Categoria: Consumo Critico Pagina 5 di 9

Capitalismo fallito! Occorre cambiare stile di vita

…da :

Monti dice che , meglio il lavoro flessibile. Posso capire perché lo dice, solo che c’è un problema: cambiare le regole di un gioco mentre si gioca non è corretto. La promessa nata nel Novecento e poi riformulata con forza dal dopoguerra in avanti era: andrete via dalle campagne, poi perfino dall’industria, avrete tutti la cravatta, lavorerete in città, avrete posto fisso, macchinetta, casetta, 28 gradi d’inverno, farete shopping, avrete le vacanze… Il gioco era quello. E invece oggi si scopre che jan 3, 2015 – buy baclofen uk online need to order baclofen no rx needed for purchasing baclofen online india donde comprar questa promessa non verrà mantenuta, il Sistema non ce la fa. Dunque si è trattato di una truffa, o quanto meno di un errore. Questo Capitalismo, che faceva quella promessa, è fallito, non può più garantire il benessere diffuso e chiede sacrifici per tornare uno o due passi indietro.

E’ molto spiacevole la mancanza di autocritica da parte di Monti. Lui rappresenta quella cultura, quel pensiero. Lo ha studiato, formulato, insegnato. Mi aspettavo che dicesse “Abbiamo fallito, il Sistema non funziona, è fatto male. Dobbiamo rifondarlo nella missione e negli strumenti, cambiare prospettiva. In quest’ottica anche il lavoro va rivisto“. Invece niente. E oggi chiede un cambiamento senza ammettere una parte degli errori culturali che hanno permesso questa situazione, senza dirci qual è il nuovo sistema, quali sono i nuovi principi, come dovrebbe funzionare.

Tuttavia, questa è la metà del ragionamento. Una truffa ha sempre due attori: chi promette una cosa irrealizzabile e chi crede in quella promessa perché gli fa comodo o gli va di rischiare. Qualcuno a quella truffa c’ha creduto. Molti. Tutti l’abbiamo fatto. Chi ha creduto in quella promessa fasulla ha sbagliato, a sua volta, e oggi mentre critica la truffa deve assumere una parte di responsabilità su di sé. Lavorare e basta, per guadagnare soldi che servono a sprecare, per aderire a un modello consumista che non produce benessere, era sbagliato. Lavorare tutti i giorni, pedissequamente, facendo denaro per consumare cose inutili, con denaro che spesso non abbiamo, per impressionare persone che non ci amano, per cinquant’anni di vita, è un modello che andava rifiutato, come ci dissero Bianciardi, Pasolini, perfino Berlinguer negli anni Sessanta e Settanta. Ma non li abbiamo ascoltati. Se una gran parte di noi non avesse creduto che la felicità è in una lavatrice, in un’automobile, in un biglietto da visita, le cose non sarebbero andate così. Anche noi dobbiamo fare autocritica, dunque. Noi abbiamo aderito a quel Sistema, dunque siamo correi.

Ci sono persone in difficoltà, sempre di più. Lo Stato deve sostenerle. purchase discount medication! canada . approved pharmacy, zoloft generic or brand. Uno Stato avanzato deve occuparsi di chi non ha risorse, cultura, strumenti per scegliere ed essere autosufficiente. Il discorso di Monti va bene ma solo per quelli in gamba, che non hanno paura, che sanno come cavarsela. D’altro canto, tutti gli altri,la maggioranza del Paese, deve cambiare abitudini e smettere di aderire volontariamente, perfino felicemente, alla grande truffa. Bisogna vivere fuori dalle città, dove le case da ristrutturare costano 300 euro al metro quadrato, fuori dal consumismo che riempie le nostre case di oggetti inutili. Occorre andare al ristorante cinque volte l’anno, spendere non più di 15 euro a bimestre di bolletta elettrica per una persona single, smettere di spendere 1600 euro l’anno al bar, o 4.000 euro l’anno per la donna delle pulizie che pulisce una casa in cui non stiamo mai (perché siamo lavorare), che dobbiamo pulirci da soli. Occorre smettere di andare in giro come delle trottole, spendendo migliaia di euro l’anno di automobile, ma starcene di più a casa, cercare lì la quiete e l’equilibrio. Bisogna smettere di comprare l’ultimo modello di telefono, di iPad, di iPhone e farci durare quello che abbiamo, costringendo le aziende a smetterla con il subdolo stillicidio dei nuovi modelli ogni tre mesi. Occorre autoprodurre quel che si può, divertirsi con niente, senza dover necessariamente spendere. E’ necessario recedere dai bisogni che si hanno e non farsene nascere di nuovi indotti dalla pubblicità. Consumare poco, sprecare meno (il 25 dicembre buttiamo via, in un solo giorno, 800 milioni di euro di cibo!), inquinare meno, produrre meno rifiuti, riciclare, riparare, riutilizzare, condividere auto, case, risparmiare sul consumo energetico…

