Il Sudan è riconosciuto come un paese dove i diritti dell’uomo sono violati, dove c’è un Presidente dittatore ed una sanguinosa guerra civile nel Darfur, che fa sprofondare da anni il paese in miseria e in povertà. Molti ignorano che in questo paese dove c’è la legge islamica ( a chi ruba per esempio viene tagliata la mano ), c’è un uomo esemplare che con le sue iniziative, contribuisce nel suo piccolo allo sviluppo del continente africano. Mohammed Ibrahim o semplicemente Mo Ibrahim è sudanese di origine. Nato nel 1946 in Sudan, l’uomo ha studiato in Egitto dove ottenne nel 1970 all’università di Alessandria, all’età di 24 anni, la Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Una volta tornato nel suo paese, lavora per 2 anni nel settore pubblico delle telecomunicazioni. Nel 1972, parte per il Regno Unito per sostenere il PHD ( dottorato di ricerca nel cursus anglosassone ) con una tesi sulle comunicazioni mobili. L’ingegnere verrà assunto come direttore tecnico alla “ Cellnet”, una società creata nel 1983 da “British Telecom” per l’impianto di telefoni mobili nelle vetture. Qualche anno dopo, si dimetterà dal gruppo per creare la Mobiles Sisteme International ( MSI), una società di consulenza nel campo delle telecomunicazioni. Nel 1998, la sua società di consulenza diventerà Celtel, un operatore nelle nuove tecnologie dei telefoni mobili e si stabilisce in Africa. Nel 2005, Celtel ha 10 milioni di abbonati ed è presente in 14 paesi dell’Africa subsahariana. Nello stesso anno, vende l’85% delle azioni al gruppo Kuwaitiano MTC per 3,4 miliardi di dollari. Mo Ibrahim guadagnerà da solo più di 2 miliardi di dollari. È qui che parte l’iniziativa filantropica dell’uomo.
Diventato miliardario, Mo Ibrahim decide di contribuire a suo modo allo sviluppo del continente africano. Crea un Premio di 5 milioni di dollari per il miglior Presidente degli Stati africani. Premio che verrà consegnato ogni anno e che porta il suo nome: “ Mo Ibrahim Foundation”. Per vincerlo, il Presidente di turno dovrà avere confermato le sue competenze in vari settori: combattere la corruzione nel proprio paese, migliorare le politiche di sviluppo economico, della formazione, della sanità e rispettare i diritti dell’uomo. Inoltre, dovrà aver trasmesso il potere in maniera democratica al suo successore. Il vincitore del premio, oltre i 5 milioni di dollari, avrà una pensione vitalizia annua di 200.000 dollari. La giuria di questo premio è composta di 18 ricercatori di Harvard e delle migliori università africane in collaborazioni con le Nazioni Unite e la Banca Mondiale. Il premio sarà accompagnato “dall’indice Ibrahim” per la governabilità del continente, con una scala di annotazioni di ogni paese africano. Annotazioni che dovrebbero permettere agli africani di avere un quadro generale sulla qualità del lavoro compiuto dai loro dirigenti.
Dalla sua creazione nel 2007, il premio “Mo Ibrahim Foundation” ha gia assegnato due riconoscimenti a due ex Presidenti africani:
Nel 2007, il primo vincitore è stato l’ex Presidente del Mozambico Joachim Chissano, mentre nel 2008, il vincitore è stato Festus Mogae, ex Presidente del Bostwana.
Il premio 2009 sarà assegnato nel mese di ottobre a Londra, città scelta per le cerimonie annuali di assegnazione. Tale evento è sempre stato presieduto da Koffi Annan ( Ex Segretario Generale dell’ONU), Mohamed El Baradei ( direttore generale dell’agenzia internazionale dell’energia atomica), Mary Robinson ( Ex Presidente Irlandese ed ex alta commissario delle Nazioni Uniti per i diritti dell’Uomo) ed altri illustri personaggi. Oltre a questo premio, Mo Ibrahim ha creato un fondo di 100 milioni di dollari, per investire esclusivamente in donazioni in Africa in vari settori!
A proposito del Premio creato da lui, Mo Ibrahim in un intervista alla BBC dichiarò: “se un presidente africano riesce a fare uscire 4 o 5 milioni di persone dalla povertà, questo sarà un traguardo meraviglioso per il continente. Dobbiamo porre fine alla corruzione e all’arricchimento illecito. Il giorno in cui la mia Africa non avrà più bisogno degli aiuti internazionali, quel giorno sarà il più bel momento della mia vita”.
L’iniziativa intrapresa da Mo Ibrahim potrà contribuire allo sviluppo dell’Africa? Ditemi voi!

Copiright @ Jivis Tegno
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