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Robert Kearns

Drammatica ma educativa la “storia” della vita di Robert Kearns.
Storia magistralmente raccontata nel film “flash of genius” che consiglio tutti di vedere.

Il signor Kearns all’inizio degli anni ’60 inventa e brevetta il primo tergicristallo a intermittenza.
La Ford maliziosamente e prepotentemente gli ruba tutto.
Robert non ci sta. Crede nella giustizia e nell’etica e pretende il riconoscimento pubblico da parte di Ford della paternità del suo brevetto.
Kerarns denuncia Ford.
L’azione legale sarà infinita e dolorosissima (un uomo solo contro Ford!!!) e lo porterà per un pò addirittura in manicomio e infine alla separazione da moglie e figli.
Ford negli anni gli offrirà un sacco di soldi per “chiudere” pacificamente la questione ma Robert non si lascerà mai comprare e manderà avanti la pratica legale per 15 anni.
Alla fine, Ford verrà giudicata colpevole e a Kearns viene riconosciuta l’invenzione e un indennizzo totale di quasi 30 milioni di dollari.

Quest’uomo è uno dei pochi, pochissimi, sopravvissuto fisicamente e psicologicamente e economicamente a una storia che purtroppo è avvenuta e avverrà ancora tante ma tante volte.
Il più forte se ne frega dei diritti dei più piccoli e quando i forti si trovano per le mani un problema di questo tipo lo risolvono o uccidendo o comprando.

RISPETTO
GIUSTIZIA
ETICA
…aspettando…

tasso di motorizzazione: italia record europeo

Pare che l’Italia sia la nazione europea con il maggior numero di autoveicoli (rapportato alla popolazione) d’Europa…
ecco il link all’articolo relativo…

corsie riservate alle macchine piene

In Nuova Zelanda (nonostante sia un paese privo di traffico se paragonato all’europa o agli USA), ho visto corsie riservate alle automobili che viaggiano con almeno 3 persone a bordo.

Privilegiare le automobili piene significa ridurre il numero di automobili.

Niente male!

auto col navigatore satellitare evoluto

Quando tutte le automobili avranno il computer e gps a bordo allora:

Sarà ipotizzabile un sistema automatico che ti guida direttamente al parcheggio libero.

Inoltre sarà possibile valutare automaticamente il percorso realmente più veloce (quello istante per istante meno trafficato).

Il furto d’auto non sarà più praticabile.

Per esempio, quando incolonnatim si potranno automatizzare i movimenti (tipo trenino), minimizzando le distanze paraurti/paraurti e facendo partire tutte le auto contemporaneamente.

con solo sensi unici eliminiamo molti incidenti

…se le strade fossero progettate e costruite con SOLI sensi unici gli incidenti si ridurrebbero.

EU e le emissioni co2 auto: 130 g/km entro il 2015

2008-11-25

ANSA

link

Piu’ vicino l’accordo con il Parlamento europeo sulla limitazione delle emissioni CO2 delle auto nuove prodotte e vendute nella Ue. Dopo un lungo negoziato notturno, tra Commissione, Consiglio e Parlamento Ue e’ stato trovato – ha detto il relatore Guido Sacconi(Pd-Pse) – ‘un accordo su molti punti’. Il compromesso accorda ai costruttori di auto 3 anni in piu’ (2015 anziche’ 2012) per limitare le emissioni di CO2 delle auto nuove prodotte e vendute nella Ue a 130 [grammi/km] (ora 158).

motore a idrogeno = vettore di energia

L’idrogeno puro non è disponibile nel nostro pianeta. La maggior parte dell’idrogeno “conveniente” può essere estratto da altre sostanze con procedure chimiche ed elettrolitiche, oppure può essere prodotto da altri combustibili utilizzando sostanze ad elevato contenuto energetico, come i combustibili fossili, ma questi metodi, oltre ad esaurire risorse non rinnovabili, generano CO2 in quantità maggiori rispetto ai motori convenzionali, aggravando l’effetto serra rispetto al loro utilizzo diretto negli autoveicoli.

L’idrogeno può essere prodotto con l’elettrolisi utilizzando grandi quantità di energia elettrica prodotto dalle dighe e dalla loro acqua.

Anche l’energia nucleare può fornire quest’energia, con le implicazioni che ne conseguono. Alcune fonti “pulite” (eolico ed in un futuro il solare) in alcune regioni soleggiate, desertiche, o con venti costanti sono capaci di generare energia in un modo economicamente conveniente, specie se si tiene conto delle “esternalità” delle fonti di energia convenzionali come il petrolio (che non è rinnovabile, estremamente inquinante per l’ambiente, finanzia regimi politicamente instabili, e che in pratica obbliga a disporre truppe nei luoghi di produzione e transito) che dovrebbero essere calcolate per le fonti energetiche, ma che i maggiori governi per varie ragioni non vogliono conteggiare[senza fonte].

