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Acqua in plastica

Acqua in bottiglia.
Siamo un paese pieno di acqua potabile, la sprechiamo con le fontanelle a getto continuo, scarichiamo il wc con acqua potabile, eppure beviamo acqua in bottiglia. Bottiglie di plastica. Ma quante? Quanta plastica consumiamo in Italia per bere acqua potabile quanto quella del rubinetto?

La piemontese “Fonti di Vinadio Spa” con il marchio Sant’Anna è il primo brand sul mercato italiano ed ha una quota (del settore delle acque minerali) superiore al 14% ed un fatturato di oltre 230 milioni di euro nel 2013 (triplicato rispetto a dieci anni prima) ed è passato da 60 milioni all’anno di bottiglie vendute del 2000 ai circa 750 milioni.

Fonte: pagina linkedin della Sant’Anna quindi ritengo affidabili questi dati.
Li ho interpolati e questi sono i risultati:

750’000’000/0.14 = 5’357’142’857 bottiglie di acqua consumate in Italia in 1 anno
Cioè circa 2 bottiglie a settimana a testa (che, contando la ristorazione etc mi sembra effettivamente ragionevole)
Una bottiglia di plastica da 1.5 litri pesa circa 35 grammi. In totale quindi consumiamo circa 175k tonnellate di plastica all’anno.

L’italia butta nell’immondizia ogni anna 5 miliardi di bottiglie di plastica solo ed esclusivamente per l’acqua.

Voglio smettere

Quanta acqua serve per farsi una doccia?

, per fare una doccia eco sono sufficienti (e “abbondanti”) 10 litri di acqua.
Per fare una doccia tranquilla (senza troppa attenzione all’acqua) bastano 25 litri.
50 litri li usiamo a casa quando cantiamo e ci rilassiamo sotto la doccia riinsaponandoci 2 volte.
75 litri sono veramente uno spreco…se usate 75 litri per farvi la doccia state gravemente sbagliando qualcosa.
Dati certi: anni di esperienza in campeggio con bottiglie e o shower bags.per fare una doccia eco sono sufficienti (e “abbondanti”) 10 lituUna doccia di emergenza si riesce a fare con 6 litri di acqua (= 4 bottiglie da 1.5 litri).
In caso di emergenza con 6 litri (4 bottiglie di acqua) si riece tranquillamente a lavarsi compreso insaponarsi e sciacquarsi accuratamente.
10 litri sono più che sufficienti, senza sprechi ma nemmeno facendo gli ossessivi.
Per fare una doccia tranquilla (senza troppa attenzione all’acqua) 25 litri bastano e avanzano.
40 litri li usiamo a casa quando cantiamo e ci rilassiamo sotto la doccia ri-insaponandoci 2 volte.
60 litri sono veramente uno spreco…se usate 60 (o più) litri per farvi la doccia state gravemente sbagliando qualcosa.
Dati certi: anni di esperienza in campeggio con bottiglie e o shower bags.

Cache-pot, strumento dai mille usi

Cache-pot, in francese, è l’accessorio utile per nascondere (cacher) il contenitore (pot) in cui sono coltivate le piante. In pratica il tradizionale portavaso senza foro sul fondo. Nella maggior parte dei casi viene utilizzato per ragioni estetiche. A differenza del classico sottovaso, oltre a valorizzare le piante, il cache-pot può risolvere un discreto numero di problemi di coltivazione. Vediamo quali.

Ristagni di acqua. Le radici delle piante a foglia coriacea (come la neoregelia o la guzmania) o con le foglie tenere (come la dieffenbachia), delle orchidee e delle succulenti temono i ristagni dovuti alla fuoriuscita di acqua dal foro di drenaggio del vaso. Per evitare che marciscano, basta versare sul fondo del cache-pot qualche manciata di argilla espansa a palline, un materiale poroso capace di assorbire il liquido in eccesso.

Tutore pendulo. Quando il bastone muschiato che sorregge i tralci del potos o del singonio pende vistosamente e non si ha tempo per fare il rinvaso e sostituire il tutore, bisogna trovare il modo per far crescere la pianta diritta. Basta mettere sul fondo del cache-pot alcuni tappi di sughero, ma solamente su un lato, lo stesso su cui si manifesta la pendenza. Il vaso di coltivazione sarà inclinato rispetto al cache-pot ma, dall’esterno, non si noterà. E la pianta sembrerà eretta e non correrà il rischio di abbattersi.

