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riguardo le bacche di Goji

goji

Le bacche di Goji sono il frutto del Lycium barbarum cui appartiene anche il pomodoro, il peperoncino e la melanzana.
Questi frutti vengono coltivati da migliaia di anni e sono considerati un elemento essenziale nella medicina tradizionale cinese.
Queste bacche sono anche piantate per controllare l’erosione e recuperare terreni irrigabili da desertificazione.
La Cina è il principale fornitore di bacche di Goji in tutto il mondo con esportazioni totali per un valore di 120 milioni di US$ nel 2004.
Siccome la “Green Food Standard” cinese permettere l’uso di alcuni pesticidi ed erbicidi ormai vietati in EU e USA, alti livelli di residui di insetticidi (tra cui fenvalerate, cipermetrina) e residui di fungicidi (come triazole), sono stati individuati dalla Food and Drug Administration statunitense in alcune bacche di origine cinese.
Al momento non esistono prove scientifiche riguardo le qualità paramediche di questo frutto mentre esistono numerosi casi accertati di problemi sanitari anche gravi legati al consumo elevato di questo frutto.

Le bacche di Goji sono infatte circondate da un alone di miti e leggende frutto di astute campagne di marketing…cerchiamo qui, in piccolo, di sfatare qualche leggenda:
I – sono di origine cinese ma sono conosciute anche con il nome commerciale di “bacche himalayane” o “bacche tibetane”. In inglese si trovano anche sotto il nome di “wolfberry”
II – viene spesso pubblicizzato il loro alto contenuto di polisaccaridi (un nutriente sano) sebbene risultati confermati da studi scientifici veri e propri al momento non ce ne siano
III – gira addirittura la leggenda di un tal Li Qing Yuen che, consumando abitualmente le bacche di Goji, arrivò a vivere ben 252 anni!

Ma, leggende a parte, cosa contengono questi frutti “della salute”?
I – certamente sono ricchi di amminoacidi (elementi costitutivi delle proteine) ed antiossidanti, in grado di rafforzare le difese immunitarie e aiutare a bruciare i grassi
II – le bacche di Goji contengono molti numerosi nutrienti come le vitamine del gruppo B ed E, sali minerali, carotenoidi e flavonoidi
III – contengono anche acido linoleico: una sostanza che sarebbe in grado di stimolare la massa grassa e apportare benefici sul sistema immunitario
IV – questi frutti sono caratterizzati da un basso indice glicemico cioè possono assicurare un discreto effetto saziante ma con un basso carico calorico

Conclusioni:
Anche se le caratteristiche delle bacche di Goji sembrerebbero indicare la presenza di proprietà benefiche per la salute (come le proprietà antiossidanti utili per il contrasto dei radicali liberi) e vengono considerati ricchissimi di vitamina C (ma ne contengono quanto arance e limoni), non ci sono al momento studi clinici che confermino in modo incontestabile ed univoco che questi siano veri e propri ‘frutti della salute” che ne giustifichi il prezzo molto alto né una assunzione assidua come alimento particolarmente sano.

AsiaNews.it : notizie sull’Est del mondo

Asianews.it

un bel pò di notizie da e sull’Asia…
dal Giappone all’Arabia Saudita
Cina, Russia, Filippine, India…e tutte le altre comprese!

Un ottimo sito!
…ricco, di facile e veloce consultazione.

E’ comunque un sito “generico” quindi, inevitabilmente, alcuni giorni, per alcune nazioni (tipicamente le più piccole come Singapore etc), non ci sono news.
…a me sembra ragionevole…
🙂

alta velocità Italiana: 20 volte + cara e 10 volte + lenta della Cinese

Una azienda cinese sta realizzando 450 km di ferrovia alta velocità in Arabia Saudita.
L’appalto vale meno di 2 miliardi di dollari.
Sarà realizzato grazie al lavoro di circa 5’000 manovali cinesi.
La nuova linea ferroviaria ad alta velocità sarà lunga 450 km.
Il lavoro dovrebbe essere terminato in 3 anni.
(qui la fonte della notizia)

L’alta velocità Torino-Milano:
Più di 11 miliardi di dollari.
Non ho idea di quanta gente sia servita.
Lunga circa 150 km.
Son quasi 20 anni che ci lavorano e ancora non è finita.
(qui la fonte di questi dati)

…a conti fatti i cinesi (in trasferta) realizzano in un sedicesimo del tempo e con un ottavo del tempo!
…chissà come fanno?!?…
🙂
saranno i cinesi a essere particolarmente “bravi”
o sono gli italiani a essere particolarmente “scarsi”
o altro?!?…

Africa e Cina sempre più “legate”

