Autore: RoMa Pagina 1 di 2

i nuovi valori ed il senso della vita

È cambiato il senso della vita.
C’è meno spiritualità e più materialismo.
La tecnologia è stata male interpretata: ogni conquista scientifica e tecnologica viene colta come un passo verso il compimento del piacere (meno fatica) ed un allontanamento da qualsiasi forma di credo.
L’egoismo è la negazione della vita alla quale viene preferita una condizione di puro piacere personale.
Credere in qualche cosa significa sostanzialmente avere la consapevolezza di far parte di un disegno più vasto.
Chiudersi nel proprio egoismo è non partecipare al disegno, addirittura opporsi.
“…questa nostra civiltà è fallita culturalmente…”
Le ultime generazioni hanno cancellato ogni riferimento, a cominciare dal più importante: il valore ed il ruolo della famiglia.
I gesti quotidiani son cambiati perché i valori son diversi. Dai gesti semplici nascono i grandi cambiamenti quotidiani.
Nel bene e nel male è cambiato il senso della vita.
C’è meno spiritualità e più materialismo.
La tecnologia è stata male interpretata: ogni conquista scientifica e tecnologica viene colta come un passo verso il compimento del piacere (meno fatica) ed un allontanamento da qualsiasi forma di credo.
L’egoismo è la negazione della vita alla quale viene preferita una condizione di puro piacere personale.
Credere in qualche cosa significa sostanzialmente avere la consapevolezza di far parte di un disegno più vasto.
Chiudersi nel proprio egoismo è non partecipare al disegno, addirittura opporsi.
Modern Family

fuori i carabinieri italiani, dentro la polizia europea

eurogendfor

Carabinieri. Inizia lo scioglimento dell’Arma…La legge n.84 del 12 giugno 2010 riguarda direttamente l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a polizia locale di secondo livello. Allo stesso tempo, l’art.4 della medesima legge introduce i compiti dell’Eurogendfor

La cessione di parti di sovranità procede a passo spedito.
Ogni giorno di più mi convinco che questa Europa è una stupidaggine molto pericolosa.
Stiamo rinunciando a pezzi di storia e di sovranità, ad una delle poche istituzioni che funzionava davvero, stiamo mettendo a comune parti di Stato senza avere uno Stato e neppure un progetto. Siamo dei pazzi sconsiderati.
La polizia comune sarà un organo sovranazionale di controllo che sfuggirà alla sovranità del popolo e non essendoci un unico Stato, con rappresentanti eletti, sarà guidata come tutti gli organi europei da un commissario ad hoc, eletto da nessuno, nominato dai soliti.
A me sembra di vivere dentro un romanzo di Orwell, o dentro ad un film come Matrix, mi sembra di vivere un incubo.

Ci fanno di tutto e sopportiamo di tutto.
L’Europeo è uno zombi.
E’ morto ma nessuno glielo ha ancora comunicato!!

storia e scienza del reddito di cittadinanza

reddito di cittadinanza

Pochi sanno che il reddito di cittadinanza, sbandierato ai quattro venti come mirabile intuizione di Beppe Grillo, fu argomento di proposta di legge presentata proprio di Teodoro Buontempo il 18 maggio del 2006.

Proposta di legge per la proprietà popolare della moneta e distribuzione di un reddito di cittadinanza.
Questa proposta non nasce ovviamente da M5S, come qualche giornalista/giornalaio ha tentato di far credere, ma fa parte di un filone politico/economico che appartiene alle proposte di fiscalità monetaria di gente come Ezra Pound e del prof. Auriti, intese come critica al capitalismo finanziario e per il superamento delle sue distorsioni.

L’idea nasce dalla considerazione che la fiscalità sulla produzione e sul consumo finisce per incidere sui prezzi e diminuisce il potere d’acquisto.
Questo genera tra l’altro un circolo vizioso sul debito pubblico in quanto le entrate dello Stato dipendono direttamente dalla tassazione su produzione di reddito e consumi e quindi spostare l’imposizione fiscale sul possesso di denaro diventa lo strumento più efficace per l’abbattimento del debito stesso.
Pound ed Auriti non si conobbero, ma furono legati dalle stesse idee.
Pound aveva capito che la moneta non è una merce ma l’espressione di un accordo, di una convenzione, per cui il credito deve essere affidato non già alle banche ma allo Stato, che lo garantisce con l’onestà e il lavoro dei suoi cittadini.
«Il tesoro di una nazione è la sua onestà.» E nei “Cantos” esprime il pensiero sull’usura: «Con usura nessuno ha una solida casa / di pietra squadrata e liscia / per istoriarne la facciata, / (…) / Carogne crapulano / ospiti d’usura. » (Contro l’usura, Canto XLV)