Dimensioni esagerate. Se il vaso di coltivazione affonda nel cache-pot anche la chioma viene parzialmente celata. Succede con le felci classiche e il capelvenere, solitamente coltivati in piccoli vasi. Per valorizzare le fronde, basta sistemare sul fondo del cache-pot un piccolo vaso capovolto e appoggiarci il contenitore con la pianta. Bisogna sceglierlo di altezza giusta perchè la vegetazione sia a filo del bordo del porta vaso.

Colpo di freddo. Diverse piante, come l’anturio e lo spatifillo, hanno radici delicate, sensibili al freddo. Anche se sistemate nel cache-pot, hanno bisogno di essere isolate dal pavimento. Se lo spessore del vaso esterno non è sufficiente a proteggerle, basta sistemare sul fondo del cache-pot un disco di polisterolo da imballaggio, tagliato della misura giusta.

Articolo tratto dal settimanale “Il salvagente” del10-17 settembre 2009.

? Acqua alla spina nei ristoranti italiani. Si può?

E’ legale (nonchè sanitariamente accettabile) servire ai tavoli dei ristoranti italiani caraffe di acqua del rubinetto?

Ammesso che sia possibile farlo…il ristoratore può farsela pagare quell’acqua?…se sì…quanto può farsela pagare?

Kenia in ginocchio

I mass media (ovviamente) non ne parlano ma l’Africa Orientale (Kenia in primis) sta vivendo una crisi gravissima:
(qui l’articolo originale by CNN)
3 anni consecutivi di siccità hanno ridotto 17 milioni di persone alla fame.
L’acqua scarseggia e anche le coltivazioni sono disastrate.
La situazione è drammatica.
La malnutrizione che affligge i bambini ha guadagnato 5 punti percentuali!!!
Le Nazioni Unite stanno “facendo fatica” a trovare i 250 milioni di dollari stimati necessari a tamponare il problema.

Contemporaneamente (l’altro ieri: 24 agosto ’09) gli USA hanno trasferito al governo Palestinese 200 milioni di dollari per “favorire il raggiungimento della pace” israelo-palestinese.
(qui l’articolo)

lavarsi i denti senza dentifricio

Sono 3 anni circa che NON uso il dentifricio.

Mi lavo i denti regolarmente ma usando SOLO lo spazzolino.

I miei denti sono normalmente sani e normalmente puliti (dentista certifica). Il mio alito è normalmente salubre.

Ritengo di poter (avendo provato su me stesso per anni e anni) dire con disinvoltura che il dentifricio commerciale non serva a pulire i denti ma solo a rendere più “piacevole” l’operazione.

OVVIAMENTE chi ha problemi particolare e deve usare un ben determinato prodotto non potrà privarsene.

E’ anche possibile ch’io sia particolarmente fortunato ed ho una dentatura particolarmente “inespugnabile” non so…di sicuro so che quando mi lavo i denti uso bene lo spazzolino, faccio una pulizia meccanica profonda e dettagliata e mi pulisco bene anche la lingua, sempre.

Inoltre durante il giorno uso la lingua per rimuovere residui e tartaro.

Cosa ne pensate?…dottori?!?!…

quanta acqua si può risparmiare in casa

Ogni giorno in Italia consumiamo circa 200 litri di acqua potabile a testa.

 

Chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti garantisce un risparmio di circa 2’000 litri d’acqua all’anno.

Un rubinetto che gocciola (una goccia al secondo) spreca circa 5’000 litri di acqua all’anno.

WC e Bidet due in uno

Esistono dei WC che sembrano normali ma in realtà sono sia wc che bidet.

Questo moderno  sanitario costa un po’ di più di un normale wc ma permette un notevole risparmio:

·         Occupa metà superficie nel bagno (rispetto a wc + bidet)

·         Costa meno a livello totale (produzione e distribuzione di un solo “collo” invece di due)

·         Per completare l’operazione (popò e pulizia) si consuma meno acqua (se si usa correttamente il sanitario)

L’acqua è vita!!!

Di tutta l’acqua che c’è al mondo solo lo 0,06 % è potabile. Quindi solo 6 bottiglie su 10’000 si possono bere.

acqua gasata “alla spina” ai giardini pubblici

Prossimamente nei giardini di Torino metteranno un congegno che darà l’acqua gasata a € 0,05. Basta portarsi la bottiglia.

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