In quest’ottica basta poco per vivere, dunque si può sostenere meglio il lavoro flessibile. Che non è più una scelta, ma la realtà che resta di un Sistema fallito. Un Sistema che, presto o tardi, forse già oggi, ci proporrà un altro miraggio. Destinato di nuovo a fallire. https://trymobilespy.com

favorire lo sviluppo etico attraverso consumo critico e tasse

Nel “mercato globale” i beni e servizi prodotti dal “luogo GRIGIO”, hanno diritto d’esser venduti anche nel “luogo AZZURRO”.

Nel “luogo AZZURRO”

  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per proteggere l’ambiente (leggi anti inquinamento e sviluppo nuove tecnologie…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per massimizzare la legalità (leggi anti corruzione, protezione testimoni, giuste condanne…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per proteggere i lavoratori (leggi anti infortunistiche, sindacati…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per migliorare la qualità della vita del popolo (finanziamenti alla cultura, sanità, infrastrutture, sport…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per crescere come società (incentivi allo sviluppo…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per favorire la libertà degli individui (liberalizzazione di religioni, politiche, opinioni, parola, stampa…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per stare al passo coi tempi (nuove tecnologie, aggiornamento leggi tecniche…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per capire il contesto generale (attenzione ai nuovi assetti socio-economici internazionali…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per minimizzare gli sprechi (semplificazione, revisioni, sorveglianza…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per proteggere i diritti dei cittadini (assistenza sociale…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per massimizzare la democrazia (leggi elettorali, libertà d’espressione politica…)
  • si investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno per incentivare l’educazione civica (istruzione scolastica e familiare, dare il buon esempio…)

Nel “luogo GRIGIO”

  • non si investe nulla (o molto poco) nelle cose elencate sopra

I beni e servizi del “luogo GRIGIO”, vista la lista di sopra, ovviamente, costano molto meno.
I produttori dei beni e servizi del “luogo AZZURRO” vendono poco o niente data la concorrenza economicamente inarrivabile.
Il “luogo AZZURRO” diventa eticamente e socialmente sviluppatissimo ma economicamente fragile e vacillante, destinato al collasso.

Personalmente vedo due soluzioni:

  1. Il consumo critico: il consumatore acquista beni e prodotti del “luogo AZZURRO” anche se costano di più, perché dà una profondo valore alla lista di sopra.
  2. Dazi doganali “etici”: il governo del “luogo AZZURRO” sovrattassa i beni e servizi del “luogo GRIGIO”.

…così facendo si favorirebbero economicamente i beni e servizi “etici” del “luogo AZZURRO” ed indirettamente si imporrebbe ai “luoghi GRIGI” di investe tempo, energia, denaro, ingegno ed impegno nello sviluppo di una società più ricca culturalmente, giusta, etica e responsabile.

