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grandi e prepotenti vs piccoli e geniali

Il signor Robert Kearns all’inizio degli anni ’60 inventa e brevetta il primo tergicristallo a intermittenza.
La Ford maliziosamente e prepotentemente gli ruba tutto.
Robert non ci sta. Crede nella giustizia e nell’etica e pretende il riconoscimento pubblico da parte di Ford della paternità del suo brevetto.
Kerarns denuncia Ford.
L’azione legale sarà infinita e dolorosissima (un uomo solo contro Ford!!!) e lo porterà per un pò addirittura in manicomio e infine alla separazione da moglie e figli.
Ford negli anni gli offrirà un sacco di soldi per “chiudere pacificamente” la questione ma Robert non si lascerà mai comprare e manderà avanti la pratica legale.
15 anni !!!! dopo Ford verrà finalmente giudicata colpevole e a Kearns viene riconosciuta l’invenzione e un indennizzo totale di quasi 30 milioni di dollari.

Quest’uomo è uno dei pochi, pochissimi, sopravvissuto fisicamente e psicologicamente e economicamente a una storia che purtroppo è avvenuta e avverrà ancora tante ma tante volte.
Il più forte se ne frega dei diritti dei più piccoli e quando i forti si trovano per le mani un problema di questo tipo lo risolvono o uccidendo o comprando.

RISPETTO
GIUSTIZIA
ETICA
…aspettando…

Keith Haring

“Un vero artista è soltanto un veicolo per tutto ciò che passa attraverso di lui.
L’artista contemporaneo è responsabile verso l’umanità,
deve costantemente celebrare l’umanità e opporsi alla disumanizzazione della nostra cultura”

 

Keith Haring (scheda wiki) nasce il 4 maggio 1958 a Kutztown in Pennsylvania.
Impara a disegnare da suo padre, e si appassiona ai fumetti e ai cartoni animati.
A 18 anni, dopo il liceo, va a New York e si iscrive alla School of Visual Art dove lavora sia al disegno sia alla performance e al video. Qui conosce artisti come Simone Forti, Keith Sonnier e Joseph Kosuth.
A cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta a New York si sviluppano due tendenze, quella del Neo-espressionismo e quella del movimento creativo dei “Graffitisti” (che disegnano e scrivono con vernice spray sui muri degli edifici o sui treni della metropolitana).
Haring nutre immediatamente un deciso interesse per quest’ultima corrente artistica e incomincia a disegnare a carboncino bianco sulla carta nera applicata dalla censura commerciale sulla pubblicità abusiva.
Nascono così le sue figure sinteticamente tratteggiate da cui traspare uno spirito dissacrante e ironico.
I suoi lavori, a metà fra graffito primordiale e fumetto, lo accomunano al lavoro di Andy Warhol per l’immediatezza espressiva e per il riferimento a temi conosciuti dal grande pubblico.
Divenuto un protagonista dell’arte newyorkese e internazionale si impegna alla sensibilizzazione sull’Aids, malattia che egli stesso contrae e di cui muore a soli 32 anni (febbraio 1990).

  

In maniera semplice e lineare gli uomini stilizzati di Keith Haring diventano il simbolo di una condizione esistenziale universale. Inizialmente affronta diversi temi per poi lasciarsi affascinare dagli eventi quotidiani e di attualità come le guerre, lo sfruttamento del terzo mondo, l’intolleranza, la lotta alla droga.
Keith sente l’importanza di comunicare concetti, idee, immagini che appartengono all’esperienza comune, alla conoscenza di tutti.
I suoi disegni decorano la città, rendendo uniche , singolari e cariche di energia le superfici metropolitane spesso squallide e insignificanti.

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