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Giorgio Bettinelli

Giorgio Bettinelli…un vero italiano vero cittadino del mondo.
A cavallo della Vespa ha fatto 2 volte il giro del mondo!…sul serio!
Chilometro dopo chilometro ha scritto quattro magnifici libri di viaggio…tutti da leggere:
1997) Da Roma a Saigon
2002) Brum brum
2005) Rhapsody in black
2008) La Cina in Vespa

Qui di seguito il suo “curriculum” di viaggiatore. Dal suo ultimo libro:

Nel maggio del 1992, a Bali, mi viene regalata una vecchissima Vespa, e da quel giorno la mia vita, che ormai programmavo tranquilla e stanziale in quel villaggio sulla costa est dell’isola, è cambiata dal giorno alla notte, ha subito uno scossone violento di quelli che portò può dare soltanto una storia d’amore o una supervincita al Totocalcio o un’improvvisa follia…
Da allora, dopo un breve apprendistato scooteristi tra Giava e Sumatra e
1) un viaggio dall’Italia al Vietnam (24.000 km in sette mesi),
2) c’è stato un secondo raid in Vespa, dall’Alaska alla Terra del Fuoco (36.000 km in nove mesi);
3) poi un terzo da Melbourne a Città del Capo (52.000 km in un anno esatto);
4) e poi ancora un quarto viaggio dalla Terra del Fuoco alla Tasmania via terra (144.000 km in tre anni e otto mesi no-stop).
E così i chilometri complessivi macinati dalle mie Vespa (a volte con lentezza esasperante, a volte con velocità da crociera e poche altre a tutto gas), sono diventati 256.000 tondi tondi.
In 134 nazioni diverse, alcune delle quali attraversate tre volte in tre rispettivi viaggi, come Iran, Pakistan, India e Thailandia.
Più di sei volte la circonferenza dell’equatore e due volte tutti i continenti, con la sola esclusione dell’Antartide.

Tristemente Giorgio è morto a fine 2008 in Cina in circostanze poco chiare (non viaggiando!).
Stava scrivendo del Tibet…Nazione talmente unica da meritare un libro intero.

Wicked Campers (il camper si affitta a 50€ al giorno!)

Per i giovani viaggiatori indipendenti e sorridenti,
esiste una opzione magica e divertente:
affittare un camper…

…lo so lo so…costa un sacco…
…vado subito al sodo:
i Wicked Campers costano tra i 10 e i 100 € a testa al giorno.
Qui potete farvi subito un preventivo per il vostro “wicked”.
La wicked ha sedi in molti paesi del mondo: Australia, Nuovo Zelanda, Italia, UK, Irlanda, Olanda, Germania, Spagna, Austria, USA, Canada, Thailandia, Sudafrica e altri in africa e sud america.

Personalmente ne ho usato uno per un mese intero nel 2008…col “mio” wicked ho fatto 7’000 magnifici km in Nuova Zelanda.

I wicked sono simpatici, caratteristici, efficienti e spartani:
disegni in tecnicolor sulle fiancate, frasi hippie sul retro, interni trasformabili di giorno salotto di notte lettone, niente wc, niente doccia, cucinino gas camping, borsa frigo e via camminare…
…MAGNIFICO!!!!

straconsigliatissimo!!!!

il magico parco di Bomarzo

Vicino a Viterbo, tra Firenze e Roma (qui la mappa), profondamente nascoste nel verde del bosco, si nascondono da circa cinque secoli, creature straordinarie e mostri colossali.
Giuro!!!
…dovete andarci!
E’ un posto assolutamente magico!
E sarebbe ancor più magnifico e straordinario andarci senza sapere cosa ci si troverà davanti agli occhi. Quindi consiglio fortissimamente agli “organizzatori” della gita di non spiegare nulla ai figli/compagni/amici etc…

qui il sito ufficiale del parco dei mostri
qui la scheda wiki con alcune info
qui un pò di foto dei “mostri”

TravelMama: viaggi alternativi organizza ed informati

link al sito

World Travel Watch: infos sicurezza nazioni del mondo

Ottimo sito!!
Notizie da tutto il mondo sulle questioni di sicurezza locali: agitazioni, guerre, epidemie, carestie, elezioni.
link al sito

Da usare prima di partire per un viaggio per conoscere la situazione dei posti che si stanno per visitare.

