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cartelli stradali velocità consigliata in curva (New Zealand)

In Nuova Zelanda, lungo le strade carreggiabili, sotto al cartello “curva pericolosa” ne mettono un altro che indica la “velocità massima sicura”.
Ho guidato per più di 7’000 km in lungo e in largo in tutte e due le isole maggiori e…assicuro che sono COMODISSIMI: avvicinandosi alla curva sconosciuta (quinidi potenzialmente pericolosa), si rallenta alla velocità segnalata e…pluf!…PERFETTA!!!
…ebbravi i kiwi!!!…
…da COPIARE TUTTI!!!…

foto di esempio cartello velocità consigliata in curva

quando sbarcarono i primi europei in nuova zelanda?!?

Questa non dovrebbe essere difficile!
Si tratta di storia! Storia moderna oltretutto!
Io non so nulla mah…leggo queste due cose e mi esplode il cervello!
fate voi…

La Stampa (il 9 agosto 2008) riempie pagina 21 con un articolo che si fonda sull’ipotesi che Abel Tasman non è mai sbarcato in Nuova Zelanda.

Wikipedia nella pagina dedicata alla Nuova Zelanda ci racconta per filo e per segno che non solo è sbarcato ma…appunto…alcuni dell’equipaggio sono morti in Nuova Zelanda.
Lo stesso wikipedia però, nella pagina dedicata all’esploratore, si rimangia tutto dicendo che non si sa se son sbarcati oppure no.

Allora io dico…EVIDENTEMENTE ci sono un pò di misteri al riguardo quindi…quale è LA NOTIZIA?!?!
Voglio dire…cosa ci sta raccontando La Stampa a pagina 21 del 9 agosto 2008?!?!?
…forse forse semplicemente non avevano nulla di “meglio” con cui riempire quella (e le altre 95) pagina?…
Oh…notare…se le fanno pagare pure (1€) quelle centinaia di reclame farcite con false ed inutili notizie!!!

corsie riservate alle macchine piene

In Nuova Zelanda (nonostante sia un paese privo di traffico se paragonato all’europa o agli USA), ho visto corsie riservate alle automobili che viaggiano con almeno 3 persone a bordo.

Privilegiare le automobili piene significa ridurre il numero di automobili.

Niente male!

Nuova Zelanda riassunto veloce

new zealand

Al principio c’era solo l’oceano: onde e vento.
Poi la zolla tettonica oceanica del pacifico ha deciso di scontrarsi contro quella continentale indo-australiana ed è nato l’arcipelago neo zelandese (mentre vi scrivo le Southern Alps continuano a “crescere” al ritmo di 10 mm all’anno).

Allora fu solo natura: vulcani, felci, spiagge, cascate e uccelli.
Da allora questo pezzo di mondo e’ completamente isolato dal resto delle terre emerse ed ha sviluppato una flora e fauna semplicemente unica.
Cosi’: isolata ed indisturbata, rimarra’ per millenni.

Nel frattempo in Austronesia un’animale follemente intelligente ed inquieto imparava a navigare e a cuocere ceramica.
Era l’uomo!
…la sottospecie dei Lapita ad essere precisi.
Beh ragazzi…questi signori evidentemente avevano qualcosa nella testa!
…un progetto, un disegno…qualcosa di formidabile!…qualcosa di straordinario!
…una malattia…una fede…un’istinto potentissimo che li rese capaci di vincere il terrore dell’ignoto, infinito, avverso oceano rendendoli “IL” popolo di navigatori/esploratori per eccellenza!
Questi pazzi furibondi in 4 mosse han colonizzato il pacifico tutto!
Step 0, Nuova Caledonia:
Da qui, 3500 anni fa, per chissa’ quale motivo, i Lapita salparono iniziando un viaggio che durera’ millenni.
Step 1, Fiji, Tonga e Samoa:
Qui mille anni di relativa calma nel sangue e poi via…
Step 2, Tahiti:
Altro piccolo pit stop di una manciata di secoli e poi di nuovo in barca (siamo attorno al 500 d.C.).
…ancora verso Est ed ancora oceano aperto..sempre piu’ aperto!…
Step 3, Isola di Pasqua e Hawaii:
NB: per un pelo non non si “son fatti” pure gli Stati Uniti ed il Messico!
Solita pausa di qualche secolo (giusto il tempo di rifare i bagagli!) ed eccoli di nuovo in movimento…prua a Sud/Ovest, avanti tutta!
Step 4, Nuova Zelanda:
L’altro ieri, (circa mille anni fa), dopo mesi di folle navigazione oceanica affrontati con una barca di legno e paglia, la prima impronta umana in Aotearoa (Terra della Lunga Nuvola Bianca).
Nei decenni seguenti di barche ne arrivarono altre sbarcando in luoghi differenti dell’arcipelago e generando varie distinte tribu’ Maori.
[Quanto scritto finora e’ ovviamente solo un’ipotesi!
Come sia andata veramente nessuno lo sa ancora.
La dinamica che vi ho riassunto e’ quella che, per ora, meglio concilia le ricostruzioni storiche/archeologiche/logiche/linguistiche/scientifiche moderne con le leggende Maori (ogni tribu’ ha la sua circa la colonizzazione iniziale della Nuova Zelanda)].
Comunque…
I Maori avevano la guerra nel sangue, sapevano coltivare e cacciavano.
L’impatto fu devastante per questo delicatissimo e vergine ecosistema: foreste bruciate per fare spazio alle coltivazioni e mammiferi terrestri importati contribuirono sin da subito alla progressiva e velocissima estinzione di alcuni animali unici come il grande Moa e il suo naturale predatore la gigantesca aquila Haast.