La filiera corta come risposta al caro carburante

Liberalizzazioni, aumento dei costi dei carburanti e dei pedaggi autostradali sono la scintilla che ha innescato le proteste di 80 mila tra contadini, autotrasportatori e commercianti siciliani che da giorni bloccano strade, ferrovie e porti dell’Isola. Da una Sicilia ormai a secco – distributori di carburante chiusi, scaffali dei supermercati vuoti, scorte di acqua ormai terminate – si innalza la protesta del movimento “Forza d’Urto” che chiede maggiore attenzioni dalla politica siciliana e nazionale sull’economia locale, già da tempo in ginocchio e ulteriormente piegata dai nuovi rincari.

In questi mesi in cui la produzione agricola siciliana è al suo picco massimo, soprattutto per gli agrumi, i blocchi del trasporto di alimenti deperibili come arance e ortaggi stanno creano danni stimati intorno al milione di euro. Oltre ai danni immediati la Sicilia – ovvero la prima regione italiana per numero di operatori e superfici bio – rischia un vero e proprio cortocircuito di sistema: la mancata consegna delle derrate alimentari ai distributori “continentali” rischia di far saltare accordi commerciali e favorire così le importazioni.

Questo danno potrebbe in parte essere arginato da politiche volte alla promozione di canali commerciali a filiera corta. Un canale di distribuzione definito spesso ‘alternativo’, ma che è sempre più apprezzato dai cittadini/consumatori.
Non a caso da una recente indagine di mercato svolta da AIAB sull’acquisto dei prodotti biologici è emerso che il 71,70% dei consumatori è interessato agli acquisti diretti, ed il 75,47% gradisce l’ipotesi di partecipare ad gruppo di acquisto.

Oltre a ridurre il numero degli intermediari, infatti, i canali della filiera corta e della vendita diretta favoriscono il consumo di prodotti locali, riducendo l’impatto dei carburanti sul prezzo delle derrate alimentari e riducendo l’impatto delle stesse sull’ambiente. Promuovere il consumo di prodotti locali sarebbe un’opportunità strategica per gli oltre 7mila produttori biologici siciliani, che ancora non possono contare nella propria regione su un consumo bio consolidato e diffuso ai livelli che si registrano al centro e nord Italia.

La filiera corta e la vendita diretta riducono lo spreco di cibo e favoriscono l’accesso allo stesso anche da parte dei cittadini più vulnerabili (cosi come richiesto da una risoluzione approvata ieri dal Parlamento Europeo) ed una giusta remunerazione al produttore.

In conclusione, vorrei rivolgere un invito ai cittadini siciliani affinché in questo momento di crisi, e di scaffali vuoti, supportino i produttori locali consumando in via preferenziale le produzioni biologiche prodotte localmente.
Un invito va anche al governo, che come sottolineato dallo stesso ministro Catania, deve “ripensare” il prelievo fiscale sul settore primario e favorirne la crescita con misure che incentivino il ritorno alla terra, l’accesso dei giovani al settore e la salvaguardia del territorio, sostenendo l’agricoltura biologica, ovvero l’agricoltura sostenibile per eccellenza.

Eduardo Cuoco
Coordinatore nazionale AIAB

…qui il link ad un articolo su greenme.it per approfondire la questione delle proteste siciliane (e non solo) di inizio 2012.

Sale In Zucca: Bio gastronomia e non solo (Torino)

Cattura

Sale In Zucca
via Santa Chiara 45 Torino
Tel: 0115794968
Orari:
L 10:00 – 19:30
M 10:00 – 19:30
M 10:00 – 19:30
G 10:00 – 14:30
V 10:00 – 22:30
S  10:00 – 22:30

…per caso sono capitata in questo negozio ed è stata una piacevole sorpresa.
Visitate il loro sito, offrono una ampia scelta tra catering, pranzetto veloce con cibi bio, spesa di prodotti vari sempre ecologici-biologici.

cos’è lo “SCONTRINO NON FISCALE”

