tante ma tante volte.
Il più forte se ne frega dei diritti dei più piccoli e quando i forti si trovano per le mani un problema di questo tipo lo risolvono o uccidendo o comprando.

RISPETTO
GIUSTIZIA
ETICA
…aspettando…

Le Corbusier

L’architetto, urbanista, pittore e scultore francese Charles-Edouard Jeanneret, detto Le Corbusier, nasce nel 1887 a La Chaux-de-Fonds. Nel 1922 apre a Parigi uno studio d’architettura in rue de Sèvres che manterrà per tutta la vita.
Il progetto del Plan Voisin per Parigi (una concentrazione di abitazioni in grandi grattacieli cruciformi immersi nel verde) viene presentato da Le Corbusier all’esposizione parigina delle arti decorative nel 1925. In esso sono già contenuti i principi costruttivi fondamentali caratteristici del suo lavoro. Secondo Le Corbusier, infatti, all’architetto spetta il compito di risolvere i conflitti sociali attraverso uno studio approfondito dell’organizzazione dello spazio, dall’arredamento all’urbanistica. La sua ricchissima attività di progettazione e produzione architettonica dimostrerà sempre di saper trasferire sul piano pratico i principi teorici a essa sottesi. Nel 1935 si reca negli USA e nel ’36 in Brasile per collaborare alla realizzazione del Ministero dell’Educazione Nazionale di Rio de Janeiro.
Gli anni successivi e fino alla morte, avvenuta a Cap-Martin nel 1965, la figura artistica di Le Corbusier emerge per una straordinaria capacità inventiva che lo porta a realizzare numerosissime opere fra cui la famosa Cappella di Notre-Dame-du-Haut a Ronchamp.

Consulta il sito wikipedia.

Erin Gruwell

1994; California; USA

Erin Gruwell è una giovanissima (25enne) insegnante quando, al suo primo incarico, con tantissimo coraggio e forza aiuta i ragazzi peggiori della scuola (i 14enni della sua classe) a cambiare.

Le ceneri degli scontri di LA del ’92 sono ancora calde e la situazione nella scuola di Erin è drammatica: i ragazzi sono abbandonati alla strada, vanno in classe armati, convivono con la violenza e la morte, sono divisi in bande in base alle razze e disertano regolarmente le lezioni.

Erin cerca di dar loro rispetto, ascolto, amore e cultura e riesce in un paio di anni a trasformare la 203 (la sua classe) in un luogo di pace, rispetto e comprensione.
Attraverso lo studio delle disgrazie umane passate (olocausto in primis) la Gruwell riesce a trasmettere ai ragazzi valori che salveranno loro la vita: amore, giustizia, coraggio, fratellanza, pace…

I ragazzi della 203 unendo parti dei loro diari hanno creato un libro di 300 pagine pubblicato in USA nel 1999: “The Freedom Writers Diary” (in onore ai “Freedom Riders“).

Dalla magnifica storia della Gruwell e dei suoi 150 studenti scrittori nasce anche un bellissimo film (doppiato e pubblicato anche in italia): “Freedom Writers”.

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