Nel 1642 l’olandese (il nome New Zealand viene dalla provincia olandese Zeeland) Abel Tasman scese a terra ma il benvenuto fu scarlatto: 3 dei suoi vennero uccisi e mangiati direttamente in spiaggia!
Beh…gli olandesi decisero che non ne valeva la pena e i Maori dovettero aspettare piu’ di un secolo prima di vedere altre barche europee.
Era il 1769, la nave batteva la Union Jack, si chiamava Endeavour e a bordo vi erano il diplomatico esploratore comandante James Cook ed il suo prezioso interprete tahitiano Tupaia.
Questa coppia riusci’ ad “intortare” i Maori: quasi nessuno mori’ ma la Nuova Zelanda divenne proprieta’ della Gran Bretagna.
Da notare la “sfortuna” dei Francesi che negli stessi giorni (12 dicembre 1769 alle 11:30 di mattina) avevano Jean-Francois Marie de Surville (con un nome cosi’ spocchioso pero’ gli sta bene!) che con la sua St Jean Baptiste bazzicava proprio nelle stesse acque dell’Endeavour.
C’era brutto tempo e i due non si incontrarono mai.
Fattosta’ che per una questione di pochi fortuiti casi la Nuova Zelanda e’ stata inglese!…l’isola sud avrebbe seriamente poturo essere francese!
…vabbeh!…
Gli inglesi furono assolutamente geniali!
Approfittarono dello spirito battagliero delle tribu’ Maori, regalarono loro un po’ di fucili (onde aumentare notevolmente l’efficienza delle loro guerre) e sempicemente aspettarono che si semiestinguessero vicendevolmente!

Seguirono decenni di semi anarchia: all’inizio dell’ottocento su queste isole era normale uccidere il vicino per appropriarsi della sua terra. Il governo Britannico era debole, nessuno controllava e il piu’ forte imperava.
Con gli sbarchi regolari degli europei arrivarono anche i guai seri per l’ecosistema neozelandese.
Balene, Foche, pascoli immensi e oro furono alla base dell’economia nazionale per il secolo a cavallo dell 1900.
Nel 1947 la Nuova Zelanda ottenne la piena indipendenza politica dalla Gran Bretagna.
Oggi l’oro e’ “finito”. Le balene e le foche non si possono piu’ cacciare. Rimangano pascoli immensi e una quarantina di parchi nazionali di bellezza straordinaria.

La Nuova Zelanda e’ un po’ piu’ piccola dell’Italia e un pelo piu’ grande della Gran Bretagna.
Gli uomini qui oggi sono 4, le pecore 45 e le mucche 2 (milioni).

Miele di Manuka – disinfettante naturale

Il miele di Manuka viene dalla Nuova Zelanda ed il polline raccolto dalle api proviene dalla pianta di Manuka (Leptospermum scoparium). Questo miele ha un potere antisettico di molto superiore rispetto ad altri tipi di miele ed e’ stato introdotto gia’ da un paio d’anni in pratiche ospedaliere (in Nuova Zelanda ed in Inghilterra per quanto ne so io). Oltre ad essere utile per applicazioni esterne (ferite, acne.. ), il miele di Manuka e’ anche molto efficace per prevenire ed alleviare problemi gastrici, irritazioni alla gola e gengive. Il fattore antisettico e’ espresso in UMF (Unique Manuka Factor) e varia generalmente tra 10+ per un potere antisettico piu’ basso e 30+ per il piu’ alto. E’ stato testato che l’assunzione di questo miele aumenta le prestazioni spotive di lunga durata del 6%, al pari di altre fonti di carboidrati specifiche per lo sport presenti sul mercato, in tutta naturalezza.

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