Ezra Pound pose cinque domande alle quali non aveva mai risposto nessuno:
moneta,
credito,
interesse,
usura e
circolazione;
Giacinto Auriti ne “Il Paese dell’Utopia” offre ai quesiti di Pound risposte precise. Una continuità ideale che li unisce nella scuola degli economisti eretici.
“Chi crea il valore della moneta – dice Giacinto Auriti – non è chi la stampa, ma il popolo che l’accetta come mezzo di pagamento”, mentre i banchieri, i grandi usurai, si appropriano del valore monetario, usandolo come mezzo di dominazione ed imponendo all’umanità il signoraggio del debito.
Ed ecco allora la geniale soluzione del problema: la proprietà popolare della moneta, che restituisca al popolo il maltolto dei valori monetari che esso crea.
L’auspicio è che siano i governi a gestire l’emissione monetaria ed a ripartire gli utili, come diritto di cittadinanza, a tutti i cittadini.
Tornando a Buontempo, è pleonastico dire che quel Parlamento, come tutti i parlamenti precedenti e successivi, più vicino agli interessi del Banche che a quelli del Popolo, quel disegno di legge non lo prese neppure in considerazione.

il popolo americano fonda le sue radici sulla menzogna

WOUNDED KNEE

In America stanno mettendo all’asta l’area che fu teatro dell’Ultimo Massacro dei Sioux. WOUNDED KNEE. Era stata considerata Area Protetta , ma non c’è mai stata una sola volta che la parola data sia stata rispettata e quest’ultimo affronto ne è l’ennesima dimostrazione. Il brano del Film (tratto dall’omonimo libro di Dee Brown) che rilancio è bellissimo e struggente. Toro Seduto mi emoziona più di quanto non abbia fatto un secolo dopo l’I’ve a dream di M.L.King. Cavallo Pazzo, tre metri ancor più su, si rifiutò sempre di partecipare a quelle farse.

Il popolo americano fonda le sue radici sulla Menzogna.

comprare italiano per risollevare l’economia nazionale

made in italy

Un paese con struttura industriale basata su piccole e medie imprese vive di mercato interno.
L’export aiuta, ma le piccole aziende non reggono la concorrenza delle grandi multinazionali e quindi sono destinate a settori di nicchia, idee e qualità, che non bastano per risollevare l’economia.
Da noi, invece, accade esattamente il contrario, ci comportiamo come quei paesi che hanno al contrario grandi gruppi industriali e finanziari che rendono solo se proiettati sui grandi scenari mondiali.
La nostra é una realtá diversa, che si perde se messa a confronto con produzioni di massa, di basso costo e scarsa qualitâ. Per rilanciare la nostra economia, viste le rigide regole imposte dalla moneta unica di possibilitâ quasi non ce ne sono.

Una, indicata da qualche illuminato, consiste nella trasferire la fase di finanziamento alle imprese dal privato al pubblico, dalle banche alla Cassa depositi e Prestiti, alla tedesca per fare un esempio, ma questa è una scelta “POLITICA”, una scelta di autonomia, che necessita tra l’altro di un potenziamento della stessa Cassa fino ad una dimensione maggiore di 3-4 volte quella attuale.

C’é anche un altro metodo, interessante ma altrettanto complesso, che un Governo per non infrangere le regole della Concorrenza non puo’ indicare, è semplice come l’uovo di Colombo: l’Autarchia come scelta individuale.
Cominciamo a COMPRARE ITALIANO, SOLO ITALIANO. Almeno per il breve-medio periodo , per il tempo necessario che le nostre imprese si riprendano, e che torni ad esserci lavoro. Anche a costo di ulteriori sacrifici, COMPRIAMO ITALIANO, basta stoffe, attrezzi, elettrodomestici cinesi, basta prodotti della concorrenza europea, basta straniero, almeno per un po’, almeno in parte.

Se possibile COMPRATE ITALIANO.

Mussolini secondo altri

Ho indugiato un pò prima di riportare alcuni giudizi su Mussolini di uomini, storici, politici e statisti che hanno fatto la STORIA. Ho deciso di farlo anche se il rischio di essere frainteso è ovviamente forte, ed affermare che le leggi razziali del ’38 furono indiscutibilmente il più grave ed imperdonabile errore commesso non basta certo ad avere la certezza di non essere frainteso. Comunque ho deciso di farlo perchè sfogliando alcune pagine di internet ho trovato alcuni giudizi addirittura sorprendenti per il loro contenuto ed ancor più chi li aveva elaborati, giudizi, tanto coincisi quanto chiari. il primo, tra i più sorprendenti:

Palmiro Togliatti :“Noi comunisti facciamo nostro il programma fascista del 1919, che è un programma di pace, di libertà, di difesa degli interessi dei lavoratori”(Amendola -Storia del PCI-1921-1943, pag. 260-261)

Rudyard Kipling: “sappiatelo sempre amare questo meraviglioso vostro fratello , che protegge i vostri interessi ed il vostro avvenire Vogliategli bene sempre, con un affetto ideale costante; pensate che per l’Italia Egli e’ tutto”

Giulio Andreotti: “Nessun rilievo si può fare alla correttezza di Mussolini nella gestione finanziaria dello Stato” su LA TERRA dal 1942 al 1943.

