le multinazionali creano benessere e distribuiscono ricchezza

E’ facile ed inutile puntare il dito e alzare la voce e urlare contro, contro e ancora contro.
E’ invece difficile ma necessario assumere atteggiamenti moderati ed equilibrati e mantenere le distanze da ogni eccesso, cercando la verità con equilibrio e senza schierarsi, sforzandosi unicamente di cercare, capire i fatti ed illustrarli nudi e crudi nel modo più semplice e chiaro possibile.

Le sempre vituperate multinazionali ad esempio…
…non dubito che aziende di queste dimensioni siano potenzialmente in grado di “pilotare”, “corrompere”, “soffocare” etc…
ma contemporaneamente (sperabilmente principalmente!!)
sono in grado di investire in ricerca e sviluppo, risorse in quantità e qualità tali da portare spesso a risultati straordinari altrimenti semplicemente irraggiungibili.
Questi risultati sono l’incarnazione fisica dell’evoluzione dell’uomo e si presentano sul mercato sotto forma di beni e servizi.
Questi beni e servizi vengono acquistati oppure no.
Se il mercato non li compra perchè non li gradisce l’azienda fallisce.
Quindi le multinazionali si sforzano per creare beni e servizi che piacciono.
Queste “novità” a volte influenzano sensibilmente la vita dell’uomo, altre volte addirittura la migliorano moltissimo.
Gli esempi che mi vengono al volo sono veramente tantissimi…le macchine a vapore, poi la benzina, poi i pannelli solari, e i cellulari, e le medicine, e l’acqua in bottiglia e le penne sferografiche e i computer e gli aeroplani e le lampadine etc…insomma…probabilmente gran parte delle cose che ci circondano son frutto di questo “meccanismo”.

Una di queste, la DuPont, è la seconda multinazionale chimica più grande del mondo e nel 2008 ha fatturato più di 30’000 miliardi di dollari e nei secoli (esiste dal 1802!!!) ha creato, tra gli altri, materiali quali il Neoprene, il Teflon, il Kevlar, la Lycra etc…
Scopro che negli anni ’40 questa azienda statunitense investì molto nella ricerca e sviluppo di pesticidi e fertilizzanti.
Questi prodotti vennero poi commercializzati ed utilizzati in tutto il mondo contribuendo notevolmente all’aumento dell’efficienza delle colture estensive e quindi alla diminuzione della fame nel mondo.
Senza contare che questa azienda oggi dà uno stipendio tutti i mesi a 60’000 persone!

Precedente

Norman Borlaug

Successivo

totò e peppino: la lettera

  1. guest

    Paolo M.:
    credo che siamo tutti colpelvoli dal più grande al più piccolo, ognuno a le sue colpe, va da se che più sei grande e i danni creati sono maggiori, ma credo che nessuno possa definirsi innocente, per tutto quello che succede, nella ambiente,la fame ecc ecc ecc

  2. RoMa

    No caro amico, non possiamo batterci il petto ed avere sensi di colpa condivisi e diffusi. C’è chi come noi lavora, studia, vive ed accetta le regole del gioco credendo che il gioco non sia truccato, poi però se ti astrai e decidi di osservare la situazione in modo più neutrale,da lontano, come si guarda un quadro, allora ti accorgi del bluff, del gioco truccato. Se non vedi che c’è un cerchio ristretto di persone che giocano con il mondo come noi facciamo con il risiko allora …… pazienza, assumiti le tue responsabilità , ma non dire che siamo tutti responsabili. la parte mia non te la concedo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Powered by Cubosphera.net