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Geography = War (1991)
Questa installazione di alfredo Jaar è composta da una serie di sei lightbox che sul fronte ci mostrano mappe segnate da traiettorie, sul retro immagini dell’Italia e della Nigeria; queste ultime vengono riflesse da una serie di specchi sul muro retrostante. Jaar ricostruisce – presentandocela poi scomposta – la mappa dello spostamento di rifiuti tossici dall’Italia a Koko, un villaggio della Nigeria, dove tra il 1987 e il 1988 vengono scaricate illegalmente le scorie di alcune aziende italiane dietro un compenso di 100 dollari al mese. Numerosi abitanti, soprattutto bambini, sono stati contaminati e uccisi. “Questo nuovo sviluppo è la versione moderna del commercio degli schiavi”, dice l’artista che si reca sul posto per documentare la situazione. Fotografa, come suo solito, non immagini cruente, ma bambini che giocano nel sito contaminato. Jaar colloca le immagini in modo che lo spettatore le possa vedere non direttamente, ma attraverso l’uso di specchi, che egli utilizza sia come simbolo narcisistico sia, allo stesso tempo, come possibilità di vedere quella realtà che dimentichiamo. (commento all’opera ripreso dal sito sullo Spazio Oberdan  della Provincia di Milano). Bisogna aggiungere che la cartina geografica su cui è tracciato il percorso da Pisa a KoKo è quella rivista da Arno Peters nel 1974 nella quale ciascun territorio è riprodotto in proporzione alla sua dimensione reale e non secondo la proiezione sviluppata da Mercator nel 1569 ( in linea con esigenze di navigazione ma del tutto fuorviante rispetto alle reali dimensioni tra i vari paesi). Dalla cartina di Peters risulta chiaro quanto l’intera Europa sia piccola rispetto all’immensa vastità del continente africano.  

  • Questo lavoro come tutti gli altri realizzati da Alfredo Jaar, artista che considero davvero degno di nota, sono un mirabile esempio di arte “impegnata”. Sono il risultato di un lavoro  attento, lungo, paziente e animato dal desiderio di scuotere le nostre pigre menti e invitarci, attraverso il filtro di un’estetica sapiente, a riflettere su quello che accade nel mondo, su ciò che i media spesso omettono di raccontarci e farci sapere. Complice una società corrotta e opulenta che troppo spesso preferisce chiudere gli occhi difronte a scomode realtà.

Per maggiori informazioni sugli argomenti trattati ecco alcuni rimandi ad articoli già pubblicati in questo sito:  
http://www.cubosphera.net/2009/09/29/occidente-senza-morale

http://www.cubosphera.net/2009/08/22/alfredo-jaar/

http://www.cubosphera.net/2008/12/21/carte-di-peter-aree-equivalenti/