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Come spadroneggiare in poche facili mosse

1] nasci nel posto fortunato senza deserti e con acqua potabile in abbondanza. Anche alberi per costruire e bruciare e da mangiare non guastano.
2] ovviamente convinciti del fatto che tu hai tutto perché te lo sei meritato e forte del tuo benessere inventati tante belle teorie per non sentirtene in colpa, viaggia pochissimo, tramanda ai figli tutta la tua arrogante ignoranza
3] per tenere allenata la bestia che è in te fai a botte col vicino. Sempre. Comunque. Ovunque. Per qualsiasi motivo. Quando mancano i motivi inventali.
4] quando scopri una risorsa altrui saccheggiala e falla tua. Usa la tua morale artificiale per giustificarti e la violenta arroganza delle tue avanzate tecnologie belliche
5] usa le ricchezze rubate agli altri per ingrassare e fortificare la tua ignoranza. Taglia l’istruzione. Obbliga per legge tutti a contribuire al PIL. Investi in armamenti. Diffondi la tua morale via etere 24/365. Addita i diversi e se non capiscono picchiali o bruciali o docciali.
6] ovviamente costruisci muri e cancelli e porte blindate e zanzariere e grate e filtri e firewall e antifurti per difendere dagli altri quelli che hai rubato loro. Tienitelo con la forza. Non cedere di un passo. Mai. Mi raccomando i muri, la morale e gli armamenti ma soprattutto la propaganda e i tagli all’istruzione.
7] la tua immondizia buttala lontano: occhio non vede cuore non duole. In fondo agli oceani o oltreoceano mi sembra perfetto. Alla disperata bruciala (lontano dal tuo naso ovviamente)
8] ad ogni passo avanti togli diritti e aumenta i doveri di tutti (tranne i tuoi ovviamente). Qualcuno dovesse lamentarsene inventa uno spaventapasseri qualsiasi e usa la propaganda, taglia la cultura e rendi complicati i viaggi con ferie da prenotare e rate da pagare e pigliaculate pubbliche sul fancazzismo e disadattamento. Funziona da millenni, continuerà a funzionare, la gente è idiota. Lo spread e i terroristi e gli stranieri e l’uomo nero vanno di moda nel 21imo secolo. Ma come i panta a zampa torneranno anche le streghe e le magie nere. L’importante è che capiscano bene che per difendersi da questi incubi serve darti più potere
9] inibisci lo sviluppo delle capacità cognitive. Lo stupido non chiude i pensieri e ripete a pappagallo quel che va di moda. Mai nessuno deve dire più di tre volte di seguito che dare più potere a te = perdere libertà individuale
10] tocco di classe: come ai saldi che alzano per poi abbassare i prezzi, dopo aver tolto liberta poi regala loro mezze libertà. Ti adoreranno e lavoreranno 45 ore a settimana felici
11] bombardali di pubblicità e finti bisogni. Ricorda: l’assenza di desideri è la felicità. L’uomo felice non consuma. Se non consuma non paga le tasse. E tu devi comprare la villa nuova, la trentaduesima
12] instaura il siatema del debito. Ma non farlo capire a nessuno. Usa paroloni e fai finta che sia troppo complicato da capire
13] fai andare di moda qualsiasi cosa tranne i libri e la cultura
14] quando la gente arriverà a lavorare tutto l’anno per comprarsi il macchinone per andare a lavorare saprai di aver vinto tutto
1] nasci nel posto fortunato senza deserti e con acqua potabile in abbondanza. Anche alberi per costruire e bruciare e frutta e animali in abbondanza da mangiare non guastano.
2] ovviamente convinciti del fatto che tu hai tutto perché te lo sei meritato. Forte del tuo benessere inventati tante belle teorie per non sentirtene in colpa. Viaggia pochissimo. Tramanda ai figli tutta la tua arrogante ignoranza. Ripetiti in continuazione che sei assolutamente il migliore. Scrivilo ovunque. Sui soldi è una ottima idea
3] per tenere allenata la bestia che è in te fai a botte col vicino. Sempre. Comunque. Ovunque. Per qualsiasi motivo. Quando mancano i motivi inventali
4] quando scopri una risorsa altrui saccheggiala e falla tua. Usa la violenta arroganza delle tue avanzate tecnologie belliche e la tua morale artificiale per giustificarti
5] usa le ricchezze rubate agli altri per ingrassare e fortificare la tua ignoranza. Taglia l’istruzione. Obbliga per legge tutti a contribuire al PIL. Investi in armamenti. Diffondi la tua morale via etere 24/365. Addita i diversi e se non capiscono picchiali o bruciali o docciali
6] ovviamente costruisci muri e cancelli e porte blindate e zanzariere e grate e filtri e firewall e antifurti per difendere dagli altri quelli che hai rubato loro. Tienitelo con la forza. Non cedere di un passo. Mai. Mi raccomando i muri, la morale e gli armamenti ma soprattutto la propaganda e i tagli all’istruzione
7] la tua immondizia buttala lontano: occhio non vede cuore non duole. In fondo agli oceani o oltreoceano mi sembra perfetto. Alla disperata sotterrala o bruciala (lontano dal tuo naso ovviamente)
8] ad ogni passo avanti togli diritti e aumenta i doveri di tutti (tranne i tuoi ovviamente). Se mai qualcuno dovesse lamentarsene inventa uno spaventapasseri qualsiasi ed intensifica la propaganda. Funziona da millenni, continuerà a funzionare, la gente è idiota. Lo spread e i terroristi e gli stranieri e l’uomo nero vanno di moda nel 21imo secolo. Ma come i panta a zampa torneranno anche le streghe e le magie nere. L’importante è che capiscano bene che per difendersi da questi incubi serve darti più potere
9] taglia la cultura e rendi complicati i viaggi con ferie da prenotare e rate da pagare e pigliaculate pubbliche sul fancazzismo e disadattamento
10] inibisci lo sviluppo delle capacità cognitive. Lo stupido non chiude i pensieri e ripete a pappagallo quel che va di moda. Mai nessuno deve dire più di tre volte di seguito che dare più potere a te = perdere libertà individuale
11] tocco di classe: come ai saldi che alzano per poi abbassare i prezzi, dopo aver tolto liberta poi regala loro mezze libertà. Ti adoreranno e lavoreranno 45 ore a settimana felici
12] bombardali di pubblicità e finti bisogni. Ricorda: l’assenza di desideri è la felicità. L’uomo felice non consuma. Se non consuma non paga le tasse. E tu devi comprare la villa nuova, la trentaduesima
13] spendi più di quel che incassi. Sistematicamente. Mi raccomando. È importante. Quindi instaura il siatema del debito. Ma non farlo capire a nessuno. Usa paroloni e fai finta che sia troppo complicato da capire
14] fai andare di moda qualsiasi cosa tranne i libri e la cultura

