Luigi Pirandello e “il sentimento del contrario”

Credo che Luigi Pirandello sia stato uno dei più geniali e rivoluzionari scrittori e uomini di cultura italiani a cavallo tra XIX e XX secolo.
Molto molto interessante la teorizzazione e spiegazione della differenza tra comicità e umorismo.
Un autentico scienziato del pensiero umano!
Ho tratto il testo qui di seguito da Wikipedia. Mi è sembrato sufficientemente esplicativo e sintetico. Del resto basta riportare i brani giusti dello stesso Pirandello!

Luigi Pirandello (Agrigento, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) fu un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1934.
L’Umorismo (1908).
Nel saggio “L’umorismo” Pirandello distingue il comico dall’umorismo. Il primo, definito come “avvertimento del contrario”, nasce dal contrasto tra l’apparenza e la realtà. Nel saggio citato Pirandello ce ne fornisce un esempio:

« Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di qual orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. “Avverto” che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa espressione comica. Il comico è appunto un “avvertimento del contrario” »

L’umorismo, invece, nasce da una considerazione meno superficiale della situazione:

« Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente, s’inganna che, parata così, nascondendo le rughe e le canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico »

Quindi, mentre il comico genera quasi immediatamente la risata perché mostra subito la situazione evidentemente contraria a quella che dovrebbe normalmente essere, l’umorismo nasce da una più ponderata riflessione che genera una sorta di compassione da cui si origina un sorriso di comprensione. Nell’umorismo c’è il senso di un comune sentimento della fragilità umana da cui nasce un compatimento per le debolezze altrui che sono anche le proprie. L’umorismo è meno spietato del comico che giudica in maniera immediata.

« non ci fermiamo alle apparenze, ciò che inizialmente ci faceva ridere adesso ci farà tutt’al più sorridere. »
(Luigi Pirandello)

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  1. cassandra

    Grazie Thalia,

    per questa lezione sulla differenza tra comico e umoristico.
    Questa differenza si può anche rivolgere non solo verso l’altro, ma anche verso se stessi: chi è capace di prendersi in giro sulle proprie fragilità e su aspetti difficili della propria vita ha in sé una grande risorsa per affrontare la vita.
    Questo non significa non essere consapevoli dei propri problemi o autoingannarsi, prendendo le distanze, come sarebbe se fossimo soltanto comici; ma affrontarli con angolature diverse, che non ci fanno perdere, né la prospettiva giusta sui propri problemi, né il gusto della vita.

  2. guest

    grande Cassandra! Hai colpito nel segno 😉

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