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caffè deodora il frigo

Se avete il frigo puzzone e non avete tempo/voglia di pulirlo da cima a fondo metteteci dentro un pò di caffè…dicono che er mejo der mejo sia usare una manciata di chicchi integri un pò in giro sparsi sui ripiani e nei cassettini…una mia amica ha risolto la puzza con un piattino con su un paio di cucchiaini di macinato.

Molto CuboSpherico a mio avviso.

Saluti a tutti e buoni frighi senza puzze a tutti.

Detersivi naturali (e biologici)

vi segnalo due filmati molto utili per risparmiare, e soprattutto per non inquinare!!

consigli generici per pulire tutta la casa:

come preparare in cucina il detersivo per i piatti:

il metano infos generali

da Wikipedia (link):

Il gas naturale compresso a 220 [bar] viene usato come alternativa meno inquinante ad altri carburanti. Viene comunemente chiamato “metano” anche se in realtà è una miscela di gas, composta in gran parte da metano ma anche da altri idrocarburi leggeri.

Nel 2003, gli stati con il maggior numero di veicoli a gas erano Argentina, Brasile, Pakistan, India, Italia.

Il risparmio economico a parità di percorrenza ottenibile con un’auto a metano è di circa il 60% rispetto alla benzina e al gasolio.
Inoltre il gas naturale possiede, fra tutti i combustibili fossili, il rapporto più elevato tra energia sviluppata e quantità di anidride carbonica emessa.

Da notare che i distributori di metano italiani prelevano direttamente dalla rete che fornisce anche le utenze domestiche e industriali, non dispongono di cisterne nelle quali è immagazzinato il metano liquido. L’Italia è il Paese più metanizzato al mondo, che possiede più chilometri di condutture, premessa necessaria per creare una rete di distributori per autoveicoli altrettanto capillare. In questo modo, viene meno un trasporto di un materiale potenzialmente esplosivo in mezzi su gomma, e l’inconveniente legato all’assenza di combustibile durante gli scioperi degli autotrasportatori.

Per quanto riguarda la tipologia più classica e diffusa di auto bifuel metano-benzina, l’installazione dell’impianto a posteriori consente di avere un’auto ibrida che si muove a benzina, oppure a metano (attivando un apposito pulsante). Il metano è commercializzato allo stato gassoso e vengono riempite le bombole installate sulla vettura.

Il sistema misura la massa del gas che viene erogato e per questo il prezzo del carburante è espresso in funzione non del volume ma della massa. Attualmente (agosto 2007) il prezzo medio al distributore è di circa 83 centesimi di euro al kg. Un kg di metano equivale all’incirca ad 1,5 litri di benzina.

L’autonomia della vettura dipende dalla capacità delle bombole installate e può variare considerevolmente, mediamente per un’auto di segmento “B” con carrozzeria a 2 volumi la capacità in litri installabile varia da 60 a 80 litri, con una capacità di carica espressa in kg di circa 10/13 kg di metano compresso, un costo di circa 8/11 € a pieno e un’autonomia intorno ai 200/300 km. Le auto di taglia maggiore (SW-monovolume) possono arrivare a caricare 20 o più kg di metano compresso per un’autonomia che può variare tra i 350 e i 450/500 km a seconda del consumo, del percorso e dello stile di guida dell’autista.

Siccome il metano è un gas, tra un pieno e l’altro ci possono essere differenze considerevoli di carica in kg (dipende dalla temperatura, dalla densità del metano stesso, dalla provenienza del gas (produzione italiana o russa hanno una percentuale di metano intorno al 98/99%; il metano di provenienza olandese si aggira sull’87/90% e tra l’80 e l’85% per l’algerino), dalla taratura della pressione di stacco dell’erogatore etc…). D’estate perciò si carica tendenzialmente di meno e d’inverno si carica tendenzialmente di più, con variazioni anche del 15% tra le due stagioni.

Il costo dell’impianto è di circa 1500/1800 € per il tradizionale (aspirato) per salire a circa 2200/2600 € per il sequenziale.

Al cambio macchina si può recuperare una parte dell’impianto (ad esempio le bombole e le valvole delle stesse) con un risparmio fino al 30% sulle nuove installazioni; per questo in teoria il costo maggiore si avverte al primo montaggio, ma questo solo fino ad un certo punto, infatti le auto più recenti richiedono quasi obbligatoriamente l’installazione di impianti sequenziali fasati per evitare conflitti con l’elettronica di bordo e relativi malfunzionamenti dell’impianto gas.

Esistono anche vetture alimentate a solo metano, dette “monovalenti” o con una piccolo serbatoio di riserva di benzina di capacità inferiore a 15 litri, in effetti bivalenti ma che per la normativa europea vengono ugualmente classificate come “monovalenti”. Questa soluzione è stata introdotta perchè le vetture monovalenti godono di esenzioni fiscali: in Italia viene scontato del 75% il bollo auto.

Le vetture “bivalenti” invece vengono fiscalmente trattate come i corrispondenti modelli a benzina, in quanto per il fisco italiano fa fede la potenza massima dichiarata, che è quella con alimentazione a benzina, appunto.

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