Tag: situazione

Madagascar: equilibrio politico traballante

Il governo ‘repubblicano’ creato dal fronte di Andry Rajoelina “costituisce una violazione degli accordi precedenti che miravano alla formazione di un esecutivo di unità nazionale”: lo afferma un comunicato del Consiglio per la pace e la sicurezza dell’Unione Africana (UA) esprimendo “profonda preoccupazione per le tensioni causate dalla decisione delle autorità militari di creare quello che è stato definito un ‘governo di unità nazionale’ ma che non prevede la partecipazione delle altre parti politiche”. Intanto nel paese, la decisione di Rajoelina ha sollevato critiche e disapprovazione; un estremo tentativo di risolvere l’impasse è stato fatto dall’ex-presidente Albert Zafi che ha comunicato agli schieramenti presenti ai negoziati di Maputo un ultimatum di 72 ore per riavviare il dialogo. “Scaduto questo termine – afferma Zafi – sarà chiaro che i precedenti accordi sono stati violati con le conseguenze che questo comporta”. In base all’accordo preliminare raggiunto il 9 Agosto scorso a Maputo, i quattro movimenti presenti ai colloqui si impegnavano a creare un governo di unità nazionale che guidasse il paese verso nuove elezioni entro 15 mesi.

fonte: MISNA.it

CentroAmerica: banane, miliardi, politica, droga, rivoluzioni e diritti umani calpestati

ricapitolo alcuni FATTI CERTI…le considerazioni le lascio a voi:

1) la Chiquita nel 2007 ha fatturato più di 4 mila miliardi di dollari
2) la Chiquita in Honduras produce circa otto milioni di casse di ananas e 22 milioni di casse di platano all’anno
3) gli honduregni eleggono democraticamente Manuel Zelaya
4) Zelaya con le riforme del lavoro aumenta il salario minimo del 60%
5) Chiquita “dona” circa 2 milioni di dollari ai paramilitari dell’Autodifesa Unita della Colombia (gruppo di estrema destra fondato da Salvatore Mancuso (re del narcotraffico))
6) il 28 giugno 2009 i militari honduregni con un golpe fanno cadere il governo di Manuel Zelaya
6) il Tribunale federale di Washington condanna Chiquita a una pena pecuniaria di 25 milioni di dollari

World Travel Watch: infos sicurezza nazioni del mondo

Ottimo sito!!
Notizie da tutto il mondo sulle questioni di sicurezza locali: agitazioni, guerre, epidemie, carestie, elezioni.
link al sito

Da usare prima di partire per un viaggio per conoscere la situazione dei posti che si stanno per visitare.

Da usare per sapere cosa sta succedendo qui, lì e là…

Aquila terremotata dimenticata (3 mesi dopo)

5Almeno una ventina di persone, conoscenti e amici che sanno quello che è accaduto alle 3:32 del 6 aprile, ma che nell´ultima settimana mi hanno chiesto se fossi tornato all´Aquila per preparare gli esami. Forse mi devo scusare con loro, perchè la mia risposta ha sistematicamente destato un pò di imbarazzo: “L´Aquila non esiste più” “Ah già, scusami” Ah già. Ma è giustificabile. Ormai le reti nazionali non parlano più del terremoto dell´Aquila, troppo prese a parlare prima della crisi coniugale del premier, poi della crisi economica ormai superata brillantemente dalla nostra nazione,poi della pseudo-crisi dell´amministrazione siciliana, poi delle quotidiane crisi di nervi di questo o quel politicante. Queste sì che sono notizie. E quelle rare volte che si parla ancora del terremoto dell´Aquila i toni sono esaltanti, c´è chi lo definisce “il successo del governo”, chi parla del “miracolo del premier”. Si parla di ricostruzioni avvenute, di problemi risolti. NON È VERO. Le notizie riportate sono solo specchieti per le allodole, azioni di facciata per mostrare un fantomatico intervento-lampo del governo. La verità è tutt´altra. La gente ormai da quasi due mesi vive in tenda, e lo fa sia negli afosissimi pomeriggi dei giorni scorsi, sia nelle notti di vento e pioggia, come questa. E quelli che sono negli alberghi sulla costa si godono ancora per poco il sogno di una lunga e gratuita vacanza al mare, ormai in attesa (a giorni) di essere messi alle porte in vista dell´inizio imminente della stagione balneare. Di costruzioni per ora nemmeno l´ombra, perchè fino al G8 dell´Aquila si deve lavorare per accogliere i rappresentanti delle più grandi nazioni del mondo. A mandare avanti la baracca ci sono i volontari della Protezione Civile, i volontari dei Vigili del Fuoco, i volontari delle varie Associazioni di Pubblica Assistenza, che si spaccano la schiena per mantere vivibile la condizione ma sempre più si lamentano della scarsa presenza dello Stato, della scarsità di fondi (3.1 miliardi in 24 anni sono BRICIOLE), dei ritardi nei lavori (ad ora, nessuna delle promesse fatte nelle subito successive al terremoto è stata mantenuta). E se si lamentano di ciò i volontari che dopo una settimana tornano nelle loro tiepide case, come direbbe Primo Levi, pensate come possono stare le persone che una casa dove tornare non ce l´hanno affatto, che non sanno più cos´è la privacy, che sognano una doccia dignitosa. Non mi sembra il quadro di un successo, questo. Non mi sembra una situazione risolta. Lo scopo di questa mail è solo ricordare a tutti che non sentire più notizie in tv non vuol dire che ora tutto sia tornato alla normalità. RICORDATELO: L´EMERGENZA NON È FINITA.
…nel frastuono del niente quotidiano occorrono tante piccole grida per ricordare cos´è un briciolo di dignitosa umanità. Grazie di cuore.
Un ex-residente all´Aquila Roberto Cherubini

Powered by Cubosphera.net