15] quando la gente arriverà a lavorare tutto l’anno per comprarsi il macchinone per andare a lavorare saprai di aver vinto tutto
16] lì dove non c’è più nulla da rubare, saccheggiare, sporcare o schiavizzare, purtroppo c’è sempre e comunque il rischio del diverso. Mi raccomando non sottovalutiamo il minaccia del diverso. Il diverso è faticoso da assoggettare perché non riconosce la tua autorità ed ha priorità diverse da quelle insegnate nei secoli al tuo amatissimo popolo libero contribuente. Una opzione è isolare fisicamente il diverso: ricordati i muri e mi raccomando proibisci i visti sul passaporto dei tuoi schiavi…ehm…cittadini. Una seconda opzione è la guerra per liberarli: vai e bombardali finché saranno uguali alla tua società. Avrai asfaltato un pericolo, ti fai bello e santo agli occhi dei tuoi ed avrai allargato il bacino del tuo export tassato. Terza opzione è far finta che non esistano: scomparsa la parola, scomparsa la cosa.

Socrate sul rischio demagogia nelle democrazie carenti d’istruzione

Socrate
Abbiamo una altissima considerazione della democrazia e, per estensione, degli antichi ateniesi, la civiltà che che l’ha inventata.
Sorprende quindi constatare che l’altra grande conquista di questo grande popolo, la filosofia, nutriva profondi dubbi proprio sulla democrazia.
Nei dialoghi di Platone, viene rappresentato Socrate (il grande padre fondatore della filosofia) come altamente pessimista nei confronti della democrazia. Nel sesto “libro della repubblica” Platone descrive Socrate discuterne col fratello Adimanto.
Socrate invita Adimanto ad immaginare la società come una nave: “per un insidioso viaggio in mare chi vorresti che sia a scegliere gli ufficiali di coperta? Preferiresti che a scegliere sia chiunque o degli esperti nel campo della marineria e della navigazione?”.
Adimanto rispose che avrebbe preferito che a scegliere fossero degli esperti.
Socrate gli chiese per quale motivo con la democrazia ci si ostinasse a considerare chiunque adatto a stabilire quali fossero le persone da investire della responsabilità  della guida di una società.
Socrate sostiene la tesi che per votare correttamente bisogna essere educati ed avere delle competenze specifiche; l’intuizione, l’istinto e l’empatia non sono sufficienti perché si prestano ad essere ingannate con promesse semplici ed immediatamente vantaggiose.
La società dunque dovrebbe farsi carico dell’educazione sistematica e specifica dei cittadini al voto.
Secondo il padre della filosofia morale lasciare che qualsiasi cittadino indistintamente possa votare è “irresponsabile e pericoloso tanto quanto lasciare che scelgano il comandante di una triremi che debba raggiungere l’isola di Samo durante una tempesta”.
Il figlio di Sofronisco sosteneva quindi che fosse necessario essere abili nel pensiero razionale, profondo e responsabile per avere diritto di voto. Riteneva sbagliato che avesse il diritto di voto solo una ristretta elite di ricchi o potenti ma nemmeno dare il voto a tutti era una soluzione accettabile.
Condannava fermamente l’elitarismo e faceva una distinzione fondamentale tra “democrazia intellettuale” e suffragio universale.
Secondo Socrate il suffragio universale slegato da cultura e saggezza porta inevitabilmente alla demagogia.
Gli insegnamenti dell’inventore dell’etica sui pericoli insiti nella scarsa scolarizzazione nella società democratica sono oggi gravemente trascurati: di scolarizzazione si parla poco e molti politici vivono infatti di demagogia.
Il suffragio universale ha reso liberi i cittadini delle società moderne ma solo una profonda cultura universale li proteggerà dai pericoli della demagogia.
Demagogia: ottenere (o mantenere) il potere trascinando il popolo attraverso promesse “semplici ed immediate”.
Il destino fu beffardo co il grande filosofo greco.
Nel 399 a.C., con l’accusa di aver corrotto i giovani ateniesi con la sua dottrina criticante il potere, venne coinvolto dai politici esponenti del regime democratico Anito e Licone in un caso giudiziario montato a tavolino.
Socrate visse in prima persona il tragico problema insito nel suffragio universale di un popolo inadeguatamente preparato: il 52% di una giuria popolare mal istruita di 501 cittadini preferì ascoltare gli argomenti della accusa e lo giudicò colpevole.
Socrate venne condannato a morte e morì bevendo la cicuta.
Fu la prima vittima della demagogia.

i poteri economici dominano su tutto

salute e denaro

VI DOVETE RENDERE CONTO che è proprio così, ci sono poteri economici che dominano su tutto. GUARDATE: una multinazionale che intenta cause affinché i FARMACI ANTITUMORALI non, ripeto NON, siano prodotti a basso costo. È così su tutto! SU TUTTO. Come sul petrolio, che ci avvelena e ci rende schiavi; eppure vent’anni fa Grillo ha portato un brevetto a idrogeno alla FIAT! Perché non lo hanno mai prodotto? Perché ci han fatto usare l’amianto fino al ’93 quando la Germania lo ha dichiarato cancerogeno nel ’43? E così via… Solo una possibilità: che ci informiamo, e che cambiamo noi cittadini del mondo questo mondo. E ci stiamo riuscendo.

