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Perchè i politici mi fanno incazzare come una bestia

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main-qimg-73e3cc462cadd3f6218ced46d05774d7-cHanno imposto false priorità alla nazione.
Hanno bloccato il parlamento per mesi (approssimando gravemente per difetto).
Sono stati scardinati principi fondamentali della comunicazione cambiando significato a parole importanti ed antiche.
Hanno usato illegittimamente (fiducia,…) strumenti illegittimi (canguri, decreti l,egge milleproroghe…) con una maggioranza illegittima.
Hanno provato a vincere pure con le fritture di pesce…figurati quel che NON sappiamo.
Hanno detto qualsiasi cosa ed il contrario di tutto a giorni alterni.
Hanno ignorato molti risultati referendari a loro uso e consumo.
Da generazioni evitano il gabbio con immunità parlamentari che nulla hanno a che fare con la libertà politica.
Sono collusi con sistemi di criminalità organizzata ma le prescrizioni (da loro stabilite) lascia loro la libertà di scrivere altre leggi (che poi valgono per tutti).
Hanno monopolizzato i media informativi pubblici e “old” (tv e carta stampata) per violentare le menti di chi tv e stampa usa per informarsi: gli anziani.
Hanno omesso sistematicamente, con palese metodo consapevole e calcolatorio anni di informazioni e dati.
Hanno provato a comprare consenso coi vari 80€ etc nel migliore stile “voto di scambio”.
Hanno ignorato i diritti del popolo per portare sulle nostre tovaglie a quadri gli interessi di pochi poteri extranazionali.
Hanno depenalizzato il reato di abuso della credulità popolare per poi mentire senza pudore.
Hanno abusato del potere e denaro per far valere le proprie ragioni ignorando il raziocinio, la sostanza, e la logica.
Hanno obbligato al lavoro non conseziente e non retribuito migliaia di studenti.
Hanno dato il denaro dei cittadini ai loro creditori.
Si incontrano segretamente tra di loro per organizzare compatte strategie pubbliche contro il cittadino comune.
Hanno dato ordini che hanno ucciso ragazzi in piazza.
Confondono i milioni coi miliardi e sempre a loro vantaggio dialettico.
Hanno finto per decenni di difendere il giusto e l’etico.
Hanno tradito il loro passato e la nostra storia e la libertà e il nobile significato del mestiere.
Nei decenni hanno scardinato la base della sana società: la scuola e la cultura.
Tradiscono la costituzione (articolo 11) ogni anno senze più nemmeno il buon gusto di farlo segretamente.
Tengono segreti i nomi e i valori dei loro finanziamenti illeciti.
Si passano lo scettro di mano in mano infischiandosene del diritto/dovere del popolo elettore.
Destinano fiummi di soldi a priorità discutibili trascurandone altre mortali (aggiornamento antisismico, sicurezza edifici pubblici, ricerca scientifica, inquinamento…).
Mandano i loro figli alle scuole private e parlano di scuola pubblica.
Vanno a curarsi in cliniche private e parlano di ospedali pubblici.
Hanno dissolto migliaia di miliardi nel nulla dei giochi finanziari del debito sul debito sul debito.
Decidono fino a quati anni devi spaccarti la schiena prima di prendere la pensione mentre hanno benefici e stipendi a vita anche se lavorano 3 mezze giornate alla settimana per 2 mesi in tutta la vita.
Non si preoccupano di aggiornarsi sulle materie di cui opinano e legiferano.
Non parlano inglese e spesso nemmeno l’italiano.
Mentono pure sui loro passati scolastici.
Sono sempre apocalitticamente arroganti coi cittadini (loro datori di lavoro) e zerbini coi loro padroni segreti.
Gestiscono ed operano società segrete illegali e criminogene da svariati decenni.
Quando riuniti in parlamento detenfono il record nazionale si densità criminale nazionale (il doppio di scampia!).
Comprano immobili al costo di lecca lecca.
Senza obbligo alla responsabilità colposa sfasciano attività commerciali con pressioni fiscali ingestibili.
Insiltano sistematicamente l’intelligenza del cittadino bestemmiando slogan e pensierini da prima elementare adducendo la spiegazione che “non possiamo addentrarci”.
Sappiamo che si drogano regolarmente (iene qualche anno fa) ma giudicano come santi.
Alimentano mercati illegali con comportamenti illegali (prostituzione, droghe…).
Spesso sono loro stessi “imprenditori” di attività illegali.
Raccomandano parenti e amici per dieci generazioni.
Esibiscono con orgoglio il disprezzo delle regole come “status symbol” da ammirare e desiderare e imitare (senza documenti a votare?!!!,…).
Fanno della incoerenza morale e logico intellettuale una pratica quotidiana.
Ma soprattutto, mancano di essere eccellenti in ogni campo, loro che da noi son pagati per essere eccellenti; mancano di essere guida e ispirazione; ed il “mancato guadagno” che ne segue è assolutamente incalcolabile, il danno è irrecuperabile e durerà per secoli e secoli.
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In politica certamente le parole e gli stili comunicativi sono fondamentali.
Sono fondamentali perché la sostanza non lo è più.