Comunque, le fonti “pulite” tendono a produrre energia di bassa intensità (utili per esempio a fini domestici come l’illuminazione o per macchinari a basso consumo), ma non le ingenti quantità di energia termica (più di 1000 gradi) richieste per estrarre masse significative di idrogeno con metodi come la elettrolisi termochimica. Questo è noto come il problema della produzione.

L’idrogeno ha anche una bassa densità (pari a 0,0708 g/cm3 a -253 °C). Questo significa che è necessario un serbatoio abbastanza capiente per immagazzinarlo, anche impiegando energia addizionale per comprimerlo, cosa che comporta problemi di sicurezza per l’alta pressione del gas. Il grosso e pesante serbatoio ridurrebbe l’efficienza del veicolo per via del maggiore peso da trasportare. Dal momento che è una molecola piccola ed energetica, l’idrogeno diatomico tende a diffondere attraverso ogni materiale di rivestimento che venga utilizzato per il suo contenimento, portando all’imbibizione di idrogeno dello stesso materiale, oppure indebolendo il suo contenitore. Questo viene chiamato il problema dell’immagazzinamento.

Altri proponenti si immaginano fonti di idrogeno locali in ambito rurale, anche se gli ostacoli che si frappongono ad eventuali grossi generatori di idrogeno ad alta efficienza in mezzo alla campagna sono meno gravi rispetto a quelli che si presenterebbero in ambito urbano.

La pila a combustibile (o fuel cell) è un dispositivo con prototipi ancora costosi ed ingombranti. Spesso richiedono costosi metalli della serie chimica del platino ed altre che hanno una vita utile troppo breve. Dal momento che la diffusione dell’utilizzo dell’idrogeno come una fonte portatile di energia ha senso soltanto se impiegato in pile a combustibile (la semplice combustione con l’ossigeno atmosferico in motori a combustione interna produce inquinanti come i NOx, rumore, ed ha una bassa resa energetica), le persone che auspicano una economia all’idrogeno sperano che i progressi nelle nanotecnologie e nella produzione in serie ridurrà questi problemi in modo di rendere queste pile efficaci in rapporto al loro costo.

In termini semplici, la futuribile economia dell’idrogeno sarebbe condizionata dal requisito di partenza della produzione dell’idrogeno con fonti non-fossili come quelle (ad esempio rinnovabili, nucleare), che impiegherebbe alcuni metodi (principalmente l’elettrolisi) per produrre idrogeno sotto forma di gas che sarà usato in molti settori dell’economia come una fonte di energia immagazzinabile, che lentamente sostituirebbe le fonti di gas serra come carbone, petrolio e metano, costituendo un’alternativa ecologica, ed economicamente conveniente rispetto all’odierno sistema basato su combustibili fossili.

Attualmente però l’unico sistema di produzione di idrogeno economicamente sostenibile è il reforming di materie prime fossili.

Ribadisco il concetto di “vettore di energia”: l’aria non si comprime a “gratis” nelle bombole!…bisogna spingercela dentro a forza!…per farlo bisogna usare compressori. I compressori consumano energia per lavorare. Quindi a valle del “motore ad aria compressa” non esce null’altro che aria ma a monte delle bombole di energia ne è stata utilizzata un bel pò e se questa energia o è prodotta con moderne tecniche eco-friendly (pannelli, nucleare, turbine eoliche etc…) o siamo d’accapo.

automobile usata inquina usandola ma non inquina producendola

come x il frigorifero…

mi/vi chiedo e mi/vi domando…mah…

qualcuno ha mai fatto i conti SERIAMENTE di quanto “costa” a livello inquinamento progettare e produrre una automobile ex novo?!?…cioè…quando conviene (a livello inquinamento) buttare la vecchia zozzona x prendere una nuova pulitona ma appena (forse inutilmente) prodotta?!?!…cioè…x farla + semplice ancora…

Si ragiona in teoria eh…allora…se andassimo tutti in giro solo con mezzi di trasporto vecchi e zozzoni allora la produzione sarebbe 0!…giusto?!?!…giusto!!!…e l’inquinamento conseguente sarebbe maggiore o minore di se dovessimo sostituire (quindi produrre) tutto il parco mezzi…vediamo un pò se riesco a tirar fuori qualcosa di comprensibile…

…un pò di logica:

  • A = CAR NEW
  • Z = CAR OLD
  • ip = inquinamento da produzione inteso come costo ecologico tot della produzione
  • id = inquinamento da progettazione inteso come costo ecologico tot della progettazione
  • iu = inquinamento da utilizzo inteso come costo ecologico dell’utilizzo (inteso sull’unità di tempo diciamo…1 anno)
  • y = numero di anni

quindi direi che

iuZ*y = ipA+idA+(iuA*y)

giusta?!?!…

…mettendoci dentro i numeretti (a saperli) e risolvendola in y scopriremo dopo quanti anni ha senso sostituire la vecchia vettura zozzona con la nuova direi…che ne dite?!?!…chi viene alla lavagna a risolvere?!?!…Cd0…ZK…faalba359…nobile…Raffa

dai…1000 punti cubosphera a chi mi risolve questo problema!!!!

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