Artista geniale! Difficile classificarlo in una categoria precisa. Famose le sue “macchine inutili”. Esposte per la prima volta nel 1933, si tratta di strutture mobili formate da elementi geometrici da appendere nello spazio e quindi in continua trasformazione. Precursore dell’arte cinetica è stato un instancabile sperimentatore, sempre attento alle forme della visione e alle possibilità percettive. Straordinario il suo rapporto con il mondo infantile!

“Inventore, artista, scrittore, designer, architetto, grafico, gioca con i bambini”. Così Munari si presenta in occasione della sua mostra a Cantù nel 1995, evidenziando l’importanza del gioco, dell’azione insieme ai bambini. Perché tanto interesse per il mondo dell’infanzia?…
“Non potendo cambiare gli adulti, ho scelto di lavorare sui bambini perché ne crescano di migliori. E una strategia rivoluzionaria quella di lavorare sui e con i bambini come futuri uomini”. E ancora: “Ci dobbiamo occupare dei bambini e dare loro la possibilità di formarsi una mentalità più elastica, più libera, meno bloccata, capace di decisioni. E direi, anche un metodo per affrontare la realtà, sia come desiderio di comprensione che di espressione. Quindi, a questo scopo, vanno studiati quegli strumenti che passano sotto forma di gioco ma che, in realtà, aiutano l’uomo a liberarsi”.

Per saperne di più consulta il sito wiki, la Collezione Bruno Munari, Munari e i bambini.