Come cuocere la pasta

Cuocere la pasta in modo corretto non è poi così difficile, è necessario però rispettare alcune indicazioni fondamentali.
Incominciamo col scegliere la pentola giusta. Dovrebbe essere grande abbastanza e più alta del suo diametro per contenere una sufficiente quantità d’acqua. Come regola si consiglia 1 Litro d’acqua per 100g di pasta. E’ comunque opportuno usare una quantità d’acqua superiore rispetto a questa indicazione, perchè durante i tempi di cottura relativamente brevi la pasta necessita di una temperatura costante e questa rimane più facilmente costante con una grande quantità d’acqua. All’acqua deve essere aggiunto il sale, circa 10 g. (un cucchiaino quasi colmo) per 1 litro d’acqua. Non si possono stabilire i tempi esatti di cottura della pasta, in quanto dipendono dal tipo di formato e dal suo spessore. La pasta fresca è pronta molto prima della pasta secca industriale. Per la pasta fresca il tempo di cottura dipenda da quanto si è già asciugata. Quindi c’è una notevole differenza se la pasta viene cotta subito dopo essere stata tagliata o se verrà cotta dopo ore. Spesso non è possibile stabilire il tempo esatto di cottura in minuti. Il punto giusto di cottura è raggiunto quando la pasta diventa tenera all’esterno, mentre la sua parte interna è ancora dura. Questo punto di cottura è definito dai cuochi italiani con il termine “al dente”. Durante la cottura è necessario assaggiare di tanto in tanto una piccola quantità di pasta per controllare il punto di cottura. Ricordate anche che la pasta non è da passare sotto l’acqua fredda, altrimenti perde il suo strato di amido colloso necessario per legarsi bene con i sughi e i ragù, unica eccezione viene fatta per la pasta che deve essere servita fredda.
Per maggiori informazione consultate il sito www.pasta.it da cui ho tratto l’articolo…

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Damien Rice “Elephant”

  1. non concordo con queste due regolette:
    1) meno acqua si usa e meno gas/elettricità si consuma per scaldarla
    2) il sale conviene che ciascuno se lo metta nel suo piatto così: chi vuole si pappa la pasta senza sale (che sarebbe meglio per la salute…mangiamo troppo sale…è già ovunque…a livello nutrizionale non serve aggiungerlo) ed inoltre l’acqua senza sale bolle prima quindi si consuma un infinitesimo di gas in meno 😉

  2. cassandra

    Secondo me, per il risparmio energetico più che usare mezzo litro più, mezzo meno di acqua occorre ricordare che quest’ultima bolle a 100 gradi (tranne in alta montagna dove per ragioni di pressione bolle prima e infatti la pasta non viene bene), superato il punto di ebollizione l’acqua evapora.
    Quindi è inutile, non economico e non ecologico, raggiunto tale punto di ebollizione, tenere alta la fiamma del gas, con l’illusione che la pasta o altro alimento cotto nell’acqua cuocia prima. Il risultato che ne otterremo è solo tanta evaporazione (avendo meno acqua).
    La buona regola è quindi tenere il gas alto quanto serve a vedere poche bolle.

    Troppo sale fa male, un po’ di sale in realtà, ad es., a me che soffro di pressione bassa, tipo oggi che sono sotto un treno, fa bene.
    Ma devo dire che seguo una dieta che in linea di max comprende quasi per nulla cibi precotti, salse, e poi pochi insaccati, formaggi, pane, e cose tipo patatine fritte (queste ultime non mi piacciono per altro). E non faccio chissà che fatica, semplicemente abitudine fin da quando sono piccola e avendo dalla mia una mamma siciliana che cucina divinamente, ma che non mi ha mai ingozzato 🙂

    Il sale va messo, quando l’acqua bolle, non prima, altrimenti bolle più tardi. Non chiedetemi il perché, non lo so. So solo che è così 🙂

    Il sale aggiunto dopo alla pasta si amalgama malissimo! E a me che insomma piace cucinare e gustare, mi viene tristezza a cucinare senza manco un po’ di sale. Ma questo non è un consiglio, solo un’opinione 🙂

    Anche nel mangiare, mi verrebbe da dire, occore moderazione ed equilibrio.

    In questo sito trovate ottimi consigli sull’uso del sale, dove si nasconde, quando è opportuno ridurlo, in che quantità è opportuno mangiarlo.

    http://www.mondobenessereblog.com/2009/05/13/alimentazione-e-salute-quando-il-sale-fa-bene-e-quando-ridurlo/

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