Italia: col lodo Bernardo ridotto il potere delle magistrature

Quasi in silenzio, senza suscitare alcun clamore, di fronte ad un’opinione pubblica sempre meno informata e, dunque, inconsapevole, nel Dl anti-crisi è passato un altro emendamento che riduce l’iniziativa della magistratura, questa volta, della Corte dei Conti.
Stiamo parlando del Lodo Bernardo che prende il nome dal suo promotore, l’ onorevole Pdl, Maurizio Bernardo del Pdl , che, subordinando l’avvio di una indagine ad una “specifica e precisa notizia di danno, impedisce alle procure regionali della Corte dei Conti di attivare indagini sui danni erariali in assenza di una denunzia formale che dovrebbe essere fatta dall’ amministrazione competente che subisce il danno, amministrata dalle persone che il danno l’hanno causato”.
Comportando, così, di fatto, lo svuotamento della funzione del pubblico ministero, il cui potere di direttiva delle indagini viene in tal modo trasferito al Governo.
A creare il danno erariale sono spesso i dirigenti, nominati dai politici-amministratori, e secondo il Lodo Bernardo le denunce le dovrebbero fare i politici-amministratori che hanno nominato i dirigenti.
Sarebbe come dormire sonni tranquilli sapendo che a guardia del pollaio ci sono le volpi.
Si potrebbe opporre che le denunce potrebbero farle i politici-amministratori che, dopo cinque anni, subentrino per avvenuto rinnovo del Consiglio Regionale, provinciale, regionale o comunale. Certamente, ma il reato di danno erariale arrecato allo Stato non sarebbe perseguibile in quanto prescritto, visto che la prescrizione cade dopo 5 anni.
Risultato: nessun controllo né di legalità né di merito né preventivo né successivo, e via libera al saccheggio “legalizzato” delle casse pubbliche. C’è chi sostiene che il Lodo Bernardo abbia un intento punitivo nei confronti della Corte dei Conti che, ha osato promuovere un’azione di risarcimento per danni erariali, per un ammontare di svariati milioni di euro nei confronti dell’ex Presidente della regione Sicilia, Cuffaro e dell’attuale Presidente Lombardo, per l’ingiustificata assunzione di oltre 25 giornalisti dell’ufficio stampa. Cuffaro e Lombardo che ora potranno avvalersi di questa eccellente novità normativa. E c’è chi aggiunge che alla Corte dei Conti non sia stato perdonato di essersi messa di traverso di fronte alle ipotesi di scudo fiscale, di Tremonti, scudo fiscale, divenuto legge con il Dl anti-crisi.
Sta di fatto che il Lodo Bernardo sta già producendo i suoi effetti devastanti, molte amministrazioni, infatti, alla richiesta delle Procure della Corte dei Conti di acquisizione di atti o di note istruttorie, eccepiscono la nullità della richiesta davanti alla sezione giurisdizionale della Corte per mancanza della denuncia di danno erariale.

fonte: condividi la conoscenza

Il Perché del trionfo di Berlusconi nella politica italiana!

Ogni popolo è caratterizzato dai valori che gli sono fondamentali.
Quello che può essere accettato in una società può non esserlo in un’altra. Per capire i meccanismi nascosti della politica italiana, bisogna andare alle radici della cultura di questo popolo! La realtà italiana è anomala per molte società democratiche. Come mai un uomo da solo, riesce ad imporre la sua volontà nella politica italiana? Cosa incarna ideologicamente il Cavaliere? Perché milioni di italiani ammirano molto questo personaggio? Per capire tutti questi successi, mi sono permesso di analizzare bene la società nella quale vivo da