MOONCUP: la coppetta mestruale ecologica

La MoonCup
è una coppetta di silicone, lavabile, inodore e anallergico.
Costa circa 30€ e dura 10 anni.
Si mette dentro, raccoglie i flussi senza sporcare e senza puzzare.
Quando in bagno si svuota, si sciacqua e si rimette.

  • è ecologica: permette di NON “consumare” almeno 1’400 (= 10anni*12mesi*12) assorbenti
  • è economica: costa circa 30€ contro almeno 215€ (1’400*15centesimi l’uno)

Qui un forum.
Qui un altro forum.
Qui il sito ufficiale della azienda che le fa (inglese).

e questo è un filmino ufficiale esplicativo:

Non l’ho ancora comprata ma sono curiosa…appena proverò vi farò sapere…

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No shopping for one year

  1. thalia

    …io l’ho appena comprato! sulla scia degli entusiasmi di tutte coloro che lo hanno già e dicono non poterne più fare a meno!! non l’ho ancora provato… aspetto, sperando di aggiungermi alla lista delle entusiaste!
    se, come spero e credo, funzionasse, la trovo davvero un’invenzione utile e sana, evita sprechi, igienicamente ineccepibile, comoda.
    devo constatare con un certo dispiacere però che alla maggior parte delle donne a cui ne ho parlato l’idea ha fatto più “schifo” che altro!
    possibile che questa società sia diventata così tanto schifiltosa e viziata? si, possibile!
    comprendo mi si dica che risulti scomodo o, chessò, difficoltoso da maneggiare ma partire così prevenuti! che esagerazione!

  2. cassandra

    Sì, io con una cosa del genere mi ci vedo in un bagno pubblico (di solito molto pulito) a combinar danni o sui tappetini del mio bagno o mentre mi casca direttamente dentro al WC :-(. Altro che Fantozzi! 🙂 E poi sempre in un bagno pubblico dove si sciacquerebbe? La salviettina consigliata rilascia pelucchi!
    E inoltre come fa a essere igienica una cosa solo sciacquata con l’acqua e poi rimessa dentro in un posto tanto delicato? I batteri non si vedono, ma esistono! In un bagno pubblico non ne parliamo della loro proliferazione! E noi donne non è che ci pigliamo infezioni ginecologiche così raramente! Anzi! Alcune di noi non possono per tale motivo ed altri nemmeno usare assorbenti interni.
    L’ecologia va bene, il risparmio pure, ma tutto ha un limite.
    Non mi convince proprio.

  3. mammannaggia

    Si, l’aspetto igienico non è da sottovalutare, personalmente la trovo “comoda”, non avere il contatto con l’assorbente bagnaticcio, è decisamente meglio, certo bisogna acquisire una certa manualità e all’inizio, bisogna abituarsi al corpo estraneo ma passa in fretta. Per evitare sgocciolamenti è necessario posizionarla esattamente, non deve essere troppo in profondità ma neanche troppo poco, un certo disagio lo provo ancora facendo la cacca, spingendo sembra di espellerla ma non è mai successo, è solo una sensazione. Per quanto riguarda l’igiene, è fondamentale poterla lavare prima del reinserimento ma, ancora più importante, potersi lavare le mai, non sciacquare, prima dello svuotamento, anche dopo ma per altro motivo :-), io sono molto attenta alla pulizia, nonostante ciò negli ultimi 5 anni ho preso l’escherichia coli (http://it.wikipedia.org/wiki/Escherichia_coli) due volte, è un batterio molto comune e facilmente trasmissibile, quindi nei bagni pubblici e avendo le mani sporche è sconsigliabile l’uso della mooncup. In ogni caso, per ora, non sono ancora riuscita a sostituire del tutto gli assorbenti ma ne ho ridotto drasticamente l’uso.