Non lo è più perché la dimentichiamo ogni giorno.
“Ma chi dimentica la storia è condannato a ripeterla” (George Santayana):
Hanno imposto false priorità alla nazione.
Hanno bloccato il parlamento per mesi (approssimando gravemente per difetto).
Sono stati scardinati principi fondamentali della comunicazione cambiando significato a parole importanti ed antiche.
Hanno usato illegittimamente (fiducia,…) strumenti illegittimi (canguri, decreti l,egge milleproroghe…) con una maggioranza illegittima.
Hanno provato a vincere pure con le fritture di pesce…figurati quel che non sappiamo.
Hanno detto qualsiasi cosa ed il contrario di tutto a giorni alterni.
Hanno ignorato molti risultati referendari a loro uso e consumo.
Da generazioni evitano il gabbio con immunità parlamentari che ormai nulla più hanno a che fare con la libertà politica.
Sono collusi con sistemi di criminalità organizzata ma le prescrizioni (da loro stabilite) lasciano loro la libertà di scrivere altre leggi (che poi valgono per tutti).
Hanno monopolizzato (proprietà diretta o controllo) i tradizionali media informativi pubblici e (tv e carta stampata) per violentare le menti di chi tv e stampa usa ancora per informarsi: gli anziani.
Hanno omesso sistematicamente, con palese metodo consapevole e calcolatorio, anni di informazioni e dati.
Hanno provato a comprare consenso (coi vari 80€ etc) nel migliore stile “voto di scambio”.
Hanno ignorato i diritti del popolo per portare sulle nostre tovaglie a quadri gli interessi di pochi poteri extranazionali.
Hanno depenalizzato il reato di “abuso della credulità popolare” per poi mentire senza pudore.
Hanno abusato di potere e denaro per far valere le proprie ragioni ignorando il raziocinio, la sostanza, e la logica.
Hanno obbligato al lavoro non conseziente e non retribuito migliaia di studenti.
Usano denaro dei cittadini per saldare loro debiti personali.
Si incontrano segretamente tra loro per organizzare compatte strategie pubbliche contro il cittadino comune.
Hanno dato ordini che hanno ucciso ragazzi in piazza.
Confondono spesso i milioni coi miliardi…ma sempre a loro vantaggio dialettico.
Hanno finto per decenni di difendere il giusto e l’etico.
Hanno tradito il loro passato e la nostra storia e la libertà e il nobile significato del loro mestiere.
Nei decenni hanno scardinato la base della sana società: la scuola e la cultura.
Tradiscono la costituzione (articolo 11) ogni anno senze più nemmeno il buon gusto di farlo di nascosto.
Tengono segreti i nomi e i valori dei loro finanziamenti illeciti.
Si passano lo scettro di mano in mano infischiandosene del diritto/dovere del popolo elettore.
Destinano fiummi di soldi a priorità discutibili trascurandone altre mortali (aggiornamento antisismico, sicurezza edifici pubblici, ricerca scientifica, ambiente, inquinamento…).
Mandano i loro figli alle scuole private e parlano di scuola pubblica.
Vanno a curarsi in cliniche private e parlano di ospedali pubblici.
Hanno dissolto migliaia di miliardi nel nulla dei giochi finanziari del debito sul debito sul debito.
Decidono fino a quati anni devi spaccarti la schiena prima di prendere la pensione mentre hanno benefici e stipendi a vita anche se lavorano 3 mezze giornate alla settimana per 2 mesi in tutta la vita.
Non si preoccupano di aggiornarsi sulle materie di cui opinano e legiferano.
Non parlano inglese e spesso nemmeno l’italiano.
Mentono pure sui loro passati scolastici.
Sono sempre apocalitticamente arroganti coi cittadini (loro datori di lavoro) e zerbini coi loro padroni segreti.
Gestiscono ed operano società segrete illegali e criminogene da svariati decenni.
Quando riuniti in parlamento detengono il record nazionale si densità criminale (il doppio di scampia!).
Comprano immobili al costo di lecca lecca…a loro insaputa.
Senza obbligo alla responsabilità colposa sfasciano attività commerciali con pressioni fiscali ingestibili.
Insultano sistematicamente l’intelligenza del cittadino bestemmiando slogan e pensierini da prima elementare adducendo la spiegazione del “non possiamo addentrarci in questa sede”.
Sappiamo che si drogano regolarmente (iene qualche anno fa) ma giudicano come fossero santi.
Dicono di essere cristiani cattolici ma si sposano 3 volte e nel matrimonio vanno pure a puttane…regolarmente.
Alimentano mercati illegali con comportamenti illegali (prostituzione, droghe…).
Spesso sono loro stessi “imprenditori” di attività illegali.
Raccomandano (e piazzano) parenti e amici per due generazioni…minimo…tutti…nessuno escluso.
Esibiscono con orgoglio il disprezzo delle regole come “status symbol” da ammirare e desiderare e imitare (senza documenti a votare?!!!,…).
Fanno della incoerenza morale e logico-intellettuale una pratica quotidiana.
Ma soprattutto, mancano di essere eccellenti in ogni campo.
Loro che da noi son pagati per essere eccellenti mancano di essere guida e ispirazione.
Ed il “mancato guadagno” che ne segue è assolutamente incalcolabile, il danno è irrecuperabile e durerà per secoli e secoli.