L’impegno a rafforzare i rapporti economici e la cooperazione a livello politico hanno caratterizzato la visita in Cina del presidente della Commissione dell’Unione Africana (UA), Jean Ping. Durante un incontro a Pechino con il primo ministro Wen Jiabao, il dirigente dell’UA ha detto che “l’Africa vuole rafforzare la cooperazione con la Cina in diversi ambiti, soprattutto per affrontare le sfide dello sviluppo economico e dei problemi internazionali”. Concetti analoghi sono stati espressi da Wen, secondo il quale “la Repubblica popolare attribuisce grande importanza alle preoccupazioni dei paesi africani, ad esempio rispetto alla crisi finanziaria e ai cambiamenti climatici”. La visita di Ping, figlio di un emigrante cinese originario della provincia orientale di Zhejiang, si è conclusa oggi dopo quattro giorni di incontri con dirigenti di primo piano. Nonostante la crisi economica, nel 2009 i rapporti commerciali tra la Cina e l’Africa hanno continuato a svilupparsi; secondo Pechino in sei mesi gli investimenti diretti della Repubblica popolare sono aumentati dell’81%, raggiungendo un valore equivalente a 387 milioni di euro.

fonte: MISNA.it

CIGNI SELVATICI Tre figlie della Cina

Jung Chang, Cigni selvatici, ed. TEADUE, Milano, 1998

Chang ci racconta la storia della Cina dell’ultimo secolo attraverso le travagliate vicende esistenziali delle donne della sua famiglia, la nonna, la madre e se stessa.  Dal tempo dei Signori della Guerra, dei “gigli dorati di otto centimetri“, l’orribile pratica della fasciatura dei piedi, fino alla dittatura maoista con le conseguenze spietate e devastanti della Rivoluzione Culturale. Storie di donne, di rivoluzione, di violenze inaudite e gratuite, di speranze, di fiducia e straordinaria forza.
Un saggio storico ma anche un romanzo avvincente!

CHI P’ING MEI (fiore di prugno nel vaso d’oro)

Anonimo, “Chin P’ing Mei. Romanzo cinese del secolo XVI.”, a cura di Piero Jahier e Maj-Lis Rissler Stoneman con uno scritto di Arthur Waley, ed ES srl, 2005, Milano.

Un romanzo-fiume ricchissimo di avventure e personaggi. Scritto nel XVI secolo e ambientato in epoca Song (sec XIII), si raccontano le avventure (erotiche e non!!!) del mercante Hsi-men (XIMEN), delle sue mogli e di tutto lo straordinario ventaglio di personaggi che avranno a che fare con le loro vite.
Ximen é un uomo ricco e corrotto, raffinato ed elegante, spietato, feroce ed aggressivo, viziato e incontentabile ma anche generoso e simpatico, audace, dissoluto e disinvolto, carico di un inesauribile eros che lo porterà ad una fine prematura e tragica.
Il racconto delle sue infinite avventure diventa un pretesto per descrivere una sociètà tanto raffinata quanto decadente e ci offre uno spaccato inedito della ricchissima e articolata cultura e società cinese del XIII secolo.

Due volumi di racconti in cui non si vede l’ora di finirne uno per passare al successivo rimanendo “incollati” al libro! Si indaga sull’uomo, preso in tutti i suoi aspetti, dal comportamento più ignobile al più virtuoso. IMPERDIBILE!

Per chi volesse approfondire consultate il sito tuttocina e la tesina di una studentessa padovana veramente interessante e ricca di spunti!

televisione cinese per il congo

misna.it batte questa notizia…ritengo sia rilevante…la conquista dell’africa continua…in silenzio chiaramente…

Non solo emittenti francesi o inglesi, d’ora in poi i congolesi potranno sintonizzarsi sulle frequenze della Televisione centrale della Cina (Cctv) e di Radio Cina internazionale (Rci). L’intesa che autorizza le trasmissioni via satellite è stata firmata ieri a Brazzaville dal ministro congolese per la Comunicazione, Alain Akouala Atipault, e da un dirigente dell’ente di Pechino che gestisce l’emittenza radio-televisiva. “La diffusione dei programmi dei media cinesi – ha detto Akouala Atipault – si svolge nel quadro del partenariato strategico fra i due paesi”. Alla notizia dell’intesa danno oggi spazio sia l’agenzia di stampa di Pechino Xinhua che diversi giornali congolesi. Negli ultimi anni la Cina ha sottoscritto con la Repubblica del Congo accordi nei settori dell’edilizia, del commercio, dello sfruttamento forestale e petrolifero. Insieme con Nigeria e Angola, paesi dove la presenza delle imprese cinesi è in costante aumento, la Repubblica del Congo è uno dei maggiori produttori di greggio della regione sub-sahariana. A Brazzaville è già possibile vedere le repliche dei programmi della televisione inglese Bbc o sintonizzarsi sulle frequenze di “Radio France Internationale” e “Voice of America”.
[VG]

Passeggera del silenzio

Fabienne Verdier, passeggera del silenzio, ed Ponte Alle Grazie, Milano,2004.

…”Si tratta di prendere coscienza della pesantezza e della gravitazione universale, mentre il pennello diventa un autentico pendolo, un legame tra l’universo e il centro della terra”.

Un’artista straordinaria e caparbia, un racconto appassionato e profondo. Dieci anni di vita in Cina alla ricerca di se stessi per scoprire la storia di un paese straordinario.

AFRICA: la Cina “compra” il Congo

La Cina ha fatto un prestito di 9,2 miliardi di dollari alla repubblica democratica del Congo; soldi che verranno restituiti con materie prime. Infatti il paese africano permetterà alla Cina di estrarre dal suo sottosuolo di 10,6 milioni di tonnellate di rame e 620 mila tonnellate di cobalto.

Jivis Tegno

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