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fuori i carabinieri italiani, dentro la polizia europea

eurogendfor

Carabinieri. Inizia lo scioglimento dell’Arma…La legge n.84 del 12 giugno 2010 riguarda direttamente l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a polizia locale di secondo livello. Allo stesso tempo, l’art.4 della medesima legge introduce i compiti dell’Eurogendfor

La cessione di parti di sovranità procede a passo spedito.
Ogni giorno di più mi convinco che questa Europa è una stupidaggine molto pericolosa.
Stiamo rinunciando a pezzi di storia e di sovranità, ad una delle poche istituzioni che funzionava davvero, stiamo mettendo a comune parti di Stato senza avere uno Stato e neppure un progetto. Siamo dei pazzi sconsiderati.
La polizia comune sarà un organo sovranazionale di controllo che sfuggirà alla sovranità del popolo e non essendoci un unico Stato, con rappresentanti eletti, sarà guidata come tutti gli organi europei da un commissario ad hoc, eletto da nessuno, nominato dai soliti.
A me sembra di vivere dentro un romanzo di Orwell, o dentro ad un film come Matrix, mi sembra di vivere un incubo.

Ci fanno di tutto e sopportiamo di tutto.
L’Europeo è uno zombi.
E’ morto ma nessuno glielo ha ancora comunicato!!

Quote latte

Quando parliamo di quote latte, indichiamo delle soglie ben precise (espresse in kg) riguardanti la produzione del latte che variano di Paese in Paese all’interno dell’Unione Europea. Oltre questi limiti, la produzione viene fortemente tassata con delle imposte disincentivanti.

Ogni acquirente di latte all’ingrosso (un caseificio per esempio) deve tenere uno specifico registro delle consegne da parte dei produttori, una volta superata la specifica quota latte, sarà trattenuto il prelievo stabilito dalle norme comunitarie, sottraendolo dai pagamenti periodici per il latte acquistato.

Lo scopo delle quote latte è quello di evitare una abbondanza dell’offerta di latte, al fine di tutelare il mercato stesso e scongiurare il fallimento di numerosi produttori. L’idea, oltre a stabilizzare i redditi del settore, rappresenta un salvagente per i piccoli produttori e soprattutto un notevole risparmio di sovvenzioni pubbliche che altrimenti verrebbero versate per salvare i produttori più deboli incapaci di sopravvivere alle fluttuazioni dei redditi.

In Italia, siamo nel 1984, venne assegnato il valore della produzione di latte riferita all’anno precedente, ossia 8823 migliaia di tonnellate di latte, da ripartire adeguatamente fra i produttori sul territorio nazionale. Questo valore subì diverse modifiche nel corso del tempo, sino ad arrivare ad un aumento del 5% nel 2009. Nonostante ciò, fin’ora l’Italia ha complessivamente pagato oltre 4,5 milardi di € di multe (di cui 1,7 miliardi della totalità pagati dallo Stato) per aver più volte superato la quota latte assegnata, e questo ha scatenato una netta opposizione da parte dell’Unione Europea, la quale  sostiene che l’ingerenza dello Stato in questi casi, oltre a rappresentare una vera e propria sovvenzione per i produttori, vanifica lo scopo principale dell’istituzione delle quote latte.

R. The Rabbit

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