Da usare per sapere cosa sta succedendo qui, lì e là…

RyanAir

clicca qui per vedere tutte le destinazioni Ryanair (se non l’avete ancora fatto dovrete scaricare ed installare il programmino…seguite le istruzioni e lascitelo fare…)

la libertà di viaggiare in Europa spendendo veramente poco!

personalmente li ritengo co-responzabili (con le altre compagnie low cost che si fanno concorrenza) di un notevole miglioramento della qualità della vita degli europei del 21imo secolo!

Costa così poco che viaggiare non è più un lusso ma un OBBLIGO MORALE!!!

Nuova Zelanda riassunto veloce

new zealand

Al principio c’era solo l’oceano: onde e vento.
Poi la zolla tettonica oceanica del pacifico ha deciso di scontrarsi contro quella continentale indo-australiana ed è nato l’arcipelago neo zelandese (mentre vi scrivo le Southern Alps continuano a “crescere” al ritmo di 10 mm all’anno).

Allora fu solo natura: vulcani, felci, spiagge, cascate e uccelli.
Da allora questo pezzo di mondo e’ completamente isolato dal resto delle terre emerse ed ha sviluppato una flora e fauna semplicemente unica.
Cosi’: isolata ed indisturbata, rimarra’ per millenni.

Nel frattempo in Austronesia un’animale follemente intelligente ed inquieto imparava a navigare e a cuocere ceramica.
Era l’uomo!
…la sottospecie dei Lapita ad essere precisi.
Beh ragazzi…questi signori evidentemente avevano qualcosa nella testa!
…un progetto, un disegno…qualcosa di formidabile!…qualcosa di straordinario!
…una malattia…una fede…un’istinto potentissimo che li rese capaci di vincere il terrore dell’ignoto, infinito, avverso oceano rendendoli “IL” popolo di navigatori/esploratori per eccellenza!
Questi pazzi furibondi in 4 mosse han colonizzato il pacifico tutto!
Step 0, Nuova Caledonia:
Da qui, 3500 anni fa, per chissa’ quale motivo, i Lapita salparono iniziando un viaggio che durera’ millenni.
Step 1, Fiji, Tonga e Samoa:
Qui mille anni di relativa calma nel sangue e poi via…
Step 2, Tahiti:
Altro piccolo pit stop di una manciata di secoli e poi di nuovo in barca (siamo attorno al 500 d.C.).
…ancora verso Est ed ancora oceano aperto..sempre piu’ aperto!…
Step 3, Isola di Pasqua e Hawaii:
NB: per un pelo non non si “son fatti” pure gli Stati Uniti ed il Messico!
Solita pausa di qualche secolo (giusto il tempo di rifare i bagagli!) ed eccoli di nuovo in movimento…prua a Sud/Ovest, avanti tutta!
Step 4, Nuova Zelanda:
L’altro ieri, (circa mille anni fa), dopo mesi di folle navigazione oceanica affrontati con una barca di legno e paglia, la prima impronta umana in Aotearoa (Terra della Lunga Nuvola Bianca).
Nei decenni seguenti di barche ne arrivarono altre sbarcando in luoghi differenti dell’arcipelago e generando varie distinte tribu’ Maori.
[Quanto scritto finora e’ ovviamente solo un’ipotesi!
Come sia andata veramente nessuno lo sa ancora.
La dinamica che vi ho riassunto e’ quella che, per ora, meglio concilia le ricostruzioni storiche/archeologiche/logiche/linguistiche/scientifiche moderne con le leggende Maori (ogni tribu’ ha la sua circa la colonizzazione iniziale della Nuova Zelanda)].
Comunque…
I Maori avevano la guerra nel sangue, sapevano coltivare e cacciavano.
L’impatto fu devastante per questo delicatissimo e vergine ecosistema: foreste bruciate per fare spazio alle coltivazioni e mammiferi terrestri importati contribuirono sin da subito alla progressiva e velocissima estinzione di alcuni animali unici come il grande Moa e il suo naturale predatore la gigantesca aquila Haast.