molti anni e dalla quale sono fuori di ogni coinvolgimento politico e mediatico! Non faccio parte di nessuna formazione politica italiana, non ho mai lavorato né alla RAI (Radio Televisione italiana) e né nel grande gruppo Mediaset di Berlusconi. Inoltre non ho mai lavorato per alcun organo di stampa. Nonostante io sia in Italia da 17 anni, ho mantenuto la mia nazionalità di origine, malgrado abbia i requisiti necessari per diventare cittadino italiano! Perché vi dico tutte queste informazioni? Per farvi capire che sono lontano dal sistema e fuori da ogni influenza e posso provare a darvi obiettivamente un’osservazione con una visione distaccata sulle ragioni del trionfo di Berlusconi nella vita pubblica e politica italiana!
Tutto quello che in un’altra democrazia non è permesso e che porterebbe alle dimissioni di un leader politico, in Italia non ha alcun effetto. L’Italia è il paese dove può succedere di vedere persone accusate di illeciti o condannati per corruzione, mafia, evasione fiscale, abuso d’ufficio, ricatto, aggiotaggio ecc. diventare addirittura personaggi famosi che compaiono di frequente nei vari programmi televisivi, magari partecipando anche ai Reality Show. In Italia, molti reati sono depenalizzati come per esempio il falso in bilancio, molti sono i deputati accusati o condannati anche definitivamente per vari reati che siedono imperturbati in Parlamento. Inoltre, dire a una persona di essere “ furbo “ in Italia è un grande complimento, anche se in realtà la furbizia è una pratica che permette all’individuo di raggiungere i suoi obbiettivi ai danni dell’altra persona o della collettività. La furbizia è diversa dell’intelligenza!!!. Con tutte queste pratiche non ortodosse per un paese democratico, che messaggio si vuole trasmettere al popolo? Solo valori erronei ma che diventano positivi e condivisi da molti! Dunque i valori che in molti paesi democratici danneggerebbero politicamente l’individuo, in Italia danno invece in molti casi, visibilità, notorietà e magari ti preparano per una grande carriera politica!!!
L’elettorato italiano è eterogeneo e composto da elettori Cattolici che si riconoscono nei valori della Chiesa, dai Nostalgici, dagli ideologici che si riconoscono nei valori della Sinistra o della Destra, dai Separasti, dai Populisti, dagli Xenofobi, dagli anti Berlusconi ed infine dai sostenitori di Berlusconi.
Molti simpatizzanti di Berlusconi sanno che, l’uomo, oltre a lavorare per il bene dell’Italia, lavora anche per i suoi interessi e che l’origine del suo patrimonio presenta dei lati oscuri. Per loro, tutto questo non conta. Tutto ciò spiega perché, molti non hanno il coraggio di affermare di votarlo, magari sono quelli che parlano più di tutti male di lui, ma una volta soli, gli danno il voto. Come spiegare altrimenti che il personaggio è sempre criticato dalla maggioranza degli italiani ma viene sempre eletto? Un mistero? No!!! Diciamoci la verità, Berlusconi, uomo ricco ed influente incarna nel bene e nel male, il grande sogno di molti italiani! Questo sogno, non importa come viene realizzato in un paese in cui, i valori sociali e culturali sono diversi da quelli sviluppati in molti paesi democratici! Questo spiega anche in grande parte, l’anomalia italiana nella politica. La Sinistra può cambiare nome o leader, Berlusconi trionferà sempre finche vivrà. Il problema della politica italiana è altrove: Mancanza di una vera Cultura Politica. Forse ho sbagliato nella mia analisi? Ditemi voi!