Isaak Babel, scrittore sovietico e cantore dell’armata rossa, nel 1932: ”…Il cambiamento era enorme, le ferrovie migliori d’Europa, la miseria era diminuita…c’erano i nostri ingegneri giunti per imparare ….in genere si può dire che al mondo oggi non c’è governo migliore di quello italiano.”

Chamberlain, Ministro degli esteri inglese scrive nel 1926 “Il signor Mussolini è un uomo meraviglioso….sta lavorando per la grandezza della Nazione…E’ fascista perché è italiano , non fa che tentare di correggere le manchevolezze impresse nel carattere degli italiani dalle vicissitudini della loro storia”

Luigi Pirandello, ma più moderato : “Mussolini recita, da protagonista, nel teatro dei secoli”

Franklin Delano Roosevelt: nel 1933: “ Mussolini deve passare alla Storia non soltanto come il restauratore delle fortune della sua Patria, ma anche come costruttore di una migliore forma di convivenza tra i popoli”
“Sono davvero ammirato di come Mussolini concepisce e risolve i maggiori problemi del giorno”

Revisionismo storico? negazionismo? no, non credo proprio. Se Giulio Andreotti , ad esempio, riconosce in lui un uomo onesto non vuol dire che Andreotti era fascista. Se Thomas Mann, Don Sturzo, Igor Stravinskij, G.Bernard Shaw si son lasciati andare a giudizi estremamente positivi non significa affatto che fossero fascisti. Se tanti altri uomini, ne potrei elencare tantissimi di un certo spessore, hanno dato giudizi lusinghieri, alcuni in modo totale, altri relativamente a certi argomenti, forse anche noi possiamo argomentare, discutere e dire questo fu giusto…. quest’altro fu sbagliato. Credo che sostenere che fu tutto sbagliato sia un limite culturale di chi lo sostiene , un modo per scadere nell’idiozia e nella malafede.

il debito pubblico italiano

Credo che molti italiani, anche fra gli addetti ai lavori, ignorino quando è nato il debito pubblico italiano.

La tabella successiva fa un pò di chiarezza (con Nomi, Periodo ed Entità).
Andamento del rapporto Debito Pubblico/PIL in Italia dal dopoguerra ad oggi.

1950 – 1970 media 30 %
1970 – 1975 media 44%
1976 -1981 Andreotti – Cossiga – Forlani – Spadolini stabile fra 54 e 55%
1982 – 1989 Fanfani – Craxi – Goria – DeMita 93% ( in 7 anni + 38%)
1989 – 1994 Andreotti – Amato – Ciampi 121,8 % ( in 5 anni + 28,8 %)
1994 – 2001 Berlusconi – Dini – Prodi – D’Alema – Amato 108,8% ( in 7 anni -13 %)
2001 – 2006 Berlusconi 106% ( in 5 anni -2,8 %)
2006 – 2008 Prodi 103,6 % (in 2 anni -2,4 %)
2008 – 2011 Berlusconi 119% (in 4 anni +15,4 %)
2011 – 2012 Monti 126,1% (in 1 anno +7,1 %)

5 le tappe significative, (la seconda e l’ultima quelle più significative):
1) Nel 1970 vengono istituite la regioni . In 5 anni il debito subisce una prima impennata (+10%)
2) Nei 12 anni che vanno dal 1982 al 1994 , ovvero gli anni della fine del miracolo italiano, della Milano da bere , dello scoppio di tangentopoli, il debito subisce un’impennata drammatica + 67% (+5,5 all’anno di media). Questo è il periodo in cui viene sancito l’inizio del declino dell’Italia
3) Segue un periodo di discesa, lento, ma continuo, dal primo governo Berlusconi, al secondo governo Prodi, pari a -18,2 %
4) Ultimo governo Berlusconi , il debito torna a 119 %
5) Il record dei record spetta ( sorprendentemente ) a Mario Monti che in un anno realizza la straordinaria performance di un +7,1 %, mai riuscita a nessuno. Prima di Monti il record spettava ad un altro supertecnico Azeglio Ciampi (121,8 %)

Monti taglia le Provincie: danni certi, risparmi dubbi

Quando e’ nata la proposta di abolizione delle Provincie, gli italiani, scossi dalla situazione finanziaria difficile, hanno pensato che fosse la via giusta per ridurre i costi della politica e per ridurre gli effetti della mala-amministrazione.
Nessuno pero’ ha approfondito il discorso e ci si e’ fermati alla facciata del provvedimento, molto propagandistico.