  4. thalia

    Sono solo al secondo mese di prova della mooncup e posso anch’io confermare la sua “comodità”. Concordo pienamente con il commento di mammannaggia. A differenza sua però io non provo nessuna “strana sensazione” quando faccio la cacca, non sento nulla, una volta inserita è come se non ci fosse, cosa che non mi accade con gli assorbenti interni, per me piuttosto fastidiosi da sopportare. Il fatto di poterla lavare e bollire risolve ogni problema di igiene e acquistando sempre maggiore dimestichezza via via che la si usa, penso che finirò per imparare a gestirla anche in situazioni meno “comode” del bagno di casa. Per il momento anche io evito di metterla se non posso disporre di un bagno igienicamente sicuro. Rispetto agli assorbenti interni la mooncup NON è mai stata associata alla Sindrome da Shock Tossico ( http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez13/1571238.html ), già questo basterebbe per preferirla di gran lunga!!!

  5. http://www.curvedicrescita.com/exec/article/2009/11/23/coppette-mestruali

    Dottoressa Evelina Bertolissi, esperta in medicina
    naturale:
    Come mai molte donne, durante il ciclo, hanno fastidiosi disturbi quali
    arrossamenti, pruriti, bruciori?
    Se le donne sono metabolicamente in equilibrio, la responsabilità di questo disturbo può essere legata al
    fatto che gli assorbenti interni o esterni e i salvaslip vengono prodotti con materiali trattati chimicamente
    e con fibre sintetiche che ne aumentano il potere assorbente: nei processi di fabbricazione, inoltre, si
    utilizzano trattamenti di sbiancamento della cellulosa, durante i quali si formano diossine che rimangono
    intrappolate nel prodotto e che possono essere assorbite dal nostro organismo attraverso la cute e
    soprattutto attraverso la mucosa vaginale, nel caso dell’uso di tamponi interni. Alcune donne non ne
    risentono, altre, più sensibili, manifestano problemi di varia natura.

    Quali sono i materiali responsabili dei fastidi? E come mai?
    Il rayon, per esempio. È un materiale più assorbente e meno costoso del cotone, e perciò lo ritroviamo
    come componente di assorbenti e tamponi. Ma questa sua notevole capacità di imbibizione determina la
    possibilità di una super concentrazione di proteine nei tamponi, che possono essere utilizzate dal batterio
    Staffilococcus Aureus per la produzione di tossine responsabili della Sindrome da Shock Tossico (TSS),
    caratterizzata dalla comparsa improvvisa di febbre, capogiri, vomito, diarrea, debolezza, eruzione cutanea
    simile a una scottatura solare.
    I proteggislip non sono da meno: stessi materiali degli assorbenti, stesse sostanze tossiche, anche se
    assorbite in misura minore.

    E i prodotti naturali?
    I prodotti naturali, per esempio in puro cotone, oppure in silicone chirurgico, non concentrano sostanze
    utili al metabolismo dei batteri e non rilasciano sostanze chimiche tossiche assorbibili dal corpo.
    I NUMERI:
    L’età media del primo ciclo mestruale è di circa 12 anni, mentre quella della menopausa è di circa 50 anni.
    Calcoliamo, quindi 38 anni di fertilità e circa 456 cicli mestruali. Per 5 giorni di ciclo, ipotizziamo l’uso di
    25 assorbenti esterni. 456×25 = 11.400 assorbenti per una sola donna!
    Mancano i dati italiani, ma possiamo tentare un confronto con la Spagna dove, nel 2006, sono state
    vendute 3.343.000.000 confezioni di assorbenti esterni (fonte: AC Nielsen). Da noi presumibilmente
    ancora di più, data la popolazione femminile nei due Paesi nel 2005: circa 22 milioni in Spagna e 30
    milioni in Italia. Si stima che per lo smaltimento in ambiente degli assorbenti (per esempio in discarica) ci
    vogliano 500 anni. Gli assorbenti usa e getta sono un costo ambientale, un costo per la tua
    salute e per il tuo portafogli!

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