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ITALIA: la miseria dell’informazione

Cosa sta succedendo nel bel paese per quello che riguarda il modo di trattare le notizie? Dall’avvento della comunicazione di massa alla fine del XIX secolo con la rivoluzione del penny press, i mass media costituiscono il quarto potere in ogni sistema democratico che si rispetti. Come tale, hanno il dovere di trattare le notizie con obiettività, di “educare il linguaggio dell’uomo politico” ecc. In Italia, da un paio di mese si sta assistendo in continuazione a dichiarazioni banali, volgari ma soprattutto xenofobe sugli immigrati. Purtroppo tali notizie non hanno lo stesso impatto mediatico delle vicissitudini di un certo Fabrizio Corona o delle avventure sentimentali della “velina” televisiva Elisabetta Canalis!!! L’ultima dichiarazione fuori luogo riguarda il Presidente del consiglio Berlusconi a proposito dei barconi dei clandestini. Il Premier dichiarò: “No all’Italia Multi etnica”. Forse il signor Berlusconi non sa che l’Italia è già multi etnica. È giusto ricordare che oggi in Italia, gli immigrati sono quasi 5 milioni tra cui 4 milioni di regolari. I lavoratori stranieri contribuiscono con più del 2% al prodotto interno lordo italiano (PIL) con 10 miliardi di euro annui e contribuiscono alla crescita demografica dell’Italia che accusa purtroppo un tasso demografico pari a zero! Gli stranieri sono la nuova speranza italiana del futuro, per il welfare! Allora perché tante odio, dichiarazioni razziste sugli immigrati senza che i mass media ne diano grande rilevanza a proposito! Senza che si assista a dibattiti seri in televisioni, nei giornali con intellettuali ecc. In altri paesi democratici, molti politici rifletterebbero bene prima di sparare sempre grosso sugli immigrati e non, per paura che l’influenza dei media decreti il loro isolamento politico come per esempio il caso di Jean Marie le Pen in Francia con il suo partito il “Front National”. In Italia purtroppo, la maggior parte dei mezzi di comunicazione non trattano l’informazione, ma si sparano le freccette tra giornali di destra e di sinistra. Trattando in quel modo le notizie, il popolo rimane “svuotato” dell’informazione. Non gli viene offerto niente, assiste impotente alle querelle dei media schierati politicamente. Lo stesso popolo diventa anch’esso vittima perché si ritrova anche lui schierato con tali programmi, giornali o tali reti televisive! Questa “guerra” allontana purtroppo la vera informazione, che non viene mai data o trattata con serenità! A volte si parla molto, ma alla fine non si capisce dov’è la notizia. Questo purtroppo è la conseguenza del caos informativo in cui vivono quotidianamente i 60 milioni di residenti in Italia! Ma come si diventa giornalista in Italia?

Jivis Tegno

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