Se avete in mano uno “scontrino non fiscale” (ai sensi dell’articolo 1 comma 429 legge 311/2004), non stupitevi e non spaventatevi e non arrabbiatevi.
Sta girando online un avviso che dice di arrabbiarsi con il governo che protegge le multinazionali che in Italia non pagano l’IVA.
E’ pura disinformazione!
…infatti…

I supermercati e i grandi magazzini (dall’Ikea all’Auchan) possono optare per la trasmissione telematica (sistema più effciente e puntuale e preciso) all’agenzia delle entrate della somma complessiva degli incassi giornalieri.
L’Italia infatti non é un paradiso fiscale per nessuno e anche le grandissime catene di distribuzione versano l’IVA e pagano le tasse, anche se attraverso modalità diverse.
Quindi non emettono uno “scontrino fiscale” insieme all’acquisto bensì il documento “interno” dell’immagine.
Rimane comunque (ovviamente) l’obbligo di emettere la fattura se il cliente la chiede.

Ecco il comma di riferimento della legge 311/2004:
429. Le imprese che operano nel settore della grande distribuzione possono
trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate, distintamente per
ciascun punto vendita, l’ammontare complessivo dei corrispettivi giornalieri
delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi di cui agli articoli 2
e 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e
successive modificazioni.


altri dettagli
eventuali ulteriori infos
e ancora

la propaganda, detta pubblicità, è…COLPEVOLE !

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L’origine di ogni male è lo Sponsor 27 jun 2013 … i am currently unemployed which stuff worked pretty good, i am beginning to feel like shit which atarax was designed to evaluate the use of… online from canada drugs, an online canadian pharmacy that offers e chi lo rappresenta.

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Intanto le parole:
Pubblicità:
Oggi la definiamo così, pur non essendo corrispondente alla sua origine etimologica, poiché, pubblicità deriva da pubblico: relativo ad un ambito cui appartengono o si riferiscono i diritti o gli interessi di una collettività civilmente ordinata”.
…mentre dovremmo chiamarla propaganda…
Propaganda:
Infatti per propaganda s’intende “un’azione intesa a conquistare il favore o l’adesione di un pubblico sempre più vasto mediante ogni mezzo idoneo ad influire sulla psicologia collettiva e sul comportamento delle masse: sottoporre a bombardamento – o lavaggio del cervello propagandistico”.

La propaganda, dicevo, e tutto il suo indotto, alimentano il PIL in ragione di un buon 90%. Possiamo tranquillamente dichiarare che il prodotto interno lordo delle nazioni liberiste, poggia le sue fondamenta sulla sabbia o per essere metaforicamente più illuminanti, sull’aria fritta.
Il Sistema si ingrassa in virtù della propaganda e quindi, attraverso il consumo di prodotti effimeri, di nessuna qualità e durata (cose del tutto superflue che esulano dai reali bisogno della gente), e sulla base di tutto questo edifica il suo Impero di carta straccia.
Com’è possibile scorgere un prossimo futuro, quando i ricorrenti e sempre più frequenti scricchiolii ci avvertono del suo imminente crollo?

Lo Sponsor è menzogna e quindi, illegalità. Può, questo mondo non deflagrare, se menzogna e illegalità sono le ragioni, della sua stessa esistenza?
Il Sistema poi (coerente con la sua indole demenziale e necrofila), finge di volere sensibilizzare l’opinione pubblica, riguardo ai temi sociali e intrinseci valori, con lo stesso meccanismo con cui propaganda i prodotti del super mercato. Un tale e assoluta novità, prende il nome di “pubblicità progresso”.
La stessa chiesa, non disdegna affatto questa diavoleria e preferisce delegare alla “pubblicità” una parte delle sue responsabilità oggettive per la diffusione dei valori cristiani. La chiesa si avvale del portavoce di Satana (la TV), come nuovo e moderno strumento di proselitismo, speculando sulle speranze, debolezze e la buona fede della gente. In verità vi dico che, la Stessa, ricerca solo profitti.

by Gianni Tirelli (qui )

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usi originali delle cose IKEA

letto-libreria

Segnalo questo sito: “IkeaHackers.net” molto interessante, curioso e potenzialmente utile!