Nel 1642 l’olandese (il nome New Zealand viene dalla provincia olandese Zeeland) Abel Tasman scese a terra ma il benvenuto fu scarlatto: 3 dei suoi vennero uccisi e mangiati direttamente in spiaggia!
Beh…gli olandesi decisero che non ne valeva la pena e i Maori dovettero aspettare piu’ di un secolo prima di vedere altre barche europee.
Era il 1769, la nave batteva la Union Jack, si chiamava Endeavour e a bordo vi erano il diplomatico esploratore comandante James Cook ed il suo prezioso interprete tahitiano Tupaia.
Questa coppia riusci’ ad “intortare” i Maori: quasi nessuno mori’ ma la Nuova Zelanda divenne proprieta’ della Gran Bretagna.
Da notare la “sfortuna” dei Francesi che negli stessi giorni (12 dicembre 1769 alle 11:30 di mattina) avevano Jean-Francois Marie de Surville (con un nome cosi’ spocchioso pero’ gli sta bene!) che con la sua St Jean Baptiste bazzicava proprio nelle stesse acque dell’Endeavour.
C’era brutto tempo e i due non si incontrarono mai.
Fattosta’ che per una questione di pochi fortuiti casi la Nuova Zelanda e’ stata inglese!…l’isola sud avrebbe seriamente poturo essere francese!
…vabbeh!…
Gli inglesi furono assolutamente geniali!
Approfittarono dello spirito battagliero delle tribu’ Maori, regalarono loro un po’ di fucili (onde aumentare notevolmente l’efficienza delle loro guerre) e sempicemente aspettarono che si semiestinguessero vicendevolmente!

Seguirono decenni di semi anarchia: all’inizio dell’ottocento su queste isole era normale uccidere il vicino per appropriarsi della sua terra. Il governo Britannico era debole, nessuno controllava e il piu’ forte imperava.
Con gli sbarchi regolari degli europei arrivarono anche i guai seri per l’ecosistema neozelandese.
Balene, Foche, pascoli immensi e oro furono alla base dell’economia nazionale per il secolo a cavallo dell 1900.
Nel 1947 la Nuova Zelanda ottenne la piena indipendenza politica dalla Gran Bretagna.
Oggi l’oro e’ “finito”. Le balene e le foche non si possono piu’ cacciare. Rimangano pascoli immensi e una quarantina di parchi nazionali di bellezza straordinaria.

La Nuova Zelanda e’ un po’ piu’ piccola dell’Italia e un pelo piu’ grande della Gran Bretagna.
Gli uomini qui oggi sono 4, le pecore 45 e le mucche 2 (milioni).

aereo sempre più sicuro

La paura di volare è comprensibile ma infondata ed irrazionale.

Volare è la forma più sicura di trasporto.
Secondo il MIT di Boston, il rischio di morte per i passeggeri su linee aeree commerciali è di 1 su 45 milioni di voli.
Significa che è possibile volare ogni giorno per 123 MILA anni (!!!) senza avere alcun incidente grave.

I “vecchi sistemi di informazione” a volte riportano l’informazione faziosa e maliziosa che gli incidenti aerei sono in continuo aumento.
Questa informazione potrebbe essere vera ma…va spiegata…va completata…contestualizzando la questione.
Relativizzando il dato sugli altri dati riguardanti l’argomento.
I “vecchi mezzi di informazione” ci campano sopra ed evitano di spiegare che in realtà, nonostante la crescita del traffico aereo civile, la frequenza percentuale di incidenti è in costante diminuzione.

In parole povere: VIAGGIARE IN AEREO E’ GIORNO DOPO GIORNO SEMPRE PIU’ SICURO.
Il coefficiente rappresentativo della pericolosità è passato da 11 nel 1970 a 0,9 nel 2004!!!
Ormai ci sono tra i 100 e i 200 “accidenti” aerei all’anno con tra le 500 e le 1’500 vittime.
Nonostante questa verità matematica, i media, per vendere copie, racconteranno con schifosa perizia tutti i particolari di ogni incidente aereo.

Inoltre, nell sito AirDisaster.com si trovano molte informazioni come ad esempio:
la compagnia aerea più “sicura” (All Nippon) e quale la più “pericolosa” (Cubana),
l’aeroplano più “affidabile” (Saab 340) e quale il meno (Concorde).

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