Ora scopriamo che questo governo di dilettanti, altro che professori, fa un decreto, stabilisce i criteri di selezione e poi, siccome qualche cosa non quadra al manovratore, disattende gli stessi criteri di base e cancella anche quelle provincie che di parametri ne avevano si troppi e riabilita alcune provincie destinate alla cancellazione.
Criterio iniquo, cervellotico, assolutamente discriminatorio. E’ cosi’ che qualcuno, come me, approfondisce il discorso e scopre che le provincie, tutte, sono enti abbastanza virtuosi, niente a che vedere con il cancro delle Regioni, che invece non viene toccato.
Si arriva all’assurdo che per risparmiare si elimina ciò che non costa e si mantiene il bubbone.
Gli Italiani , avendo assistito ad un tentativo di taglio… sono contenti.
Più avanti scopro anche che il governo non sa bene se questo decreto comporterà veramente dei risparmi e lo scrive chiaramente nel decreto stesso. Davvero bizzarro, no?
Ma la cosa più incredibile è che questo governo, come tanti italiani, scopre in corso d’opera che il sistema amministrativo dello Stato, ma anche tutto il sistema associativo, di controllo del territorio, di polizia, ecc ecc e’ fatto su base provinciale.
Se elimini le provincie rischi il collasso nazionale.
Allora , per salvare la faccia, e dimostrare che comunque qualche cosa si e’ fatto, questo governo ridicolo, ha provveduto ad un taglio estremamente ridotto di provincie. Quelle piccole, quelle che se le tagli risparmi un caffè, e non e’ detto!!
A fronte di un NON risparmio, di cui ovviamente nessuno beneficierà ci sara’ invece un massacro sociale ed economico nelle provincie che scompariranno e nei capoluoghi soppressi.
Una città come Frosinone subirà un esodo, calcolato per difetto, di circa 5’000 persone, scompariranno Questura, Prefettura, tutti i comandi di polizia, carabinieri, finanza, forestale, tutti gli uffici tributari, agenzia del territorio, INPS, INAIL, Camera di Commercio, Unione industriali, chiuderanno le sedi provinciali dei partiti, sindacati, ordini professionali, associazioni di ogni genere.
Tutto a Latina.
Costi si di trasloco, nuovi uffici da aprire nella nuova sede, pendolarismo…

Mi domando…
MA NE VALE VERAMENTE LA PENA?
NON SAREBBE MEGLIO AMMETTERE D’AVER PRESO UN GRANCHIO?
CHE NON CI SONO I TEMPI TECNICI PER PENSARE AD UNA RIFORMA ORGANICA PER IL RIASSETTO DELL’AMMINISTRAZIONE DELLO STATO CHE PORTI RISPARMI E SIA PIU’ EQUILIBRATA?

ci declassano per comprarci sottocosto

L’obbiettivo sono i gioielli di famiglia. Chi non lo ha capito dedichi il suo tempo libero ai fumetti. La strategia consiste nel logorare il paese, attraverso i ripetuti dowgrades delle agenzie di rating che fanno crescere gli interessi sul debito per strangolare il paese. I riflessi sono le continue cadute di valore dei nostri assets. Quando questi (ENEL, ENI, FINMECCANICA …..) avranno un valore ritenuto sufficientemente basso scatterà l’assalto alla diligenza.Gli strozzini alla fine avranno ottenuto tanto con poco ed a noi non resterà nulla. Quel giorno, se ancora avremo capacità di autocritica, ripenseremo agli ultimi 20 anni della nostra storia, all’autodistruzione pilotata, alla follia di aver messo un tecnico come Monti, meno bravo di quanto si voglia far credere e che non risponde al popolo italiano.Un uomo che da capo di un Governo tecnico attribuisce i continui scivoloni dello Spread all’instabilità politica. Ma se ci fosse stabilità politica avremmo un governo tecnico? O è scemo lui o siamo schemi noi!!!!

…per approfondire il concetto

Bartholomeus van der Helst

Un giorno sono entrato al Rijksmuseun di Amsterdam per vedere i capolavori del maestro fiammingo , primo fra tutti La Ronda di Notte, ma all’ingresso son rimasto colpito da questo quadro, di dimensioni enormi, di un pittore noto certamente ai cultori, ma semisconosciuto ai più. Si tratta di un grande ritratto di gruppo: “Banchetto della Guardia Civica di Amsterdam in Celebrazione della Pace di Münster” di Bartholomeus van der Helst.
Di una bellezza sconvolgente ed una cura di particolari straordinaria.
A rischio di sindrome di Stendhal.

Ecco il link al dipinto in alta risoluzione.

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