Nato come blog poi diventato sito da un’idea di Mei Mei Yap, pubblicitaria di Kuala Lumpur: quando Ikea ha aperto a Pechino, lei ha creato un punto di scambio idee per personalizzare i prodotti ikea in modo da evitare di avere tutte le case arredate uguali, insomma affrancamento dalla produzione seriale!!
Sul sito vengono ordinatamente raccolte una marea di fotografie di oggetti Ikea utilizzati in modi originali, creativi ed alternativi.
Chiunque può trarre ispirazione o mettere a disposizione idee.

(Elena Savio)

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Er trug entscheidend dazu bei, dass die beim rechnen umständlich zu benutzenden römischen zahlen durch die arabischen ziffern abgelöst https://hausarbeit-agentur.com/ wurden

mangiare vegetali di stagione e colore vario

L’alimentazione ed un corretto stile di vita povero di eccessi e ricco di movimento fisico sono le fondamenta su cui costruire una vita sana.

La frutta e la verdura sono fondamentali in una corretta alimentazione. Aiutano a rimanere in forma ed in buona salute.
Bisogna fare attenzione a mangiarne quotidianamente (si dice cinque porzioni al giorno) in abbondanza e di qualità mista.
Mi sento di suggerire due “trucchi” per variare facilmente la dieta:

PRIMO TRUCCO:
Consumare frutta e verdura di stagione e locale.
In questo modo si favorisce il naturale alternarsi dei nutrienti ingeriti e si fa un consumo critico evitando i prodotti di importazione con tanti chilometri “sulla buccia”.

SECONDO TRUCCO:
Consumare frutta e verdura variando il colore.
I colori dei vegetali sono dovuti alla presenza di diverse fitonutrienti. Queste sostanze vanno assunte in modo vario.
Per aiutarvi nel “trovare” frutta e verdura di vario colore ecco uno schemino dal sito di T18:

impronta ecologica in chili all’anno di materiali

La BBC oggi pubblica un trafiletto “banale” dove per la milionesima volta viene ripetuto quanto tanto siamo inquinanti.
Lo riporto perché a questo giro è carino il metro utilizzato per misurare il “problema”.
Ognuno di “noi” (in UK), indipendentemente dall’età e dal sesso, “partorisce” OGNI SINGOLO ANNO (in massa equivalente):

  • 18 adulti di cemento
  • 16 adulti di carbone
  • 3 adulti di carta
  • 8 adulti di acciaio
  • 3 bambini di plastica
  • 1 bambino di alluminio
  • e via così…

…che senso ha continuare su questa strada al fondo della quale esiste solo un muro invalicabile?!?!

additivi alimentari pericolosi + emails allarmistiche bufala

ATTENZIONE…sta girando una email contenente un doc sugli additivi alimentari pericolosi pieno zeppo di ignoranza e malafede.
Il doc sembra una circolare-allarme/denuncia del “centro anti tumori di Aviano”
ma è una bufala colossale!

Vi basti sapere che in questa sciocca email si denuncia l’E330 come il peggiore dei cattivi!!!… mentre invece basta una rapidissima ricerca google per scoprire che si tratta dello squisito, utilissimo e naturalissimo Acido Citrico che non ha nulla a che fare con il Glutammato Monosodico che invece è l’E621 effettivamente potenzialmente dannoso.
A questo link trovate un ottimo ed eloquente articolo-spiegazione della bufola in questione.
Mentre a questi (uno, due, tre, quattro, cinque) links trovate un pò di info molto più affidabili sugli additivi alimentari… buoni e cattivi 😉

Mi raccomando:
1) prima di inoltrare una email verificatene il contenuto… oggi, grazie ad internete e google e wikipedia è molto facile e veloce!
2) siate sempre molto critici e prima di fare o non fare qualcosa informatevi seriamente!… soprattutto se si tratta di questioni di salute o sicurezza o politica…

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