I Fiumi

I FIUMI
Cotici il 16 agosto 1916

Mi tengo a quest’albero mutilato
Abbandonato in questa dolina
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla luna

Stamani mi sono disteso
In un’urna d’acqua
E come una reliquia
Ho riposato

L’Isonzo scorrendo
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato
Come un acrobata
Sull’acqua

Mi sono accoccolato
Vicino ai miei panni
Sudici di guerra
E come un beduino
Mi sono chinato a ricevere
Il sole

Questo è l’Isonzo
E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo

Il mio supplizio
È quando
Non mi credo
In armonia

Ma quelle occulte
Mani
Che m’intridono
Mi regalano
La rara
Felicità

Ho ripassato
Le epoche
Della mia vita

Questi sono
I miei fiumi

Questo è il Serchio
Al quale hanno attinto
Duemil’anni forse
Di gente mia campagnola
E mio padre e mia madre.

Questo è il Nilo
Che mi ha visto
Nascere e crescere
E ardere d’inconsapevolezza
Nelle distese pianure

Questa è la Senna
E in quel suo torbido
Mi sono rimescolato
E mi sono conosciuto

Questi sono i miei fiumi
Contati nell’Isonzo

Questa è la mia nostalgia
Che in ognuno
Mi traspare
Ora ch’è notte
Che la mia vita mi pare
Una corolla
Di tenebre

Giuseppe Ungaretti, I Fiumi (in “L’Allegria”), 1931

Tematica duplice ne I fiumi, una celebre poesia che compare nella raccolta “L’Allegria” (1931) in cui Giuseppe Ungaretti rievoca, con i propri ricordi personali, i fiumi che li hanno attraversati.

 

 

Il primo tema è il recupero del passato attraverso la memoria e il secondo tema è il ristabilimento di un rapporto di armonia con il creato, che l’esperienza della guerra sembra aver infranto. Bagnandosi nelle acque dell’Isonzo, il poeta ha la sensazione di essere in piena sintonia con l’universo e con sé stesso. Ciò l’induce a ripensare a tutti i fiumi che ha conosciuto, simbolo delle diverse tappe della sua vita: il Serchio, legato alle vicende dei suoi avi, il Nilo, che lo ha visto crescere negli anni della fervida giovinezza egiziana, La Senna, che ha accompagnato la sua maturazione durante il periodo parigino» (Marzio Dardano I testi, le forme, la storia, Palombo editore pagina 789).

Nella prima parte della poesia il poeta descrive sè stesso immerso nella sua condizione esterna, ambientale, presso una dolina, [una formazione tipica del paesaggio carsico, una cavità di forma approssimativamente circolare che si è creata ad opera dell’acqua che scorre o precipita sulla roccia calcarea ndr.]. Quindi descrive il suo stato d’animo di reduce dalla guerra. Disteso nel letto del fiume Isonzo si sente come una reliquia, un frammento superstite – e pertanto maggiormente prezioso – di un resto mortale, si sente come uno dei sassi levigati su cui cammina con movenze d’acrobata, sotto il sole, il cui calore benefico riceve con la stessa familiarità di un beduino.

Ora affidato alle “mani” amorevoli dell’Isonzo il poeta si riconosce parte dell’universo, cosciente che il suo rammarico è frutto sempre di una disarmonia con il creato. Le acque del fiume lo lavano e lo purificano e gli danno una rara innocente felicità. Ungaretti rammenta i fiumi che hanno accompagnato la sua vita. Il Serchio, fiume della toscana, dove ha attinto l’acqua la sua stirpe. Il Nilo, che lo ha visto nascere e crescere adolescente. La Senna, il fiume di Parigi, dove il poeta ha conosciuto se stesso. Il ricordo di questi fiumi affolla la memoria nostalgica dell’uomo, ora che la sua vita è oscura e che sembra una collana di tenebre, perché «le tenebre della notte evocano l’immagine di una vita piena di incognite, racchiusa in un cerchio oscuro di timori e di presagi di morte» (Maurizio Dardano) .

 

 

 

 

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