Mario Schifano nasce a Homs, in Libia, nel 1934 ma si trasferisce ancora giovanissimo a Roma con la famiglia. Nel 1959 tiene la sua prima personale esponendo opere informali. Successivamente comincia a dipingere quadri monocromi (grandi carte incollate su tela e ricoperte di un solo colore). I primi anni ’60 lo vedono avvicinarsi alla Pop Art e nel 1965 realizza un ciclo di opere dedicate al Futurismo. Nel 1967 presenta il lungometraggio Anna Carini vista in Agosto dalle farfalle e successivamente una trilogia di film. La sua incessante attenzione per la ricerca lo spinge a compiere continue sperimentazioni e, agli inizi degli anni ’70, riporta delle immagini televisive direttamente sulla tela emulsionata. Tali immagini, estrapolate dal ritmo narrativo cui appartengono, vengono riproposte con tocchi di colore alla nitro che ne accentua il carattere straniante. A partire dagli anni ’80 l’interesse principale di Schifano diventa il mondo naturale che reinventa e ripropone attraverso immagini veicolate da apparecchi televisivi. Nell’ultima fase della sua carriera l’artista romano è particolarmente impegnato nell’organizzazione di personali e attività espositive di vario genere. Muore a Roma nel 1998.

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